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mercoledì 2 febbraio 2011

Il pensiero viene dopo.






Ho due immagini oniriche da raccontare, ricevute in due diverse sessioni del sonno, a distanza di circa tre settimane.
La prima:
  • un flusso gentile, colorato a tinte pastello rosa su bianco, orientato a nordest, più stretto nel mezzo che progressivamente si allarga raggiungendo le sue estremità aperte. È chiara la distinzione polare delle estremità e il punto neutro comune al centro.
La seconda:
  • un flusso perfettamente verticale, costituito da due fasce elicoidali, in movimento antiorario, colorate in maniera diversa, di un giallo e di un blu nitidi e lucidi. Non ho avuto nessuna percezione di polarità.
Mentre, nel primo caso, l’immagine porta subito all’evidenza di un campo magnetico, nel secondo caso abbiamo a che fare con una struttura elicoidale molto simile al Dna umano. Da cosa posso essere stato influenzato? Devo riflettere per forza qualcosa, che la visione di due film con Di Caprio, mi può avere trasmesso:
  • Shatter Island e Inception.
Questa mattina contavo i secondi, in attesa del suono della sveglia, perché il sogno non era un sogno ma un elaborato visivo con una portanza più profonda di implicazioni a livello del pensiero. Era lì, giunto per me, in attesa di essere elaborato alla frequenza della luce diurna. Questo è un resoconto breve di tutto ciò che mi ha sollevato dentro…

La manifestazione fisica di un pensiero come nasce? Il pensiero è come il punto neutro di un campo magnetico; è nel mezzo di due polarità che spingono, in realtà, nella stessa direzione, evidenziando solo una diversa distinzione di "segno", la quale serve per creare una differenza di potenziale capace di creare movimento, proprio come l’acqua scorre verso la più invisibile delle depressioni a livello del suolo e del sottosuolo. 

È un flusso in movimento che si genera, nel quale il punto in comune evidenzia uno scambio di polarità, passando da una zona neutra. 

Io penso che il pensiero nasca proprio lì, nella neutralità dell’incontro dell’idea e della ispirazione dell’idea, con ciò che deriva dal pensiero stesso. 

Non siamo nel reame del tempo. 

L’incontro è tra la fonte e il risultato, come se il pensiero venisse dopo, si auto adattasse per autorizzare una conseguenza in virtù di una causa. L’incontro è tra passato e futuro riferito a due dimensioni diverse. L’incontro è tra il dentro che determina il fuori, con il fuori che determina il dentro: come in alto così è in basso e viceversa. 

La nostra funzione di “ponte” frattale è sempre più intuibile. È per questo motivo che il pensiero “viene dopo”; a volte è molto chiaro che abbiamo già formata nelle mente l’immagine di quello che penseremo fra qualche istante. Questo pre pensiero è un elaborato quantico che fuoriesce da una “circuiteria” legata alla famiglia dell’istinto. Mentre il cervello viene dopo, avendo funzioni molto più “pratiche”. 

La legge d’attrazione esprime proprio la nostra capacità di immaginare con immedesimazione tale da provocare la forzatura dell’evidenza concreta percepita come unica realtà. In un certo senso è come se il pensiero venisse bypassato in questa fase di costruzione della realtà che, prima, deve essere vissuta ad un altro livello della percezione umana.

Il pensiero viene dopo.

I due film sopra citati esprimono proprio questa evidenza: cosa è reale e cosa non lo è? Quando si parla di “illusione” e “realtà” si tende a commettere perlomeno un errore nell’approccio alla questione: si affronta questo castello di carte con la strumentazione non idonea fornita dall’Ego. L’Ego che ci portava a credere che tutto ruotasse attorno alla Terra in senso fisico, mentre è chiaro che tutto ruota attorno alla Terra, ma in senso metafisico. 

Non ci sono menzogne ma solo verità ed è il nostro punto prospettico ad autorizzare un polo piuttosto che l’altro, miscelandoli in un sunto estremo definito “realtà”. 

I cosiddetti “pazzi”, costituiscono solo ed esclusivamente una minoranza del modo di intendere e vedere il mondo. Sono semplicemente risonanti con altre frequenze e non riescono a demodulare come fa la massa. Sono pericolosi? Per questo li si rinchiude e li si trattiene, evidenziando quella condizione come “diversa”. La società dell’uomo tende a classificare tutto, a dividere il diverso dal comune: è logico che sia solo la prima tappa di un percorso di consapevolezza.

