giovedì 12 dicembre 2013

Una presenza tonificante.



Agire e pensare come tutti non è mai una garanzia e non è sempre una giustificazione.
Marguerite Yourcenar
Questa espressione fotografa molto bene cosa si "ricava" nel seguire le orme della Massa; ad essere parte della Massa e dunque ad essere Massa.
Il filo elettrico della “massa”, scarica a terra gli eventuali sovraccarichi della rete.
La Massa è l’ultima “ruota dentata” del motore di composizione 3d; un motore wireless, il cui “pilota” non è presente nel campo del visibile (è non visto).
È difficile da dimostrare questa verità, in quanto ogni individuo si vanta:
di essere libero
di avere dei diritti
di essere padrone di se stesso.
Vero? Vero! Tuttavia, come mai allora si passa tutta la Vita a lavorare “sotto padrone”? He. He…(perchè "piace"? See).

Non vale? È un colpo basso? Per nulla, perché il “lavoro nobilita” e il lavoro è un diritto. Ti hanno convinto di questo, tanto che reclami un lavoro, ossia, vuoi qualcosa che "non ti piace", tanto da accontentarti persino della prima "cosa che viene".  


Cioè, ogni individuo cerca un lavoro perchè ne ha diritto (serve). Il primo articolo della Costituzione ha messo nero su bianco questa verità.
Come a dire che: la schiavitù si è trasformata nel suo appellativo, ma non nella sua essenza.
 

mercoledì 11 dicembre 2013

Oltre.


 

Questo articolo è come l’Araba Fenice: rinato dalle proprie ceneri grazie ad una “magia” di Word
Ciò, frattalmente, cosa dimostra? Che tutto ciò che viene creato (ciò che era o che fu) risiede sempre da "qualche parte" e, se questo vale per un computer, a maggior ragione vale per un essere umano:
la memoria è molto di più, rispetto a quello che pensiamo/non ricordiamo (compartimenti, dipartimenti)...

Ecco quanto è ritornato dal Mondo dell’oblio…



Fissa lo specchio come se guardassi in una finestra aperta, ma non fissare il riflesso (tu)…



Lì dietro, dietro allo specchio… c’è “qualcuno/qualcosa”. Non esattamente come osservato nella medesima scena del film Truman Show ma… quasi.

In casa tua non ci sono persone dietro allo specchio; non c’è nessuna stanza segreta dietro allo specchio. Ne sei sicuro perché c’è solo la parete, che divide la stanza dello specchio da quella adiacente.
Non è “dietro allo specchio”, ciò che devi fissare.
Non sei tu che devi fissare (riflesso).
È lo specchio che devi fissare ma, nella maniera in cui metti a fuoco un autostereogramma:
facendo il fuoco oltre alla superficie verticale dello specchio, appunto, proprio come se guardassi al di là di quello che metti a fuoco usualmente (tu). È un comportamento che non si mette in pratica mai… Perchè "non serve", "non ha senso"...
L’oltre orizzonte si cela al di là dell’orizzonte a cui si è abituati a fare riferimento. È come osservare con la “coda dell’occhio”: quanti segnali strani e sfuggevoli sfrecciano furtivamente, quando si “guarda senza guardare”, di “traverso” e senza particolare emozione (quasi casualmente).
  

martedì 10 dicembre 2013

Con il consenso di tutti.


 
"Tube geometry"- Harald Hoyer
Due giorni fotocopia; intensamente vorticanti attorno alle difficoltà. Questo è un promemoria "ComE"... C'è stato un reset, il ripristino di un punto del sistema operativo precedente al "Mi dissocio".

Quello che occorre è accorgersi con consapevolezza e "ribadire il concetto" (intenzione)!

Se ognuno di noi è “un Creatore e tutto quello che intende si realizza”, perché la maggior parte delle persone ha il contrario di quello che “vuole”?

Fra l’altro, perché esistono livelli di “maturità” diversi.

Basta osservare frattalmente le fasce di età dell’essere umano, nella fattispecie, mantenendo come centrale l’asse longitudinale della:
maggiore età (i 18 o i 21 anni sono un codice simbolico; in realtà ognuno “matura” in funzione di un proprio status individuale).
Presi nell’insieme, gli umani 3d, sono “prevedibili”… dal punto di vista di una presenza superiore (se non altro per “prospettiva/panoramica”). Non si tratta, dunque, di una maturità di una parte sull’altra, ma di un mix di fattori, all’interno del quale c’è:
  • maturità (evoluzione spirituale, consapevolezza)
  • prospettiva (evoluzione mentale, intelligenza).
I due aspetti non sono, evidentemente, la stessa cosa. Così come la maturità può essere di un tipo ma non dell’altro (se non si segue l'onda di polarizzazione):
  • maturità, nel senso di “maggiore età”; una tappa sincronizzata nell’(Anti)Sistema
  • maturità, nel senso di “maggiore Presenza Centrale Sovrana”; consapevolezza.
In definitiva, non si finirebbe mai di fare dei distinguo, avendo la presunzione di analizzare le 3d dal punto prospettico delle sole 3d:
si rientra nel loop scientifico dello “spaccare in continuazione l’atomo, alla ricerca della componente di base della materia”.
Un qualcosa che “non finisce mai”…
La mente dell’osservatore (scienziato), lavorando secondo programmazione indotta ed inconscia, e convinta della frammentazione potenzialmente infinita della materia/energia, ricerca nella stessa maniera qualcosa che è infinito e, dunque, che non è possibile trovare nella sua “essenza”:
la ricerca dell’indefinito è la ricerca nell’infinito.
La necessità di certezze, su una base incerta, spinge nel loop della ricerca infinita.