mercoledì 20 febbraio 2019

L’essere generatore automatico di persone inesistenti.



Tu” ci sei ma (ma) non esisti.
Tu esisti ma (ma) non ci sei… poiché nell’AntiSistema (che auto rigenera tutt3 ciò che meglio l3 serve).
Ti sfido a trovarmi uno spuntone.
Quello a forma di vertebra di molfetta. Non l'hai visto?
Avanti, dimmi com'è fatta una molfetta.
Ho detto ‘vertebra’. È dentro, non si vede”.
I corti di Aldo, Giovanni & Giacomo
Quando qualcosa è interiore, è intern3… è dentro
Quindi “non si vede”, dall’esterno. 
E quando qualcosa “non si vede” dal luogo comune che diventa prospettiva unic3 (credo, fede, realtà apparente – seppure fisic3 – manifesta), allora, sembra che non esista nemmeno (seppure continua ad esserci). 
Le vertebre sono interiori, per cui? Non ci sono? 
Esistono, eccome, invece… avendo funzione, scopo e significato. 

Ora, in un “universo” che si può definire “ad immagine e somiglianza = che ha memoria, poiché continua ad auto riproporre modelli di vita, in quanto a riflessi(one) di ciò che funge già da dima (ovvero, secondo modalità di funzionamento frattale espansa = memoria)”...
tale fatto “interiore”, sino a quale livello giunge, in termini sostanziali?

martedì 19 febbraio 2019

Dai un nome e indica.



(Nel) “qua (così)” è tutt3 un camuffare (nascondere, non-apparire), adattarsi (sopravvivere), copiare (ad immagine e somiglianza; squadra che vince… fa tendenza, stile di vita). Perché
Perché esiste l’essere “dima”, l’essere “campione” e l’essere “di/in serie (produzione)”. 
Ovvero, c’è un processo che – se isolat3 in un certo ambito – non si esiterebbe a chiamare (e riconoscere) come “industriale”. 
E quali caratteristiche avrà mai tale modo di fare, se non tutt3 ciò che sembra dettaglio, senza lasciare nulla al caso. Dunque, sopravvivi poiché è, chi è, l’ambiente che te l3 fa credere, per mezzo dell’esempio comune che non puoi proprio mettere in dubbio. 
Di fatti, prima o poi chiunque muore. 
Ergo: 
ci si deve “difendere”, al fine di evitare che tale “momento” giunga prima di quando “è già previst3” che debba accadere. 
Sapendo che devi morire, come potrà essere l3 “vita” che ti rimane, anche se si tratta di “attendere” un secolo? 
Non potrà che essere all’insegna di tale “paura” che, parimenti all’altr3 grande “babau”, ovvero il “è già success3”, intensificherà l’effetto collaterale “a valle (a Massa)” dell’auto sopravvivere.
Dove?

lunedì 18 febbraio 2019

Nulla di nuovo. Niente di serio.



Quando dipendi, sei da/in una cert3 inclinazione. Dove? Nel piano inclinato che si è già format3. Nella “gravità” della situazione, in gerarchia; qualcosa che si presta egregiamente per il controllo da/in remoto, wireless, non localmente, ubiquamente, in leva.
Ossia, una sorta di “capacità di delegare (nella struttura ambientale, che trasmette, veicola e diffonde tale segnale portante assolutamente indimostrabile, secondo il paradigma – guarda non caso – in atto)”. 
Immagina come/cosa fa chi, ad esempio, amministra grandi multinazionali:
quasi non esiste, ma c’è
ovvero, auto ricorre proprio a tale forma di controllo retro ingegnerizzato
usufruendo della forma organizzata proprio in tal senso
come acqua che discende dalla cima, ma non mettendo in rilievo ogni… rilievo (se non a livello significativo, di cui però te ne devi accorgere auto decodificando “formularmente”).
Il livello “significato” è informazione (memoria infrastrutturale) ambientale, che auto ricircola “dentro”, utilizzando tutt3 in quanto a megafono per la distribuzione, copertura, polarizzazione e saturazione della versione forma-mondo (realtà manifesta) “qua (così)”, dal punto di sospensione del funzionamento.