lunedì 23 ottobre 2017

Qualcosa che è qualcun3, che è qualcosa, che è…



Il tempo è un cerchio piatto…”.
True detective
Con la “scusa” della trama da film, qualcosa/qualcun3 ti dice qualcosa, che devi decodificare “nel nome del significato…”. 
Perché non è cambiato niente, da quando avevi l’usurpatore in casa.
Quando pensi che le cose abbiano iniziato a cambiare di nuovo?...
Quello che volevo cercare di capire è che cosa vuoi comunicarci. Quale è il messaggio?
Non c’è nessun messaggio. Questa sono io…
Chi diavolo l’ha detto che devi capire. Perché dovresti?...”.
True detective
Già:
 “perché dovresti” capire (ricordare, accorgerti)?
E, poi, esattamente “di cosa (chi)”? 
Bè, della ragione fondamentale
Di nuovo: 
“e che cosa (chi) è”? 
Del motivo attraverso il quale, sei (ed esiste il…) “qua (così)”. 
Ti anticipo:
“che cosa è il ‘qua così’”?
È la realtà manifesta che (ne) consegue
L’esito, l’effetto collaterale, la “dipendenza”, il “a valle”, etc. 
“Ma, esiste una sola realtà. Prendere o lasciare”. 
No, davvero: 
sei portat3 a credere che sia solo... che “così (qua)”. 
Ma (ma), adeguandoti a questo pensiero virale, non fai altro che “vendere la tua anima” al peggiore offerente, che assume per intero – come una proprietà privata – il globo (la realtà manifesta, il “qua”), facendone a propria “immagine e somiglianza”… il “così”.

venerdì 20 ottobre 2017

Questo è un mondo in cui mai niente viene risolto.



Il Bollettino ha per titolo una citazione, ma davvero credi che sia solo una citazione?
Davvero credi che nelle “trame” di questi… prodotti, ci sia solo ed esclusivamente “fantasia”?
Di più, c’è “imitazione”
Viene, infatti, imitata (replicata e resa commerciale) la realtà manifesta “qua, così”; e più c’è del torbido, tanto più sembra far presa (a livello d'interesse commerciale). 
Questo modo di funzionare - per quanto risulti incomprensibile - è reale, ossia, significa qualcosa. 
Ha una certa portata che, nell’era globalizzata, vale a dire… essere capace giurisdizionalmente, ormai, di raggiungere il globo intero (potenzialmente). 
E, capirai che, con un simile palcoscenico a disposizione, infiltrare del valore aggiunto tra le pieghe della trama anche più dozzinale, equivale a permettere il passaggio di informazione sottile, relativa allo status quo “qua, così”. 
Chi si sta preoccupando di portare avanti una simile realtà?
Probabilmente, nessun3. Eppure, tant'è...
Nel senso che, potrebbe essere un fattore inconscio.
Immagina:
per essere sempre più “originali, brillanti, pungenti, interessanti, coinvolgenti, avvolgenti, attuali, etc.”… le trame necessitano sempre più di “individui che siano in grado di riportare l'imitazione della realtà 'qua così'…”.
Ergo, un certo tipo di “mente” trova lavoro in tal senso, poiché il suo prodotto “funziona”, in termini di botteghino (rientro sugli investimenti). 

giovedì 19 ottobre 2017

L’Arte della guerra è arrivare a renderla simile alla pace ed alla libertà.



Il collo di bottiglia mentale è un “problema” se (se) il processo delle informazioni è di tipo sequenziale, lineare, temporale. 
Quando, in/per un dato “punto” devono passare - insieme - infiniti dati e sfumature e… l’abitudine del passaggio è (in) una logica che in un certo qual modo (senso) costituisce la prima ragione (intreccio) del… problema (problema... che è, e rimane, tale, dalla prospettiva della eccezione che non intende confermare la regola, ovverosia, che non intende essere/divenire “parte della nave”, assimilat3, disassemblat3 e ri assemblat3, etc.). 
Il “problema” non è il numero dei “pensieri (idee)” che devono passare da… ma (ma) il modo attraverso il quale li processi tutti quanti d’assieme, essendo - la mente - un dispositivo adatto a/per qualsiasi “modello computazionale”, anche quello che “ora” non ti sembra esistere nemmeno.
Esistono algoritmi in grado di “semplificare” operazioni che richiedono, tradizionalmente (sino a quel “punto”), una infinità di pazienza (attesa, vuoto). Logiche altre che esistono all’ombra di ciò che emerge come “normale”
In questo Spazio (Potenziale) Solido è emersa la “logica” AntiSistemica. Non solo:
al fine di accorgersi dell’AntiSistema
si è sviluppata (ritrovata) l’analogia frattale espansa “formulare”
senza per/con questo averl3 prima studiata o messa a punto, dato che - invece - si è “solo” trattato di metterla a “fuoco”, ossia, di assumere una certa auto configurazione (atteggiamento) dettat3 da intuizione, sensibilità, epica… singolare.