mercoledì 21 maggio 2025

Parassitato anche nell’an-im-o.


(M)agnus (ogni) dei...

Un “Papa” ebreo. Valeria Gentili docet. Chi? Informati. No? 

Il “popolo eletto” è stato parassitato = “ora” ti becchi gli askenazi(s)ti (o quello che sono, dal momento in cui sono sottodomino). Sono ovunque, gli “ebrei”. Una volta reso il mondo intiero una grande ed unica “rete (gerarchia)”, ne bastano pochi per controllare ogni ganglio decisionale della struttura (versione AntiSistema). 

La famigerata “minoranza organizzata”. Altrimenti, avrebbero avuto bisogno di potenti eserciti “vecchia maniera”. Mentre, attraverso il controllo gerarchico, puoi tranquillamente essere imperato, imp®egnato, etc. ma “niente” = sei in “democrazia”. Oppure, sei in uno degli svariati (liberi da scegliere fra…) inquadramenti geopolitici, sociali, religiosi, spirituali, massonici, etc. etc. etc. = che è la “stessa roba”, nella sostanza. 

Gli “ebrei” sono come il prezzemolo, ma non li vedi. 

Occupano posti decisionali. Sono mimetizzati nel tessuto sociale, che hanno preparato ad hoc nel “tempo” (di-in questa l’oro abitudine). Il “filtro” è post… aratro, sempre nel relativo solco (semina docet). Le maglie di tale programma sono della misura più opportuna al fine di “far passare” solo chi ne è... meritevole = sempre uno della stessa “lobby (setta, appartenenza, club, crew, etc. etc. etc.)”. Prova ne è che se un personaggio di spicco si esprime in maniera “inopportuna (lato l’oro)”, viene subito “rimosso” poiché la “opinione pubblica” si scatena e tutto il resto non aspetta che tal “momento”. Risultato? La sostituzione comporta una squadra operativa sempre più sul pezzo, coesa, un solo coro. E, nel “tempo”, questa pratica ha reso l’intero terreno post-gerarchico assolutamente un rosolio, un velluto, la perfezione. Talmente coeso che non esiste (x “te”) anche se c’è:

ecumenico = esteso a tutto il mondo, universale…

In un ambiente ebraico, francescano, ecumenicamente spiritualista e probabilmente anche eretico, che fa da sfondo all’enigma Colombo…
Ruggero Marino

Già! Ove, eretico = AntiSistemico; qualcosa che tiene fuori il significato cri(s)tico, ossia, il “divino interiore in ognuno” o… potenziale contemporaneo (Te).

L’America fu scoperta da Cristoforo Colombo il 12 ottobre 1492…

A che ora? Chiedo per la precisione. La “America” era già abitata. Ok? E chi se ne è impossessato, ha imposto la “legge della giungla”. Ora, l’America è una “proprietà privata”. Basata su cosa? Sulla coercizione. E da quella terra è poi venuto il “richiamo democratico” a stelle e strisce. Wow

Da quale pulpito. 

Nel di-segno del “chi è senza peccato scagli la prima pietra…”. Anche perché l’Europa non è mai stata da meno. Ci sei? Prima del “2020”, SPS era contrario alla proprietà privata, nel senso sostanziale del luogo comune (qua, così). Poi, il globalismo ha parassitato tutto, facendosene “crociata”. Quindi, durante i lockdown e le “leggi razziali”, la proprietà privata è diventata simbolo di “luogo sacro” invalicabile. Motivo per cui, chi prima era contro, poi si è ritrovato a favore. Uhm. Mentre, SPS è sostanzialmente sempre coerente = la proprietà privata, a prescindere, è la “legge” imposta dal più forte, che col potere (prima) e coi soldi (dopo, adesso) si è comprato di tutto e di più lasciando “te” (qua, così). Inutile prolungare oltremodo tale concetto, in-tanto “te” rimani sempre del “tuo” parere.

Scardinare il concetto di proprietà si sta rivelando funzionale alla realizzazione dell’organizzazione sociale del futuro: se la proprietà è il fondamento della libertà, sottrarre gradualmente la proprietà permetterà di ridurre le persone ad uno stato di dipendenza sempre maggiore
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Vero; ma (ma) dalla padella alla brace, che cambia nella sostanza? Niente. 

Anzi, “niente”. 


Centocinquanta anni di etnografia hanno dimostrato che il concetto di proprietà, seppur labile presso alcune società tribali, è componente fondamentale dell’esistenza. Possedere qualcosa, averlo acquisito tramite la fatica ed il lavoro e dunque non dover dipendere dalla carità altrui, rappresenta una conquista individuale che conferisce valore e dignità all’individuo, contribuendo anche a determinarne l’identità psichica. Il diritto di proprietà, in quanto diritto naturale, secondo John Locke è pre-esistente il patto sociale e va garantito dallo Stato: uno Stato ha il dovere di tutelare la proprietà e nel caso in cui infranga tale diritto, il cittadino ha il dovere di ribellarsi contro un potere divenuto illegittimo
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Possedere qualcosa, averlo acquisito tramite la fatica ed il lavoro e dunque non dover dipendere dalla carità altrui… (e qua de-cade l’asino: il concetto che sfugge continuamente è che… se lavori, lavori per qualcuno, anche quando lo fai per lo “Stato”). Quindi, “non dover dipendere dalla carità altrui…” diventa:

dipendere dal “datore di lavoro”

da/in cui “il lavoro nobilita... 

e tutto quello che ne con-segue, non solo storicamente.

