lunedì 9 luglio 2012

Sapere per fare: consapevolezza.




Ufficialmente l’Euro è stato quotato per la prima volta nel 1999, proprio in coincidenza con la congiunzione tra Giove e Saturno

Questo tipo di ciclo ha una durata di circa venti anni. 

Le lancette del tempo per l’euro si sono iniziate a muovere da quel momento, scandendo in modo preciso ogni fase della sua vita…
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Quanto sono casuali i ‘fatti’ che costellano la nostra Vita? Le ‘mani del vasaio’ sono sempre all’opera. Il suo lavoro è il nostro ‘lavoro’. Il nostro ‘lavoro’ è il ‘come viviamo’. 

L'epigenetica è una scienza ideata da Conrad Hal Waddington, biologo, paleontologo, genetista, embriologo e filosofo

Essa dimostra che i geni non sono dotati di autocontrollo e di autonomia, ma sono profondamente influenzati dall'ambiente e quindi da noi. 

Lo stile di vita, ma soprattutto la nostra fede in ciò che chiamiamo bene e male possono divenire fondamentali per condurci alla guarigione o alla malattia, evolvendo o involvendo lungo il nostro percorso spirituale. Le ‘forze invisibili’ che modellano la nostra esistenza, non rappresentano una dittatura biologica alla quale siamo sottomessi

L'infinita misericordia del Dio-Uno è un dono che  possiamo attivare con un atto sincero di fede e di libera scelta. 

Possiamo generare la malattia o la salute a seconda del nostro grado di consapevolezza L'ipnosi regressiva è una terapia epigenetica potentissima che guarisce i nuclei karmici conflittuali modificando le ‘forme pensiero’ prodotte dall'ego che posseggono una terribile valenza autodistruttiva

Il Dio-Dna ricorda ogni nostro atto, ogni karma che da infinite generazioni ha forgiato il nostro attuale destino. La meraviglia è che non siamo succubi delle eliche della vita, ma possiamo divenire i timonieri e gli eterni naviganti dell'oceano d'Amore dell'Uno.
Angelo Bona 
 
Tutto è vero e tutto è falso, allo stesso istante. È il nostro grado di partecipazione, ‘attiva o passiva’, che determina lo status quo o realtà, scambiata per unica. Nulla è per sempre. L’unica cosa certa è il cambiamento. La pubblicità ce lo ricorda sempre, anche se non abbiamo orecchie per intendere…

Il giudizio è opera infamante e contraddittoria. 

Molto spesso accade che, non appena venga emesso un giudizio, si sia subito messi alla prova da un fatto esistenziale, anche piccolo ma tale da indurre alla riflessione. Personalmente mi accade molto spesso. Un esempio cinematografico è quello della 'Corda', osservato nel film - L'ultimo inquisitore:

Tomás Bilbatúa decide di costringere il religioso a sottoporsi alla Corda, la stessa dolorosissima tortura praticata sulla figlia, appendendolo al lampadario...
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Cogliamo i ‘segni’ perché i segni colgono noi, sempre ed ovunque. Il ‘non accorgersi’ è solo opera di mancanza di consapevolezza: 

‘dove siamo?’.

In questo mio scrivere quasi da ‘Prete’, è sempre più forte quella componente di ‘relativismo’, che l’attuale Papa combatte con tanta forza. Dove sta la differenza tra qualsiasi opera di pensiero individuale e la successiva ricaduta sulla realtà, che sembra sempre scorrere da ‘altro a noi’ e non anche viceversa?
 
La differenza risiede nella consapevolezza di Sé, nel notare la costante presenza in noi dell’Osservatore. Del fatto di non ritenersi solo quell'ammasso in carne e ossa a cui 'accade qualcosa', che riceve qualcosa di gradito o sgradito.

Non solo di Corpo ma anche del Corpo.

È un processo di virtù e saggezza, di vera a propria abilità di ‘fare surf’ tra le onde della possibilità. SPS è per ora un Blog e come tale i Post scorrono e si organizzano ‘uno sopra all’altro’, molto spesso finendo nel dimenticatoio. In questa maniera la filosofia di SPS non si radica a sufficienza nella struttura del Web

Essa è come nascosta, celata dalla mole dei dati che si ammucchiano con quotidiana insistenza. Ed altresì non mi è possibile ricordare ogni giorno, in ogni articolo, le linee guida dell’ispirazione che mi sorregge. Per cui se è così che deve andare, è così che devo accogliere quest’ansa della possibilità. Allo stesso Tempo è pur vero che un’opera di espansione dello ‘Spazio Web’ è possibile. Lo spartiacque tra una realizzazione e l’altra è determinato dal gradiente di ‘energia’ a cui posso accedere

Allo stesso modo, per non impazzire, è opportuno cogliere l’attimo, il ‘momentum’, il modello sempre corretto e all’altezza della disponibilità energetica in toto. A livello frattale, quello che può dare SPS in termini di collettività è sempre disponibile e alla sua massima potenza, se sufficientemente ricercato. Occorre ‘lasciarsi andare’. 

