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"Chi è contro l'industria è contro il Paese…”.
Vincenzo Boccia
Prs/Sar Askanews 3 dicembre 2018 Link
Se (se) tu fossi “formulare”, l’espressione sopracitat3 sarebbe più che sufficiente per farti essere cert3 del giro del fumo (nel) “qua (così)”.
Per la verità, sarebbe sufficiente anche la logica, ma (ma) lo sai che nell’AntiSistema funziona diversamente. Quindi, non è che “non sai” bensì “non puoi”.
E, tutt3 ciò, in qualcosa che d’assieme si professa liber3 e democratic3, dove la legge tutela chiunque da chiunque (come una sorta di tutt3 contro tutt3, a favore di chi si ritrova al di fuori del coro, in quanto pilota wireless delocalizzat3 e, dunque, compresente immanifestamente):
tra i due litiganti…
Com’è possibile che, ancora nel 2018 (quasi 2019), devi sentirti dire frasi “razziste”? O sei con me/“me”, oppure…?
Forse non hai presente il significato onnipresente in tale ambiente mentale e cioè:
osserva 3l passato, per ricordare la sostanza che difficilmente si smaltisce se non apri definitivamente ogni “porta e finestra”.
Allora, l'omeopatia funziona veramente.
I simboli delle grandi religioni monoteiste sono in cielo, sono stat3 ispirat3 (rifless3) dal/nel (attraverso) “cielo”.
Ma (ma) “chi” è il… cielo?
È inutile negare che la Massa è come un carro governat3, al traino, d3 chi in un cert3 qual modo riesce ad esserne come... locomotiva (pilota).
Del resto (nel) “qua (così)” le cose funzionano secondo prassi, che “è” destinazione d’uso, ovvero, comando, ordine, governo.
E solitamente, tendi a credere a ciò che attraverso gli occhi giungi a “vedere”; qualcosa che ti sembra un processo mentale, dal momento in cui riconosci (perché ti viene riconosciut3) una cert3 intelligenza.
Tuttavia, ci sono dei “segnali” che ti indicano la “natura” del tutt3, nel quale “sei”.
“Qua (così)” reciti. Te ne puoi rendere conto, quando - ad esempio - assisti alla trama di un film, dove osservi (ma non ti accorgi) che chi ci lavora dentro, recita.
Non solo:
in quale maniera rimbalza tale informazione?
L3 puoi vedere molto bene nei film polizieschi, quando avvengono gli interrogatori dei presunt3 colpevoli (nella fase di investigazione, raccolta delle prove, del movente, dell’alibi, etc.). In quell’esatt3 punto della trama, avviene il braccio di ferro tra le parti, mentre ognun3 recita doppiamente (nel film e nel film dentro al film):
chi mente, sta recitando due o più volte.
Dalla prospettiva di col3i che assiste, da fuori, allo scorrimento della trama, lo sai che la tal persona è colpevole ma (ma) fino alla fine, del/nel film, non viene dimostrat3.
Per cui, i dialoghi avvengono tra persone che fingono di essere chi non sono e, nella recita, tra lavoranti che simulano di essere chi non sono, mentendo (come nel “caso” di chi è colpevole ma deve essere ancora dimostrat3, oppure, come quando un agente è corrott3, un avvocato difende gli interessi del più forte, un magistrato fa il doppio gioco, etc.).
Ossia, anche lì dentro va in onda proprio ciò che continua a succedere nella “vita”, nell’AntiSistema (ad immagine e somiglianza).