mercoledì 26 marzo 2014

Che cosa c'è dentro di te?


La luce emerge dal cratere superficiale.
Ciò che vediamo esiste davvero? Certo che esiste ma in quanto raffigurazione di un "parto del possibile", ossia, esiste da qualche parte una “immagine” di ciò che vediamo. 

Ora, il concetto di "reale" è stato agganciato al concetto di comprovabile, di “solido” e, dunque, si è “scelto” di materializzare la realtà assoggettandola di fatto ad una estensione dell’attaccamento, nonché della dipendenza (il denaro viene assunto come reale anche se sempre più virtuale, perchè è prima passato dalla fase fisica, creando dipendenza interiore).
I molti individui esistenti come fluido di passaggio in Terra, aderiscono ad una simile proiezione di realtà attraverso tutto ciò che li educa a vedere in un modo pre determinato.
In questa maniera, “qualcosa” ottiene che tutti o la stragrande maggioranza vedano la stessa cosa, perché portati convincentemente ed efficacemente nel Tempo a crederlo.

Attraverso l’Analogia Frattale è possibile dimostrarlo, anche se quasi nessuno crederà ai propri “occhi”, in quanto l’AF non è materia di studio accademico, perlomeno nel contesto (ri)levato da/in SPS. Ad esempio, l’esistenza della circuiteria televisiva attorno al Globo dimostra che:
  • esistono fonti informative accreditate
  • esiste una proiezione di segnali contenenti informazioni di codifica della realtà circostante
  • esiste una infrastruttura distesa sempre più capillarmente di distorsione/filtro dello spettro infinito della possibilità.
Se il genere umano applicasse in maniera sistematica il concetto di AF, sarebbe evidente che… "chi controlla le reti infrastrutturali, controlla di fatto la capacità delle menti individuali, nel mantenere la connessione necessaria e sufficiente per alimentare l’attuale modello 3d".

Questa verità è regolarmente compresa dal genere umano, ossia, viene denunciato regolarmente il blocco di potere che controlla tali reti, tuttavia, il messaggio giunge strategicamente velato d’altre sottigliezze, in maniera tale da non risultare “invasivo” nei confronti dell’attualità (Anti)Sistemica.

In che maniera avviene la (ri)velazione?
Mettendo tutti contro tutti ma svuotando, al contempo, della possibilità individuale e d’insieme di poter “fare qualcosa, capace di andare a modificare ciò che il potere di controllo multi frammentato denuncia in relazione a se stesso”. Diabolico, vero?
 

Il potere di controllo non è il Controllo (NP). Il potere di controllo è, allo stesso modo, una infrastruttura fatta di tecnologia, conoscenza e materiale organico in forma anche umana.

Il potere di controllo appare come diviso e separato. Ciò è utile per perpetuare nella Massa, anch’essa suddivisa in amministrazioni, l’idea che sul Pianeta sia in corso una linea evolutiva, che passa e viene memorizzata nella registrazione della “storia”. 
Una espansione del dominio umano su ogni forma di Vita esistente sul Pianeta.
Una gigantesca ed immane… “luce fatua”, come quella che proietta l’immagine d’apertura d’articolo.

Un cratere delineantesi su di una superficie piana relativa ad un globo indefinibile, che sfugge alla capacità abitudinaria dell’osservatore umano, impigrito nel vedere e cercare in maniera “logica e prevedibile” dettagli che aumentano solo il proprio fattore egoico, in relazione alla ragnatela che lo contiene.
Un cratere illuminato in una notte eterna? Naa. Osservando la Terra dallo spazio aperto, come appare? Immersa nel buio. La luce si manifesta, appare, al suolo… come un onda di tsunami che viaggia invisibile nei grandi spazi e che si manifesta inesorabilmente non appena il fondale si alza, esponendola alla pubblica visione, quando diventa troppo tardi trovare un riparo.