Credere, non in un dogma salvifico ma in Se Stessi mentre ci si riflette nella Creazione. 

La Fede è l’Anima dell’Essenza, oltre a tutto quello che le Religioni hanno potuto confondere e manipolare. Non ho mai percepito tanta energia di ‘sollevazione’ come in questa prima metà del 2012. È una forza immane e finalmente duratura che giunge anche a fare male. 

È un cambio di direzione. Ciò che rimarrà della vecchia direzione, sarà quella forza inerziale, in ritardo, che spingerà ancora lungo l'asse dell'abitudine, ma solo per un po’ di Tempo persino calcolabile.

Vivere in ritardo è divenuta una costante a questo livello dell’energia dimensionale. Siamo sempre in ‘ritardo’. Come non vederci sempre e costantemente alle prese con una simile verità? Questo ‘spread’ è una sacca di Tempo eccezionale al fine di manipolare un'intera specie. Una volta installato il principio controllore, al livello della percezione temporale, attraverso la costante dominante dello scorrere delle lancette biologiche ed in ogni altro modo, già sviscerato ampiamente in molti articoli di SPS, il gioco è fatto. 

Ma questo intento è anch’esso in costante ritardo con l’economia dell’Universo e del Piano Divino.

Nulla è per sempre. L’unica cosa certa è il cambiamento.

Le forme pensiero sono come tatuaggi. Pensiamo che un tatuaggio sia inamovibile?  

Grazie ai megawatt rilasciati ad altissima frequenza dal laser Q-switc, il tatuaggio sparisce in poco tempo… Esistono poi tattoo più o meno difficili da eliminare: 

‘Più il tatuaggio è profondo e recente - spiega l'esperto - e più è difficile da togliere. I tatuatori più bravi mandano il pigmento molto più in profondità. Molto dipende anche dal colore del pigmento utilizzato: 

giallo e verde sono molto più difficili da togliere rispetto a nero blu rosso e marrone, abbastanza facili da rimuovere; il bianco è praticamente impossibile da cancellare...
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In ‘Tempo di Cambiare 14’, Italo Cillo ha chiesto pubblicamente di far confluire le nostre idee in merito alla inevitabile e nuova fase di concretezza, che deve necessariamente sfociare alla realtà. Ucadia o quale altra ‘bozza di realtà’ vorremo dare alla luce? 

Dipende da noi. Lo dobbiamo decidere noi, insieme. Il cammino spirituale evolutivo è individuale ma riflesso da quello di specie. È inevitabile che una comunità di esseri evoluti sia profondamente diversa da quella che è stata in un’altra fase della sua evoluzione. È uno step necessario il ‘rivalutare’ la situazione. 

Che cosa possiamo rispondere a questa domanda aperta?

Il ‘pericolo’ è quello della ‘istituzionalizzazione’, ossia di quella regola energetica 3d che anche Zeland ci ricorda:

È sempre più facile vivere in un illusorio, ma confortevole mondo, che in un vera, ma inquietante realtà. L'illusione è che le motivazioni e le azioni dell'uomo sono presumibilmente controllati dalla sua coscienza. In realtà, non è del tutto vero. O meglio, assolutamente non vero. Gli scienziati fanno sforzi inutili facendo ricerche sulla mentalità umana (psichica?) come un oggetto separato, come una proprietà di una mente umana.
 
Non si tratta di struttura della mentalità umana, si tratta di volontà. La ragione umana non ha nessun libero arbitrio - è controllata dall'esterno. Non è controllata dagli insegnanti, funzionari o dirigenti, ma da elementi strutturali del mondo sottile.
 
Come è noto, l'energia del pensiero non scompare completamente. Quando gruppi di persone iniziano a pensare nella stessa direzione, i parametri delle loro onde mentali diventano identici. Le energie del pensiero individuale si fondono in un unico flusso. Nel mezzo del mare di energia, delle strutture basate sulle informazioni vengono create.

Questi sono dei pendoli, invisibili, ma reali.
 
Una volta portati in esistenza, i pendoli iniziano a svilupparsi in modo autonomo. Essi tendono a sottomettere le persone, che sono elementi strutturali, alla loro volontà. Agiscono inconsciamente, in quanto non hanno la ragione. I pendoli non possono avere delle caratteristiche come alcune forze maligne. Essi ricordano le piante parassite, o pseudo-programmi viventi. Integrati in una struttura, tali programmi determinano/definiscono il loro comportamento.
 
I Pendoli esistono nel mondo sottile come sovrastrutture di ogni gruppo sociale umano, sia esso una famiglia, una scuola, un'impresa o uno Stato. Può sembrare incredibile che le persone non sono consapevoli di agire nell'interesse dei pendoli, anche se lo fanno involontariamente. Tuttavia, è un dato di fatto. Ogni struttura esiste e si sviluppa non solo come risultato di azioni intenzionali di persone, che sono i suoi elementi.
 
Una struttura è regolata da un pendolo, come il funzionamento di un meccanismo automatico è regolato da un algoritmo. Membri della struttura sono in grado di eseguire azioni libere, ma non sono liberi nelle loro motivazioni e, come regola, devono agire involontariamente nell'interesse della struttura. 