Ecco lo "schema" che ho portato con me dal mondo dei sogni, miscelato con il mondo della percezione diurna, in ottica di manifestazione dell’essere:
  • abbiamo una mente “vuota”, bianca, inerte, che corrisponde allo stagno senza nessuna increspatura
  • appena iniziamo a desiderare, accendiamo un “puntino” nella mente, che corrisponde al gettare un piccolo sassolino nello stagno
  • ma il desiderio nasce nei piani più alti della Coscienza, parte da una ispirazione. Il “puntino” nella mente è l’arrivo di una idea che spinge a pensare. Quando iniziamo a pensare è già chiaro a cosa dobbiamo pensare perché leggiamo l’immagine del desiderio. Il pensiero arriva dopo. Ciò corrisponde alla mano che sta per lanciare il sasso nello stagno per verificare che si creino i cerchi concentrici d’acqua dopo il “contatto” esplosivo tra corpi differenti e che, in un certo senso, già li vede.
Ciò che viene dopo è la manifestazione fisica di quella ispirazione. Quella manifestazione fisica ha, tuttavia, la capacità di influenzare la sorgente. In che modo?   

Sorprendendola attraverso un fenomeno diverso dal previsto o aggiungendo qualcosa di nuovo, di diverso, di inconsueto. È in questo punto che si crea l’interattività tra le dimensioni. Ciò che evidenzia un meccanismo perfetto di evoluzione e crescita, può divenire anche il baricentro, il punto di leva per “sollevare i mondi”. In questo modo l’Antisistema ha iniziato ad interrompere il flusso informativo tra Anima e Corpo: sorprendendo tramite risultati, evidenze, moti diversi dalle "risposte attese". 

Questo scollamento è progressivamente divenuto un taglio netto, tanto da separarci dalla nostra condizione multidimensionale originale. Questo “taglio” è molto ben espresso, ad esempio nella Bussola d’oro, dove l’Anima/Daimon cammina a fianco dell’uomo ed è connessa all’uomo stesso, costituendo un unico connubio esistenziale.

Dunque:
  • abbiamo un punto, un potenziale
  • che diventa una linea, una tendenza
  • che diventa una superficie, una affermazione
  • che diventa un solido, una concretizzazione
  • che diventa rotazione, una immedesimazione
  • che assume le leggi del luogo dove fuoriesce, un adattamento
Penso che le due immagini sognate fanno parte dello stesso “meccanismo” Celeste inerente la Vita:
  • la prima è vista da "lontano", nei reami multidimensionali
  • la seconda è vista da molto più "vicino" ed è inerente alla preparazione che conduce alla manifestazione e percezione di una realtà “solida” nelle tre dimensioni.
Ci sono alcuni film, ad esempio, che riportano questa colonna di luce che unisce il Cielo alla Terra:
  • L’ultimo dominatore dell’aria
  • Ghostbusters
  • Teenage Mutant Ninja Turtles
  • Iron man
  • Star Trek – Il futuro ha inizio
La colonna è una identificazione ben precisa sul territorio: una evidenza.
 
Ciò che riporta alla mente è la colonna vertebrale, nella quale scorre la divina Kundalini, il Serpente d’energia che scava” l’unione con il Cielo. 

Dna è Kundalini sembrano frattali della Colonna Divina

Il movimento torsionale, a cui tutto sulla Terra è sottoposto, “scombina” le eliche attorcigliandole: è questo il simbolo della dualità, dalla quale non è possibile prescindere in un reame solido come quello che ci ospita nella terza dimensione. Nulla è per caso…
 
Realtà e illusione. Uno, nessuno e centomila. Vero e falso. Punti di vista. Biodiversità.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
 
 

martedì 18 gennaio 2011

Il "porta a porta" dell'Amore incondizionato.





“Il Periodo delle primavere e degli autunni  fu un periodo della storia cinese dal 770 a.C. al 454 a.C. Prende il nome dalle cronache di quel tempo, gli Annali delle primavere e degli autunni, tradizionalmente attribuiti a Confucio, che narrano gli avvenimenti dello stato di Lu dal 770 a.C. al 481 a.C. In realtà il periodo delle "Primavere e degli Autunni" (Chunqiu) termina nel 454 a.C., anno in cui il principato di Jin si divide in tre stati indipendenti (Han, Wei, Zhao). In questo periodo i capi militari locali al servizio della dinastia Zhou ingaggiarono una guerra interna allo scopo di affermare la propria egemonia. Inoltre la situazione si aggravò ulteriormente con l'invasione di alcune popolazioni straniere provenienti da nord-ovest, tra cui i barbari del Quanrong che costrinse gli Zhou a spostare la capitale più a est, da Hao a Luoyang. Ebbe così inizio la seconda era della dinastia Zhou: la dinastia Zhou orientale”
Da Wikipedia
 
