giovedì 17 dicembre 2015

Il solito distacco "professionale".



(Link al video)
Il mondo non vi aiuterà. Vi aiuterà Dio. A Dio importa di voi…”.
Time Out of Mind
Dasempre” (da quando te lo hanno insegnato, perché “di tuo” non sai/ricordi nulla. Infatti, cosa “sapevi” appena nato. Di più, “che cosa ricordi di sapere, appena nato”?) “qua, così”la comunità “meglio organizzata (quella solitamente più… pronta alla guerra, ossia, quella intenzionata ad invadere, conquistare, possedere, combattere, dominare, etc.) ha avuto la meglio su tutte le altre
  
Come ti spieghi, altrimenti, "gli imperi (oltre al significato frattale espanso, relativo alla compresenza del Dominio)"?
Non solo; da questa prospettiva, allora, tutto il “sapere (lo “sviluppo sociale”) deriva da una condizione di base (di partenza), definita da una propensione alla sopraffazione altrui.
Questi tempi, sono figli di quel tempo (che non è mai passato di moda ma, solo finito nel "tuo" dimenticatoio).
Che cosa significa, dalla prospettiva frattale espansa?
Che una simile condizione generale (sì, perché, virale. Dal momento in cui, ogni comunità ha dovuto “per causa di forza maggiore – il sopravvivere”, dotarsi della medesima “attitudine alla guerra, alla difesa, alla violenza, etc.”) è “la caratteristica dominante, ‘qua, così’”.
Capisci? Non “una” caratteristica. Ma, “la” caratteristica.
A livello frattale espanso, tutto ciò significa - senza ombra di dubbio - che, 1) non essendoci casualità, 2) esiste, allora, un principio ispirante e 3) dominante, che 4) la "legge, strumento e memoria frattale espansa" replica, per 5) funzione/programmazione nativa, 6) nel medesimo ambito reale manifesto, 7) provvedendo a rendere tutto “simile a sé (specchio riflettente il Dominio)”.
La "caratteristica" è frutto dell’opera d’espansione frattale, “ad immagine e somiglianza” del Dominio (a capo dello status quo).
È il Dominio ad essere la “tua” fonte di sapere/ricordo.
   

mercoledì 16 dicembre 2015

Stabilmente in orbita, attorno alla caratterizzazione...



"Piove sul bagnato: lagrime su sangue, sangue su lagrime...".
Giovanni Pascoli

"When it rains, it pours" (Quando piove, diluvia)...
Stabilità... Stop tassa sugli yacht...
Link
  
Legge di stabilità, fondo risparmiatori, Sud e sicurezza, le novità... stop alla tassa sugli yacht che era stata introdotta da Monti...
Link

Ciò che s’imprime in te, è quello che – in definitiva – “deve succedere”.
La "legge d'attrazione altrui: la altrui intenzione dominante".
La “tua” alimentazione quotidiana, perpetua, unica.
In una realtà manifesta, come quella che credi di conoscere (ma che non… riconosci), non c’è spazio alcuno per l’imprevisto.
Perché, tutto è – all’inverso – previsto, essendo un progetto emanato dalla prospettiva (orbita centrale) di una “dominazione”.
Se ci fai caso (e se ci… credi), sono proprio tutti quei “dettagli”, che presi da soli non sembrano significare nulla di particolarmente importante e che, se presi d’assieme, invece, passano a formare un quadro complessivo dall’aspetto diametralmente inverso, rispetto a ciò che sei portato/a a “pensare”… sono proprio tutti questi dettagli, che ti parlano una lingua in codice (che SPS ha riconosciuto/ricordato per quella che “è”, e che ha chiamato “frattalità espansa”, tanto per avere un termine risonante... comune, di riferimento).
Una interfaccia “naturale” - tesa tra te e te ed il reale manifesto (dietro al quale si cela il Dominio) e la Massa, presa individuo per individuo – è il codice.
Qualcosa che è sempre alla tua “altezza/capacità/potenziale” ma, che per essere compresa, necessita che tu te ne accorga.
Se, infatti, vieni bloccato ad un simile livello chiave, allora il processo di accortezza e, poi, di decodifica (che richiede attenzione, coerenza, lungimiranza, apertura mentale e prospettiva, centralità propria, idee chiare, etc.) risulta come “auto bloccante”.
Cioè, continui a non accorgerti nemmeno dell’avvenuto “blocco”.
 

martedì 15 dicembre 2015

Fermi nella sostanza (tossica).



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Che cosa c'è, "dentro". E, dunque, "che cosa sai"?
Osho… fin dalla più tenera età si pone nei confronti del mondo come spirito libero. Insofferente a regole e a norme imposte, rifiuta perfino la fede della famiglia, di religione pianista, e sfida sempre e comunque il potere costituito e chi lo rappresenta.
La sua ricerca della verità raggiunge il culmine all’età di ventun anni, il 21 marzo 1953. Quel giorno, Osho vive nel proprio essere la più alta vetta di consapevolezza sperimentabile dell’uomo: l’illuminazione.
Descritta in Oriente come “l’istante in cui la goccia si fonde nell’oceano, nell’attimo stesso in cui l’oceano si riserva nella goccia”, per noi è più facile comprenderla come “la totale rottura e la caduta delle maschere con cui comunemente ci si identifica, per sopravvivere, e attraverso le quali si vivono la propria vita e i rapporti con gli altri, perdendo la capacità di mettersi in contatto con la realtà dell’esistenza”.
Questo suo aprire gli occhi sulla realtà dell’esistenza, quando non sia condizionata da immagini mentali e non sia distorta da emozioni o proiezioni, da desideri o speranze, lo spinge a voler invitare gli altri esseri umani alla stessa esperienza…
Il Libro Dei Segreti - Osho 
Che cosa c'è, "dentro"?
  • quando non sia condizionata da immagini mentali
e
  • non sia distorta da emozioni o proiezioni, da desideri o speranze...
Osho è divenuto, nel tempo, un vero e proprio mito.
E, in quanto tale (e per ogni altro “caso”), SPS ne prende le debite distanze… visto che, SPS non ha conosciuto personalmente Osho.
Del resto, “qua, così”, lo sai come vanno le cose, “tutte le cose”.
No? Come vanno? Vanno esattamente “dove devono andare”.
E, cioè, conseguono alla corrente dominante, nel piano inclinato che spinge tutto verso l’unica sostanziale direzione, che è obbligato - dunque - a percorrere, nella “massima ed apparente, libertà discelta, senza autentica alternativa”.