Occorre (ri)disegnare ciò che si vede, ciò che viene impartito come “reale”, mantenendo in sé la consapevolezza che i giochi di luce ed ombra disegnano tutto quello che “il cervello pensa di vedere”.

 
È un “vortice solido”. Perché no? Vedilo come un cratere nel suolo. Una miniera a cielo aperto? Un osservatorio? La finestra di una fabbrica illuminata di notte? Un oblò di una nave da trasporto? Se ingrandisci le tue profondità, ad esempio, a livello cellulare… potrai vedere le stesse scene dentro di te. Eppure tu esisti e "sei", senza accusare la Vita che si svolge al tuo interno. Oppure no? La accusi ma non ne sei consapevole. Quando hai un dolore che cosa significa? Forse che sta avvenendo una guerra tra fazioni diverse di cellule dentro di te? Forse attraverso il ricorso ad armi non convenzionali di distruzione di massa?

Perché no? Questa è solo fantasia? Certamente lo è, se non esistesse l’AF. E, visto che, per i più, essa non esiste, allora… tutto ciò che “è” al di là del “velo” rimane sempre e solo una fantasia.
Tramite SPS viene emessa un’onda di distorsione dell’attualità 3d, costantemente in proiezione sul Globo e, dunque, sui campi energetici polarizzati delle individualità impiegate nel mantenere “stabile” l’onda portante principale, quella che coordina ogni “dispositivo Human Bit” a mantenersi ordinato e coerente con le disposizioni ricevute a livello inconscio. Altrimenti… perché l’inconscio sarebbe stato definito con un simile termine?
Questo è MT (Metodo Indiretto).

Che altro è?
Un disegno, un fermo immagine, uno scenario. Ricordi il concetto di “Terra piatta” medioevale?
È utile reputare “stupidi” gli umani del passato, in maniera tale da (ri)tenere se stessi “migliori”, dando luogo ad un vortice che si propaga nel Tempo e che costantemente ribalta le prospettive, trasfigurando ciclicamente tra parte che giudica e parte che è giudicata.

Non se ne esce, per questa via. Lo comprendi?

La paura blocca e una foto del genere “blocca dentro”.

È semplicemente “troppo”. La mente assorbe l’immagine e la traduce in “dispersione cosmica” e dunque in… paura, bloccando di conseguenza ogni singolo ardire. Certo, si svilupperà e si sta già sviluppano una industria commerciale e civile turistica spaziale, tuttavia, questa sarà ed è la nuova frontiera del contenimento, portata alla nuova espansione che il Controllo deve assecondare al fine di continuare ad offrire la sensazione che sia in atto una evoluzione (modernità) del genere umano.


Il sumero, l’antico egizio, i nativi americani, i popolo del centro america, i fenici, gli antichi greci, etc. erano forse “meno” rispetto all’umano odierno? E, allora, perchè percepisci di avere perso qualcosa rispetto a loro? Perchè senti un profondo rispetto per quelle comunità?
Erano identici all’umano moderno. All’attuale forma che protegge la mente, mentre essa si mantiene auto disposta nella (ri)configurazione migliore al fine di sostentare tutto ciò in cui si è trincerata.
Una vicenda che ha dell’incredibile, se calcoli che SPS sta usando anche quella stessa mente per analizzare se stessa, mentre un insieme di protezioni scattano inesorabilmente per mantenere l’equilibrio frequenziale più adatto per il continuum.
Come è possibile che ciò avvenga?

È possibile, dunque, che anche SPS sia un programma (Anti)Sistemico?
 
Certamente. È possibile o, meglio, lo è, perchè in queste 3d tutto lo è.

