giovedì 12 maggio 2011

Eppur si muove...




Quando si leva il ‘tappo’ della vasca ricolma d’acqua, si crea un vortice che ha svariati effetti, tra i quali la partenza di un fenomeno sincronico di svuotamento sistematico del ‘bacino’ smaltato costituito dalle pareti stesse della vasca.


Il 'contenitore' prende a svuotarsi. 


Se, ora, prendiamo questa immagine e la assumiamo come un frattale di quello che succede ‘in’ noi quando decidiamo di compiere una ‘scelta’, ebbene potremo meglio osservare quella dinamica quantica che si innesca, conducendo sino a noi tutta una serie di eventi concentrati in pochissimo tempo. Se, in corrispondenza di una scelta, vivessimo uno ‘sblocco’ di un determinato problema, magari tra i più importanti e remoti che ci affligge, allora il togliere questo ‘tappo' assumerebbe il significato di liberare una vera e propria ‘slavina’ nella nostra Vita manifesta


Tutto ciò che ‘fuoriesce’ da noi, o viene trasmutato, inizia a ‘colorare’ gli eventi in maniera diversa. 


È come essere proiettati alla velocità della luce nel Cosmo, come viaggiare nel sogno. Il vortice ‘ci ha’ e il ‘tutto’ deve passare da un collo di bottiglia che schiaccia, aumentando in seguito la velocità dello scorrere, o di ‘uscita’, in maniera eccezionale, come utilizzando la forza del campo gravitazionale di un Pianeta allo stesso modo di un detonatore di spinta per effettuare un vero e proprio balzo.


Una immagine molto simile a quella ipotizzata di un buco nero.

Questo fenomeno è quello che registriamo quando consciamente, o inconsciamente, cambiamo qualcosa nella struttura del nostro microcosmo. Adrenalina pura…


Ma questo movimento è ‘reale’? Ossia è misurabile attraverso una strumentazione umana? No. Non è un movimento quantificabile se non in termine di cambiamenti accaduti nella propria Vita. Ossia ci si trova alla ‘corte’ di un reame dimensionale diverso, che esula dalla misura ma non dall’osservazione, cioè ‘esiste seppure non esiste o non venga registrato’


Cosa è un cambiamento nella/della nostra Vita? 


Non è nulla che la scienza possa ‘misurare’. È la semplice derivazione di uno ‘scatto’ d’energia. Energia non riconosciuta dall’Antisistema. Perché? Perché il riconoscere ufficialmente questo ‘nuovo’ Mondo comporterebbe un crollo del 'consueto' e una derivante rinascita. Una cosa buona? Certamente, ma dipende sempre da quale ‘fonte’ o prospettiva si osservi la dinamica. Dal punto di vista dello status quo è difficile rilasciare il ‘tappo’ in quanto la sopravvivenza di chi si ‘nutre’ del paradigma in corso dipende proprio dal mantenimento delle ‘tensioni’ delle tensostrutture illusorie dell’energia impiegata e piegata a tal scopo.


Un'altra illusione, come in un gioco di specchi.

Questa dinamica si alimenta di paura ed è alimentata dalla paura. Ecco un altro ‘perno’ o snodo focale d’una importanza senza eguali. Le entità parassite si nutrono di energia della famiglia della paura generata dai 'controllati', ossia dalla specie umana. Ma a sua volta è la forma pensiero stessa della paura che, a monte, muove le entità parassite a vivere di questa carenza energetica. Cosa voglio dire? 

Che siamo una sol cosa, infine, e che il ‘carceriere’ soffre della stessa nostra ‘malattia’, che tenta di combatterla nel modo che conosce come forma di ‘abitudine’: sfruttare gli altri. Castaneda ci ha passato anche questo messaggio: ‘la nostra paura è la loro paura’. Cosa significa? Che è un processo frattale proprio come Gerard Athias, ad esempio, lo ha riscontrato nell’ereditarietà della malattia dell’albero genealogico. Proprio come Vianna Stibal lo ha riscontrato quando ha teorizzato e scoperto l’utilizzo delle forme di onda Theta:

Imparerete come lavorare su quattro Livelli, diversi da tutto ciò che siete:
  1. il Livello Subconscio delle Convinzioni
  2. il Livello Genetico
  3. il livello storico
  4. il Livello dell’Anima.
È attraverso la rimozione e la sostituzione dei Programmi su questi quattro Livelli che viene reso possibile al corpo di sconfiggere malattie fisiche e di rimuovere blocchi emozionali. Il lavoro sulle Convinzioni vi consente di creare la vita che volete, poiché è vero che noi creiamo la nostra realtà ed è vero che siamo tutti connessi a Dio. Condividerò con voi gli strumenti per cambiare quello in cui avete creduto in passato e per modificare gli effetti negativi che queste Convinzioni hanno avuto su di voi, consentendovi di creare oggi la vita che desiderate.
ThetaHealing - L’eterna giovinezza di corpo mente e spirito - Vianna Stibal

Lo riuscite a percepire cosa significhi comprendere gli ‘altri’? Riuscite a sentire quale carica energetica bloccata riesce a liberare una simile modalità dell’essere? Non intendo il solo concetto di ‘perdono’, ma il mettersi proprio nei panni altrui, anche se fossero ‘panni di entità parassite’. 


Osservando il frattale che sorregge una situazione è possibile applicarlo ad ogni dimensione. Le entità parassite sono conosciute ad ogni latitudine, ed identificate con i nomi più diversi, per cui chiamatele come volete ma suppongo che ci siamo capiti 'a chi o a cosa' mi stia riferendo.

Le forme pensiero, le eggregore, il paradigma, le abitudini e le credenze non valgono solo per il genere umano, ma sono estensibili ad ogni forma di Vita sensiente o meno, perché nelle tre dimensioni tutto si concretizza in forme ‘stabili’ ma astratte di loop; fa parte della Natura dell’energia a questo livello della sua densità. 


Un livello che tende sempre a 'stabilizzarsi', dando luogo al concetto di bene e di male. 


In realtà tutto è opportuno per concorrere a questa forma di ‘economizzazione’ dell’energia, come un gatto che si raggomitola per affrontare il freddo. Cosa ‘affronta’ l’energia divenuta tridimensionale? Il proprio ‘viaggio’ o discesa, o meglio, ciò che trova lungo questo viaggio, perché non si risolve l’equazione asserendo che tutto è energia, ma che tutto è energia modellata e modellante. Esistono diverse forme di aggregazione dell’energia, mentre scorre e ‘scende’, e tali forme aggregative dipendono dalla 'programmazione' o caratterizzazione della frequenza, della vibrazione, della profondità raggiunta. 


Ad un certo punto, l’energia attraversa dei ‘territori’ la cui impronta morfologica obbliga a comportarsi in un determinato modo che, prima, diversamente non ‘esisteva’. Quindi? 


Quindi esiste una sorta di programmazione insita nella discesa vibrazionale


Infatti, non basta pensare che, scadendo la vibrazione, accada una densificazione. Perché accade? Perché esiste una ‘legge’. Ma cosa è una legge? Una programmazione accaduta ‘prima’ della discesa dell’energia, quindi descrive una intenzione ben precisa. Una legge è una intenzione. Questa programmazione può essere, ad esempio, bianca o nera, e permettere la derivazione di tutte le tonalità di ‘grigio’ possibili. Questa programmazione è paragonabile ad una ‘abitudine’, e non è detto che sia ‘definitiva’


In questo senso, l’evoluzione trova ampio margine di sviluppo e di scorrimento. È la famosa ‘equazione’ dell’architetto in perenne mutazione.