Confucio visse in un simile periodo, lontano dagli anni “migliori” della Cina. Un'epoca di "semina". La sua presenza non fu tale da equilibrare l’instabilità politica e morale esistente. La storia la fanno gli uomini e, quegli uomini, come molte altre volte nel corso del tempo, non riconobbero in Confucio la scintilla scesa in Terra proprio al fine di costituire un solido punto di riferimento spirituale - uno specchio nel quale riflettersi

Si comprende che la sua Vita fu “spesa” al fine di far semina dei propri insegnamenti e, ovvio, ai fini del proprio sviluppo animico

Il "dialogo" tra Confucio e il suo Maestro Lao Tse, nell'ambito dell'astrale, è significativo dell'inesperienza da incarnato di Confucio che, "pagherà" direttamente in Vita tramite un lungo e doloroso esilio e una strana sorta di intima insoddisfazione egoica.

La sua grande occasione fu quando venne nominato Consigliere del Re:

- Maestro, nella tua opinione, Lu potrebbe diventare forte e determinante almeno quanto lo Stato di Qi?
- Maestà, se il popolo di Qi obbedisce alla Legge è solo perché ha timore del castigo. Se invece osserviamo la Legge perché rispettiamo i riti e abbiamo onore e integrità: avremo una società migliore. Quando si eleggono uomini virtuosi, ladri e corrotti spariscono. Se le persone non amassero solo figli e genitori, ma amassero anche gli altri, gli uomini farebbero ciò che devono e le donne i loro doveri, e tutti, orfani e vedove, vecchi e malati, potrebbero avere cure e conforto. In questo modo si vivrebbe in pace e prosperità e nel Mondo intero regnerebbe l’armonia.

Parole al vento, osservando cosa sia successo, poi? No. Più che parole: forme d’onda, idee.

Qual'è il parassita più resistente? Un'idea”.
Cobb  alias Leonardo di Caprio in Inception

Se andiamo a leggere come dovrebbe essere l’ospedale ideale, secondo il Dr. Hamer, troviamo esattamente la stessa visione e gli stessi principi universali d’amore fraterno.

Si può dire che tutti gli Avatar passati sulla Terra abbiano insediato delle “idee” allo stato di seme e poi siano “trascorsi”. È come vedere, perdonate il paragone ma d’altronde ci troviamo in SacroProfanoSacro, un grafico azionario a fine giornata. Com’è? Assolutamente perfetto. Una vera e propria opera d’arte, in cui si nota perfettamente il piano delle “mani forti”: la loro idea per quella giornata

Una “idea” che ha dato luogo alle trappole e alle occasioni, ai pericoli e alle paure più diverse, alle soddisfazioni di un guadagno, allo sconforto di una perdita ma, alla fine della giornata, il frutto di quella idea originaria presa, probabilmente, durante la notte o il giorno prima o la mattina presto a mercati chiusi.
Alla fine i prezzi sono andati dove dovevano andare, secondo quella “idea”: nel mezzo c’è solo spazio per la… “Vita”.

- Maestro, quali impressioni hai ricevuto sino ad ora sul nostro Stato di Wei?
- Paragonata a Lu, Wei ha una popolazione più numerosa.
- E una popolazione così numerosa genera disordini se non è ben governata. Allora dimmi, come si governa per evitare i disordini?
- Ridistribuendo la ricchezza.
- La maggior parte dei sudditi è ricca. Eppure i disordini non cessano.
- Allora c’è bisogno di nuovi e più alti valori

Cosa significa “volersi bene”? Penso che non ne abbiamo nemmeno idea. Il frattale maggiore è quello che proviamo per i figli e la famiglia. Cosa siamo disposti a fare se ci toccano un figlio? Cosa ci succede in quel momento? È Amore quello che ci spinge anche ad ammazzare? O forse è solo Ego tradito? E perché non proviamo la stessa cosa per una persona che passa in quel momento per la strada? O per il vicino di casa?

Perché non sappiamo cosa voglia dire “amare incondizionatamente".