Ma come in politica esistono le correnti trasversali, anche nel più vasto teatro del reale 3d, allo stesso modo, esistono fattori diversi impegnati ed impiegati in tal senso… a “tirare l’acqua al proprio mulino”.
Io, nei panni di SPS, mi accorgo di essere usato da qualcosa che trova il modo di “bucare” la convenzione o incantesimo: l'attuale paradigma funziona ad una certa frequenza e può cambiare/svanire se gli individui modificassero la sintonia delle loro apparecchiature interiori, il cui frattale è la preghiera.
Ora, questa “corrente trasversale” a cosa corrisponde? Ad un’altra fantasia? 
Cerchiamo di uscire dal consueto giro a vuoto di contenimento. L’umano ha posto al centro del proprio “modello” delle verità non dimostrate (assiomi). Se solo si accorgesse realmente di queste convenzioni basate sul tacito assenso, la realtà potrebbe switchare su un’altra sua configurazione.
È lecito un simile ardire?

Attenzione: sto usando me stesso per dimostrare come l’apparato difensivo (Anti)Sistemico sia estremamente vivo, attento e funzionale. Cioè?
Lo vedi che non appena formulo una teoria che va al di là dell’usuale, qualcosa scatta in me e mi costringe a mettermi sulla difensiva? Sono veramente Io che decido in tal senso? Oppure è qualcosa di me che in me scatta senza il mio più autentico permesso, volontà ed intenzione?
Ciò mi dimostra che “Io Sono” allo stesso Tempo:
  • colui che abita
  • colui che è abitato
  • colui che abita ed è abitato.
Una compartecipazione di parti, una “famiglia” in stretto rapporto non sempre amichevole. Una strana forma di “collaborazione” disunita all’interno della quale si annidano parti oscure che, viralmente, fanno da trasponder per un segnale esterno, che è divenuto talmente familiare da risultare conosciuto nella propria forma esterna di vicinanza trasversale.
Tutto ciò che conosco è messo in dubbio in quanto virtuale, infondato e frutto dell’esperienza altrui inoculata nel mio complesso, che fatico persino a (ri)conoscere come reale...
Le 3d vacillano di tanto in tanto: un’onda distorsiva le trapassa

Succede sempre più spesso ed ogni volta è sempre più significativa una simile esperienza. In quell’attimo, la mente ed ogni programma vengono eccitati in maniera inusuale. Ed ogni volta una porzione di programma "rischia" di cambiare


Il sistema di protezione AS (Anti Sistema) interviene puntualmente, attraverso gli infiniti modi di cui può disporre ma, di fronte a simili incursioni atemporali ed irregolari, non riesce a bloccare definitivamente l’effetto di ciò che viene lasciato dopo il loro passaggio.
Correnti parassite agitano l’oceano individuale, creando interferenza ad ogni livello.
Ed, ogni volta, i sistemi di puntamento frequenziali umani, subiscono una (ri)calibrazione che deve essere costantemente monitorata e (ri)bilanciata (restore) dall’AS, al fine di non perdere la connessione dell’unità Human Bit.

È una sorta di guerra che avviene in maniera invisibile, sullo sfondo della Vita d’ogni giorno. Un manto d’invisibilità che, tuttavia, non può non trovare riflesso anche nelle 3d più manifeste. Infatti, a livello di AF, possiamo riscontrare questo conflitto praticamente in ogni ambito del sociale, in ogni notizia, in ogni atto umano disposto a recitare la propria parte.