Da tutto ciò percepisco che le entità parassite, non solo sono parti di noi come lo può essere un globulo rosso, ma anche che il nostro ‘problema’ è il loro ‘problema’. Per cui siamo tutti nella medesima ‘barca’ e occorre remare tutti insieme nella stessa direzione. Questo ‘sforzo’ di comprensione è un tentativo dettato dalla consapevolezza di essere tutti insieme 'Uno'.

L’Uno non è inerente alla sola specie umana.

È nell’accostamento ‘fisico’ che l’evoluzione può effettuare un nuovo balzo.
  
Sembra che nulla possa sostituire il confronto in carne e ossa tra due popolazioni di origine diversa affinché una lingua si muova, si arricchisca o si impoverisca, a seconda dei punti di vista… Una lingua in perenne movimento.
Ricordo sempre che la ricerca delle news giornaliere è sincronica con il ‘cammino’ giornaliero.

Ho imparato che ogni condizione è determinata da un bisogno; altrimenti, essa non si verificherebbe. Il sintomo è solo un effetto esterno: per eliminare la causa mentale dobbiamo esplorarci internamente. È per questo motivo che forza di vololontà e disciplina non risultano utili: esse combattono solo l’effetto esterno.  


Sarebbe come tagliare le erbacce di un giardino senza estirparne le radici. Per tale ragione, prima di cominciare a ripetere le affermazioni dei Nuovi Schemi Mentali, dobbiamo operare sulla disponibilità a eliminare il bisogno delle sigarette, della cefalea, del sovrappeso e di altri fattori. Quando il bisogno scompare, l’effetto esterno svanisce: nessuna pianta può vivere con le radici tagliate.
Guarisci il tuo corpo - Louise Hay

Cosa è reale e cosa illusorio? Il modello basato sul denaro è reale? Cosa è il denaro? O meglio, cosa era? Era un qualcosa di solido e tangibile, ma ora non lo è più, se non per gli effetti che è in grado di produrre attorno a noi. 


Ci accorgiamo del denaro solo perché produce effetti e ha, dunque, un’ombra


Il denaro è ormai virtuale. Frattale che descrive la sua illusorietà o convenzionalità. Anche quando è condensato in fruscianti banconote, che cosa è? Che differenza c’è tra quelle banconote e quelle del Monopoli? Certamente una ‘pesante convenzione sociale’ ma anche un'altrettanto ‘pesante imposizione sociale. 


Qualcuno lo ha scelto per noi e ‘noi’ lo abbiamo autorizzato, mediante genuflessione. Nel termine ‘genuflettersi’, c’è la particella ‘gen’ che ricorda certamente l’immagine del ‘gene’:

Il gene è l'unità ereditaria fondamentale degli organismi viventi.
In quel termine è insito un comportamento virale di ‘abbandono’ verso qualcosa/qualcuno.  A prescindere dalle traduzioni etimologiche che si trovano in Rete, lo strano sentore che appiccica addosso la fonetica di questo termine è vagamente macabro. Se osserviamo che la genuflessione viene esesguita davanti ad una ‘icona’, allora la ‘cosa’ diventa ancora più macabra, dal mio punto di vista.

Allora il termine diventa:  l'unità ereditaria fondamentale degli organismi viventi che si ‘lega’ ad una forma pensiero, ad una forma radionica di sottomissione

Il gioco è fatto. La trasmissione di quell’atto, ripetuto infinite volte nel corso della storia deviata, si propaga costantemente attraverso i 4 livelli descritti dal ThetaHealing. Cosa significa? Che il comandamento è insito dentro di noi proprio come un virus, e che le sue forme di derivazione possono agire nelle maniere più estese e creative possibili. Una su tutte: l’accettazione di un modello Antisistemico che ‘ci attende’ sin dalla nostra nascita e che, in un certo senso, addirittura ‘ci precede’.

Perché le Banche hanno tutto questo grande potere? Perché hanno eliminato l’alternativa:


Bitcoin: una moneta online che sfida banche e governi.


Sul finire dell'anno scorso, quando WikiLeaks cominciò a rilasciare le scottanti comunicazioni di svariati dipartimenti statali, molte persone hanno pensato di mostrare solidarietà con il gruppo facendo loro una donazione. Scoprirono però che molte agenzie di pagamento si rifiutavano di trasferire i fondi a WikiLeaks a causa, secondo alcuni, di pressioni governative. Paypal addirittura arrivò a bloccare il loro account impedendogli quindi di accedere ai fondi che avevano già disponibili.


'Hey Visa, Mastercard, Paypal: quelli sono soldi miei!', scrisse su Tweeter Jeff Darvis all'epoca. 'Come vi permettete di di dirmi come devo o non devo spenderli?'.


Gli intermediari come punto di passaggio obbligato.
Per effettuare transazioni online è necessario avere un account con un sito di terze parti come PayPal ed affidare a lui la richiesta di pagamento nei confronti del beneficiario scelto. Il concetto di 'contante elettronico' non è nemmeno mai esistito, cioè una forma di danaro che potesse essere scambiata in maniera anonima e senza intermediari.


Cioè, non c'è mai stato fino ad ora.


Vero danaro digitale.
Bitcoin5, un progetto Open Source creato nel 2009 da Satoshi Nakamoto, è la prima moneta al mondo digitale, distribuita ed anonima… E' quindi sempre stato necessario avere un intermediario fidato che togliesse l'importo trasferito dal conto del pagante e lo aggiungesse a quello del beneficiario.


Bitcoin è la prima moneta digitale online che risolve il problema del double spending (letteralmente "spendere due volte", NdT) senza utilizzare un intermediario… 


Un concetto rivoluzionario.
Bitcoin è potenzialmente rivoluzionario per diversi motivi. Tanto per cominciare, non è possibile inflazionare a piacimento la moneta… Ma probabilmente ancora più rivoluzionario è il fatto di non aver bisogno di intermediari per le transazioni, e quindi i governi non possono imporre loro leggi arbitrarie. Ed il completo anonimato di Bitcoin rende difficoltoso il perseguire i singoli utenti… Dato che Bitcoin è un progetto open source, e dato che il database è presente in tutta la rete peer2peer creata dai suoi utenti, non ci sono ditte in cui fare irruzione, o citare in giudizio, o far chiudere. Anche se mettessero offline bitcoin.org e rimosso il software sul sito, attualmente ospitato su sourceforge14, la moneta e le sue transazioni continuerebbero a funzionare esattamente come prima. Come per bittorrent, fermare uno degli individui che compone il sistema peer-to-peer avrebbe un impatto minimo sul resto della rete. E siccome la moneta è veramente anonima non ci sono identità da tracciare.

Quanto può durare questo ‘castello di carte’ se l’umanità apre gli occhi? È come dire: ‘ok. Basta con il Monopoli, giochiamo ad altro adesso’. È la stessa cosa. 

È una convenzione.

Può una convenzione dare ‘sicurezza’? Può una convenzione diventare un ‘demone’? Possiamo noi tutti 'sacrificare' le nostre Vite al fine di ottenere una simile ed effimera sicurezza? Ciò non è dissimile da quando la Chiesa vendeva posti in Paradiso. Cosa ottenne comportandosi in quel modo? Che Lutero si ‘divise’ concependo un’altra forma di indottrinamento, oltre ad inflazionare la propria ‘credibilità’ agli occhi del... futuro.

