venerdì 26 gennaio 2024

Secessione (1).


Gli “Usa” vanno a picco, alias, si dividono

la Coalizione di Stati Confederati ammonta già a 26 membri (Texas docet).

Più della metà del totale! Notevole, soprattutto se è successo nel giro di pochi giorni (anche se, per la verità, una simile pronta risposta significa che in pentola bolliva già da tempo lo… stufato). Con “Biden” che cerca di privatizzare la Guardia Nazionale. E i federali che vengono scacciati dal Texas, dalla Guardia di Stato. Giurisdizione. Sovranità

In qualcosa che si può dunque s-montare. 

Ovvio ch’è-voluto. Mentre la “tesi” sostanziale sostenuta in SPS è questa:

a fronte dell’impossibilità di vincere le prossime elezioni “Usa”, i “Dem” le stanno pensando tutte, però c’è qualcosa che si oppone al mondo, motivo per cui la trovata è quella di salvare il salvabile, ossia, rimanere ancora al Governo di quello che rimane del vascello
quindi
spaccare in 2 gli “Usa” mantenendo il controllo degli Stati “Dem” (o Stato Profondo). 

Altrimenti, chi di dovere rischierebbe la pena di morte per alto tradimento! Meglio rimanere a capo di una serie di Stati, protetti dal diritto internazionale. No?

Altrimenti, da dove arriverebbe tutta questa spinta? Alle 2 parti conviene, contemporaneamente. Quali… 2 p-arti? Le solite: quelle che “servono” per alimentare lo spettacolo, che deve continuare. Se no, tanto vale usare le bombe nucleari. Se fosse un vero conflitto, come ti fanno vedere nei “film”, una delle parti non avrebbe esitato, piuttosto che perdere, ad utilizzare ogni tipo di arma.
Comunque sia, nel “2020” è stato proclamato il Grande Reset: ergo, “il mondo conosciuto non sarebbe mai più stato uguale al precedente”. 

Qualcosa che dovrebbe farti riflettere relativamente al “passato (di moda)”. Dunque, ora gli “Usa” sono spaccati, oltre che politicamente, anche a livello geografico, dunque, concretamente

E quando “Firenze” si comprava “Lucca” (con tutto il cocuzzaro, cioè, anche gli abitanti), significa che i 26 Stati passeranno in un altro “consorzio”, abitanti compresi.  

Sarà guerra civile, allora? 

Trump appoggia i “ribelli”. 

Del resto, è sempre stato il loro Presidente. 

Altro vento in poppa

giovedì 25 gennaio 2024

Secessione.


I “continenti” si allontanano, secondo la “teoria”. 

Cioè, camminano sulle “uova”. Però se si allontanano da una parte, allora, sempre secondo un’altra “accreditata teoria”, dovrebbero avvicinarsi dall’altra parte. No

Se la Terra è una… palla. 

Gioco forza: dove vuoi andare? Così, finendo la globalizzazione, giunge il multipolarismo. Ecco che le terre emerse escono da un lato per rientrare dall’altro. Proprio come a teatro. O nelle “migliori” sceneggiate, tragedie o commedie che siano. I “reset” equivalgono a salti nella trama che, probabilmente, avvengono quando qualcuno lo decide poiché “serve”. Qualcosa che ricorda l’attuale situazione “Usa”, nelle mani di “Biden” ovvero dei sinistri “Dem(oni)”. 

Gli “Usa” si stanno spaccando internamente, come già fu per la Grande Tartaria. C’è già una sorta di coalizione di Stati che hanno levato l’ancora dalla palude “Usa”. Texas su tutti

Cosa succederà alle “elezioni”, or dunque? 

Vedi che i “Dem” sanno che perderanno… il potere di fare tutto quello che vogliono (perché è di questo che si tratta). Trump vincerà, se non organizzano qualcosa di alternativo. Tipo? Bè, la III Guerra Mondiale è già in cantiere, anche se per ora i vari fronti aperti sembrano non avere ancora quel boost tale da far cadere anche la parte che si oppone, a quanto pare, saggiamente. Con fare superiore, questa parte evita di cascarci a fondo. Però, il fatto che i sinistri stiano pensando di pensionare Biden, l’attuale fantoccio telecomandato da Obama, a favore… della “moglie” di Obama, Michelle, è l’assurdo fatto persona. Perché

Pensa a chi ha de-tenuto gli “Usa” nelle ultime decadi: 

i 2 Bush, la “famiglia Clinton”, la “famiglia” Obama. Cioè?

Dal 20 gennaio 1989 a oggi (con l'eccezione Trump).