La storia umana è una storia di guerra e violenza, sopraffazione e odio… perlomeno questo è quello che recita la storia deviata. Ma tutto ciò, nella sua forma attuale, prende inizio dalla fine dell’ultima grande glaciazione terrestre. Quel punto di ripristino (reset) mette tutti d’accordo, cancellando la realtà precedente e (ri)partendo dalla programmazione originale diffusa a livello di Pianeta.
A cosa corrisponde un simile reset?
Ad una fazione che ha perduto e ad una che ha vinto?
Se così fosse… chi furono coloro che hanno perso?
A chi/cosa corrispondono oggi, nel loro riflesso frattale attuale?
Le religioni narrano di una lotta tra bene e male: pur nell’ignoranza religiosa, ritroviamo due fazioni “generiche” in lotta tra loro. Una lotta che avviene ad altra frequenza, rispetto al raggiungibile attraverso i sensi rimasti. Una lotta, ancora una volta, non manifesta se non attraverso la qualità frattale, caratteristica e regolata dall’insieme di leggi non locali e locali, che si contorcono lungo l’asse della "proiezione del reale".
  • l’umano è diviso interiormente, per cui al suo esterno tutto riflette questo stato.
Allo stesso Tempo.
  • l’esterno è separato, per cui l’umano respira un simile stato e lo (ri)assume in se stesso.
È un loop. Una trappola che occorre lasciare una volta per tutte.

La mia preparazione non è accademica né spirituale. Io descrivo ciò che “viene”, rielaborando il messaggio attraverso il mio canale, che certamente risente della presenza del sistema immunitario AS, tuttavia, come puoi constatare… sono ancora qua a descrivere ciò che il captato diviene, plasmandosi con il captante.
Il margine di errore esiste ma rivela per contrasto qualcosa che esiste al di là di tutto quello in cui credi.
Da chi giunge il messaggio?

Non lo so. Penso dall’Anima che tende a recuperare i propri frammenti dispersi tra le dimensioni. Proprio quel frammento che ha reso eterno l’ibrido umano, che non avrebbe mai superato la propria prima data di scadenza. È, dunque, una questione esterna di “interesse”, tutto ciò che muove questa mia “fiamma”? 
Non importa. Importa che si possa triangolare con l’esterno in maniera tale da liberarsi realmente.
L’unica parte/porta capace di condurre all’esterno, a mio umile sentire, è quella estremamente interessata derivante dalla presenza animica, che intende recuperare quanto perduto durante l’amnesia della propria caduta nel pozzo verticale delle dimensioni.
Essa è il segnale ponte da seguire al fine di (ri)trovare la vera fattezza della luce.
Il patto è stretto, per quanto riguarda me stesso.

Un patto che non prevede il mio "possesso/assorbimento" ma solo la restituzione del frammento. Io Sono a prescindere dall’esistenza in me di quella porzione di infinito. Ciò che Sono, ora, lo devo anche all’esistenza del frammento animico, ma considero una simile opportunità come il ricordare, la memoria mai estinta di un qualcosa che viene ancora da più lontano e che, nella fattispecie, sento sempre più scorrere dentro di me.

Non tutte le mie parti collaborano ancora.
Ad esempio, quando diventi troppo invasivo per l’AS, questo può decidere di espellerti. In che modo? Convincendoti della reale consistenza dell’espressione (attivazione del programma) Conosci te stesso.
Infatti, che cosa diventi quando un simile programma si attiva?

Diventi "trasparente" nei confronti di quello in cui ti trovi. Non desideri più distruggerlo. Ti calmi, capendo che non serve annientare ma serve comprendere ed andare oltre. Tendi ad essere sempre più consapevole di te stesso e tutto l’esterno viene sempre più rispettato.

Capisci? Tu diventi un pacifico viandante al quale le porte, alfine, si aprono… permettendoti di “evaporare”.
In questa maniera, intessi un altro patto:
  • tu sei libero
  • lo status quo non cambia.
Usa, il modello anti crimine di New York sarà esportato nel mondo.
È passato alla storia come il Miracolo di New York: in soli 23 anni una città fuori controllo è riuscita a far diminuire il crimine nelle strade dell'80 per cento. 