Questa grande capacità di comunicazione basata sull’illusione è il frattale evidente che santifica l’illusorietà di questo scenario tridimensionale, progettato dalla vibrazione dell’energia al fine di auto educare ed, alfine, di evolvere e trascendere i limiti auto imposti

In questa ‘economia’ rientrano tutte le forme esistenziali della Creazione: tutte quante, nessuna esclusa. L’Uno le abbraccia tutte quante. Noi e loro non esistiamo se non come proiezione illusoria tesa a permettere una severa neurosimulazione del Piano Divino. È una ‘scuola’ molto seria ma che, se vissuta in pace ed armonia, diventa quanto di più piacevole e divertente possa esistere.
  
Il mutare, il divenire sono illusori.


Nelle comunicazioni avvenute dopo la stesura dei libri 'Incontri' e 'Colloqui' i nostri Maestri hanno cominciato ad intrattenerci sempre di più sul concetto della Divinità, sulla natura di Dio-Assoluto, su come si può conciliare il 'divenire' del relativo con l''essere' dell'Assoluto, facendoci capire che per scoprire la vera natura di ciò che non fa parte della realtà della quale siamo a conoscenza, dobbiamo liberarci di tutte quelle sovrastrutture create per spiegare un mondo sconosciuto con la sola metrica di quello che ci è consueto


Riportiamo integralmente le parole del Maestro Kempis, in una comunicazione di molti e molti anni fa e che Egli ci rivolse proprio per introdurci nell'argomento centrale di queste ultime Verità. 


'L'illusione del movimento in una proiezione cinematografica è data dal susseguirsi dei fotogrammi e dalla persistenza delle immagini sulla retina dell'occhio; questo vi insegna la vostra scienza. In realtà la visione di un film è un lavoro mentale perché è un fenomeno che avviene nel veicolo mentale dell'individuo.

Se qualcuno vi dicesse che tutto quanto quello che voi vedete è simile all'illusione di cui ora parlavo, sono sicuro che voi prendereste quel qualcuno per pazzo. Pure considerate: in possesso di una visione relativa, chiusi in una forma densa, voi potreste essere oggetto di una illusione simile a quella di cui vi parlavo


In realtà esiste solo l'Eterno Presente e l'Infinita Presenza. 


Nel piano fisico voi avete cognizione dello spazio perché, chiusi in una forma, per raggiungerne un'altra, una delle due deve spostarsi entro l'agente che lo separa. Nell'astrale è il desiderio o la volontà che possono rendervi presenti laddove desiderate e dove volete. Nel mentale è il pensiero che vi dà l'immediata sensazione di un reale contatto fra voi e l'oggetto del vostro pensiero. Nello spirituale, al di fuori di ogni limitazione, si ha coscienza dell'Eterno Presente e dell'Infinita Presenza di ogni cosa. 


Un oceano si può considerare un insieme di gocce; pure ciascuna goccia esiste solo nell'attimo in cui viene prelevata dalla massa dell'oceano e solo allora si può dire che ne sia vicina o lontana. Allo stesso modo se voi risalite alla radice dello essere vostro comprendete di essere uno nel Tutto e che lo spazio è del piano relativo, poiché solo li si ha l'illusione che esso esista


Come il movimento è una successione di punti, il tempo ne è una di attimi, in ciascuno dei quali vi è una particolare disposizione degli oggetti dell'Universo. La vostra mente, passando da un attimo all'altro, secondo una successione convenzionale, con il ricordo crea l'illusione del movimento, del cambiamento, del tempo.'


Dopo aver suscitato il nostro interesse all'argomento presentato con queste parole, i nostri Maestri ci hanno condotto a scoprire la necessità che ci fosse illustrata quella Realtà che rappresenta il corollario di tutto l'insegnamento. 


Accettando il concetto che in astratto il Cosmo, considerato al di fuori dell'osservazione che ne fa l'individuo, è immobile, possiamo veramente paragonarlo ad una bobina cinematografica, in cui ogni attimo di questo Cosmo rappresenta un fotogramma del film. Ogni istante ha una sua architettura ed è costruito in modo diverso dall'istante antecedente: l'evoluzione della materia e della vita macrocosmica risulta dall'osservazione, fatta anche a posteriori, delle mutazioni che vi sono fra istante precedente ed istante successivo. Il Cosmo, sia esso fisico, astrale, mentale è tutto esistente in queste situazioni cosmiche che i nostri Maestri hanno paragonate a fotogrammi. Il fotogramma è l'unità elementare delle situazioni cosmiche, così come l'unità elementare del piano fisico è l'unità elementare della materia fisica... Come l'unità elementare compone, attraverso a varie aggregazioni, le forme, ecco che le unità elementari delle situazioni (i fotogrammi) compongono la vita dell'individuo. 


Le materie di ciascun piano sono rappresentate secondo un ciclo vitale che deriva dal modulo fondamentale secondo il quale il Cosmo è ideato.


Unitamente a queste serie di fotogrammi che rappresentano il ciclo cosmico della materia, della vita macrocosmica, vi è un’altra infinità di fotogrammi che rappresentano la nascita, l'evolvere, il trasformarsi degli individui. La vita macrocosmica si compenetra e compenetra la vita microcosmica: il 'dossier' Cosmo è costituito da tutte queste cartelle riguardanti la vita macrocosmica e la vita microcosmica.


Emanazione e riassorbimento di un Cosmo esistono, ma non sono eventi oggettivi, sono illusori


Il mondo fisico che cade sotto i nostri occhi e che appare come un perenne 'divenire' è in realtà un eterno 'essere'. Le leggi che la scienza umana scopre sono in effetti l'aspetto illusorio e mutevole di altre leggi immutabili che costituiscono il fondamento del Cosmo


Il mondo che l'uomo percepisce è un caleidoscopio di forme in perenne apparente mutazione che in realtà non mutano affatto, poiché ciascuna mutazione esiste nell'eternità. Il trascorrere illusorio, nasce dalla visione limitata di un mondo limitato


Il viaggio nello spazio e nel tempo si compie solo attraverso allo spostarsi della consapevolezza individuale.
Note riassuntive dal libro 'Oltre l'illusione'.

La prossima tappa che desidero affrontare, nel processo di smantellamento dell’illusione, è relativa al concetto di reincarnazione. Ovviamente è una tappa inerente ad un prossimo articolo di SPS. Lo ‘smantellamento’ è da intendersi come il trascendere un velo che ha certamente un senso ed un perché, ma ad un livello 'inferiore'.

Per cui il mio processo non è di ‘ribellione’ ma bensì di ‘Ascensione’ mediante apertura di ‘porte e centri’ chiusi da sin troppo tempo. È un atto ‘lecito’ e non comporta nessuna ‘controindicazione’…


Questo è il diario on line della mia scelta di Vita: nulla di più. Se volete… solo un’altra illusione.


Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011





mercoledì 11 maggio 2011

Paura, eh?







11 maggio terremoto a Roma: la bufala di Bendandi fa il boom di ferie.
Molti romani hanno preso ferie per l'11 maggio 2011. Non è vacanza, e non siamo nemmeno vicino al weekend. Lo strano 'ponte' è dovuto alla misteriosa profezia, ormai nota, secondo la quale l'11 maggio 2011 la capitale sarebbe stata colpita da un violento terremoto e distrutta.