La “coperta”, comunque (te) la metti, è sempre troppo corta, nell’AntiSistema.

La “identità psichica” è ciò che desumi (qua, così); come respirare accanto ad uno che fuma, non importa se al chiuso o all’aperto. Questo succede continuamente perché Te sei stato auto-trasformato in “te”, nell’AntiSistema. In qualcosa ove tutto quanto “va a male”, essendo tutto quanto a bagnomaria nel (qua, così) ma “niente”. Ogni “movimento”, nelle fasi di “tempo (abitudine AntiSistemica)”, prima o poi viene parassitato, se già non lo è sin dalla relativa manifestazione.

“Occorre dunque riportare la Massoneria ai suoi principii, perché, non si rinnovando, non può durare. E la esistenza di una vera massoneria, già oggi, se non fosse per alcuni fratelli, sarebbe semplicemente nominale. Ma quali sono i veri principii della Massoneria? La parola di Maestro perduta già secondo la leggenda sino dalla morte del Grande Maestro Hiram, che cosa rappresentava? Chi la possiede oggi? E, possedendola, come renderne persuasi gli altri?... Noi riteniamo che sia ancora possibile ricondurre la Massoneria a conoscer sé stessa. Malgrado ogni alterazione, aggiunta, oblio, confusione e falsa interpretazione le linee fondamentali dell’edificio massonico debbono pur sussistere ancora; e si devono poter rinvenire, cercando con occhio critico ed iniziatico insieme nella massa delle leggende e delle cerimonie e nella terminologia massonica. La terminologia sopratutto, appunto perché quasi sempre trasmessa materialmente con nessuna o con scarsa coscienza del senso e del valore, è suscettibile di dar luce in proposito…”.
Arturo Reghini

Te pare(va). Anche la massoneria è “massoneria”:

resta di stucco… è un “trucco”. O, è... truccata!

Quali sono i veri principii della Massoneria? La parola di Maestro perduta già secondo la leggenda sino dalla morte del Grande Maestro Hiram, che cosa rappresentava? Chi la possiede oggi? E, possedendola, come renderne persuasi gli altri?... Noi riteniamo che sia ancora possibile ricondurre la Massoneria a conoscer sé stessa… (wow; nel 1919 la massoneria era già perduta). 

La “Italia” era già… fatta! 

Così come gli “italiani”, passati nel sacrificio della I Guerra Mondiale (patriottismo), mentre li attendeva la II Guerra Mondiale (la “liberazione”), al fine di condurli per mano (wireless) al “2020, nella “Uè!”, dove sei guardato male se pensi al “bene della Patria”.

Più in generale il suo errore era stato quello di tentare una ricostruzione filologica delle parole di passo come corruzione di parole greche attinenti ai Misteri eleusini, in luogo della più accreditata (ed esatta) provenienza ebraica, ricalcando una linea interpretativa che risaliva al XVIII secolo… ed ovviamente molto suggestiva per il “pitagorico” Reghini, fin d’allora impegnato a provare la reciproca estraneità, se non l’antinomia, tra il giudeo-cristianesimo e la tradizione iniziatica ermetico-pitagorica alle radici della massoneria…
Il Curatore

La “provenienza ebraica” della massoneria. Con il “Papa ebreo” in corso d’opera. Mentre Gaza può essere continuamente macellata, non visto che i gangli della gerarchia sono tutti “impestati”. Con il “golem Usa(to) sicuro” che… sor-veglia che non voli una sola “mosca”.

Qui il Reghini parlava apertamente dello scopo, non meramente filologico, della sua indagine. Messe in luce le analogie tra la ritualità massonica e l’impianto degli antichi Misteri, a suo avviso equivalenti tra loro, affermava che il fine dell’iniziazione, in antico come nei tempi moderni, era sempre il medesimo: trasumanare o indiarsi già in vita attraverso l’esperienza dell’estasi, da realizzarsi mediante il distacco temporaneo dell’anima dal corpo o “morte filosofica”…
Il Curatore

Apperò:

il fine dell’iniziazione, in antico come nei tempi moderni, era sempre il medesimo
trasumanare o indiarsi già in vita attraverso l’esperienza dell’estasi
da realizzarsi mediante il distacco temporaneo dell’anima dal corpo o “morte filosofica”…

Quindi, dei “meta-umani” che post iniziazione… hanno ottenuto qualcosa (da qualcuno). Oltre, chi non esiste ma c’è! L’oro. Dove se ne va Enoch? In “cielo”, dove viene portato a vedere, tra le altre cose, la “casa da cui esce il Sole”.