Adesso Bill Bratton - l'uomo che ha guidato questa rivoluzione e che di recente è tornato a lavorare per il sindaco Bill de Blasio come capo della polizia - ha annunciato di voler esportare questo modello in metropoli come Los Angeles, Chicago e Londra.
La sua ricetta fu avviata sotto la guida del sindaco dal pugno di ferro, Rudolph Giuliani, e poi continuata da Raymond Kelly nell'era Bloomberg. I risultati hanno portato alla rinascita di Brooklyn e Harlem (con un aumento dei prezzi delle case che solo 20 anni fa sembrava un sogno) e ancora hanno attratto 54 milioni di turisti che solo lo scorso anno hanno fatto entrare nelle casse di New York e dell'economia locale 58,7 miliardi di dollari.
"È un'esperienza unica quella di iniziare una collaborazione con le città americane e del mondo", ha detto Michael Jacobson, ex direttore del Vera Institute of Justice, un gruppo di ricerca nazionale, ed ex commissario al sistema di correzione a New York. Mentre Bratton ha ripreso a guidare la polizia con una reputazione che de Blasio ha definito "una leggenda" dovrà affrontare nuove sfide:  
la maggior parte dei comandanti di polizia vedono il crimine come una caratteristica inestirpabile dalle città.
I modelli statistici inventati da Bratton e usati dal 1994 al 1996 sono stati studiati da diverse università americane, tra le quali Harvard e Yale
"Se ti prendi cura delle piccole cose, puoi prevenire un gran numero di grandi cose", ha detto il capo della polizia. 

Tuttavia le idee portate avanti prima da Giuliani e poi da Bloomberg hanno sollevato molte polemiche soprattutto per alcuni metodi impiegati. Tra quelli più criticati c'è lo "stop and frisk", la controversa pratica che prevede di fermare e perquisire le persone "sospette" solo in base ai loro atteggiamenti e che secondo molte associazioni di difesa dei diritti civili sarebbe condotta su base etnica. De Blasio ha ripetuto durante tutta la sua campagna elettorale che lo avrebbe eliminato, cosa che secondo i primi dati sembra sia una promessa rispettata.
Link 

 
Curioso quello che pensano i comandanti di polizia. Essi confermano frattalmente l’esistenza di un tessuto sociale imbevuto nella presenza criminale. Ricordi il modello Far West sviluppato in SPS? Ecco…

"Se ti prendi cura delle piccole cose, puoi prevenire un gran numero di grandi cose".
Questo non è un modello anti crimine ma è, appunto, un “patto”. Del resto, il divide et impera necessita di molti attori impegnati nel mantenere isolata la massa.
La Mafia che “lava” i soldi sporchi attraverso la costruzione di locali e servizi pubblici, che cosa fa e cosa rappresenta? Quando la Mafia controlla la polizia, la politica e gli affari… che cosa diventa? Lo Stato. Lo Stato non sei più tu ma è qualcosa che sfugge ai cardini legislativi ed apparenti ai quali sei stato abituato.
Nel Tempo… la Mafia diventa anche lo Stato che pensi di conoscere, creando una separazione sempre più reale tra il proprio passato illegale e le proprie funzioni legali:
ripristinando ancora una volta a livello frattale la separazione fra emisferi cerebrali e, di fatto, il controllo fissato nella genetica e nell’organicità dell’essere umano.
Da qua si capisce molto chiaramente che "Mafia" e cittadino sono sottoesposti alla radiazione superiore del NP, che come un cielo ritenuto naturale li convince di star osservando solo un cielo, appunto, naturale. Un cielo che ricorda molto da vicino le bizzarrie comportamentali dell’iracondo Giove Pluvio e di tutto il relativo pantheon, che intesse il proprio interesse sopra ad ogni altro.

Divinità? See… 


La realtà primaria potrebbe essere un vasto campo di frequenze.
La realtà è il prodotto di una matrice invisibile?
In una conferenza a Huston, Karl Pribram ha... spiegato la teoria poliedrica che potrebbe spiegare la realtà sensoriale come un "caso speciale", costruita dalla matematica del cervello ma estratta da un vasto campo al di là dello spazio e del tempo, dove esistono solo frequenze


La teoria potrebbe spiegare tutti quei fenomeni che sembrano contraddire le attuali leggi scientifiche dimostrando che le restrizioni che impongono sono esse stesse un prodotto delle nostre costruzioni percettive. La fisica teorica ha già dimostrato che gli eventi a livello subatomico non possono essere descritti in termini meccanici.