I Pendoli si nutrono dell'energia delle persone.
 
Quando sei infastidito da qualcosa o indignato, dai energia a un pendolo. Tutto ciò che può causare la tua forte reazione negativa è provocato dai pendoli. L'energia negativa è il loro piatto preferito...
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Ricordiamo come rispose Krishnamurti a questo costante pericolo:

Questa mattina parleremo della dissoluzione dell’Ordine della Stella. Molti ne saranno felici e altri ne saranno rattristati. Ma non si tratta di gioirne nè di rattristarsene, perché è inevitabile, come vi spiegherò. 

Forse ricorderete la storiella del demonio che passeggia per la via con un amico; a un certo punto, davanti a loro, un uomo si china a raccogliere qualcosa per terra, lo guarda e se lo mette in tasca. L’amico chiede al demonio: 

'Che cosa può aver raccolto quell’uomo?' 
'Ha trovato un pezzo di verità', risponde il demonio. 
'Ah, è un brutto affare per te, allora!' osserva l’amico. 
'Oh, niente affatto – replica il demonio – adesso farò in modo che la organizzi’…
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Krishnamurti rinunciò a tutto quello che ‘altri’ avevano preparato per lui. Egli rinunciò al proprio ruolo nel Mondo, ma a ben pensarci rinunciò a quel ruolo che ‘non scorreva’ con la propria autenticità. Il ruolo che ricoprì fu molto più polarizzato con la sua essenza individuale. Tutto quello che ne derivò fu opera sincronica e polarizzata o armonica con il proprio campo energetico d’azione

Che cosa si può rispondere a Cillo, allora, in funzione del ‘da farsi’?

Al solstizio d’inverno 2012 (Emisfero Nord) ognuno, che lo sappia o no, diventerà un iniziato del Mondo
Il libro del trono - Cronache della Storia Cosmica

È un processo in corso. Le risposte verranno come conseguenza del modello esperienziale adottato. Non ‘cambiare se stessi’ ma ‘tornare a se stessi’ è l’ago della bilancia. Il ‘resto’ verrà di conseguenza, come già sta accadendo negli strati energetici celati persino alla consapevolezza individuale…

In soldoni, penso che si debba 'crescere', facendo inizialmente opera di traduzione in italiano, come si sta puntualmente auto organizzando il Forum di 'Tempo di Cambiare', del materiale presente nei siti di O’Collins. Poi, pensare a come tradurre anche il tradotto in azioni coerenti, sapendo che il ‘Demonio si aspetta che venga organizzata la verità appresa’.

La differenza rispetto al passato/presente è che molti di noi vivono in uno spazio di Tempo ‘futuro’, dal quale stanno pianificando più o meno indisturbati il presente. Siamo passati dal vivere costantemente in ritardo, e dunque nel Controllo, al vivere in accelerazione mantenuta costante nel futuro. La consapevolezza di ciò che è stato può fare la differenza con quello che sarà/è.

Sapere che esistono delle Leggi Universali non significa cadere nuovamente negli stessi errori già rimarcati e presenti in noi. A questo link ci sono molti spunti relativi 'al da farsi' in concreto:
  • peer-to-peer
  • l'azienda senza capi: il modello di gestione orizzontale che funziona in America.
Queste due linee guida offrono uno spaccato molto interessante da seguire con attenzione. 

Un sistema meritocratico in cui ognuno si rigenera, e rigenerandosi dà nuova linfa alla sua azienda… Un modello molto vicino al concetto di nuovo sistema monetario espresso in Ucadia, nel quale individui sovrani generano le risorse economiche che servono loro per vivere nelle 3d, secondo una logica evolutiva step by step...
 
Ricordo che ognuno di noi è un ‘trust’ per l’attuale ‘modello 3d’. Una volta affermati, come entità sovrane, questo concetto dovrà gioco forza essere riveduto e corretto. Ma come? Non certo da una Autorità centrale. No. Non più. Saremo tutti noi a ‘scegliere/decidere’, come è già ‘scritto ed espresso’ dalle forme di scambio di dati ed informazioni presenti sul Web grazie all’esistenza del Web.

Il Web è anche 'Controllo'? Certamente. Ma la consapevolezza che deriva da entità sovrane è tale da modificare il controllo in possibilità o alternativa.

Il Controllo si avvale del lavoro degli umani, di quello delle macchine, di quello dell’aggregazione energetica, di quello delle entità sottili e del grado di lobotomizzazione già perpetrato e perpetuato sulla popolazione in secoli di attività drenante del ‘ricordo di Sé’.

Dalla parte del ‘nuovo’ c’è la Biodiversità, come minimo. Il ‘Gioco deve evolversi’, come recitato molto bene in ‘Gamer’

È tutto ‘sottile’ e giocato sul potere dell’astuzia, dell’arguzia, che deriva dal grado di conoscenza e consapevolezza rimaste o riagganciate. È un braccio di forza che non si potrà mai vincere se giocato con le regole dell’Antisistema. Con ‘onore’ si rispetteranno queste regole, ma ne verranno introdotte anche di nuove. Tipo?
  