La profezia di Bendandi gira da tempo in rete, e da tempo è stata bollata come una bufala: protezione civile ed esperti di vulcanologia hanno più volte ripetuto che non c'è motivo di allontanarsi da casa. Ma il tam tam tra social network e tv è stato abbastanza per scatenare il panico, e nonostante le rassicurazioni della protezione civile, in molti hanno deciso di stare a casa dal lavoro per potersi allontanare dalla città. Un insolito boom di ferie nella capitale: rispetto all'11 maggio 2010 si registra un 20% in più di assenze dal lavoro. Una vera psicosi.
Da Yahoo 

È proprio il caso di dire: la paura fa 90

Ma che cosa significa questo ‘detto’. Molto probabilmente che la paura 'ricomprende' tutto (tutti gli altri numeri che, nel caso specifico, alludono ai numeri possibili delle estensioni del gioco del Lotto). Questo è un bellissimo caso di frattale analogico, ossia di ‘piccola’ verità che racchiude ed esprime a ‘raggiera’ le verità più grandi. 

Anche da questa prospettiva si può comprendere il ruolo ‘centrale’ della paura, la grande paura di… vivere. Se al posto del termine ‘vivere’ agganciamo l’allegorico termine di ‘vincere’, ritroviamo ancora il medesimo sentire, ossia la paura di vincere, che ad esempio coglie una squadra di calcio minore allorquando è in vantaggio sulla squadra più blasonata ed il tempo non sembra trascorrere mai e le gambe e la mente diventano come di… gesso.

La paura.

Nel caso sopracitato, paura di morire. Morire… La Grande Sorella che arriva per tutti è ritenuta, giustamente, l’unico ‘effetto’ parificante a cui siamo integralmente sottoposti. La ‘livellatrice’ provvede a ‘cancellarci’ da questo Mondo, a terminarci e ad annullare una ‘casualità’ che, non si sa bene come e perché, ci aveva portati ad affiorare sulla Terra.

Di che cosa si ha, in realtà, paura? 

Di scoprire di essere stati uno ‘scherzo’ di Natura e che la nostra Vita sia l’unica Vita e dunque che non si abbia un senso nell’economia dell’Universo. Questa ‘piccolezza’ conduce l’umanità a vivere come se l’unica chance assegnata fosse proprio questa unica ed eccezionale Vita. Bene. Se fosse davvero così, perché, mi chiedo, la gran parte della gente passa metà della sua Vita, quella ‘migliore’ teoricamente, a lavorare e a formarsi nelle scuole? 

E, quando il paradigma in corso le ‘scarica’ dal Mondo del lavoro, le riduce ad interpretare modelli di Vita basati sulla riduzione e lenta sparizione dal contesto sociale? Allora, se la maggior parte di noi pensa di essere uno ‘scherzo di Natura’, perché non vive in maniera coerente con un simile pensiero? 

Forse, qualcuno potrebbe dire che in realtà succede, ma non è esattamente così, a mio modo di vedere, perché la gran parte della gente vive di lavoro per mancanza di alternativa ma anche per senso di responsabilità verso se stessi e verso i proprio figli.

Usciamo dalla visione impoverente che avvolge ogni dinamica globale.

La comunità umana è più centrata di quanto i ‘luoghi comuni’ possano fare supporre. Si dice ‘meglio un giorno da leone che cento da pecora’, poi il tutto si riduce, mediamente, a tirare tardi nel fine settimana, a bere un po’ di più, a lasciarsi andare quando c’è la possibilità. Togliamoci dalla testa ciò che si vede nei film, come certe ‘esagerazioni’ sociali

Quel modello è basato sul focus di quello che fa una minoranza e non è rappresentativo seppure 'virale'.

La media non è rispecchiata da quei modelli di Vita ai ‘limiti di tutto’. Insomma, siamo stati tutti adolescenti, diciottenni, venticinquenni, trentenni, etc. e lo sappiamo benissimo che il corpo e la mente, dopo un po’, non ce la fanno più a reggere un certo tipo di Vita. Scatta qualcosa dentro che ci fa, per fortuna, cambiare. Perché? A cosa corrisponde questa dinamica? Che cosa è?

È certamente qualcosa che ci fa capire di non essere solo quello che ‘vediamo, pensiamo, sentiamo’ attraverso i sensi. Non è una prova, questa? Basta riflettere, nemmeno meditare. È logica spiccia. Mera considerazione basata sui fatti. Eppure non lo facciamo volutamente ma lo subiamo attraverso le ‘lezioni’ della Vita.

Cosa significa avere paura di morire, allora? Io penso che significhi, in definitiva, anche paura di avere fallito l’appuntamento con quello che ci eravamo prefissati di ‘fare’ in questa Vita. Questa è una verità sottile, nascosta, celata, oscurata dalla più grande paura possibile: soffrire durante l’atto del ‘passaggio’, un po’ come per la donna è la paura del dolore vissuto durante una gravidanza. È come una prova, una iniziazione… a che cosa? Ad un qualcosa che nemmeno riusciamo a comprendere ma che ‘riteniamo anche remotamente possibile’: esistere per sempre

Anche questo fa paura, no? 

E poi c’è la paura di quello che ci potrebbe succedere se le religioni dicessero la verità; ossia? Andare all’Inferno o soffrire nel tempo indefinito del Purgatorio. Ma anche se fosse, le religioni stesse affermano che ‘tutto dipende da noi’, che la 'dannazione o la salvezza' dipendono dal comportamento che abbiamo tenuto in Vita. 

Nel corso del tempo si era diffusa  addirittura la credenza di poter acquistare la ‘salvezza’. Queste dinamiche mettono in evidenza come l’umanità abbia sempre tentato di aggirare ‘l’ostacolo’ invece di puntare diritto su di lui

La paura corrisponde a questa dinamica giroscopica di mantenere l’individuo il più possibile sul proprio ‘asse di rotazione’, tentando di tentarlo a cercare e trovare quel centro grazie al quale poter superare ciò che sembra insuperabile. La ‘cura’ può venire solo da noi stessi

È paradossale, lo so. È come scambiare lucciole per lanterne, invertire il senso di quello che ci hanno insegnato a ‘sentire’. Il bene ed il male alla rovescia. Ma che scrivo? No. Il bene ed il male unificati nel senso di opportunità del vivere. In funzione di ‘come siamo fatti’ avremo necessità di un cocktail diverso di queste due energie: il bastone e la carota, insomma. Le nostre impronte digitali affermano che ognuno di noi è ‘unico’, speciale, Uno

Ciò corrisponde all’archetipo dell’eletto, osservato ad esempio in Matrix. Un ‘modello’ metaforico della nostra unicità inserita nel contesto omnicomprensivo degli ‘altri’. Una sol cosa, in realtà. Facciamo del male a qualcuno e lo capiremo immediatamente. Perché? Perché qualcosa dentro di noi non smetterà più di tormentarci e se non riusciremo a trasmutare questa ‘sensazione’ in atti di pragmatica ‘conversione’, sconteremo questo atto in un ‘futuro’ imprecisato in cui non crediamo ma che sentiamo anche possibile: ancora paura.

Perdonare: una possibilità di terribile efficacia.

Lasciare l’altro in balia delle proprie ‘scimmie’, della incapacità di potersi sfogare e, dunque, di riflettere...

Gli individui sono stati responsabilizzati dall’Antisistema. Il ‘guadagnarsi da vivere’ cosa è, se non prendere atto di questa momentanea separazione dalla condizione divina che ci contraddistingue. Le entità parassite è come se non avessero dimenticato chi noi siamo. È come una parte di noi che ‘sa’ e che ci vieta di fare questo  o quello, perché dice ‘Hey, ma tu sei Dio, come puoi abbassarti a fare questo?’. 

Chiamiamolo Ego o Satana, il risultato non cambia: siamo sempre e solo noi. 