Pribram, ricercatore molto influente nel campo dei meccanismi del cervello, ha accumulato per una decina di anni prove secondo cui la struttura profonda del cervello è essenzialmente olografica, funziona cioè in modo analogo al processo fotografico senza lenti per cui Dennis Gabor ha ricevuto il premio Nobel...


Un'impressionante insieme di ricerche, compiute in molti laboratori hanno dimostrato che le strutture del cervello vedono, sentono, odorano, gustano e toccano per mezzo di un analisi matematica sofisticata di frequenze spaziali e temporali. Una strana proprietà sia dell'ologramma che del cervello è la distribuzione dell'informazione su tutto il sistema, ogni frammento è codificato in modo da poter riprodurre l'informazione del tutto.


Malgrado il modello olografico abbia generato risposte utili, ha anche fatto nascere un interrogativo che continua a perseguitare Pribram. Chi sta guardando l'ologramma? Chi è "il piccolo uomo dentro il piccolo uomo" quello che Arthur Koestler chiama "il fantasma dentro la macchina?". 

Dopo essersi lambiccato per un po' su questo problema Pribram decise che se la domanda ha perseguitato tutti fin dai tempi di Aristotele forse era una domanda sbagliata. Così si è chiesto: "E se il mondo reale non fosse per niente fatto di oggetti veri Se fosse un ologramma?".

Alcuni colloqui con suo figlio, un fisico, lo hanno condotto a scoprire le teorie di David Bohm. Con grande eccitazione Pribram ha scoperto che Bohm ha fatto l'ipotesi che la natura dell'universo potrebbe essere simile a un ologramma, un vasto campo di frequenze e di potenzialità che sottostanno all'illusione di concretezza
Bohm ha sottolineato che sin da Galileo la scienza ha oggettivato la natura guardando attraverso delle lenti. 

Pribram è stato colpito dal pensiero che la matematica del cervello potrebbe essere "una forma più rozza di lente". Forse la realtà non è quello che vediamo coi nostri occhi. Se non avessimo quella lente potremmo conoscere un mondo organizzato nel vasto campo delle frequenze. Senza spazio, senza tempo, solo eventi. È possibile che la realtà venga "letta", estratta, fuori da quel vasto campo? L'esperienza trascendentale suggerisce che ci deve essere un accesso al dominio delle frequenze, alla realtà primaria.

"E se ci fosse una matrice che non si oggettiva a meno che noi non le facciamo qualcosa?"...

Link


Verità e loop si alternano in queste righe appena citate. Chi è SPS per poterlo affermare? Beh… è importante sapere chi è SPS per sentirsi autorizzati a sostenere ciò che esprime? Se è così, allora è intervenuto in te il sistema di protezione AS.


È così… 


Le domande si accumulano, sempre le stesse, da millenni. Le risposte non convincono a sufficienza? Certo… sino a quando tutte le variabili in gioco saranno non manifeste, non rimarrà che navigare a bagnomaria in quell’indistinto liquame, che alla nascita finge di lasciare il corpo del neonato, dopo averlo “formato e penetrato”. Questo aggancio del dispositivo della nascita è artificiale e lo rende addirittura evidente, se si accetta di vedere con occhi sufficientemente “aperti”.