Lo vivremo insieme, perché so che accadrà!

La Creazione è una manifestazione dei pensieri di Dio; perciò Dio è inseparabile dai diversi elementi della sua manifestazione. Questo è come Dio diventa immanente

Negli esseri senzienti, l’immanenza di  Dio diventa capacità auto-riflessiva di quell’essere per esperire se stesso  o se stessa come il vero se o il se superiore penta-dimensionale.

Così il mistero rappresenta il punto nel quale l’assoluto trascendente e l’immanente relativo si incontrano. Questo punto di incontro dell’assoluto trascendente e dell’immanente in modo relativo, stabilisce quella che è chiamata una ‘norma’… 

Ogni forma condivide questa norma… 

Ogni forma è sia solo una forma e allo stesso tempo un segno di Dio… Il grado al quale sei capace di intendere e percepire la forma come è, mentre simultaneamente la percepisci come un segno, è il tuo esperire la norma del mistero dove l’assoluto e l’immanente si incontrano.

Questo è il punto dove realmente contempli qualcosa sino a che improvvisamente diventi illuminato. Questa illuminazione significa che l’immanenza di Dio è diventata cosciente in te…
Il libro del trono - Cronache della Storia Cosmica

Più concretamente, daremo alla luce ‘fatti’ sorretti dall’intenzione consapevole di essere ognuno di noi ‘particelle del Creatore’, alla luce dell’abbondanza e della Giustizia Celeste.

Diamo Tempo all’alternativa di attecchire e radicare, crescere e germogliare, svilupparsi e prosperare… Con Fede ed in Fede. Ricordiamo anche che le 3d sono cicliche e costituiscono una Scuola di auto educazione, per cui non fossilizziamoci troppo nel cambiare le 3d, quanto piuttosto nello scoprire consapevole del senso dello 'stare nelle 3d'.

La visione del film - L'ultimo inquisitore – condurrà per mano lo spettatore per uno stretto giro di spiegazione Karmica, di ciclicità della Vita, di luce nella desolazione, d’istinto insopprimibile che lega indissolubilmente il ciclo della rinascita tra madre e figlio/a, di ruoli diversi e di corsi e ricorsi mai fini a se stessi né casuali ma legati a precise ‘scelte’ intercorse nel ‘passato’ e magari ad opera di altri, che contribuiscono a ‘caricare’ le Vite di gran parte di coloro che verranno dopo. Attori e saltimbanchi dell’esperienza a diverse gradazioni dell’interpretazione. Per capire a pieno la portata 'scenografica' del prossimo video, occorre avere visto l'inizio del film. Sullo 'sfondo' ci sono sempre le 'comparse', i grandi numeri del Popolo asservito e dormiente...


Ricordiamo sempre un aspetto mal compreso, che deriva dalla visione ‘rettale’ dei film, soprattutto sul grande schermo:

quando il super cattivo o il super buono di turno, mette in ridicola partecipazione l’inerme cittadino (quante scene sono state girate con estrema e lucida evidenziazione di questo aspetto), attraverso un grande spiegamento di forza e ‘senso’ di grandeur, solitamente non ci si cala mai nei panni di quest’ultimo, bensì si sorride o si rabbrividisce sempre nei panni dei personaggi principali

Poi, quando si torna alla conduzione di Vita usuale 3d, in chi ci identifichiamo inconsciamente? In chi, il raziocinio ci confina, dopo che l’enfasi legata alla visione del film inesorabilmente scompare?

Loki:(Parlando alla folla) Inginocchiatevi! In ginocchio, ora! (Le persone si inginocchiano) Non vi sembra semplice? Non è questo il vostro stato naturale? È la verità taciuta dell'umanità: voi bramate l'asservimento, il luminoso richiamo della libertà riduce la gioia della vostra vita ad un folle combattimento per il potere, per un'identità. Voi siete nati per essere governati, alla fine vi inginocchierete sempre.
(Un uomo anziano si alza)
Uomo anziano: Non davanti ad uomini come te.
Loki: Non esistono uomini come me.
Uomo anziano: Esistono sempre uomini come te.
Loki: La voce saggia del popolo. Che lui sia d'esempio.
Link 
 
Questo ‘uomo anziano’ è Biodiverso. In lui ci si riesce ad identificare? Lo accettiamo? O preferiamo il potere in ogni sua forma e manifestazione? Per quanto continueremo a ‘rinunciare’ a noi stessi?
 
Dipende da noi.

