venerdì 5 gennaio 2024

Chi vuole sempre avere ragione in “democrazia”?


Le cause di morte relative all’anno 2020 sono state pubblicate dall'Istat nel marzo 2023…

E vengono rese note ad inizio 2024. Quando si dice in… “real-time”.
Inoltre

Si sottolinea tuttavia che il sistema dell'Iss non registra le concause del decesso, a differenza di quanto accade per la rilevazione Istat sulle cause di morte. Non è stato dunque possibile effettuare un confronto riguardo queste informazioni. Un altro limite da tenere in considerazione… riguarda il fatto che, in mancanza dell'apposita autorizzazione da parte del Garante della Privacy, non è stato possibile analizzare i dati a livello individuale andando a effettuare un linkage tra i due flussi di dati…”.

Coi “numeri e la statistica”, indovina un po’: ti fregano. È il consueto giogo delle 3 carte. E con la burocrazia? Uguale. E la gerarchia? Non parliamone proprio. E con la “scienza”? Hai voglia. E con la tecnologia? Bah

Che si salva, allora? “Niente”. 

Lo “scherzo” dura dal momento di è già successo, in poi. Anche se non è “bello”. Le religioni, ad esempio, sono probabilmente le più datate f-orme di controllo. Omettendo la “creazione”. Ti salvi Te che, infatti, ndo’ stai

Se ci sei sempre “te”, l’AntiSistema ha sempre nutrimento. 

giovedì 4 gennaio 2024

Sorprese amare e dolci sorpresine.


Nella serie Tv “Non ci resta che il crimine”, è interessante an-notarsi quanto può succedere, partendo da ciò che una o poche persone possono fare se dotate di un certo “vantaggio”. Nella fattispecie è quel “piace vincere facile” determinato dal fatto che i 3/4 “eroi” ritornano indietro nel “tempo”, ricordando tutto quello che è già successo. 

Questo è il loro vantaggio più grande. 

Conoscere. Sapere. Rammentare. 

Non importa se le cose devono ancora succedere, perché nella sostanza sono già successe. Questo dà l’idea del cosa significa avere un simile “potere” sul prossimo, in toto. Ora, a prescindere dal discorso temporale, è d’uopo evidenziare proprio ciò che “pochi” possono disporre, avendo “esperienza (memoria)”, potendo pilotare l’intero decorso sociale. Questo è quello che fanno ordinariamente lor signori, con “te”, con l’essere a massa: 

a massa per ciò, oibò

Questo fa il paio con la “ispirazione” che per gli “antichi greci” era una… musa = un individuo incaricato diOk

Cose strane dal mondo.


Affermare che questi vaccini sono ‘sicuri ed efficaci’, minimizzando e ignorando gli eventi avversi, è inconcepibile”.
Joseph Ladapo

Di-segni = qualcosa che fai e che, contemporaneamente, segna ma è anche un segno. Una triplice contemporaneità. Al solito. Fare disegni è un segno. Il simbolo, infatti, è portatore di annunci, poiché evidenzia. Non è la marchiatura, bensì, l’opera compiuta: il marchio. Ed allo stesso tempo conduce anche sostanza, verità, esperienza, memoria. Di quale tipo? “Superiore”, alias, relativa al funzionamento I-Ambientale, oppure se preferisci… naturale (meglio se fra virgolette). 

È il “2024”, anno bisesto: il predecessore è stato il funesto “2020” = il 2012 dei “Maya”. La fine del mondo, cioè il Grande Reset. 

Questo anno è foriero di quale tipo di notizie? 

È ancora presto, per… Tuttavia, se ne può già assaporare la consistenza, nonostante la ancora relativa vicinanza con la coda dell’anno “2023”. Personalmente, ci sono già 5 o 6 punti preoccupanti. Segni. Del di-segno. Laddove non si possono mai definire “sciocchezze” le ritenute piccole cose. Perché “il buongiorno si vede dal mattino”. Ed il mattino… ha l’oro in bocca. Ok? Esiste il “piccolo” ma non c’è in termini di valenza, portanza, significato, sostanza, verità. L’effetto leva non appaga solo il mondo del trading più spinto. Datemi una leva e… Ci sei? 

Nel piccolo il grande. 

La gerarchia “dove finisce-inizia”? Come termina-origina? Nel “piccolo”, alias, nel relativo assoluto vertice: un “luogo” piccolo, come una specie di sottotetto abitabile? No. Qualcosa che sembra tale, ma non lo è per niente. Un po’ come la casa della “strega”. Da fuori è solo una capanna nel bosco? Dentro è una vastità. Perché il concetto di spazio è dislocato: l’aberrazione è collegata ai sensi di chi “vede” o sente ma non “sente”. All’interno ci puoi giocare. All’esterno non lo dai a vedere.