La violenza che fuoriesce dalle maglie della società è una dinamica che sfocia dall’incontro di più forze ‘alleate’ nei due grandi schieramenti che prendono il nome di bene e male, bianco e nero, Yin e Yang, etc. e noi rappresentiamo quel 'punto di incontro'

Tutto è preposto al nostro ultimo e definitivo ‘volere’. L’ultima decisione è sempre la nostra ed è sempre stata la nostra. Chi decideva di schiacciare il grilletto della propria arma, allorquando il superiore ordinava di puntare, mirare e… sparare? Perché si schiaccia quel dispositivo? Perché esiste un esercito che difende un dittatore e un esercito che lo combatte? I due eserciti sono fatti della stessa ‘pasta’, eppure si combattono. Entrambi hanno fattezze simili, hanno le stesse modalità di gioire e di soffrire, hanno famiglie e sentimenti simili, stesse modalità di alimentarsi e di pensare… eppure l’uno combatte l’altro. Cosa c’è nel ‘mezzo’?
 
C’è il ‘dovere’, un giuramento, un senso di fedeltà, un indottrinamento, una ipnosi di base. Simile che combatte simile. Dove succede una cosa analoga nell’ecosistema della Vita sulla Terra, oltre alla sfera umana? Eliminando alcune eccezioni, che certamente esisteranno ma che esprimono solo il nostro riflesso, non mi sembra che una tale dinamica sia stata allargata dai 'flussi' naturali alle altre forme viventi. Ripeto, non esiste un ambito di 'simile che attacca simile' in maniera esponenziale come succede ed è successo all’umanità. Cioè, non mi sembra che esista o sia esistita la prima guerra mondiale delle formiche, per esempio. 

I feroci dinosauri non si sono estinti a causa di una guerra d’indipendenza. È la società umana che ha introdotto il concetto della guerra su questo Pianeta. Le facoltà umane hanno ‘permesso’ di sviluppare questa dinamica aggressiva e fondata sul senso del possesso e del controllo.

Questa immagine, tuttavia, mi sento di poter affermare che non appartenga alla specie umana, ma è stata ‘ereditata’ in qualche maniera da un’altra sfera dimensionale. Anche se intimamente ci riguarda, perché tutto quello che succede ha un senso, non è ‘nostra’. Ora, non voglio tornare sul concetto del controllo ad opera di entità parassite sovrasensibili, ma solo rammentare da quale ‘piano’ giunge la ‘mano che controlla’ e che esprime in continuazione paura di perdere questa situazione dominante silenziosa, sete di energia e, dunque, di controllo sulla specie divina addormentata umana

A cascata tutto si propaga e si sviluppa. Le cause vengono confuse con le conseguenze.

A quale livello della percezione ci poniamo? Da quale quota decidiamo di osservare? Questa è la fonte del giudizio e della separazione. È come dire tutti la stessa cosa senza capire che diciamo tutti la stessa cosa. Davvero pazzesco. L’opera del controllo è totale ed affine, intimamente, a scrollarci di dosso le ‘ragnatele’ che ci hanno caratterizzato dopo la ‘caduta’. Il controllo vive della nostra energia ma sottilmente ci spinge al risveglio. Lo scenario tridimensionale  che ci accoglie, che abbiamo ‘colonizzato’, è neutro per sua Natura; noi lo abbiamo personalizzato attraverso quello che ‘siamo’

L’Antisistema compie solo il proprio dovere.

Tra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare, vero? Vero. Infatti il ritenere la dualità superata, osservandola da un piano più ‘elevato’, non è sufficiente al fine di superare i nodi stessi intrecciati nella dualità.

Noi ‘viviamo’ contemporanemente a più livelli. 

Su quale di questi livelli decidiamo di sostare più a lungo? Ecco una bella chiave di lettura di quello che ‘ci succede’. Per capirlo frattalmente è sufficiente osservare se stessi mente si pensa, ad esempio:
  • a sé 
  • agli altri 
  • alla propria famiglia 
  • al lavoro 
  • allo Stato 
  • all’Europa 
  • al Pianeta
In ognuno di questi ‘livelli’ noi abbiamo una nota vibrazionale diversa. Eccoli i 'famosi' livelli o dimensioni. È come amministrare un patrimonio di mille euro e uno di un milione di euro: è diverso, no? Ma in realtà cosa cambia? 

Cambia solo la concezione/percezione che abbiamo e che ci facciamo in termini di ‘consapevolezza’.

Lo posso fare? Sono in grado?

Ogni scenario è possibile ed è già esistente nello ‘spazio delle variabili’ dipinto da Vadim Zeland o anche descritto dalle Guide di cui ci hanno tradotto il sentire i membri del CerchioFirenze77. I coniugi Hicks ci dicono che i nostri desideri sono missili lanciati all’Universo e che la nostra Anima diventa subito quello che desideriamo. La differenza tra ‘noi’ e la nostra Anima è rappresentata dallo spazio vibrazionale che ci separa

La scatola guida delle emozioni ci indica il ‘dove siamo’ rispetto al percorso, ad uno dei percorsi che conducono al ‘luogo’ vibrazionale in cui troveremo quanto desiderato: si dice ‘realizzarsi’ in termini sociali.

Come è possibile che esistano tutti questi scenari allo stesso ‘momento’. Quanta energia e spazio ci vogliono? Osserviamo, a tal proposito, cosa sta succedendo alle memorie dei computer. Nei primi anni 80, il Commodore64 aveva 64 Kb di memoria! Oggi una fotografia della mia macchina Reflex/Digitale Canon ha almeno necessità di 1 Mb di memoria. Cosa è successo? Si ha avuto necessità di spazio e lo si è ottenuto. Gli hard disk arrivano e superano già il Tera byte. Non è un problema questo. 

Lo spazio non è un problema.

Arriviamo agli ‘scenari’ ed alla loro contemporanea esistenza. Esiste un frattale sulla Terra che dimostra questa possibilità: la biodiversità. Rimanendo in ambito umano, è sufficiente che ognuno di noi si trasferisca di nazione e/o continente per trovare condizioni diverse in cui si è letteralmente ‘diversi’. Vivere nella giungla Amazzonica non è esattamente come vivere nel centro di Londra. Questi scenari esistono allo stesso tempo e la nostra figura ‘itinerante’ li può visitare tutti: dipende da noi. Per cui possiamo capire che nemmeno questa possibilità costituisce un problema.

Gli scenari esistono già anche a livello della realtà percepita, ed esistono in maniera ‘ubiqua’.

L’immagine che ho in mente spiega anche come si possa ‘risparmiare’ energia per mantenere tutte le possibilità ‘aperte’. Eccola: corrisponde al modello di autolavaggio delle macchine.


Quando si entra per primi in un moderno ‘tunnel’ per lavare in automatico la vettura, è possibile osservare che è tutto in uno stato ‘silente’, ossia i dispositivi sono solo in stand-by. Appena si entra nel raggio di azione della fotocellula iniziamo a sentire e vedere acqua che cade sulla vettura e sapone che viene cosparso un po’ dappertutto, poi continuando sul rullo trattore, non appena ci avviciamo alle prime spazzole, queste iniziano a mettersi in movimento: solo in quel momento l’energia richiesta aumenta. 

In quel momento noi ci siamo avvicinati ai sensori.