L’Universo Locale di una persona è il campo dimensionale in cui l’individuo si trova momento dopo momento. Per esempio, proprio oggi il mio universo locale è cambiato molte volte. (…)

Il mio Universo Locale abbraccia ognuno di questi spazi o ambienti. Ognuno ha il suo proprio campo energetico che è il composto di poche persone o in alcuni casi, come per l’aeroporto, di migliaia di persone. Posso sentire questo composto, questo campo, percepirne le frequenze, o posso scegliere di volgere la mia sensibilità così da focalizzarmi più interiormente. Posso anche scegliere di accrescere il campo energetico composto con il mio comportamento, i miei pensieri o sentimenti. Su alcuni ambienti ho maggiore controllo che su altri. (…)

Quindi, il vostro universo locale è ovunque siete nel momento, e ovunque esso sia dal punto di vista fisico o geografico, voi siete anche in altre dimensioni, e in queste dimensioni superiori potete modificare la percezione o consapevolezza verso un universo locale differente. In questo caso, il termine 'locale' significa semplicemente dove in quel momento si trova il focus della vostra attenzione ed energia.

Ciò è importante perché significa che non siamo vincolati alla nostra geografia fisica
 
Ovunque siate in termini di vostro universo locale, ricordate che siete la presenza di Dio in Spirito. Siete come il sole nel cielo del vostro ambiente e questo sole esprime luce. Ma assorbe anche i codici informativi o input del vostro universo locale, e voi potete sentire questo assorbimento fluire nella vostra anima dove viene facilmente elaborato e posto in coerenza per essere usato dal vostro strumento umano.
Wingmakers

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

Vacanza consapevole professionale con avvitamento.




'Lasciarsi andare per non cadere in pezzi' di Mark Epstein, psicoterapeuta e meditante buddista, rappresenta una sintesi tra il pensiero occidentale e orientale, per sviluppare il tema relativo al concetto del sé e alla diversa modalità di interpretazione e di approccio terapeutico conseguente…
Link

Cari Amici e Amiche, intendo scusarmi per non essere stato all’altezza della situazione; per non avere compreso che, ormai a distanza di oltre due anni e mezzo dall’apertura di SPS, ci potevano essere delle persone, alcuni di Voi, che leggono usualmente ciò che viene pubblicato alla luce del Sole in questo Blog. 

Mi scuso per questa mancanza di professionalità dimostrata in occasione dell’ultima settimana di assenza dalla Rete. Il perché è subito detto: 

mi sono preso una settimana di vacanze con la mia famiglia e siamo andati ‘via’. 

Non è la prima volta che faccio la canonica settimana annuale di stacco, ma mai prima d’ora avevo anche smesso di scrivere. Anche questa volta mi ero ripromesso di mettere on line delle ‘pillole’ d’articolo giornaliere, ma semplicemente non sono riuscito a trovare/creare le condizioni tali per cui dare continuità a SPS

Ho compreso, dopo il primo giorno, che semplicemente questa volta doveva andare così. 

E mi sono lasciato andare sull’onda di questa ‘glissatura’ (fare finta di non aver visto o sentito qualcosa o comportarsi come se non si avesse visto o sentito, evitando volutamente di approfondire la questione e ‘passando’ oltre. Link).

Non sono pagato per il mio piacevole sforzo quotidiano, è vero, tuttavia è eticamente corretto, una volta iniziato ad erogare un ‘servizio’, dare continuità e professionalità all’opera che spinge ad emergere pubblicamente. Mi scuso per questo 'avvitamento su me stesso' e prometto che la prossima volta scriverò un post di una riga, titolo compreso, portando all’evidenza l’intento che sta alla base di un modello esperienziale che sta per sopraggiungere.

Le vacanze sono terminate per questo 2012, almeno, le mie vacanze sono terminate. Mi rivolgo a tutti coloro che sono iscritti a SPS o che hanno scritto a Prospettivavita@gmail.com in maniera abbastanza ‘preoccupata’ o a coloro che hanno solo pensato (bontà loro) ‘Ma cosa è successo al tizio che scrive in SPS?’.

Non mi ero accorto che eravate così numerosi. 

Non mi ero accorto del ‘seguito’, per cui non ero consapevole nemmeno di me stesso e delle mie relazioni non fisiche.

Chiedo nuovamente scusa a tutti coloro che, hanno trovato e pensato di poter sorseggiare una ‘tazza di the’ (senza zucchero) sulle onde di SPS e che lo fanno con puntuale esattezza giornaliera.

Vi ringrazio e prometto di tenervi sempre più in considerazione. Ho così tanto da imparare

Un grande e vivo ringraziamento. Tanta serenità e che la luce possa sempre risplendere in Voi.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

 

venerdì 29 giugno 2012

Un modello di centri decentrati centrali.




Che cos’è l’Universo?
L'Universo viene comunemente definito come tutto ciò che esiste, il che comprende tutta la materia e l'energia, i pianeti, le stelle, le galassie e il contenuto dello spazio intergalattico…
Link 
 
Questa è la risposta omnicomprensiva per ‘fede’, ossia ‘ad immagine e somiglianza di quello che pensiamo per la maggiore’. Ma ciò che crediamo di pensare è ispirato, per cui l’idea di Universo che ‘ci siamo fatti’ è di Natura ‘parassitaria’, visto che queste entità hanno il ruolo ispirante più ‘vicino’ all’umano. 

