martedì 21 febbraio 2017

Luce.



Abbiamo vinto. La gente non è più interessata ai propri diritti civili. È interessata al tenore di vita. Il mondo moderno, ormai, ha abbandonato le idee di libertà… Preferisce obbedire…”.
Assassin’s Creed
La “provocazione” è servita, in un mix di sostanza ed apparenza “alla quale non puoi dire di no”. Quale tipo di “preferenza” c’è in tutto ciò? Quale interesse, diritto ed… abbandono?
Colui che lungamente medita, non sempre sceglie la cosa migliore…”.
J. W. Goethe
La “scelta”... tra quali possibilità esiste “qua, così”?
Puoi, forse, scegliere quale tipo di vita condurre?
Oppure, puoi solamente scegliere un in-certo “indirizzo”, tra tutti quelli che sembrano già unicamente esistere…
Qualcosa ti “precede”, e s’avvantaggia di un certo “anticipo” – che di per sé non può fare nessuna differenzain grado, nell'attuale paradigma “in corso d’opera”, di farti segnare il passo, non visto che:
“ti ha”
poiché
ci sei dentro (senza memoria)...
Qualcosa costituit3 da una teoria, sulla/nella quale – poi – si sono auto innestate tutte le altre. 
La “teoria dominante”, ha reso la realtà manifesta “qua, così”, una forma normalizzata a partire dalla dima gerarchica/piramidale:
qualcosa che - sin già, proprio, a partire dalla figura che "evoca" - mette in evidenza persino la necessità di una ragione fondamentale – o pietra angolare (vertice distaccato) – “a monte” di tutt3.
Se (se) la gerarchia è tanto diffusa, ambientalmente, significa – a livello di simbolismo sostanziale frattale espanso – che deve esistere il nesso causale, originale, con la relativa (assoluta) fonte di riferimento unic3 ed univoc3, al di là di ogni dubbio, smarrimento, confusione, stress, ambivalenza, nebbia, teoria alternativa, etc.

lunedì 20 febbraio 2017

Il “conosciuto non pensato”.



Cosa pensi? Dipende dal “come pensi”.
A cosa importa “cosa pensi (ricordi)”, se non sei consapevole dell’orientamento che dai a tutt3, poiché sei – prima ancora – te stess3, già orientat3.
Da una simile “non situazione”, si manifesta conseguentemente il “resto dell’elaborazione”. Qualcosa che succede, in automatico, senza che tu ne sia pienamente consci3, una volta che il processo è auto implementato, avviato e… cronicizzato (non importa la presunta “diversità” apparente).
Ciò che “oggi” è opportuno fare, è svelare tutto il pregresso, ossia, l’opera che ha avvolto la globalità, mondiale, facendone un tutt'uno. Comprimendo la comprensione, attraverso una modalità “nascosta”, concepita proprio per 1) rivelarla, 2) "apparire", 3) guidare (mentre sei guidat3). 
Qualcosa che... “è servit3 molto tempo, per auto installare ‘qua così’”, ossia, per renderl3 “pilota automatico”.
Il pensiero è guidato dalle idee, che si formano per auto ispirazione, tratta dall'ambiente.
Blair torna in campo:
bisogna cambiare idea sulla Brexit
Link 

venerdì 17 febbraio 2017

Fake.



L’unica cosa certa è che è stato piantato lì, 4 milioni di anni fa.
Bé, devo dire che avete scoperto qualcosa di importante…”.
2001: odissea nello spazio
L’”unica cosa certa”? Sì; nel film. 
Nella trama, a cui puoi assistere come se “fossi nella testa di ogni recitante (compres3 quei personaggi che, convenzionalmente ‘qua così’… è impossibile sapere cosa pensino di ‘fare’)”.
Senza segreti, se non a livello di "colpo di scena finale (tutto un dire, non c'è di che)".
Nella “tua” realtà manifesta – sempreverde – invece, le cose vanno diversamente e, tu, non conosci questi “particolari portanti”. Non sai e, se sai qualcosa, è perché “te l’hanno dett3…”.
Una scoperta del genere, non ti verrà mai, “qua, così”, riferita – nella forma esatta che “è”, e rappresenta il tal ritrovamento, la tal identificazione, etc. 
Che cosa è "vero/falso", ormai?
Un bel decolletè? Un viso che non invecchia mai? Ciò che ti permette di realizzare, ad esempio, Photoshop? Una sontuosa prestazione sportiva? Ciò che appare, dunque.

  
Sei nella società dell'apparenza.


Dunque, se (se) riesci – più che ad analizzare – a decodificare ambientalmente attraverso il “punto fermo, della ‘formula’”, il significato (che cosa significa) del simbolismo sostanziale frattale espanso, contenuto ed aviotrasportato sempre, ovunque e comunque (anche “qua, così”) attraverso qualsiasi fatto, accadimento, oggetto, soggetto, etc. …, allora ti accorgerai che la forma reale sociale globale, di “appartenenza”, è qualcosa che ti racconta verità di facciata, relativ3 all'assoluto – compresente, immanifest3 – dominante.