“La protezione della proprietà intellettuale è una fonte di innovazione e deve rimanere tale anche in futuro…”.
Angela Merkel
6 maggio 2021 Link
Difendere la “proprietà privata” è una funzione specifica che, nell’Anti-Sistema, è come un “virus” o la relativa pandemia:
colpisce un po’ tutti.
Quando la maggioranza ha una casa di “proprietà”, di conseguenza difende tale “diritto” anche coi denti, dato che per averla l’ha dovuta comprare attraverso il proprio “sforzo (lavoro)”. Anche quando la eredita, vale lo stesso discorso, poiché in tal “caso” lo sforzo l’hanno fatto i genitori o chicchessia. Anche quando il discorso denaro non è un problema e di case ce ne sono più d’una, l’individuo “non molla l’osso” = difende il proprio reame, cingendolo di “mura” come già anticamente per il castello del… “potente”, che riusciva a fungere da polo attrattivo/“protettivo”, anche al di fuori dello stesso (in quanto simbolo di…), facendo convergere indirettamente l’essere “a Massa”, che in cambio - ovvio - doveva un po’ tutto al “proprio” signore.
Cosa che in seguito darà luogo al concentramento cittadino, con l’area del castello che ne diviene il “centro” anche se non sempre posizionato centralmente rispetto alla pianta dell’abitato.
La gerarchia diviene ufficiale anche in ambito di “modernità, evoluzione, progresso, libertà, democrazia, diritto, educazione, lavoro, credo, etc.”, essendone la struttura portante, anche se non la spina dorsale che si piega, ubbidendo a “norma di legge”.