venerdì 30 gennaio 2015

La (ri)scoperta della “frattalità espansa”.



Che cosa enuncia la “Tavola smeraldina”?

Quale è l’autentico significato dei geroglifici? Com’era la loro pronuncia?
Sai solo una cosa: “non lo sai”.
Nessuno lo sa o, meglio, nessuno lo (ri)corda. Ma, la particella “nessuno” è sempre e solo relativa al piano del contenimento del reale, in questa (ri)forma.
Nessuno, non esiste… perché “Tutto è vero” (Prima legge di SPS):
la verità è senza menzogna, è certa è autentica…
Tavola smeraldina
Non è possibile cancellare la “verità”. Nessuna parte  in causa lo può fare o intendere.
La verità è… ubiqua. La verità è un “corriere”:
(ri)porta tutto alla tua sponda.
E, “tutto è… tutto”, senza eccezione alcuna, senza nessuna eccezione.
La “firma” è (di)spiegata dappertutto.
Qualsiasi tipo di firma…

La più grande (s)coperta è quella che è già stata fatta e che, nonostante tutto, “manca sempre”. Ciò che il “reset” porta sempre ad azzerarsi ed (in)sabbiarsi. Ciò  che non (ri)cordi mai, per un tempo sufficientemente lungo e consistente, tale da permeare il tessuto della realtà emersa
SPS lo sa che “non capisci” e, pur non “parlando un linguaggio per iniziati” è come se lo fosse, purtroppo.

giovedì 29 gennaio 2015

La “formula”.



Tutto ciò che giunge/arriva/accade è una “risposta” (è… “vero”).
Quello che “ti succede” indica la via. La direzione che stai (per)correndo. E, questo “è”; a (pre)scindere se tu ne sei al corrente, se tu sei d’accordo, se la pensi diversamente, se non ci credi, etc.
Il tuo “punto di vista” (non) conta. Così, come il libero arbitrio, la libertà, la democrazia, il diritto, etc., sono solo delle prospettive (d)entro ad altre prospettive, che celano aspettative (tendenze, ideali, desideri).
Aspettative che si clonano anche a “valle”, diluendosi nel paesaggio fatto anche di episodi relativi alle parti umane, che ignorano quanto accade loro… ignorando ciò che si (di)parte da “monte”.

Una coltre di “nubi” (ri)vela la “vetta”, ed il “(ri)velare” significa:
celare ancora di più
e, allo stesso tempo
annunciare la (com)presenza, (s)velandola.
La formazione di nubi, siano esse all’interno della mente, siano esse all’esterno di te – nel paesaggio dell’ambiente – (de)lineano una “causa” che, non è ciò che esse (ri)coprono, bensì, ciò che le ha portate a formarsi. È come osservare il dito che indica la Luna, in luogo della Luna (un “depistaggio”, azione/reazione).
  1. Tutto ciò che giunge/arriva/accade è una “risposta” (è… “vero”).
  2. “Tutto è vero” (Prima legge di SPS).
  3. “Tutto è uno dal terzo stato” (Seconda legge di SPS).
  4. “Tutto è relativo a…”:
l’ambiente è cosparso, diffuso, caratterizzato… dalla “frattalità”. Che cosa è? Essa è “una risposta”.

mercoledì 28 gennaio 2015

Scusate se è poco.


Patata o Pianeta?
Perché SPS (ri)utilizza (cita) notizie ed articoli d’ogni tipo, facenti parte e (con)segnanti/evidenzianti la “forma” a/di questa realtà? Bah… ci potrebbero essere molti motivi, tra i quali:
non avere idee proprie.
O, anche e più semplicemente:
non annoiare con “solo” i propri pensieri, le proprie ispirazioni, chiari di Luna, umori, tendenze, spunti, voli pindarici, (de)pressioni, slanci emotivi ed epici o volti al decadentismo o al romanticismo, chissà.
“Tu” fai già fatica, così, a leggere un intero articolo di SPS; figurati se ti trovassi davanti ad un “lenzuolo interamente (ric)amato alla SPS”. He He He… Che faresti?
Mhm… “per lo meno”, passeresti oltre "senza curarti di null’altro, se non della tua noia", (con)seguendo a quel campo minato ed inesauribile delle "tue cose da fare", sempre più importanti di qualsiasi spunto al… fermarti”. Fermarti? A far che?
A… “perdere tempo”? Naa… non se ne parla proprio.
E, poi, “chi è SPS”… per meritare una simile attenzione?
 
Vero. corretto. Esatto. Non fa una piega:
tutto è vero” (Prima legge di SPS) Wow... che Ego.
Addirittura un "marchio proprio" applicato ad una “legge”.
E che sarà mai, questo SPS? Un covo emanante saggezza ed intelligenza a tuttotondo? See… semmai, un esempio di paranoia illuminante, qualcosa che tende alla “malattia”, una forma di puerile attaccamento alla propria depressione, alla propria (im)potenza, qualcosa che (de)riva dall’ispessimento delle pareti interne del sistema venoso… una (con)seguenza del “mangiar male e del dormire ancora peggio”...
Un rincoglionimento progressivo alla luce del proprio fallimento?
Può essere. perché, no? Quando sei/ti (ri)trovi sempre a “pensarla in maniera inversa, rispetto agli altri”, che cosa puoi essere, se non un (ri)fiuto della società?