Quella energia è fornita a monte ed il prezzo da pagare è compreso nella somma che abbiamo versato al proprietario, ossia, quell’energia è stata innescata dalla nostra decisione di ‘lavare la macchina’. Allo stesso modo, l’intero ‘spazio delle varianti’ potrebbe reggersi su questo concetto, certo molto più evoluto e raffinato, senza necessità ovvie di nessun tipo di denaro, ma bensì di utilizzo della nostra forza direzionale esistenziale: cosa faremo per raggiungere ciò che desideriamo?

Cosa facciamo per raggiungere i nostri desideri? E di che tipo di desideri ci ammantiamo?

Quest’ultima domanda costituisce un altro ‘capitolo’.

Una delle cose più incredibili che scoprii, mentre lavoravo con i miei clienti, è che tutti noi abbiamo la chiave per tutelare la nostra salute, i nostri corpi e la nostra vitalità.
ThetaHealing - L’eterna giovinezza di corpo mente e spirito VIANNA STIBAL

Nella neo-scienza della cimatica, è stato provato che le onde sonore generano forme geometriche nella materia. Nella futura scienza della realtà multidimensionale, si potrà scolpire delle forme d’onda per entrare nei campi biogenetici e catalizzare processi biochimici, ristabilire la guarigione cellulare ed innescare i campi elettromagnetici codificati all’interno delle funzioni cellulari del Sistema Nervoso Centrale (SNC).
Estratto da: La Musica del Lyricus – Wingmakers

Facciamo un attimo di silenzio dentro di noi e permettiamoci di ‘sentire’: domandiamoci allora ‘che cosa è una malattia?’ alla luce di ciò che abbiamo letto. Quale può essere la sua vera causa? Quale informazione sottile conduce sino a noi? Quale funzione ha? È possibile ritenerla come una sorta di maledizione? È possibile concepire l’esistenza di malattie incurabili? Che cosa sappiamo di noi stessi e della nostra malattia? Quale legame funge da collante tra le due dimensioni della salute e della malattia? Esiste una separazione ‘di fatto’ tra queste due modalità del ‘sentirsi’? In cosa consiste quel motivo di continuità che sentiamo tra gli intervalli di salute e malattia? Cosa ci spinge, quando siamo malati, a guarire? Cosa ci spinge, sottilmente, quando siamo in salute ad ammalarci? 

Esiste la malattia? Esiste la salute? 

Che cosa è e che cosa rappresenta un ipocondriaco, un malato immaginario? Che cosa è e che cosa rappresenta l’effetto placebo?

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011

martedì 10 maggio 2011

Mantenersi stabili nella rotazione...




Negativo attira positivo, positivo attira negativo. La nostra componente magnetica tridimensionale ha proprio lo scopo di permettere l'evoluzione secondo esperienza, attraverso periodi o cicli. È tutto ciclico e, per capirlo, basta solo osservare i fenomeni naturali in cui siamo immersi.

Positivo attira positivo, negativo attira negativo. In ambito ‘sovramagnetico’, ovvero nei processi legati al pensiero, le cose funzionano in altra maniera, ossia la carica polare di cui ci ammantiamo attira altra carica affine. Il famoso detto ‘pensa positivo’ sembra proprio il manifesto di questa vera e propria legge.

In Fisica abbiamo il Principio dei vasi comunicanti, in cui si raggiunge un equilibrio 'nel mezzo', mentre in ambito eterico l'energia va dalla fonte più 'debole' a quella più 'forte', raggiungendo un equilibrio 'nel fine'. Un esempio? Un frattale che lo dimostra? La speculazione attuale o il modello sociale/economico a clessidra che si è ottenuto introducendo l'Euro: le due polarità più forti attirano e si dividono il 'centro'. Non esiste più un 'centro'... 

Dunque? Come ci possiamo orientare in un simile dedalo di diverse fattezze? Mantenendo l’equilibrio

In che modo? Il famoso ‘Uomo Vitruviano’ di Leonardo non è nulla di meno che un giroscopio (osservate la dinamica visibile dal link proposto o da questo video). Un fotogramma che rappresenta un evento in movimento. Un singolo ‘scatto’ di un intero ‘film’. 


L’uomo costituisce il fulcro e i raggi della ruota costituita dal senso delle forze che gli ruotano attorno. È la trasposizione del mito di Atlante, ossia del ‘Gigante’ che tiene sulle proprie spalle e con la propria forza e responsabilità l’intero Globo. 


Sulle spalle di ogni singolo individuo la Vita può divenire un pesante fardello, una Via Crucis, o assumere la leggerezza di una piuma; ciò dipende dal ‘momento’ raggiunto nel microcosmo delle forze che s’emanano e s’irraggiano dalla singolarità intrecciata nella pluralità

La singolarità rappresenta il ‘Conosci Te Stesso’, il propulsore inserito in ognuno di noi, capace di coordinare la sfera energetica delle forze, la loro rotazione attorno al fulcro della nostra essenza immobile. Come lucidamente esposto dall’amico Carlo: la rotazione di figure geometriche ha condotto alcune persone a vedere forme come, ad esempio, l’Aura

Ma che cosa hanno visto? 

Il risultato della loro rotazione, ossia un’illusione. Un’altra illusione. Anche accedendo a quel piano sottile degli eventi, riusciamo ancora a vivere d’illusioni, la cui trasposizione nel piano fisico tridimensionale, risulta pari alle vicissitudini esistenziali che pensiamo di subire o emanare a seconda del nostro punto prospettico. Quando David Wilcock parla di solidi di geometria sacra che ruotano all’interno della Terra, con moto inverso l’uno rispetto all’altro, è di questa verità a cui s’ispira

Figure solide che ruotano creando un effetto che illusoriamente per i sensi significa una ‘realtà’. Etere in movimento. Com'è la vera Natura della Terra, allora? E se riuscissimo a fermare la rotazione, cosa vedremmo? Una sfera immobile? Non lo penso più, ormai. Cosa vedremmo? Enne figure solide ferme? Non penso nemmeno questo. Allora? Ciò che potremmo vedere probabilmente è un qualcosa che sfugge, ma anche se fossimo in grado di catturarne le fattezze, secondo me saremmo assoggettati ancora ad un altro piano dell’illusione, cioè? 

Le figure solide e ferme d’innanzi a noi vestono panni simili a quelli di una barriera corallina, ossia formata da tantissime piccole parti viventi e/o deposte. Da cosa sono costituite queste ‘forme’? Atomi, Prana, Etere, Energia? Non è mai finita. Allora comprendo che non ha senso questo volere scoprire con mente scientifica la Natura intima della Creazione. Lasciamo correre. Accettiamo questo scenario. 

È come interessarsi delle tecniche costruttive del residence che ci ospita, in una località vacanziera magnifica, perdendosi il senso della vacanza stessa. Perché andiamo in ‘vacanza’? Qual’è lo Spirito che soffia in noi quando siamo in vacanza?
 
Dopo la tragedia il Giappone riscopre gli affetti: boom di nozze.
Riscoprire l'importanza dell'amore e di avere una persona accanto: è una delle conseguenze della catastrofe che ha colpito il Giappone. Dopo il terremoto, lo tsunami e l'incidente nucleare di Fukushima il business dei matrimoni è decollato del 30%, per la soddisfazione di wedding planners e agenzie matrimoniali. Yoko ha 49 anni e cerca marito. 'Finora mi dedicavo solo al lavoro, ma è tempo di concentrarmi sulla mia vita. Devo muovermi ora, prima che succeda un altro disastro'

La paura è la spinta per la riscoperta dei sentimenti: un effetto che neanche gli esperti del settore si aspettavano, spiega Miyuki Uekusa, titolare di un'agenzia di incontri. 'Tutti i miei dipendenti hanno lo stesso timore della morte. Vedere le immagini tristi in televisione ha ricordato loro l'importanza di avere un compagno o una compagna'. A beneficiarne sono anche i gioiellieri: le vendite di anelli sono aumentate del 15-20%, le coppie festeggiano così la loro unione.