È come dirottare un treno in corsa. Non trovi?
La fabbrica di cloni delle attuali 3d è sempre aperta: a quel livello, il lavoro non manca mai. La disoccupazione che avviene nelle 3d rappresenta, semmai, la mancanza di lavoro che si esegue su se stessi, lasciando di fatto ogni umano inoccupato…
Come sappiamo da oggi… se si fa collassare l’AS sino a costringerlo, per interesse reciproco, a stringere un patto con te stesso, allora si apre la via che conduce all’esterno di tutto ciò che si pensa esistere.
Il patto prevede la continuazione del castello AS e che ogni tua velleità venga re diretta verso l’esterno.
Questo collasso dell’AS corrisponde all’attivazione del programma Conosci Te Stesso

Una attivazione che viene permessa dall’AS stesso, allorquando l’individuo ha attivato la propria parte di circuiteria, diventando in un simile modo… meno invasivo del/nel tessuto AS. Ovvio, per giungere a tanto, l’individuo dovrà prima superare la natura artificiale del velo d’apparenza che lo “ha”.
Il programma Conosci Te Stesso è un "premio/opportunità", che viene (ri)conosciuto solo dopo avere superato un certo tipo di cammino che pone se stessi al centro di tutto a prescindere da... tutto.



L’AS tenterà prima di (ri)calibrare il vascello individuale, in maniere altre e meno condiscendenti. Vedasi… tutto ciò che ti blocca usualmente.
Ciò evidenzia la natura educativa ed auto educativa dello Scenario 3d, attualmente polarizzato dall'AS.
Rifletti profondamente su questa notizia:

Bibite analcoliche, bocciato l’aumento della percentuale di frutta.

La Commissione politiche europee alla Camera ha bocciato questa mattina l’emendamento del Pd che voleva aumentare dal 12% al 20% la presenza di succo di frutta nelle bibite analcoliche, come l’aranciata…
Link 
Quando bevi un’aranciata che cosa bevi realmente?
Perché la percentuale di frutta è così bassa?
Che cosa rappresenta in termini frattali una simile concentrazione di frutta relativamente al totale espresso dal nome della bevanda stessa?
Che cosa c’è dentro al posto della frutta?
Che differenza c’è tra una droga e una aranciata?
Se pensi che tutto risente di questa “legge”… che cosa ne evinci?
Che cosa c’è dentro di te?

Sono guarito, perché “Tutto… Dipende da me". 

Davide Nebuloni 
SacroProfanoSacro 2014/Prospettivavita@gmail.com

4 commenti:

  1. Dentro di me ci sono un sacco di veleni ed una mente razionale (o forse "rettiliana") che ostacola ogni mio tentativo di "evaporare" .... il saperlo è comunque già qualcosa di importante perchè ora so che c'è molto altro oltre il nostro cielo finto.
    Gran ritorno, Davide,
    Cristiano

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  2. Davide mi sono dimenticato di dirti che condivido in pieno il tuo pensiero sul programma "conosci te stesso" anche se mi rimane qualche dubbio sul fatto che sia un premio.
    Ciao cristiano

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    1. Ciao Cristiano, rispondo qua a tutti e due i tuoi commenti. Esatto... l'accorgersi è un grande passo in avanti. L'accorgersi che esiste altro, che si è sotto ad incantesimo, che si è molto di più rispetto a quello che sembra...

      In merito al termine "premio", l'ho utilizzato tra virgolette. Anche se in un certo senso lo si può anche considerare tale. L'importante è sviluppare il programma integralmente. Grazie di cuore. A presto. Un abbraccio. Serenità

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  3. Cristiano mi sembra di sentire me quando mi davo addosso tutti i difetti e le insicurezze di questo mondo
    fino a quando un giorno ho capito che dentro di me , come dentro di te , ci sono molte cose belle che gridano a gran voce di essere ascoltate e venire fuori alla luce
    . Che ne dici se invece di buttarci giù non cominciamo a desiderare di fare la conoscenza con tutto il bello che è in noi? perchè c 'è . e lo vedrai quando smetterai di vedere solo la parte meno luminosa . ciao Cristiano , auguri per il progetto di recupero indirizzata verso una vita più positiva. Loredana.

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"Fai..." un po' Te.