martedì 11 giugno 2024

Due cose.


Di certo, non “tanto per dire”.
Due idee:

1-l’area del dissenso, che non vota, deve confluire unitamente all’esterno dell’area politica, come “parcheggiando nel deserto, tutti assieme”, non per un rave, bensì per contarsi e… “vedere l’effetto che fa” (attendere il “contatto”, perché milioni di voti faranno ampiamente gola e qualcuno ne dovrà prendere atto, venendo a “vedere”); non fisicamente ma confluendo in uno spazio simbolico veramente libero persino da bandieruole de noantri, perché davvero è tutto parassitato (anni fa SPS aveva già proposto tale immagine, ovvio, con i canonici “zero tituli” di rigore qua, così)
2-manca qualcosa di assolutamente fondamentale per migliorare la vita di chiunque, socialmente; manca, ed è molto strano = è-voluto, un sito web centralizzato, sempre aggiornato, che raccolga le esperienze (con relative ri-soluzioni vere, pratiche, sostanziali) degli individui alle prese con le + ampie e diverse vicissitudini sociali d'ogni tipo che continuamente martellano la serenità d’ognuno, ciclicamente (quando una persona passa e risolve una questione, la può comunicare e così condividere in tale “area pubblica di riferimento”; ogni esperienza merita di essere raccolta per filo e per segno, ad ogni livello di complessità, con ogni sorta di dettaglio anche quando il tutto si è risolto in niente, o così sembra).

Queste 2 “aree” di raccolta, tenderanno a sommare il malcontento popolare con qualcosa che lo eleva di potenza, trasformandolo in boost, spinta, innesco, etc. verso “lidi inesplorati” = modalità di accesso, sostanzialmente diverse, al proprio potenziale.

lunedì 10 giugno 2024

Piove segatura.


Sarà per questo che hai la testa di legno?

Se hai la macchina parcheggiata per strada e piove “sabbia del deserto” mischiata all’acqua, … la macchina si sporcherà, ovvero, te ne andrai in giro con questa “prova”, con questa sporcizia addosso-attorno. Sei dentro fino al collo! 

Sino a quando laverai la “macchina”. 

Ovvero, lavandola... lavi anche “te” (qua, così)? No. Può essere un segno ma è sempre + facile che stai spazzando la polvere sotto al tappeto = apparenza, “fedina pulita” modello Salis (di certo non nella “tua” zucca). 

Se continui a fare le cose come le hai sempre fatte, seppure non hanno mai funzionato (per come te lo aspettavi), perché continui a fare le cose come hai sempre fatto, nonostante “tutto”. 

Te la risuoni e te la ricanti. Uhm


L’incanto è f-lauto. 

È ovunque in “casa del ladro”. 

E, (qua, così), ci sei dentro a pieno, ovvio… senza averne conoscenza, perché non ti sei mai ripreso dal knock-out (dal “ko”). 

Il Re-Seth. No? 

Ciò che sembra il vaneggiare di un pazzo, sempre più vecchio, sempre più usurato, sempre meno disposto a fare compromessi con “te”. Perché? Bè, la via x la totalità è lastricata di “lasciamenti”. 

E (qua, xxx) devi essere totale per esserci: la singolarità è tale!

Altrimenti, sarai sempre pappina, pastina, budino molle, etc. Rimanere soli? È il “prezzo-costo” che ognuno deve essere sempre pronto a “pagare”. 

Del resto, meglio Soli che… terra bruciata. No? 

Le “votazioni” di ieri hanno sancito, cosa? 

venerdì 7 giugno 2024

Una volta… non è dopo.


“C’era una volta…”, negli anni ’70, soprattutto se vivevi in un piccolo paesino della provincia non solo milanese, in campagna, se vedevi una macchina passare per la via principale, che tagliava in 2 tutto quanto, era già tanto. I bambini giocavano nei cortili e uscire sulla strada, se la palla finiva lì, era un pericolo… dato che potevano passare “le macchine”

Davanti al bar, ne potevi vedere alcune parcheggiate. 

Ma quelle di passaggio erano davvero sporadiche. C’erano più trattori che auto. Più motorini, vespe, biciclette, che altro. Gente a piedi. 

Orbene, che fine ha fatto quel mondo? 

Chi lo ha cancellato? Il progresso. Gli stessi che ora stanno ululando al “cambiamento climatico”. Non, di certo, quei bambini oramai cresciuti che altro non hanno potuto fare se non adeguarsi, come preordinati soldatini. Eppure, l’oro ti dicono che “è colpa tua”: 

sei “te” che inquini, ma… attenzione, non solo perché inquini; soprattutto perché “inquini” = sopravvivendo, inquini l’ambiente

Respirando e facendo tutto quello che fai, “te inquini”.