Da 'qua', immagino che la definizione di Universo sia funzionale al mantenerci ad un livello radicato della conoscenza; un livello ‘basso’ e non consapevole del vero significato di partecipazione all’Universo

Perché dovrebbe essere così? Per questioni di attaccamento e ignoranza da parte di queste entità, che temono per la loro stessa sopravvivenza. Questa ‘cecità’ comporterebbe un relativo ‘stallo’ nella funzione di ricerca e conoscenza di se stessi, di tutte quelle forme esistenziali interessate da questo incantesimo o contagio.

In SPS si è più volte messo in luce che ‘il caso non esiste’ e che ‘tutto ha un senso nell’economia Universale’, per cui anche le entità parassite ricoprono un ruolo auto educativo in questa tappa del cammino dell’umanità verso la riscoperta della propria origine e funzione.

L’Universo è una scuola, un campo esperienziale o di addestramento. I partecipanti alla Vita sono degli iniziati alla propria ‘conoscenza’

Frattalmente tutto questo modello si ripercuote in ogni ambito dell’esistenza, attraverso le vie infinite dell’Arte. Sequenze e codici si ripetono secondo modelli e archetipi, funzioni d’onda e di particella, campi polarizzati auto traenti, leggi stratificate e sommatorie capaci anche di confondere l’osservatore 'non attento'…

All’interno di un corpo umano, le cellule formano il corpo stesso. È difficile crederlo, eppure lo 'vediamo' usualmente osservando la materia, costituita da ‘atomi’. Queste ‘formazioni energetiche’ sono perlopiù ‘vuote al loro interno’. Sono le forze che tengono insieme o staccano le componenti

Per questo, osservando l’Universo dal nostro punto prospettico, lo vediamo pressoché ‘vuoto’. Dov’è la materia dal punto di vista degli atomi? È al loro ‘esterno’, ossia essi formano qualcosa che è al di fuori della loro portata visiva e probabilmente della loro ‘comprensione’

Allo stesso modo, le cellule formano un corpo ‘esterno’ di cui non è detto che abbiano ‘conoscenza’. 

È un po’ come il concetto di ‘astronave’. Le persone che sono al suo interno, la usano per viaggiare ma non hanno mediamente idea di come quel costrutto sia stato generato. Le cellule, tuttavia, sono più simili alla forza che sta alla base della materia e dunque dell’astronave: 

le cellule compongono l’astronave, ma quello che c’è dentro – l’equipaggio o il pilota – è un qualcosa di origine diversa. Seppure fatto d’altre cellule, non risponde al medesimo ‘trattamento’ energetico a cui è disposta l’astronave, ossia il ‘corpo’. 

Esiste un altro tipo di ‘materia’ che deriva da una forza ‘altra’. Si parla spesso di Amore. Che cosa può essere se non una forma di energia motivazionale diversa da tutto quello che siamo abituati a ‘misurare’?
 
L'Amor che move il sole e l'altre stelle.
Paradiso XXXIII,145 - Divina Commedia di Dante Alighieri

Tutto ciò mette in mostra un ‘modello centrale’ dell’organizzazione dell’energia e dunque della materia. Un qualcosa che sprigiona Amore, al centro di tutto per il tutto. Infatti, ci dicono, che l’Universo sia partito da una sorta di ‘centro’ e poi abbia iniziato ad espandersi. I ‘Sistemi di Pianeti’ ruotano tutti attorno ad un punto centrale.

Eppure la Natura frattale e olografica dell’Arte Divina riflessa nella Creazione, è molto evidente. Per cui? Esiste l’Uno e i Molti. Ha senso sostenere l’idea di un centro? Ha senso nel momento in cui ‘ne abbiamo bisogno al fine di trovare un punto di appoggio’, altrimenti non ha molto 'senso' a livello spirituale, perché il centro è una materializzazione pura, un punto d’incontro, una media… è la ‘particella’ e non l’onda.

Dopo il Tempo della scuola giunge un altro Tempo...

La particella focalizzata è equivalente alla nascita, alla manifestazione fisica della possibilità. L’onda è la funzione esperienziale, il senso, il motivo, lo scopo, che deriva dalla Sorgente che l’ha emessa.

Entrambe sono autentiche e senza perdita di ‘valore’. È l’apparenza che muta e si conforma al ‘territorio’ da esplorare

Uno, nessuno, centomila.

Ha senso sostenere ogni cosa sostenibile nel momento in cui per l’osservatore sia sensata. Dunque? Dipende dalla consapevolezza del punto d’ascolto. Dal suo grado di intrattenimento con quello che osserva. Dalla sua partecipazione e coerenza. Come se, osservando un panorama, ci riconoscessimo in quello che si osserva a tal punto di credere di vedere noi stessi comporre l’osservato e l’osservatore.

È una questione di consapevolezza e, in definitiva, di ‘centro’.