Cosa sia successo, se mai è dato saperlo, è campo di ipotesi.
So solo che sino a quando non svilupperemo questo “sentimento” vivremo nel limbo della paura.

Non intendo parlare, adesso, di Cuore, bensì intendo sottolineare una tendenza “nuova” che inizia a pervadere il tessuto sociale, attraverso la “viralità” di Internet. Un nuova modalità pubblicitaria virtuosa che unisce almeno due vecchi modi di fare molto conosciuti:
  • il porta a porta
  • le strutture piramidali, meglio conosciute come Catene di S.Antonio
Ossia prodotti  pubblicizzati tramite la gente per la gente con un sistema di remunerazione per chi “propone”. Questo nuovo vecchio modo di fare descrive un sistema virtuoso che lascia alla gente, molto evidentemente, il pallino della situazione. Le persone provano un prodotto, un servizio, qualcosa, e se lo trovano “buono” allora diventano a loro volta dei diretti propositori di quel prodotto.

Alla fine la gente ha quello che "merita".

In questa maniera il Mondo equilibra se stesso. La qualità del Mondo sarà la somma algebrica delle qualità proposte dalle persone. Se alla base c’è un moto esclusivamente dedito al lucrare, il Mondo diverrà di conseguenza un “luogo” che si adatterà allo scenario disegnato. Vogliamo lucrare? Il Mondo sarà il posto ideale per quello scopo, per quella… Idea.

Non sembra questa opportunità la riproposizione, in chiave moderna, dei principi etici e morali espressi, ad esempio,  da Confucio? Il volersi bene “oltre alla famiglia”. Ovvio che è solo un inizio che permetta di pensare anche agli altri, seppur allettati da un compenso.
 
In questo modo si equilibra tutto, Antisistema compreso. 

Un esempio è l’affiliazione a siti che propongono libri etici, morali, bio, etc. È come dare un buon consiglio a chi è in risonanza e seminare per tutti gli altri. In questa maniera prospereranno quelle “aziende” che si allineano con quello che vuole la gente e con lo Spirito dei nuovi tempi.

Se l’azienda in questione "lavora bene", si pubblicizzerà da sola… Senza spendere denaro nei canali tradizionali pubblicitari. Denaro che potrà essere veicolato in altra maniera, andando ad irrobustire il circolo virtuoso appena descritto. Togliendo denaro alla pubblicità, le televisioni commerciali dovranno ridisegnarsi, cercando di offrire, alla stessa maniera, una diretta partecipazione della gente ed accettando il fatto di dover fare dei profitti in comunione con le persone: redistribuendo la ricchezza.

È garantito che le televisioni non falliranno, anzi. Come diceva una volta lo spot di Aiazzone: provare per credere.

Perché non sappiamo cosa significhi “amare” tutti gli altri? Ossia coloro che non fanno parte della famiglia umana?
Ecco un frattale molto evidente:

“A mia moglie Becky, a mia madre e ai miei quattro figli – Jairek, Josh, Jolie e Tyler: il vostro amore è la mia forza. Non c’è niente di più importante per me”.
Sapete chi scrive questo nella prefazione di “Come migliorare il proprio stato mentale, fisico, finanziario”? Niente di meno che Anthony Robbins.

È  nel momento delle decisioni che il tuo destino prende forma”; Anthony Robbins, o Tony Robbins (Glendora, 29 febbraio 1960), è un formatore motivazionale, saggista e attore statunitense.
È considerato un guru dello Sviluppo Personale, disciplina che deriva dalla tradizione del self-help... Nei suoi libri e nei suoi seminari parla principalmente di come raggiungere il successo nella vita, superare le proprie paure, realizzare sé stessi, ottenere un corpo in salute ed energico, comunicare in modo persuasivo, migliorare le proprie relazioni, cambiare le proprie credenze negative, modificare il proprio stato d'animo a piacere e modificare i propri e altrui comportamenti negativi. Per fare tutto ciò utilizza ed insegna tecniche di Pnl e l'ipnosi di tipo Ericksoniana. È stato consulente personale di persone del calibro di Michail Gorbačëv, l'ex presidente degli Stati Uniti Bill Clinton, imprenditori come Donald Trump e molti altri.
Da Wikipedia

Se non ha chiaro nemmeno lui cosa significhi amare, lui che si professa un coach, allora cosa insegnerà alle persone se non a sviluppare la propria sfera personale in maniera usualmente allineata con l’Ego? 

Amore sì, ma limitato!