Maki Maruta si sposerà il mese prossimo: la tragedia ha dato un nuovo significato al grande passo. 'Il disastro mi ha ricordato l'importanza della famiglia, è importante conservare qualcosa di prezioso'. Dal dolore i giapponesi hanno imparato che non si può controllare la propria vita, ma si può cercare conforto e sostegno negli altri.

La tragedia insegna sempre qualcosa, solleva leggermente il 'velo'. Negativo porta positivo. Positivo porta positivo se il giroscopio funziona bene, ossia se la perturbazione delle forze rimane esterna al fulcro dell’essenza e non la ‘contagia’

È come essere in un videogioco e sapere che è solo un gioco. Come vivremmo le ‘cose’ mantenendo fissa questa consapevolezza? Certamente in altra maniera rispetto all’essere coinvolti integralmente dalla simulazione in atto. Senza questa bussola, questa ‘fede’, tutto rimane invariabilmente esposto all’inondazione della trama del videogioco. I ‘mostri’ diventano reali e possono anche interagire con noi in maniera oltremodo programmata. Ossia, a quel punto, iniziamo una interattività, uno scambio energetico che può condurre nel tempo e nell’abitudine del confondersi e smarrirsi nel ‘gioco’.

Il motivo sfugge da sempre. Il motivo per cui siamo stati inseriti nel ‘gioco’. Il motivo per cui ci siamo inseriti nel ‘gioco’. In realtà, il motivo non sfugge da sempre, ma da grande tempo. Il tempo di ogni Vita trascorsa in Terra 3d, all’interno del ‘gioco’. Il ‘velo’ che oltrepassiamo quando nasciamo permette di dimenticare. È un filtro. Un filtro passa-non passa. Secondo quale ‘logica’ esegue la propria funzione? Secondo il grado di consapevolezza raggiunto di Vita in Vita. 

Secondo ciò che una ‘buona’ Morte ci permette di portare con noi oltre all’apparenza di una fine, ancora solo illusoria.

Secondo ciò che una ‘buona’ Vita ci permette di esperimentare con fare solido e duraturo. È come fare un sogno in cui ci vengono detti i segreti dell’Universo e poi, al risveglio, non riuscire più a ricordare nemmeno un singolo costrutto. Che rabbia e che delusione, vero? È successo a tutti noi almeno una volta nel corso del sonno. Il ‘velo’ spoglia di tutto ciò che non è ancora conforme alle maglie, dal momento in cui le ‘maglie’ sono costituite dalla ‘forma/sostanza’ della nostra energia

È una questione di risonanza e polarizzazione. È come sostenere un esame, una Tac, una scannerizzazione legata a quello che ‘siamo’, tradotto nella forma che, poi, ruoterà su se stessa. Forma costituita da energia. Energia pressata e plasmata dal soffio dell’Anima. Anima in evoluzione, per cui manchevole della completezza che, a specchio, riflette il Verbo… il ‘Conosci Te Stesso’, ossia la 'sete' d’evoluzione del Creatore in perenne stato di perno per la rotazione delle proprie ‘immagini’.

Sarebbe meraviglioso scoprire che la figura che origina il ‘tutto’ sia una forma di margherita a sette petali o un fiore di Loto. Wow… Che cosa è, dopotutto, il fiore della Vita? Si parla di una ‘matrice’, no?

Una matrice. Una ‘forma’. Se la facciamo ruotare cosa succede? 

Cosa succede ad una trottola quando la azioniamo? Succede che un Mondo di forze si emana all’istante, alimentato dalla forza della mano e dell’intento che l’ha permesso. La forza che sviluppiamo, se immaginata di proporzioni immani, cosa potrebbe provocare? Avrebbe senso parlare di energia infinita? Di free energy? Sì, ma non nel reame della ciclicità degli eventi, perché prima o poi quella forza, quella carica si esaurirà. Per cui, secondo me, hanno ragione tutti, sia i fisici che i mistici.  

La differenza la fa solo la dimensione ciclica in cui ognuno di noi si inserisce, ossia il punto prospettico da cui si osserva

È la finitezza della nostra osservazione che delimita i limiti, il nostro ‘coraggio’ che scolpisce delle delimitazioni. Ha senso parlare di Libero Arbitrio? Sì e no, ossia dipende da quello che vogliamo esperimentare. Non abbiamo limiti ma abbiamo limiti: è solo una questione di filtraggio delle opportunità. Vogliamo trascorrere del tempo in una certa realtà: ok. Ma poi non confondiamo quella realtà per l’intera sua gamma.

La vibrazione assunta comporta differenze d’ogni tipo.

L’esperimento della sabbia disposta su una superficie, a cui si applicano diverse vibrazioni, è evidente quanto una sassata  in testa. Cosa non ci permette di renderci consapevoli del fenomeno, non riuscendo a vederlo nella nostra stessa Vita? La paura, una vibrazione bassa della concettualizzazione dell’essere. Paura uguale ad energia di un certo tipo e via di seguito… Ricordate? Volador e compagnia bella? È incredibile come nel giro di circa un mese, questo concetto sia emerso e sia già stato dislocato nella sua corretta gestibilità e senso evolutivo...

Castaneda e altri potevano scrivere di questo per una intera Vita, perché era la loro Missione, ma noi non possiamo rimanere ‘fermi’ su un simile concetto, che diverrebbe di conseguenza depotenziante. Dobbiamo ‘andare avanti’, muoverci anche ‘di quello’. Siamo più ‘forti’ dopo avere scoperto le fattezze della resistenza. La nostra vibrazione è diversa, più sottile.

Ecco due news che, lette insieme, danno una direzione alle dinamiche relative alla ‘caduta’ della consapevolezza legata al ‘chi si è’:

Farmaci: Nel 2010 Una Spesa Di Quasi 26 Miliardi Di Euro.
Nel 2010 la spesa per farmaci è stata di 25.961,6 milioni di euro, con un incremento netto di 408,8 milioni di euro nei confronti del 2009. Ne sono stati venduti 2.482,6 milioni di confezioni, di cui 1.515 milioni di pezzi relativi a farmaci con ricetta e 675 milioni di confezioni di prodotti cosiddetti non registrati, mentre i farmaci di autocura venduti sono stati 292,5 milioni di confezioni, in netto calo rispetto ai 305,6 milioni venduti nel 2009. I dati sono stati resi noti in occasione della presentazione, oggi a Milano, di 'Cosmofarma Exhibition', la manifestazione sul mondo e sull'evoluzione delle farmacie la cui 15esima edizione si terrà a Bologna dal 13 al 15 maggio prossimi. 
Da Yahoo 

Ancora più ricchi i mille più ricchi.
Nonostante la crisi, le mille più grandi fortune britanniche hanno visto la loro ricchezza aumentare del 18% rispetto agli ultimi dodici mesi, portandosi a 452 miliardi di euro. 
Da Yahoo 
 
Cosa ci leggo? La nostra momentanea abdicazione a favore di un potere esterno che abbiamo emanato, rilasciato, liberato al fine di essere meglio comprensibile. Un lato oscuro di noi che adesso è interamente dispiegato ‘davanti’ a noi. Adesso lo possiamo ‘misurare’ e trasmutare. È il nostro punto prospettico che fa la differenza. Da noi s’emana il tutto: lo abbiamo dimenticato! 

