martedì 21 maggio 2024

Infamia.


La riflessione manzoniana, caratterizzata da uno spiccato senso morale, indaga l'etica e l'amministrazione della giustizia penale al tempo della dominazione spagnola della Lombardia. Ma parlando dell'antica abiezione, egli ne fa una lezione universale, indagandone gli errori, i terribili abusi e soprusi, realmente accaduti a dei poveri cittadini innocenti. Riportando all'attenzione del lettore le iniquità commesse in questa storia dai singoli e dalla collettività, Manzoni mostra come le persone possano esser traviate da superstizioni e credenze fallaci…
Storia della colonna infame

Solo nel 1778 la Colonna Infame, ormai divenuta una testimonianza d'infamia non più a carico dei condannati, ma dei giudici che avevano commesso un'enorme ingiustizia, fu abbattuta. Nel castello Sforzesco di Milano se ne conserva la lapide, che reca una descrizione, in latino seicentesco, delle pene inflitte…

I “giudici”: sempre (dei) loro. 

Sempre la solita “storia”: sostanza. Sempre “uguale” in ogni epoca, di certo non… epica. Mentre, ogni volta, tendi ad auto dimenticare tutto

Ma guarda un po’, cosa continua a succedere (qua, così). 

Di fatti, dal “2020”, d’infamia (o “massima esposizione”) è morta parecchia gente. Meglio: a causa di tale “infamia”. Perché “fra virgolette”? Bè, perché non esiste; c’è. La strategia è oramai tale, al fine di non dartela mai a vedere, in-tanto sei “te” (qua, così): 

che te frega, sino a quando capita agli altri. 

Anche se, nella sostanza, capita a tutti nell’AntiSistema, ovvero, la realtà manifesta relativa all’assoluto “momento” di è già successo eco-dominante, a con-seguire. Ecco perché “servi” proprio ed esclusivamente, “te”. Perché, “non ci capisci mai nulla”. E perché, “non senti + niente”. E… tra un’auto “elettrificata” che esplode ed un “malore improvviso” ma non improvvisato, ecco a cosa si è giunti (qua, così): 

arrivando a celebrare l’evento catastrofico, in quanto “naturale”; del resto, anche il “cambiamento climatico” lo è, poiché… son sempre loro. 

Come se ogni “guerra” fosse la “natura che lo vuole”. Tutto (qua, così) è di p-arte, ad arte, artificiale o “naturale”, ergo, è-voluto. E sino a quando Te sarai “te”, bah! “Niente”. 

Ecco quanto continua a succedere sulla scorta proprio di “te”…

lunedì 20 maggio 2024

Appunti di viaggio e decidere.


Ecco 3 “ap-punti” che meritano approfondimento:

edifici “religiosi” costruiti sopra alle “alture” = primordiali stele commemorative, relative al “taglio dei Grandi Alberi”; zone ad alta “intensità energetica” o, meglio, base di quello che rimane di organismi “una volta” viventi e, quindi, ad alto contenuto di “linfa vitale”
la comicità è un muscolo = se lo “evochi” lo “educhi” e
“ricevi (dati ad hoc)”, così come x qualsiasi altra “facoltà”; tutto ciò ch’è contenuto a livello di potenziale contemporaneo
canali Internet ed “ispirazione a tema” = Akasha (banca dati, memoria) “tematica” o, ancora, potenziale contemporaneo, da cui anche la “Rete”, le “telecomunicazioni”, la “rice-trasmissione”, etc. etc. etc.

Quindi:

ecco come stimoli, ri-chiedi e ricevi ogni tipo di “dato” che, guarda non caso è… determinato = contenuto, previsto, auto esistente (come… memoria, è già successo). 

Quando “consulti” un qualsiasi motore di ricerca, che fai nella sostanza? Ap-punto! Che fa la società allorquando “ricorda, celebra, festeggia” il tal avvenimento ricorsivo? Nell’AntiSistema va in onda continuamente qualcosa di svuotato della memoria diretta. Mentre, incarna sempre essenzialmente qualcosa di f-attuale (come il potenziale contemporaneo ed il relativo-assoluto I-Ambiente, o sua “sede, posizione, luogo comune”, seppure, sia il potenziale contemporaneo che l’I-Ambiente godono degli attributi conferiti a “Dio” in termini non lineari).  


Ergo, se ri-cerchi ciò… lo continuerai a sfiorare, come ti ricorda il “mosaico stampato a terra nella Cattedrale di Chartres”. Perché, non puoi ri-trovare (ricordare) qualcosa di non lineare, se lo ri-cerchi = emani continuamente un segnale portante (uscita) che promuove un’azione-risultato di tipo contrario, rispetto al desiderata che, allora, è d+ un “desiderata”. 

venerdì 17 maggio 2024

Immagini-in-azione.


Bilancia dei pagamenti

Come al… cinema. O a teatro, laddove va continuamente in onda tale “rivista”: 

(“te”, qua, così).

Good = “godo”. Sì, ma chi? Loro

Law, “legge”. Go(l)d, “Di-oro”. Love, “am-or”:

love God, love Go(l)d
law God, love Go(l)d…

In “Italia”:

lav-oro
lavora x l’oro
lavora x loro…

Brividi! La “Italia”: un loro asset. Un asset di loro: d’oro. 

Di Go(l)d: d’El “Di-(l)oro”.

In-somma, mettila come vuoi o c®edi ma, queste assonanze hanno molto + di, rispetto a quello che “ti viene da ri-pensare”.
“Ora et labora” = “taci e lavora, ora (x sempre)”. Mentre un Pc o un automa che fa? E-labora. Uhm

Il meccanismo “lavora”. 


Vedi che sei sempre “te”. Ok? Del resto è AntiSistema, la cui regola (algo-ritmo) detta, appunto, il “ritmo”:

il lavoro nobilita (scritto, a monito-r, x coloro che sono nei campi di concentramento).

“L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione…”.

No? Le “forme” e i “limiti”, della medesima, sono emersi sostanzialmente dal “2020”, eppure? Cucù! Son sempre loro. Allora, tali termini hanno una radice unica, anche se per “te” non.. univoca:

law, love
God, gold.


La “febbre dell’oro” or dunque che cos’è? 

Essenzialmente: possessione