L’esempio della polarità opposta? I discepoli che abbandonano tutto, famiglia compresa, per seguire Confucio nel suo esilio certamente non dorato.

La canzone dell’uomo.
Non ascolto,
o, ascolto, ma dimentico in fretta.
Il mio frattale è la memoria flash di cui sono dotato.
Mio figlio non ascolta perché io non ascolto,
ma di più è il dipendere dal giudizio degli altri,
il mio frattale è che quando sono tra gli altri, ascolto, come mio figlio,
ma ascolto e dimentico in fretta e faccio, alla fine, di testa mia,
quindi di più è il dipendere dal giudizio degli altri.
Perché?
Perché esprime una mancanza di fiducia in se stessi, una svalutazione.
Ci sono, tuttavia,  anche cose buone che ermegono da questi aspetti, anche se sembra prevalere l’ambito negativo

Occorre imparare non ad ascoltare ma a “sentire”.

Niente è più visibile di ciò che è nascosto”.

 
La sapienza procura a chi la coltiva il godimento dei veri beni; essa sola dovrebb'essere lo scopo de' nostri voti, ma le passioni la contrariano, i vìzi la maltrattano, e tutti gli aditi le sono chiusi".
Citato in Cesare Cantù, Biografie per corredo alla storia universale, Confucio, 1845

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011

giovedì 23 dicembre 2010

L'apparenza dello HuBit.





Cosa sta sperimentando l’unità d’informazione umana (Human Bit o HuBit / l'unità di misura dell'informazione codificata e strutturata in un sistema corpo-mente-spirito) nel proprio viaggio nel tempo della Creazione? 

Il “Tutto” o l'apparenza del Sè riflesso.

Ciò è dimostrato dal grande numero di umani presenti sul pianeta e da ciò che gli umani sono stati capaci di generare all’insegna della “logica” della biodiversità: un grande numero di sogni individuali e collettivi intessuti nell’arazzo della poliedricità dell’Essere.

Il detto recita: paese che vai, usanze che trovi.

La globalità è per sua Natura collegata da punti in comune, in grado di racchiudere vasti “territori” all’insegna di un’unica “bandiera”, proprio come la presenza immateriale del concetto di Stato. Un reame, un impero, una nazione, una regione, un quartiere, una famiglia, e così via… 

Ma, nella concretezza dei fatti, cosa può essere classificato come "globale" se non l’unico collante della Spiritualità a-religiosa? Ogni tipo di “unione” di cui si è onorato l’uomo, nel corso dei millenni, è direttamente dipesa dalla propria necessità di sopravvivenza di fronte alle avversità dello scenario 3D che lo ha ricevuto. Ogni unione umana è una necessità primaria. Ogni unione umana dipende da istinti antichi di preservazione della Specie. 

Questo tipo di unione risponde al richiamo dei campi morfologici che guidano, come un raggio traente, l’evoluzione dell’esperienza in Terra. 

Step by step ci avviciniamo, tuttavia, ad un tipo diverso di unione, molto simile a quella grande orchestrazione sinfonica che è racchiusa entro la nostra fisicità. Mi riferisco a quella strutturazione cellulare che ci scolpisce periodicamente nel reame delle 3D, sottintendendo al volere impresso nelle memorie e nell’intelligenza di ogni microstruttura organica e nel sistema di corpi sottili da cui "fuoriusciamo", come una sorta di Matrioska

È nel nostro Dna ridefinirci ad ogni istante: cambiamo ad ogni istante.

Stiamo parlando di una unione invisibile di interi “mondi” per permettere ad un singola entità umana di “vivere”. Da questa funzionalità intrinseca deriva il nostro “senso di protagonismo”: il nostro Ego.

È come essere al comando di un potente mezzo che è stato affidato proprio al singolo individuo. Il primo aspetto da superare, per imparare a guidarlo al meglio, è proprio superare quel senso di protagonismo reo di mantenere l’entità ferma a farsi scattare fotografie in piedi sulla cappotta del veicolo, sorridendo e gonfiando il petto d’orgoglio… Godendo della fama, della stima, del senso delle aspettative… Senza mai in realtà partire.

La linea di “frontiera” dell’esperienza umana è ampliata ogni giorno, proprio dal grande numero di umani presenti. E non mi riferisco solo all’esperienza in Terra…

Cosa sappiamo di un organismo che, per effetto della globalità planetaria nascente, viene trasportato dal proprio “mondo” in un altro? Nulla, se non quello che impariamo attimo dopo attimo, anche a scapito di grossi errori e drammi. 

