mercoledì 7 novembre 2012

Professionisti vestiti da dilettanti.





- Nella immensità del Cosmo, che esiste da più di tredicimila milioni di anni, c’è una copia esatta del nostro Pianeta. Ma, forse, c’è un altro modo di vedere questo Mondo. Se dovesse verificarsi anche una minima variazione, io guardo di qua e il mio doppio guarda di là, improvvisamente forse tutto cambierebbe e allora uno comincia a chiedersi… che altro c’è di diverso? 
In altre parole è come se una immagine speculare identica andasse improvvisamente in frantumi e subentrasse una nuova realtà. E, in questo, risiede un’opportunità e il mistero. Che altro? Cosa di nuovo? Cosa adesso?

- Ho sentito una teoria in televisione. Pensano che nell’attimo stesso in cui abbiamo visto l’altra Terra, per la prima volta la sincronicità si sia spezzata

Another Earth

In questi giorni di malattia, ho compreso sempre maggiormente che la Massa è paragonabile ad un dilettante e ciò che si cela dietro alla Massa, ad un professionista

La differenza ‘adesso’ è tutta qua…

Avere necessità di prove per credere a quello che gli ‘occhi’ non vedono è dilettantesco. Questo atteggiamento permette al Controllo di avere Vita facile, dal momento in cui le infrastrutture sono interamente nelle proprie mani

Che altro?

È questione di Tempo. Solo questione di Tempo, prima che la Massa, ad uno ad uno, si risvegli. Ma il Controllo lo sa e non lo permetterà tanto facilmente.
La sua resistenza è la forza della Massa. Più questa resistenza sarà forte è più la Massa trarrà potenza. La trarrà da se stessa, visto che ogni forma di energia è stata passivata dal Controllo.

La Massa vivrà di luce propria. A questo stiamo andando incontro…

Ogni futuro fantascientifico datoci in pasto coi film ci dice questo, anche se sembra l’esatto contrario.

Occorre essere dei professionisti. Vedere oltre

- Jack Thursby; questo sarà il suo nome d’ora in poi.
- Mio Dio, sembra la mia stessa vita di sempre.
- Perché la Digicorp ha monitorato la sua vecchia vita e l’ha duplicata. Favorisce la transizione nel diventare un’altra persona.
- Si sbaglia; io non sono più così… Io non dovrei essere così.

- Beh… mi dispiace vederla deluso, Morgan, ma questo è come vede lei Jack Thursby, non come lo vede la Digicorp.

Cypher

Chi ci vede in questa maniera? Noi non siamo così

Sono sicuro che comprendete, vero? Intimamente, comprendete. Al di là del ceto, del patrimonio personale, della propria attività e condizione sociale… comprendete. Ne sono certo…

L’amica Luciana scrive: 'Chi ha messo i filtri a chi?'.
 
Dipende da quale livello osserviamo. Come la prenderemmo, se capissimo che i ‘filtri’ a noi stessi li abbiamo messi ‘noi stessi’? Sarebbe difficile da capire a fondo. Quali implicazioni si realizzerebbero?

Non è forse meglio creare un livello o più livelli intermedi a cui addossare una simile responsabilità?

Alla fine, ciò che conta, è l’individuo. E l’individuo è tenuto nascosto persino da se stesso, pena il decadimento dell’intera struttura. Il film Cypher lo fa chiaramente capire. Quali informazioni segrete si rubano?
 
- È quello che volevi?
- Sì.
- Sei tu. Il file della cripta è stato cancellato. E questa è la sola copia.

Cypher

Siamo agganciati ad un ‘sistema’ che ci ha catalogati e duplicati, veicolandoci su un altro ramo temporale. Terra 2 rappresenta il riflesso di quello che siamo divenuti. Un riflesso che si sta per fondere con la sua sorgente, una semplificazione di ciò che scorre in parallelo, un cambio di prospettiva

La sincronicità è rotta.

La via è libera…

  
06112012 S 0 + 311 Beati Martiri Spagnoli (Le solite mezze verità) -+
 
Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

martedì 6 novembre 2012

Vivere in una scatola.




In un giorno di bassa energia, come questo, mi limiterò a scrivere una citazione e una riflessione:

senza di voi, Io non sono in grado di evolvere. Senza di Me, voi non siete in grado di esistere. Questo è il nostro eterno legame. Fu - ed è - il mio desiderio di evolvere che vi ha dato esistenza. Noi, collettivamente, siamo il vascello di creazione ed esplorazione congiunte. Siamo l’audacia di un viaggio senza mappa e l’energia immaginativa di nuove realtà al di là di ogni immaginazione. Siamo l’immagine di una spirale ascendente, infinita e in espansione che si crea da se stessa segmento dopo segmento. 

Noi siamo inseparabili - ognuno finestra dell’altro.

Le mie benedizioni a voi che incontrate queste parole e le ascoltate nella chiarezza della vostra personalità.