Giocando con le parole e con il pensiero, si continua a girare in loop o attorno ad un costrutto più o meno abbozzato. Quando questo costrutto prende forza, attraverso l’abitudine o il credo, allora si vivifica a tal punto da incominciare ad emettere attrazione e dunque esercitare gravità

Da questo punto prospettico è meglio inquadrabile anche la cosiddetta ‘forma pensiero’, che nel Tempo può divenire sufficientemente ‘solida’ attraverso la partecipazione più o meno conscia di polarizzatori ed aggregatori della possibilità:

gli umani.

Una forma pensiero cristallizzata, solida, è ad esempio la Chiesa Cattolica. Mediante l’esercizio della preghiera e dei mantra magici iniziali, essa si è manifestata in ‘Vita’. È divenuta ‘edificio stabile e solido’, nonché fonte di attrazione e magnetismo verso quella vasta platea di aderenti o rispondenti al proprio campo morfogenetico. L’incantesimo che ne deriva è di Natura identica alla forza che esercita un Pianeta attorno a sé. È la sua ‘ragione d’essere’. Il suo ‘colore’

Ora, la Chiesa, come il singolo Pianeta, sono dei singoli attrattori/collettori/terminali, che hanno anche la funzione di ‘centro’. Da qua è possibile comprendere come il ‘tutto’ sia organizzato in una gerarchia rispondente ad una qualche forma d’Arte a base dell’energia della possibilità.

Le cellule compongono un corpo, che vive senza sapere di essere composto da organismi intelligenti. È la Vita dentro la Vita. La solidificazione della Vita, dalla sua funzione d’onda alla sua funzione di focus a livello di particella. È una emersione nel campo quantico del possibile, regolata dalle leggi necessarie per auto regolamentarne il ‘viaggio’.

Il Conosci Te Stesso è relativo ad un viaggio individuale, che riporta le informazioni esperienziali lungo tutta la catena della Creazione. I centri di backup o di memoria sono dislocati ad ogni livello e sono accessibili in maniere diverse funzionali alla capacità del ‘singolo’ di tornare ad accedervi dopo avere deposto le informazioni. È una questione di ‘chiavi’ interpretative.

Allora, da questo punto di vista, emerge una struttura pluricentrica. Un modello relazione capace di scambiare dati ed elaborarli mettendo i risultati on line e real time a disposizione di tutti. Dove la particella si manifesta ed esercita l’avventura dell’esperienza, è anche il motivo della diversa partecipazione di Coscienza dalla quale la particella si vede/crede inserita nell’organizzazione Universale. 

Il ‘luogo’ dov’è apparsa è per lei un centro, ma allo stesso Tempo risulta uno dei centri

Tutto si riconfigura di conseguenza alla geografia vibrazionale del luogo che ospita, persino la consapevolezza, persino il motivo che aveva spinto a prendere una certa decisione.

In informatica il termine Peer-to-peer (P2P) indica un'architettura logica di rete informatica in cui i nodi non sono gerarchizzati unicamente sotto forma di client o server fissi (clienti e serventi), ma sotto forma di nodi equivalenti o paritari (in inglese peer) che possono cioè fungere sia da cliente che da servente verso gli altri nodi della rete. Essa dunque è un caso particolare dell'architettura logica di rete client-server.
 
Mediante questa configurazione qualsiasi nodo è in grado di avviare o completare una transazione. I nodi equivalenti possono differire nella configurazione locale, nella velocità di elaborazione, nella ampiezza di banda e nella quantità di dati memorizzati. L'esempio classico di P2P è la rete per la condivisione di file (File sharing).
 
In Microsoft si tende a definire con il termine peer-to-peer una rete di un piccolo gruppo di persone (non più di 10 persone), dove la protezione non costituisce un problema, modalità normalmente conosciuta con il termine gruppo di lavoro, in antitesi alle reti cliente-servente in cui è presente un dominio centralizzato
Link 
 
Esiste un ‘modello centralizzato chiuso’ dettato da un punto di vista inconsapevole e un ‘modello centralizzato aperto’ dettato da una maggiore consapevolezza dell’esistenza. Anche se la consapevolezza individuale è bassa, allo stesso Tempo molti processi maggiori funzionano ugualmente secondo il principio del ‘centro aperto’ o ‘multicentro’, come ad esempio il funzionamento cellulare o superiore in termini vibrazionali.

Mediante questa configurazione qualsiasi nodo è in grado di avviare o completare una transazione.
I nodi equivalenti possono differire nella configurazione locale, nella velocità di elaborazione, nella ampiezza di banda e nella quantità di dati memorizzati...
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Nella realtà, tutto ciò si deve tradurre in un qualcosa di molto simile. Abbiamo visto, ad esempio, l’emersione del ‘Modello Ucadia’, oppure delle forme aggregative permesse dalla moderna tecnologia, come ad esempio l’esistenza di Internet. Che altro ancora?

L'azienda senza capi: il modello di gestione orizzontale che funziona in America.
Lavorare senza il capo, il padrone, il boss che comanda, è possibile? La Valve Corporation, azienda statunitense produttrice di videogame, può vantarsi di offrire ai suoi dipendenti ogni tipo di servizio, dalla lavanderia ai massaggi. Tranne la presenza di un capo.  

