martedì 21 novembre 2023

Buco Nero Mundi.


Ascoltando la radio, scrollando fra i canali, si percepisce immediatamente che c’è una sola mano in azione. Così come per gli altri Media: Tv, Internet, Smartphone, Stampa. Sì, lo smartphone è un Media. In tale “bio-diversità” l’iter quotidiano è identico. I Dj intonato le loro “ore” tutti quanti allo stesso modo; spesso parlano con le stesse voci di grilli o cicale. Un po’ come gli anchorman nei vari Tg. C’è una vera e propria “scuola” dietro. La stessa. Come a dire, “mi sono laureato nella migliore università del mondo”. Quale mai sarà? È quella che ricorda la famosa isola che non c’è. Non un mistero, per carità. Semplicemente, un luogo privato non per tutti. Non importa se è proprio da lì che viene una delle grandi frecce dell’arco globalista: l’inclusione. Che fanfaluca. L’inclusione è rifiutata addirittura all’ingresso nei predetti canali di formazione, tipici dell’esercito, dell’essere in forza ad apparati militari a cui si deve tutto, non solo la cieca obbedienza. Non a caso l’esercito ha delle accademie di formazione. Laddove le università sono, parimenti, luoghi di indottrinamento camuffati: come i mezzi militari con il fogliame ed il colore stesso delle carrozzerie. Gli “studenti” sono sempre pronti ad essere lanciati nel campo della “protesta”: come corpi scelti, arieti, teste di… ponte, grimaldelli, piedi di porco o ignoranti modello morti sopravviventi. La cosa che lascia di stucco è che questo potere è ovunque e controlla tutto. Anche solo prendendo la “Italia”. Però, si vede molto meglio ad esempio tutto attorno alla Russia (che ha dichiarato illegali certe organizzazioni), laddove è tutto un parassitare e pullulare di “Ong” che predicano bene per poi razzolare male ma più avanti, quando condurranno quegli Stati alla bancarotta, dovendo essere “aiutati” dal solito branco di lupi infami e famelici. 

lunedì 20 novembre 2023

È-senza.


Filo a piombo... mette tutto in riga.

Quando si sente parlare usualmente di “Massoneria”, che cosa significa? Ovvio, non il termine, bensì, il vettore = la sostanza; ciò che indica a livello sottile, non lineare o “superiore”. Il “voi siete qui”. Già il fatto che esiste ed è così popolare, diffuso, tale “gergo”, identifica un certo tipo di situazione e, in sintesi, un certo tipo di “mai passato”. Qualcosa a cui ci si abitua, seppure i contorni sono confusi sfociando nel torbido. Qualcosa a cui si risponde attraverso un comportamento passivo, dovuto al fatto di sentirsi piccoli piccoli al cospetto di una organizzazione la cui tradizione promette di aver dato luogo al corso sociale mondiale attuale, dal 2020 nuovamente in fase di transizione, trasformazione, cambiamento, etc. di certo non sostanziale, poichè immutabile con la squadra che vince sempre al proprio posto. Piuttosto qualcosa che quando lo decide allora diventa pubblico, almeno in termini di effetti sociali direttamente misurabili sulla propria pelle. Mentre, in sostanza, nulla si discosta dal letto del fiume in cui la corrente spinge a livello gerarchico.

Pensare alla vita, mentre tutto è in stasi, viene difficile. 

Al limite ci si riesce sapendo del “letargo” del mondo vegetale, che comunque sia non dorme mai ma irrobustisce le radici al fine di crescere poi più rigoglioso, forte e rinnovato. Perché il mondo degli “umani” è in stasi?

La verità è una.


Si sente che ho la voce impostata, come al “tiggiui”? Ehm; “ed ecco le ultime news”. E vai di notizie ad arte di parte. Ogni giorno, più volte al giorno. Un bombardamento come a Donetsk ed a Gaza, i cui danni non sono immediatamente riscontrabili. E, quindi, non esistono (ci sono). È sempre la solita solfa, ma non occorre mai annoiarsi, perché nella ripetizione (“ciclicità”) s’installa l’abitudine, che se proviene dal decidere imperiale eco-dominante, corrisponderà nel “tempo” ad un altro giro di vite AntiSistemico. Cioè, una sorta di nulla per almeno il 95 per cento della società. O 99. Sì, meglio. Più vicino al quadro reale, sostanziale, della situazione. 

A proposito: 

dal 2020 la “teoria” SPS è sempre più avverata. 

Un unico impero che finge di… essere diviso in più parti contendenti. Ora è il turno del “mondo multipolare” Vs l’egemonia “Usa” o, meglio, la “democrazia occidentale” che affonda e risale dal “passato”, altrettanto teorico. Viene alla mente l’Atene dei filosofi Vs il mondo oscuro che l’attorniava. Salvo poi venire a sapere che in altre parti del mondo pre-esistevano imperi altrettanto lungimiranti, anche se per “Atene” era Atene il vertice della luce nel mondo s-conosciuto. Non solo; ovunque si era manifestata la “civiltà”, quella “civiltà” si credeva er mejo in the world. Rocco Schiavone direbbe, “e sti cazzi”. Già. Saggezza popolare che non si sa da dove viene, poiché il popolo odierno è bue che, per la verità, corrisponde ad un altro luogo comune proveniente dalle anse della storia. 

Quando un Pc, dotato di SO, si aggiorna?