Il ruolo di “Presidente” è appannaggio di una cerchia ristretta, ma questo non sembra scalfire l’attenzione del pubblico che, ti ricordo, è a massa = esiste ma non c’è, sceglie fra… ma non decide alcunché. Questa “elite”, ancora una volta, cerca una via per rimanere sostanzialmente “lì”. Lo Stato Profondo. Ciò che hai visto in Star Wars, anche se per “te” quello è stato solo un “film”. Infatti, è il “cinema che ti fai nella testa”. Se ci metti, poi, che rispondendo in maniera corretta dallo Zio Gerry, vinci anche qualche cosa, uhm… allora che cosa “sai” se non quello che “serve (loro)”.

mercoledì 24 gennaio 2024

Introduzione.


Lunar Service Dominus

A cosa? In cosa? Dove? Come? Perché? Chi?

Introduzione... alla sempre verità. 

Nel recente dibattito pubblico, gli anni Sessanta e più marcatamente gli anni Settanta sono spesso definiti come “guerra civile”. La terza, addirittura, dopo quella combattuta tra socialisti e fascisti nel 1919-22 e la lotta fratricida tra partigiani e repubblichini nel 1943-45. Tale definizione, evidentemente, risente di un uso pubblico della storia piegato a interessi di parte, se non commerciali. L’utilizzo della categoria “guerra civile”, in riferimento alla conflittualità politica e sociale degli anni Sessanta e Settanta, ha, tuttavia, radici lontane e il suo ripresentarsi nella pubblicistica e nella memorialistica non può essere eluso con il semplice diniego della sua fondatezza. Il termine “guerra civile” era già in uso alla vigilia della contestazione studentesca del 1968, per rappresentare le tensioni che stavano attraversando l’Italia e, quasi simultaneamente, le società sviluppate in tutto il mondo. Con l’“autunno caldo” del 1969 e l’inizio della strategia della tensione, i diversi protagonisti pubblici - i Partiti, gli organi di stampa, perfino i movimenti - utilizzarono, in termini retorici, la categoria di “guerra civile” per descrivere la crisi che stava vivendo il Paese. Questa fu posta in ideale continuità con i teatri di radicale contrapposizione politica e ideologica, quali erano stati, nel panorama europeo della prima metà del xx secolo, la Repubblica di Weimar in Germania e l’Italia liberale, all’indomani del primo conflitto mondiale. Agli inizi degli anni Settanta, la guerra civile divenne il programma dei settori più oltranzisti dell’estremismo di destra e di sinistra. Quando questo si tradusse nei progetti eversivi del terrorismo nero e rosso, di riflesso, la categoria di “guerra civile” divenne la chiave interpretativa maggiormente diffusa nei mass-media per raccontare e interpretare il conflitto politico e sociale in corso, letto in termini sostanzialmente militari. Conclusasi la stagione degli anni di piombo, il richiamo alla guerra civile tornò a essere impiegato nelle storie di vita raccontate dagli ex terroristi, per giustificare il salto verso la violenza armata e legittimare il ricorso a una “soluzione politica” degli anni Settanta, attraverso la richiesta di amnistia per i detenuti colpevoli dei reati di sangue commessi in passato. Nel tempo, la categoria di “guerra civile” è stata riproposta, in chiave ideologica, come tentativo d’interpretazione complessiva della storia unitaria
Ordine nero, guerriglia rossa - La violenza politica nell’Italia degli anni Sessanta e Settanta (1966-1975) - Guido Panvini

Questo “racconto” riassume il contesto “italico” di allora, ma ancora compresente. Alla luce delle “rivoluzioni arancioni”, di stampo “Dem”, tuttavia, ora è possibile identificare la medesima mano dietro a tale azione nel “Belpaese” che, a quanto sembra, è ora in una fase diversa rispetto al “destino” che sta toccando alla “Ucraina” ed a quelle terre di confine (ex Urss) nei pressi della Russia (e non solo, ovvio). 

Leggi “Ucraina” di oggi e pensi alla “Italia” del secolo scorso (per quanto concerne l’azione del rullo compressore). Leggi “Italia” del secolo scorso e pensi alla “Ucraina” di oggi, dove sta passando il rullo compressore.

I cicli sono s-fasati, allora, poiché… strategia della dis-at-tensione. 

Non deve esistere tutto questo; deve esserci! Ok? È la “democrazia”, dopo ch’è stata spacciata per… democrazia, ossia, dopo aver abituato (intortato) l’essere, fin(i)to infatti a massa. 

E quando sei a massa, sei soprattutto “te”. 

Ergo: non ti accorgi più sostanzialmente. Scegli sempre fra… Ti turi il naso e sopravvivi in qualcosa che hai smesso di capire, studiandolo a memoria sin dall’epopea della “squola”. La “guerra civile”?

Tale definizione, evidentemente, risente di un uso pubblico della storia piegato a interessi di parte, se non commerciali… (la solita “storia” = son sempre loro).