Indiarsi” significa avvicinarsi a Dio, partecipare alla beatitudine divina, e in senso più ampio, assimilarsi a Dio attraverso la contemplazione. È un termine legato alla tradizione religiosa e filosofica, soprattutto all'interno del contesto dantesco, dove indica l'unione estatica dell'uomo con Dio…

Ok? Un luogo perfettamente raggiungibile se… sei (un) “iniziato”.

Trasumanare: elevarsi oltre i limiti della natura umana per attingere la natura divina… (andar Oltre; perlomeno, nella terra australis incognita (la “mezzaluna fertile”).
Improvvisamente a Dante sembra che la luce stia aumentando d'intensità e si sente “trasumanar”, come Glauco, che secondo un mito - riportato anche da Ovidio nel dodicesimo libro delle Metamorfosi - divenne un dio marino, dalle virtù profetiche, dopo aver mangiato un'erba magica
Il trasumanar nel “digitale” com-porta… “super poteri”, una volta “distaccato dal corpo fisico”.
“Trasumanar per verba…” sono tre parole tratte dal primo canto del Paradiso.
“Trasumanare” è uno degli innumerevoli neologismi utilizzati da Dante e significa andare di là dai limiti della natura umana, trapassandola, trasformandola fino a superarla per aderire a una natura più alta, alla natura divina. È, in fondo, il condensato estremo dell’intera Divina Commedia…
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Trasumanare e Transumanesimo, si “assomigliano”.

Il transumanesimo è un movimento filosofico e culturale che promuove l'uso della scienza e della tecnologia per migliorare le capacità umane, superare i limiti della condizione umana e potenzialmente raggiungere una forma di esistenza post-umana. In sostanza, il transumanesimo si propone di “trascenderel'umano attraverso l'uso di tecnologie per potenziare le facoltà fisiche, cognitive e mentali

A “rispondere” è la IA di Google! Male risposte dell'AI potrebbero contenere errori...
Dunque:

per il transumanesimo
“Dio” è (in) una macchina
o, meglio
è la condizione post-umana (attraverso l'uso di tecnologie per potenziare le facoltà fisiche, cognitive e mentali…).

Con il termine “transumanesimo” indichiamo quella corrente culturale, particolarmente diffusa nel territorio della Silicon Valley, che auspica il passaggio dall'Homo sapiens al c.d. postumano

Quindi:

post-umano = superare i limiti dell’umana natura accostandosi a quella divina…?

Uhm.

Un’Appendice su “Massoneria e Cristianesimo” attualizzava le notazioni polemiche anticristiane disseminate qua e là nei precedenti capitoli in vista di un confronto decisivo tra massoneria e cattolicesimo ritenuto “imminente” in Italia e le estendeva al cripto-protestantesimo delle massonerie anglosassoni, con qualche finale frecciata contro il sovrano gran commendatore del R.S.A.A. (giurisdizione Sud) degli Stati Uniti… John H. Cowles… e contro lo stesso Supremo Consiglio scozzesista di Piazza del Gesù, ritenuto “completamente asservito” al proselitismo metodista
Il Curatore

In vista di un confronto decisivo tra massoneria e cattolicesimo ritenuto “imminente” in Italia… (già successo ed ora in fase di scaricamento-di/scioglimento del cristianesimo by cattolicesimo).

“Tutto è compiuto…” (qua, così): completamente asservito…


Delle repubbliche e delle sette… (si sente dire o leggere). Quale suono migliore al fine di accorgerti nella sostanza, della “stessa sostanza…”. No?

Trattandosi di parole sacre e di passo, circondate di mistero, la cui conoscenza, per lo meno fonetica, teoricamente necessaria per metter piede nei templi, è associata ai successivi passaggi da un grado all'altro, è invece senza altro verosimile che tanta importanza e così geloso segreto abbiano pure una qualche ragione e che possa valere la pena di cercarne il significato, l'etimologia, la ragione di essere ed il legame con l'allegoria fondamentale massonica…
Arturo Reghini

Dunque:

trattandosi di parole sacre e di passo (parola magica, chiave, apertura)
la cui conoscenza, per lo meno fonetica, teoricamente necessaria per metter piede nei templi (l’Oltre per eccellenza)
possa valere la pena di cercarne il significato, l'etimologia, la ragione di essere ed il legame con l'allegoria fondamentale… (sostanza).

La “fonetica”: 

il ri-suono e la relativa “risposta” o eco (memoria, Verità, “Genio” frattale espanso). 

Cosa diamine è il “segreto massonico”: il modo per agganciare l’Oltre ed al-fine “riuscire a vedere le stelle…”. 

Falce di luna, morte, resurrezione, ascesi… (Ti) ri-trovi?


 
 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 3956
prospettivavita@gmail.com


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