Un'azienda ‘boss free’ sin dalla sua nascita, in cui non solo non esistono direttori, ma neanche i vice e i vari responsabili di settore. Non esiste alcun tipo di gerarchia, e sia l'orario di lavoro che le mansioni - addirittura lo stipendio - viene deciso dallo stesso team di colleghi.

Valve Corp. è una delle numerose aziende che ha deciso di passare ad una gestione del lavoro orizzontale, eliminando in particolare quelle numerose cariche intermedie che stanno tra il capo e il dipendente. Un 'taglio del personale' molto particolare, ma che garantisce ottimi risultati:

innanzitutto una produttività più veloce, una maggiore flessibilità e più potere decisionale ai lavoratori. Sono gli stessi dipendenti che decidono, tramite votazione, a chi dare promozioni, decidendo anche riguardo alle assunzioni, licenziamenti e aumenti di stipendi. Tutto valutato in base soltanto alla produttività di ogni dipendente. Che deve essere altamente motivato per poter far parte del team di lavoro e in grado di autogestirsi, compito che non riesce facile a tutti: 

molti dipendenti infatti lasciano il posto dopo un anno, in preda ad una sorta di disorientamento. Ci sono poi alcuni lati negativi, come i tempi lunghi che possono passare prima di individuare le cattive performance di alcuni dipendenti ed effettuare un licenziamento. È poi fondamentale che il team sia positivo e che non ci siano disarmonie all'interno, prerogative altamente difficili su un posto di lavoro, ma non impossibili. Perchè è il team stesso che decide a chi affidare un progetto piuttosto che un altro, e rivalità o misunderstanding potrebbero comportare una perdita economica - oltre che di credibilità - all'azienda stessa.

Anche la W.L. Gore gestisce i suoi dipendenti - oltre 10 mila - dal 1958 con lo stesso sistema gestionale, un modello reticolare basato su squadre al posto dei capi tradizionali e catene di comando collegate tra loro. In questo caso, i dipendenti assumono la leadership in base alla loro capacità di 'guadagnare' il rispetto dei colleghi e di attirare seguaci, che sono coloro che non prendono mai iniziativa sul posto di lavoro

Un metodo da molti criticato, anche se Shipper Frank, professore di gestione alla Salisbury University nel Maryland, afferma che la struttura piatta ha aiutato l'azienda ad essere in continuo rinnovamento e sempre creativa, perché le idee possono venire da chiunque nell'organizzazione, a prescindere dalla posizione

Un sistema meritocratico in cui ognuno si rigenera, e rigenerandosi dà nuova linfa alla sua azienda. Sarebbe possibile anche in Italia?
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Affascinante, vero? Questo step della 'liberazione' è utile alla causa evolutiva. Tuttavia, è un modello umano basato ancora sulla competizione. Quanto sia ‘sana’ questa competizione dipende da molti fattori, primo dei quali è la ‘non rinuncia a se stessi’. 

Pur godendo di pari diritti e doveri, le individualità esistono alla luce biodiversa della possibilità. Hanno diversi livelli di consapevolezza e possono sempre prestarsi alla diffusione di modelli virali basati sulla propria ‘rinuncia’. Questa ‘rinuncia’ è molto bene espressa dalla domande che il Creatore porge ad Adamo: 

‘Dove sei?’

Dio cerca Adamo che si è nascosto, fa risuonare la sua voce nel giardino e chiede dov’è; ciò significa che non lo sa, che è possibile nascondersi da lui: 

dunque Dio non è l’onnisciente.
 
Ma, invece di spiegare il passo biblico e risolvere l’apparente contraddizione, il Rabbi se ne serve solo come punto di partenza, utilizzandone il contenuto per rivolgere al comandante un rimprovero per la vita da lui condotta fino a quel momento, per la sua mancanza di serietà, la sua superficialità e l’assenza di senso di responsabilità nella sua anima
 
La risposta del Rabbi mira a questo, a dirgli: 

‘Adamo sei tu. E a te che Dio si rivolge chiedendoti: Dove sei?’. 

Apparentemente non gli ha fornito nessun chiarimento sul significato del brano biblico in quanto tale. Ma in realtà la risposta illumina sia la situazione di Adamo nel momento in cui Dio lo interpella, sia la situazione di ogni uomo in ogni tempo e in ogni luogo
Il cammino dell’uomo – Martin Buber

Siamo consci di avere ‘rinunciato’ a qualcosa del quale abbiamo solo un’orma frattale nella mente? Chiamiamola Karma o Libero Aribitrio, il risultato non cambia:

abbiamo compiuto una scelta di smagnetizzazione, i cui effetti sono riverberati, rimbalzati, nel tunnel dello Spazio/Tempo. Una ridondanza, un’eco, una vibrazione divenuta leitmotiv come la polvere nelle 3d.

Allo stesso Tempo questa ‘rinuncia’ è sia uno ‘stazionamento’, sia un ‘punto di focus’. Ora abbiamo ‘terra sotto ai piedi’ e da questo punto possiamo trovare quello slancio capace di ‘tornare a rivedere le Stelle’

Dipende da noi.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012