mercoledì 4 gennaio 2023

L’ultima ruota del carro.



Se “buca” fermi tutto, uguale. 

Come… qualche granello di sabbia nel motore.

Nella “aria” non esiste anche se c’è… qualcosa che alita come di “Sua Volontà”. Un decisionismo storico alquanto inopinabile. Non a caso, per “te” non esiste, quantunque s’esprime ed è sostanzialmente sempre rintracciabile.

Dunque, in tale “atmosfera” s’annida il fulcro gerarchico che, niente da fare, manutiene la f-orma sociale in toto assolutamente direzionata e “decisa” ad ignorare ogni e qualsiasi informazione, dato, studio professionale seppure accreditato, prova, riprova, comprovazione, illustre parere, altra teoria, umore, etc. etc. etc. 

Ogni notizia che va controcorrente semplicemente viene cancellata. “Non vale”. Ignorata. E non importa se a qualcuno proprio “gli girano, sta male, si deprime, lotta, s’oppone, s’ammala, etc.”

va da sé. 

La decisione è “automatica”, così come “Dio” è wireless. Chi ha già deciso soprattutto per Te? Uhm: diciamo, “te”, che fai le veci del potere, seppure in quanto ad ultima ruota del carro.

Una cosa che appare densamente stratificata. Misteriosa e imperscrutabile. Ma il cui centro di fatto è in bella vista. Ed è il motivo per cui questo caso mi ha confuso come non mai… Vedete, io mi aspettavo complessità. Mi aspettavo intelligenza. Mi aspettavo un enigma. Un gioco. Ma questa roba è assolutamente tutt’altro. Si nasconde. Si nasconde non dietro alla complessità ma dietro ad una obnubilante, scontata, ovvia, chiarezza. In verità, non si nasconde affatto. Era lì davanti ai miei occhi… 

Miles Bron è un idiota…”.

Glass Onion - Knives Out

; ti aspetti complessità e, invece, ti ritrovi “complessità”, che non è… semplicità. È di più, come confusione, ma organizzata. Ovvero, intelligente. Come un piano. Un programma. Lucida follia. Follia. Comunque, lucida. 

L’Idiocracy, funziona. 

Ti aspetti un genio e sei al cospetto del “Mago di Oz”. Entiendi? Uno che si approfitta di “te”. 

Ergo, ecco perché sei “te” (Qua, AntiSistema).

martedì 3 gennaio 2023

Attenti ai terrestri…



Il titolo del doppio episodio, dello storico Spazio 1999, la dice tutta e molto sinceramente ricordo ancora… Cosa? Quella strana sensazione di essere l’unico a “vedere (accorgermi)” della situazione generale. 

Qualcosa di molto, molto, purtroppo… attuale.

Un “sesto senso”? Una “seconda vista”? Il “senso di ragno”? L’essere “sgamato”? Bah; senzameno, l’essere “logico”: 

sostanziale.

L’aver messo a punto l’esoscheletro ad hoc dell’atteggiamento, capace di intercettare (auto decodificare) il “codice” I-Ambientale (sostanza o “dato”). Da cui, l’analogia frattale espansa: 

la “lente” che permette la messa a fuoco, appunto, della frattalità espansa o verità inoppugnabile (tutto è sempre verità, a prescindere ed anzitempo). 

Sono solo parole. Vero? Per “te”, senza ombra di dubbio.
Nemmeno una... teoria.

Un altro che dice la sua. No? O la “propria”? Shit. L’improperio è improprio, nevvero. Anche se è in “francese”? Nonsense o cul de sac? L’essere “senza uscita” è un classico (Qua, AntiSistema). Dove? Qua, sulla Terra. Ok? E dove se no. Se preferisci, anzi, per la verità: 

allo “Inferno”. 

Hai presente quando ti mandano a “quel paese”? Ecco. Ma peggio. Ci sei? Eccome: sei “te” all’Inferno. Che vuoi di più? Allora, sai adesso che fai? Ti leggi la stringata ma significativa citazione della trama di “Attenti ai terrestri”. 

Uhm


lunedì 2 gennaio 2023

Le stupidate.



Anche in questo “nuovo” anno nuovo, il 2023, ciò che va in onda è la stessa “trasmissione” di ogni “vecchio” anno… n-uovo di “Colombo”, per chi ne ha tutto l’interesse. 

Chi, allora? E ci risiamo. 

Alé-ho-ho. Alé-ho-hoNo

Di stupidate ne sono passate molte, all’insegna delle celebrazioni di rito, per il passaggio di testimone tra ’22 e ’23. Ad esempio, i “discorsi” di Mattarella, Toti, Zelensky, Lula. E quelli “risentiti” per la scomparsa del Papa emerito. 

A tal pro, ora rimane solamente il “Papa”. 

Così, sei passato anche ad “essere tutti Ucraina”. Come no. Mentre il girarrosto annunziava la “sconfitta anzitempo della Russia”, Mattarella s-gridava coloro che “non sono nei ranghi” e l'annullamento della condanna, per corruzione, di Lula - ad opera della Corte Suprema nel 2021 - oltre ai brogli elettorali (in una campagna a due, fra “malavitosi” nella sostanza) mieteva l’ennesima in-giustizia.

Brasile, Lula giura da presidente. Bolsonaro a Miami per non assistere all'investitura: “tornerò…”.

Il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier: “abbiamo bisogno del Brasile…”…

1 gennaio 2023 Link

Hai capito? Gli infami. I... liquami.

Questi “giurano” tranquillamente, non importa “su cosa”. In-tanto. No? A “te” che te frega. Non puoi fare niente. Sei innocuo. 

Ar-reso in quanto tale. 

Aitè, sei (Qua, AntiSistema). Sei l’im-potente del gruppo. Nella gerarchia. Infilzato in tale “tessuto molle” che non si può dire.

Ap-punto: nel girarrosto. Senzameno. 

Sì… il “Brasile” è lontano da “te”. Ma il problema è che nemmeno attorno a dove risiedi, la situazione è risolta. Ti sembra. Te pare. Ci c®edi. Ma “niente”. 

È come in Brasile. È tutto un “Brasile”. 

Meglio: è tutta… “Ucraina”.