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“È il nostro mondo… incertezze, nuance…”.
Manhattan
Tutt3 è (non solo “qua, così”) rientrante ed appartenente al “livello” del tal “contesto”.
Anche quei “valori” considerati più… “spirituali”.
Ad esempio, la consapevolezza… è una “unità di misura” che va dal livello minimo a quello massimo (laddove definire “minimo e massimo” dipende, a sua volta, dalla prospettiva che incarna la singolarità e, sopra a tutto, quella che deriva dall’assieme, che è – “qua, così” – a sua volta, la conseguenza della prospettiva sotto dominante).
Ergo, come puoi effettivamente “non avere dubbi”?
Certo, “viaggi” attraverso ogni certezza scientifica (deviata) che, tuttavia, auto descrive “per te”, un percorso ricco di reazioni piuttosto che di scelte sovrane.
Ma (ma) tali “certezze”, a ben osservare, sono ritagliate in qualcosa che complessivamente sfugge, tanto è vero che esiste anche la religione e l’immagine di Dio (laddove la scienza si ferma e/o non ha ancora una teoria dimostrata, subentra e si affianca, a completare il paradigma, proprio la religione. Anche se ti sembra che "venga prima" la religione).
Attorno a quali “cardini” ruoti e, quindi, sei apparentemente liber3 di…?
Ce ne sono molti, ma (ma) anche questo aspetto è apparente (essendo tutt3 gerarchico e determinato da un solo, unico, “punto/momento”). Per cui, apparente è:
sia che sei liber3 di…
sia che hai compreso che…
Allo stesso tempo/modo, esistono dei “segni” di questa “tua” condizione “qua, così” e… di ciò che ti “auto” mantiene in questa “forma sociale ‘qua così’”.
Uno di questi segni è, ad esempio, la compresenza di “segreti”.
Quando esiste anche un solo segreto, il significato è rintracciabile “attorno” a questa massima:
qualcosa (qualcun3) ha già preso un vantaggio sul resto dei propri simili.
Quando ti senti “al sicuro”?
In molti “casi”, il solo saperti ben distante da un certo ambito (zona) “contaminato e contaminante”, ti fa credere – anche – di non subirne gli effetti nefasti.
Ma (ma), ad esempio e non casualmente, se (se) affronti tale questione dalla prospettiva della “radioattività” e, dunque, della presenza di (ex) siti di produzione nucleare, il discorso “distanza” va sostanzialmente “a farsi benedire”.
Perché, un simile tipo di “attività” ha una caratteristica d’irraggiamento a giurisdizione planetaria e su scala temporale potenzialmente illimitata (se confrontata al periodo medio di “durata” della vita umana).
Se non ci credi, ottieni le informazioni in maniera indiretta.
Ad esempio, traendole da documentazione liberamente fruibile in Rete.