lunedì 6 marzo 2017

La riformulazione.



La memoria è tenace. A volte non si può reprimere…”.
Incorporated
La memoria è una caratteristica del Sistema (tri-unitario) frattale espanso. Non a caso, infatti, in questo spazio (potenziale) si narra della memoria frattale espansa e non più della convenzionale “memoria (luogo comune di ricevimento dell’indottrinamento “qua, così”)”.
Progressivamente, l’umanità ci arriverà ma (ma) in quale maniera?
Sai, ti possono dire di tutto, senza –per/con questo – farti “avanzare” di un solo passo, nella direzione originale tua/umana d’assieme.
È una vera e propria “arte”, quella di “non tenerti più all'oscuro di nulla… auto mantenendoti – sempre – nella stessa configurazione che, per secoli, è stata contrassegnata dalla strategia opposta, ossia, dal buio della ragione, nella mancanza di informazione diretta, ufficiale, unica, etc.”…
Ora”, l’informazione ti viene data.
Le scuole sono aperte a tutt3, anzi, sono obbligatorie sino ad una certa età.
I Media la diffondono ovunque, comunque e quantunque… tanto che “non te ne fai più niente, nello specifico, nel dettaglio della situazione, in quell'ambito a forma di cuore, che è il nocciolo della questione”.
L’informazione è talmente vasta ed abbondante, anche “qua, così”, che hai necessità di smettere di acquisirla... anche senza fare nulla.
Essa è divenuta il simbolo dello scorrere continuo del pensiero, dentro a/di te. Un flusso ininterrotto di “news”, che scorre automaticamente, prendendo spunto da ogni e qualsiasi situazione, ambito, vicissitudine, ricordo, immagine, e ancora pensiero, etc.
Qualcosa che non controlli, allo stesso modo del fluire emozionale.

venerdì 3 marzo 2017

La complessità che serve.



Cosa è “complesso” e cosa “è”semplice
Se ricordi il Bollettino “Inconscio”, sei alle prese con lo stesso ambito che, sostanzialmente, è questo:
se c’è un segreto
esisterà l’inconscio (il “luogo/modo” attraverso il quale riporlo in tutta sicurezza e, sopra a tutto, la conseguenza ambientale frattale espansa, di ciò che “è già successo” e, dunque, viene segnalato per caratteristica di simbolismo sostanziale frattale espanso)…
Allo stesso modo, la semplicità è “assenza di segreto” e, per contraltare, la “complessità” è compresenza di segreto, alias, “qua, così”… di compresenza immanifesta dominante (il “segreto”).
Allora, osservando tutt3 da una simile centratura a tutto tondo by la “formula” (che non è solamente una prospettiva), è talmente chiaro quello che continua a succedere “qua, così”, che lasciare che continui a succedere è, di più, una forma di incanto, di possessione, di ipnosi collettiva… causale, ossia, ragionata, intelligente, perfetta, sensata, etc. per quanto riguarda la ragione fondamentale che ispira ed alimenta una simile condizione e destinazione globale d’uso.
“Vedendo” in questa maniera, allora, tutto ritorna “semplice”, inglobando la complessità in un indotto, necessario affinché la semplicità non venga più notata e ricordata.
È, infatti, semplice (alla portata di tutt3, anche se “qua, così”) che 1) la realtà manifesta è dominata, 2) tu sei dominat3 e che, quindi, 3) tendi a sopravvivere in qualcosa che ti limita, delimita, disinnesca ed auto mantiene in uno stato di schiavitù da non riuscire proprio né a credersi, né tantomeno a dimostrare

giovedì 2 marzo 2017

Sull’esperimento.



L’immagine può “dire (rappresentare, incarnare, evocare, etc.)” di più di una intera enciclopedia, di un saggio, di uno studio, di quello che vuoi. Perché?
Perché, tale è la natura del simbolismo sostanziale frattale espanso... e la mente coglie degli aspetti particolari che rientrano nel campo dellinsieme d'assieme (qualcosa che va al di là della facciata convenevole apparente, frutto di una “appartenenza più o meno conscia”).
Un tipo di “insiemistica” che la scienza esperta deviata, ha tentato di mettere a fuoco, osservando la questione attraverso una certa, e data, mono prospettiva angolare. 
È come se, al fine di studiare un fenomeno, costituito da una infinità di altri complessi, si omettesse di approfondire la questione simbolic3 sostanziale frattale espansa, sia delle parti che dell’assieme. 
Detta così, sembra che la frattalità espansa sia già una materia universitaria. Vero?
Sembra (sembra) che… essa costituisca già il caposaldo, attraverso il quale s’inquadra e penetra il significato di tutto il resto, che è “solamente conseguenza (seppure 'creazione')”.
Infatti, lo sembra, ma non lo è (ancora), pur essendo e dunque “è (già)”…
Se (se) al posto della relatività ristretta e/o generale, di Einstein, ci metti la frattalità espansa, che cosa succede