mercoledì 6 agosto 2014

La copia.


C'è un abisso tra il partito degli eletti e la base...
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Non importa chi l’ha detto, ma… “che è stato detto”. Nulla di che. Nulla di offensivo o di... pericoloso. Qualcosa che lascia l’esatto Tempo che (ri)trova.
Dunque: perché è “importante”?
L’assunto presente in SPS è quello che (ri)osserva tutto in chiave frattale.

Lascia perdere i “disegnini” di Mandelbrot, quando pensi alla “frattalità” ed (im/ab)braccia questa possente capacità visivo/prospettica, che ti può togliere l’attuale filtro dagli “occhi”, attraverso il quale inquadri il Mondo/la realtà 3d attualizzata; quello che ti sembra conoscere per deduzione e constatazione apparente, derivante dal fatto che… “sembra non esistere altro”:
non avrai altro dio al di fuori di me…
Il primo comandamento del decalogo è alla base di tutti gli altri, è il fondamento della stessa esistenza umana.
Non si tratta della pretesa di un tiranno, nè dell’arbitrio di un despota:
è piuttosto la voce accorata del Creatore che, nonostante le nostre infedeltà, mai si stanca di trattarci da figli...
Giovanni Paolo II
Sei in quella “caverna” che Platone abbozzò molto tempo fa e, come tale, esiste un “fuori”, un e(s)terno a tutto quello che conosci/sai/fai. Questo “spazio” non è nuovo ma esiste da sempre, solo che te ne sei dimenticato, così come la scrittura geroglifica è apparsa e scomparsa per mille anni, per poi nuovamente (ri)emergere ma… “opportunamente filtrata”.
Un tempo il mondo era un posto più grande
Il mondo è sempre uguale...è il resto che è più piccolo...

Pirati dei Caraibi - Ai confini del mondo

martedì 5 agosto 2014

Previsioni, probabilità ed... impotenza.


Fra le pene umane la più dolorosa è quella di prevedere molte cose e di non poterci fare nulla”.
Erodoto
Erodoto indica indirettamente che la società è sempre quella, ma non distingue i vari livelli in gioco della “previsione” o, meglio, si riferisce nella sua massima alla sola componente sociale massiva del “popolo” (colui che subisce “tutto” ed il cui frattale è la variabilità del clima, che si “abbatte senza possibilità alcuna di potersi opporre”. Dipendenza).
Per i bookmaker probabile matrimonio tra Pellegrini e Magnini.
La love story tra Federica Pellegrini e Filippo Magnini continua senza soste… La storia è particolarmente sotto la lente dai bookmaker britannici, per i quali il matrimonio entro dicembre 2015 viene dato a 1.35. Nessun "sì" in chiesa a 2,85.
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I “bookmaker” costituiscono aziende che prosperano nel campo della “scommessa”
Segno che il futuro può essere “previsto”, se non altro e ad un certo "livello di mezzo", perlomeno in termini di maggiori probabilità. Infatti… tali aziende sono floride, ossia, “funzionano”. Le probabilità di un evento previsto, assegnate da una simile azienda, sono ottimizzate… “esatte”. La loro previsione vede sempre bene, perché esse sono informate centralmente sui fatti; sono, cioè… “vicine” alle questioni, che si possono (ri)configurare in termini di possibili introiti.
Esse sono, dunque... "professionali" (cancellando in un simile modo quell'atteggiamento di(s)messo, che rende inerti sotto al "cielo", che nell'antichità si temeva potesse cadere in "testa")...
Le “quote”, che vengono “date”, sono altamente vicine al più probabile degli eventi
Se lo scommettitore si accontenta, può seguire quelle più vicine alla parità e, così, vincere meno ma con altissima probabilità di realizzazione (vista la professionalità in gioco).
Sarà, a quel punto, l’entità del capitale puntato a fare la differenza (l’esatto modello cardinale messo a punto da queste aziende, che guadagnano grazie ai volumi giocati dalla partecipazione disattenta della Massa. Come ogni “casa da gioco” esiste un vantaggio matematico a favore della stessa. Il Banco vince sempre. La leva dei guadagni è l’entità delle giocate d’insieme, che amplificano quel "piccolo" vantaggio matematico).
Gli “esperti prevedono molte cose” (tutto), ognuno nel proprio ramo (specialisti nella frammentazione a paratie stagne sociali), ma la particella “non poterci fare nulla” è relativa al concetto di destino/futuro, che polarizza e caratterizza l’orizzonte umano d’insieme (società).
Ossia:
l’esperto (la tal “organizzazione/autorità”) possiede la capacità di “cura”, ma non la riserva/riversa nella “comune”.

lunedì 4 agosto 2014

Una telecamera nella testa.


Scoperta la vera forma della Luna: somiglia a un limone più che a una sfera
Tonda in linea di massima, ma un po' schiacciata e con un bitorzolo da una parte, la forma di uno di quei limoni quasi tondi, ben diversi da una palla sferica. È la nuova forma della Luna, annunciata il 30 luglio scorso da un team di ricercatori californiani con la loro pubblicazione sulla rivista scientifica Nature, una delle più prestigiose.
Non che il nostro satellite, nottetempo, sia cambiato, è che, per quanto strano possa sembrare, la forma della Luna in dettaglio non la conoscevamo ancora a causa dei grandi crateri che la sfigurano letteralmente, e che vediamo bene anche a occhio nudo. Quarantacinque anni dopo che gli astronauti sono sbarcati sulla Luna, gli scienziati hanno finalmente scoperto la sua vera forma:
leggermente appiattita, con un rigonfiamento all'equatore e un bitorzolo su un lato…
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SPS estrae/(ri)cava informazioni frattali (Analogia Frattale e Metodo Indiretto) da ogni/qualsiasi fonte disponibile, che venga a contatto con la propria “presenza” (attrazione non casuale).
La notizia precedente è, dunque, prima ancora della propria valenza “teatrale” di intrattenimento mediatico (incantesimo), un dato di fatto relativo al gradiente d’apparenza che regola e veicola il flusso d’attenzione umana. 
L’apparenza inganna
infatti, la Luna non è tonda come la si (ri)assume quando in cielo (ri)copre la propria posizione. Non solo; la Luna viene osservata come se avesse delle “fasi”, quando invece essa è sempre presente ma sfaccettata scenograficamente dalle “abili dita artistiche” dei giochi di luce provenienti dal Sole e filtrati dalla (com)presenza della Terra.

Nonostante tutto, la Luna continua ad essere osservata come una perfetta “palla tonda” in bianco e nero.
Beh… che dire, allora, della vera forma della Terra? Se la Luna assomiglia ad un limone, la Terra (geoide) assomiglia ad un “tubero”.

L’abito non fa il monaco.