Denis Diderot
Ti sei mai accorto di quell’imbarazzante ordine interiore che, puntualmente, caratterizza l’imballaggio di un prodotto (organizzazione) – tipicamente elettrico/elettronico. È un tipo di ordine “imbarazzante”, per la sua metodica, funzionalità, precisione anti spreco di spazio e strategia a monte… soprattutto se paragonato a quell’ampio ma apparente “disordine”, che caratterizza la percezione del vivere sociale (disorganizzazione).
È come se, allo stesso Tempo, tutto è sia ordinato che disordinato.
Chi è al corrente delle metodologie di packaging relative alla fase di prevendita e pre trasporto di un prodotto? Chi, fisicamente, esegue il lavoro? Macchine o umani?
Lo sa solo chi è un diretto interessato:
- imprenditore
- quadri ed operai specializzati
- funzionari esterni.
Oppure chi è indirettamente interessato:
- studioso
- appassionato.
Tu, qualora non rientrassi in queste sommarie categorie, che cosa rappresenti?
Il “consumatore” del prodotto, così ben disposto nel suo contenitore.
Quando lo compri ed apri la scatola, la perfezione dispositiva che lo annuncia è pressoché perfetta.
Tutto è organizzato in maniera tale da ridurre l’ingombro e garantire la sua “sicurezza”.
C’è una “garanzia” all’opera. Una promessa.
La cosa “imbarazzante” è che una volta disimballato il tutto, difficilmente si riesce a ricostituire quell’ordine spezzato dal tuo intervento (osservatore).