In questo senso trascendiamo l’impulso originario di sopravvivenza della specie, ritenuta altrui, quando prendiamo un organismo vivente in un Continente, perfettamente adattato, e lo forziamo, per vari motivi, a trasferirsi in un altro Continente. Un esempio? Eccolo: 

La Stella di Natale: bella colorata e minacciosa.
Effetti collaterali del Natale: prurito, bruciore agli occhi, alla bocca e alla faringe, eritema. E ancora: nausea, vomito, diarrea, perdita di coscienza. Soggetti più a rischio: bambini e cani. Come può la più docile delle festività avere effetti tanto nocivi sul corpo umano?
Il colpevole in questi casi va cercato tra le mura domestiche, ma non è il maggiordomo, come quando si gioca a Cluedo. Dovete guardare alle sue spalle: quell’innocua, colorata, immancabile Stella di Natale che ogni Natale abbellisce nel nostre case e che, a dispetto del nome e del periodo dell’anno, ha origini tropicali. La sua provenienza infatti è l'America Centrale. E’ una tipica pianta ornamentale di alcune regioni del Messico, per esempio. In Europa arriva però carica di colori squillanti e cattive intenzioni.

L’Euforbia pulcherrima, questo il suo nome scientifico, può essere tossica

La colpa è di una cosa chiamata triperpene, una sostanza contenuta nel fusto e nelle foglie. Fa male se ingerita o anche solo toccata. Certo, per sprigionare i suoi nefasti effetti, deve prima essere estratta dalla pianta. E qui entrano in gioco cani e bambini. Non sarebbe certo la prima volta che assaliti dalla febbrile curiosità di sapere 'cosa c’è dentro' o solo per attirare la vostra attenzione, sfasciano oggetti di ogni valore e provenienza.
Ma a differenza di quella preziosa anfora che conservavate come ricordo imperituro di un viaggio in Mali, la Stella di Natale sa come difendersi. Quindi, il consiglio per risparmiarsi questo fastidioso effetto collaterale delle sante feste è mettere la vostra Euphorbia pulcherrima fuori dalla portata di dita curiosa e fauci spalancate delle bestiole di ogni specie che avete in casa.
Ora che abbiamo capito come neutralizzarla, passiamo al come averne cura. Tenetela tra i 14 e i 22 gradi: anche se fiorisce d’inverno, è pur sempre una pianta tropicale. Per dare il meglio di sé, è però meglio tenerla al buio per gran parte della giornata (è tra le piante brevidiurne, motivo per cui fiorisce nei mesi invernali). Il massimo di ore di luce che può sopportare ogni giorno è otto. Cercate anche di risparmiarle troppa luce artificiale: non la gradisce.
Da Yahoo

I motivi di questo trasloco forzato risiedono esclusivamente nella sete commerciale umana, nel parallelismo dei festeggiamenti del Natale e di un pensiero colorato da regalare: come sono belle quelle foglie rosse, in tinta con le tende e gli orpelli che invadono gli ambienti domestici, vero?

Quella pianta è un essere vivente, non è stata prodotta in una fabbrica cinese. Quella pianta non ci urlerà in faccia che la stiamo uccidendo, che la stiamo perlomeno maltrattando. No. Il senso della nostra azione risiede nella mancanza di consapevolezza che l’intero ecosistema è vivo. Riusciamo a mettere cartelli di “non calpestare le aiuole” solo perché l’occhio deve poter godere di un manto verde perfetto, così come nella scelta di un frutto al supermercato, cerchiamo quello magicamente levigato, luminoso, senza ammaccature o gibbosità. Non importa se poi gustandolo, al primo boccone finisce nella spazzatura.

Nella società dell’apparenza è l’apparenza che domina.

“L’opera (il ‘Dottor Faust’ di J.W.Goethe) ha in sé tutti i requisiti per potersi addentrare con fiducia nella riflessione proposta, perché come sappiamo, narra le vicissitudini di un uomo che per amore del sapere, sperimenta di persona ogni bassezza umana, arrivando al punto di sacrificare la propria Anima pur di raggiungere lo scopo finale.
Alle comuni menti può sembrare sacrilego meditare sul Santo Natale partendo dal corrotto personaggio del Faust, ma questo, è solo ciò che appare”.
Da Piccola riflessione sul significato Esoterico del Natale Cristiano e la venuta o rinascita del nuovo "Uomo" di Sergio De Ruggiero

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro