giovedì 4 gennaio 2024

Cose strane dal mondo.


Affermare che questi vaccini sono ‘sicuri ed efficaci’, minimizzando e ignorando gli eventi avversi, è inconcepibile”.
Joseph Ladapo

Di-segni = qualcosa che fai e che, contemporaneamente, segna ma è anche un segno. Una triplice contemporaneità. Al solito. Fare disegni è un segno. Il simbolo, infatti, è portatore di annunci, poiché evidenzia. Non è la marchiatura, bensì, l’opera compiuta: il marchio. Ed allo stesso tempo conduce anche sostanza, verità, esperienza, memoria. Di quale tipo? “Superiore”, alias, relativa al funzionamento I-Ambientale, oppure se preferisci… naturale (meglio se fra virgolette). 

È il “2024”, anno bisesto: il predecessore è stato il funesto “2020” = il 2012 dei “Maya”. La fine del mondo, cioè il Grande Reset. 

Questo anno è foriero di quale tipo di notizie? 

È ancora presto, per… Tuttavia, se ne può già assaporare la consistenza, nonostante la ancora relativa vicinanza con la coda dell’anno “2023”. Personalmente, ci sono già 5 o 6 punti preoccupanti. Segni. Del di-segno. Laddove non si possono mai definire “sciocchezze” le ritenute piccole cose. Perché “il buongiorno si vede dal mattino”. Ed il mattino… ha l’oro in bocca. Ok? Esiste il “piccolo” ma non c’è in termini di valenza, portanza, significato, sostanza, verità. L’effetto leva non appaga solo il mondo del trading più spinto. Datemi una leva e… Ci sei? 

Nel piccolo il grande. 

La gerarchia “dove finisce-inizia”? Come termina-origina? Nel “piccolo”, alias, nel relativo assoluto vertice: un “luogo” piccolo, come una specie di sottotetto abitabile? No. Qualcosa che sembra tale, ma non lo è per niente. Un po’ come la casa della “strega”. Da fuori è solo una capanna nel bosco? Dentro è una vastità. Perché il concetto di spazio è dislocato: l’aberrazione è collegata ai sensi di chi “vede” o sente ma non “sente”. All’interno ci puoi giocare. All’esterno non lo dai a vedere. 

mercoledì 3 gennaio 2024

Provare per cedere.


Com’era? “Provare per credere”? Se inizi a bere, come va a finire? Sei nell’AntiSistema, please. 

È tutto “fra virgolette”.

I vari “assistenti digitali” che oramai spuntano un po’ ovunque, al posto delle persone in carne ed ossa, allorquando devi contattare la tal azienda, si dimostrano sempre più inopportuni. Ti fanno perdere tempo e, dato che le telefonate sono ritornate a pagamento (altro che Numero Verde), ti fanno anche spendere soldi o minuti, per niente. Anzi: in cambio ti lasciano un bel mal di fegato. Lo stress! Queste “IA” te la dicono tutta, a livello sostanziale. Fungono da “frangiflutti”, perché è proprio così che l’industria vede il cliente, pardon: il paziente. Rispondere a tutti è arduo e problematico, per costoro. A volte, persino giustamente, perché “te” sei veramente de coccio.

Il cliente non aveva sempre ragione, però? Vabbè. 

Ecco che allora hanno pensato di fare come al solito: girare la frittata. Sei “tu” che ti stressi oltremodo e non fai perdere minuti preziosi a loro, mentre le contromisure agiscono da “sé”. Mentre i “tuoi” problemi rimangono… “tuoi”. Sì, prima o poi li risolverai, ma ad un “costo” sempre maggiore = i livelli di “acido” nel sangue, nella testa, nello “spirito”. Te la devi guadagnare amaramente l’as-soluzione. Qualcosa di sempre creato da loro, indirettamente. L’equivalente dell’obsolescenza programmata. Qualcosa che colpisce anche l’individuo che, infatti, è a massa e prima o poi “tira le cuoia”. 

De’ Scrivere.


Snoopy e i 2 amici pennuti.

Che significa, “la storia è scritta dai vincitori”?

Verrà il tuo Giorno della Memoria e purtroppo sarà condizionato da ciò che scriveranno i vincitori. La storia la scrivono i vincitori, sono loro che fanno i processi, loro che decidono cosa è giusto ricordare”.
Alfredo Tocchi

Ogni libro di “non solo storia” è scritto dai vincitori. Di cosa

Di... una gara? E dov'è allora l'Albo d'Oro? Uhm...

Di qualcosa che, ora, non sembra nemmeno o più. Perché, costoro possono sempre approfittarsi del “cambio generazionale”; così, come conoscere il percorso del fiume. Sai dove gira, dove è più o meno largo, dove c’è meno corrente, dove è più facile attraversare, etc. La vita, qualsiasi cosa sia, è come questo fiume

perlomeno, sai che ad un certo punto sarai vivo, poi sopravvivrai per un tot, alfine morirai. 

E questo è certo: garantito, matematico. Quindi, chi ha vinto lo sa come si può “trattare” con l’essere, mettendolo a massa. Rendendolo “sé”. Chi ha vinto, ti ha… vinto, allora. 

A chi ti devi sottomettere, al solito? 

La “storia” la può de-scrivere come e meglio crede, in funzione della propria strategia, essendo divenuta (come) “Dio”. Perché, orsù, è già successo il “momento” che ha decretato tutto questo, ovvero, la f-orma reale manifesta qua così (AntiSistema)? Per infiniti motivi, ma… se la storia è scritta dai vincitori, aitè, va proprio in tal senso, allora. Cosa è già successo? Il potere si tramanda. Si eredita. Al di là di “te”, che sei il gregario inconscio. Ergo, ricordi anzi “sai” che nel 1945 la II Guerra Mondiale è terminata, con l’esito descritto in ogni libro, a garanzia dell’attuale status quo “democratico”. No?