Subiamo quello che dovremmo padroneggiare.

Il momento è topico: i tanti di noi che si sono prestati ad interpretare parti negative, pretendono che adesso, la massa, noi tutti, facciamo il nostro ‘dovere’. Il Castello oscuro è finalmente emerso ed è stato minato dall’interno, ma il detonatore è nelle nostre mani; nelle mani di coloro che si sono dispersi o hanno fatto finta di disperdersi. Ricordate? È un gioco, una simulazione

La ‘spinta’ prima o poi finirà, così terminerà un’altra ‘mano di carte’. I cicli dell’evoluzione richiedono anche di consolidare l’esperienza acquisita. Il Creatore deve meditare sull’accaduto e calibrare l’equazione tenendo conto di tutta la massa delle informazioni acquisite. Lo ‘sento’...

C’è qualcosa di strano nella percezione delle ‘cose’. Una sorta di perfezione in ogni azione umana, solo celata all’evidenza. L’umanità, o la sua parte più ‘evoluta tecnologicamente’, manda astronavi nello Spazio, secondo una precisione ed una conoscenza consolidata delle leggi che regolano ogni ambito relativo all’impresa. Se osservo un qualsiasi lavoratore all’opera, percepisco una enorme capacità di ottimizzazione dei gesti e della tecnica, utilizzata in maniera conforme al proprio ‘disegno’ interiore.

Sorgono città dal nulla, opere di ingegneria che sembrano estratte da copioni di film di fantascienza, e perfezione legata alle cose più usuali che, con passione ed osservazione, qualcuno si sente di innovare e/o inventare. È vero anche che le ‘cose’ sono fatte con grande approssimazione, oggigiorno, ma ciò corrisponde solo ad un rumore di fondo.

L’opera umana globale funziona molto bene, se non la analizziamo dal punto di separazione del giudizio. 

Si poteva scegliere un’altra strada, certamente, ma la strada scelta è stata percorsa estraendo dal ‘cilindro’ grande competenza e professionalità. Vogliamo metterci a criticare un edificio opulento come un grattacielo? Va bene. Però pensiamo a quali grandi imprese i costruttori si sono dedicati al fine di superare difficoltà raramente immaginate da una persona non avvezza alle tecniche costruttive ed al solo immedesimarsi, che non sia fine a cavalcare un’onda di protesta di qualsiasi tipo. Se notiamo questi ‘progressi’ possiamo comprendere come le facoltà del genere umano siano del tutto preservate in ambito frattale e di potenziale. Non abbiamo perso nulla, nonostante il DNA spazzatura e la ghiandola Pineale 'incrostata' e ridotta di dimensioni. Nulla… 

In questo giorno, la mia personale percezione legata al ‘gioco della Vita’ è ancora più evidente. 
 
L’entità può dimorare simultaneamente in migliaia di strumenti umani sparsi lungo 200.000 anni di tempo lineare. Ad uno strumento umano di un determinato periodo di tempo sembrerà essere l’unica e sola esistenza, ma per l’entità tutte le sue vite stanno accadendo nell’adesso. 

La coscienza d’entità è il 'perno' intorno al quale i suoi vari strumenti umani si collegano come i raggi di una ruota, e nella dimensione di vita planetaria, la circonferenza esterna della ruota è rappresentata come tempo circolare.

Tutti i 'raggi', o vite basate sul tempo, sono collegate insieme alla coscienza d’entità dove convergono nel non-tempo. Dalla coscienza d’entità, attraverso il portale del Navigatore di Totalità, questa stessa esperienza è trasmessa alla Sorgente Primaria, elaborata dalla Sorgente d’Intelligenza, e rimandata alla coscienza d’entità in forma d’energia che allarga la prospettiva dell’entità in termini di destino, esistenza e scopo. 

È di fatto impossibile esprimere questa inter-relazione tra Sorgente Primaria, Sorgente d’Intelligenza, entità, strumento umano e tempo. Il tempo rende possibile segmentare questa conoscenza in frammenti che possono essere condivisi tra i singoli strumenti umani.
Estratto da - Evoluzione e concetto di Tempo - Wingmakers

Le scelte di Vita intraprese non sono casuali, mai. La paura ed il giudizio bloccano gran parte di quello che vorremmo fare 'se fossimo liberi dalla paura e dal giudizio’. È una lama, un peso, un senso di soffocamento, una immagine pressante, un groppo al gola o allo stomaco, un senso di calore o di freddo, etc.

Siamo tutti uguali, solo in fasi diverse del percorso.

Il colore della pelle o le abitudini sono temporanee e danno luogo ai cicli dell’esperienza. Eventalmente avevamo bisogno di vivere le guerre, la violenza, il dolore, la sofferenza, il dramma, la separazione, etc.

Non è una resa, ma una evidenza. 

E questo corrisponde al lavorare su se stessi senza permettere più che accadano certi eventi attorno/dentro di noi. Noi siamo il cancellino e la cura, la mannaia e la mano che si stringe, un abbraccio o la coltellata inferta a tradimento. Siamo solo noi:

Siamo solo noi
che andiamo a letto la mattina presto
e ci svegliamo con il mal di testa
siamo solo noi
che non abbiamo vita regolare
che non ci sappiamo limitare
siamo solo noi
che non abbiamo più rispetto per niente
neanche per la mente
siamo solo noi...
quelli che poi muoiono presto
quelli che però è lo stesso
siamo solo noi
che non abbiamo più niente da dire
dobbiamo solo vomitare
siamo solo noi
che non vi stiamo neanche più ad ascoltare…
Vasco Rossi

Siamo solo noi… chi/che altro?

'Non ritornerò indietro', è una frase che molti di noi hanno detto alla propria famiglia e amici. Alcuni di noi hanno perso il lavoro, la pensione e/o messo fine a un matrimonio o relazione primaria. Tuttavia, non è il lavoro, la casa o la relazione a cui non ritorneremo.  

È lo stile di vita

Finalmente, siamo emersi da molte vite di duro lavoro, fardelli finanziari, solitudine, disperazione e/o disinganno. E non stiamo tornando indietro. Potremmo non sapere esattamente dove stiamo andando, ma sappiamo bene dove non andremo.
Da - Processo di Realizzazione - Suzan Caroll 

Cerco un centro di gravità permanente
che non mi faccia mai cambiare idea sulle cose e sulla gente
avrei bisogno di…
cerco un centro di gravità permanente
che non mi faccia mai cambiare idea sulle cose e sulla gente…
Franco Battiato

Ecco la morale che imperversa al giorno d’oggi nel reame occidentale del ritmo televisivo:

Una vecchia bretone
con un cappello e un ombrello
di carta di riso e canna di bambu'
capitani coraggiosi
furbi contrabbandieri macedoni
gesuiti euclidei
vestiti come dei bonzi per entrare a corte
degli imperatori

della dinastia dei Ming
Franco Battiato

È troppo ermetico? Vorreste che riaprissi i commenti per scrivermelo? È strano ma evidente come, da quando ho chiuso i commenti, quasi nessuno abbia scritto alla e-mail che lascio ogni giorno in calce all’articolo. Che cosa significa? Ognuno tragga il proprio insegnamento… Non sono certo, io, in grado di esprimere un simile parere, che rimane sempre e solo un punto di vista. È più opportuno che la domanda e la risposta vengano poste e siano date personalmente.

La Verità è che tutta la Terra di terza dimensione è un’illusione…
Da - Processo di Realizzazione - Suzan Caroll

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011