Wingmakers 
 
Se crediamo di essere gli unici viventi dotati di ‘intelligenza’, allora stiamo solo pensando di vivere nell’Universo ma, in realtà, esistiamo in una scatola stipata nel ripostiglio dell’Universo. La Rete ci raggiunge ugualmente secondo effetti di dominazione e sfruttamento.

Ciò che lasciamo, viene preso.

La prospettiva è sempre da livello a livello. Colui che abbraccia i 3 livelli contemporaneamente, può elevarsi al di là della prospettiva stessa.

Allora sarà sempre più evidente il piano nel piano nel piano.

Nulla è per caso.

Dipende anche da noi.

  
05112012 S 0 + 310 Beato Guido Maria Conforti (Un fedele soldato della Chiesa) -+

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

lunedì 5 novembre 2012

Ciò che 'non si vede'...



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Il termine può essere considerato un po' astratto poiché è facile considerare ogni oggetto, anche di uso comune, come facente parte di una infrastruttura più ampia, viene però comunemente utilizzato in alcuni campi specifici...
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Etimologicamente il termine infrastruttura deriva dal latino ‘infra’ e ‘structura’. ‘Infra’ significa sotto, inferiore, che sta al di sotto; ‘structura’ deriva da ‘struere’, costruire. Infrastruttura significa letteralmente costruzione che sta al di sotto, che non si vede… 

Ma ‘infra’ in latino ha anche il significato di ‘tra’, di ‘tramite’: per infrastruttura, quindi, possiamo intendere costruzione che unisce, che lega, che fa da tramite, che mette in relazione
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Il Mondo è una gigantesca infrastruttura.

Lo è da ogni punto prospettico e, lo è, dal punto originale della sua creazione, ossia… ‘serve a qualcosa’.

Non potrebbe essere altrimenti. Da cosa lo si capisce? Da tutto quello che è stato costruito dagli umani…

È una logica frattale quella imperante in SPS. Lo avrete certamente capito, ormai.

A cosa sta servendo, il Mondo, allora? E, a chi sta servendo? A chi serve? Ossia, di chi è servo?

Gli attori sono numerosi; disegnano una spirale gerarchica a strutture piramidali, partendo dal piccolo per arrivare al grande e viceversa. Tutto interlacciato attraverso la senzienza energetica alla base dei mattoni infrastrutturali, che compongono tutto.

Gli Human Bit scorrono all’interno di questa mega infrastruttura, la usano per procurarsi esperienza, per sviluppare valore aggiunto.

Nel corso di questi tre anni, in SPS sono stati identificati vari livelli di attori cardine, ordinati in sequenza di non apparenza diretta, di cui gli umani non sono altro che la punta dell’iceberg emersa alla luce delle 3d.

Sento sempre maggiormente pressante la ferma convinzione, derivante dall’ordine infrastrutturale di appartenenza, che tutto sia perfettamente sotto controllo, cerchia di contenimento dopo cerchia di contenimento. Un costrutto veicolato e veicolante energia come forma di scambio esperienziale.

Le infrastrutture si prestano molto bene al controllo. Lo vediamo usualmente con la rete elettrica, ad esempio: ‘Non paghi? Ti tagliamo i fili’… questo è vero e proprio controllo alla fonte.

Se accade a questo livello, accade ad ogni livello.

Quello che manca, a questo Mondo, è l’affermazione radicale dell’esistenza, presenza e concretezza delle leggi Universali legate al versante energetico del funzionamento del tutto.

Sino a quando non le si riterranno autenticamente presenti attorno a noi, come una diversa forma di gravità, allora sarà come vivere al buio e coi ‘fili tagliati’.

Tutto ciò è voluto e permesso:
  • permesso dalla Massa
  • voluto dai vari attori che si nutrono di questo permesso/rinuncia.
Controllo adattativo.
Con il termine controllo adattativo si fa riferimento a leggi di controllo che in modo autonomo modificano i propri parametri per adattarsi alle modifiche che il sistema può subire durante l'esercizio delle sue funzioni

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Controllo robusto.
Il controllo robusto è una strategia di controllo automatico di sistemi dinamici il cui scopo è il controllo del sistema interessato anche quando di questo non si ha una conoscenza completa.

Il controllo automatico classico prende un sistema dinamico, descritto in forma di stato o dalla sua funzione di trasferimento, conosciuto in modo completo e accurato e genera tramite opportuni algoritmi scelti a discrezione del progettista un controllore ad hoc per quel sistema

Nella pratica ciò non è possibile perché il sistema che si va a controllare non corrisponde pienamente con il sistema reale che ne è appunto un modello, cioè un'approssimazione.

Il controllo che riesce a risolvere questo problema è detto robusto proprio perché garantisce la stabilità asintotica (un punto di equilibrio X0 è detto asintoticamente stabile se è stabile e attrattivo) per un insieme di sistemi e non solo per quello nominale…
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C’è molto da riflettere, analizzando le definizioni classiche previste dall’ordinamento umano. Applicando l’Analogia Frattale, le si può leggere a livelli biodiversi e sempre validi, anzi… sempre più validanti situazioni non direttamente visibili né percepibili attraverso i sensi maggioritari.

Ecco un classico esempio di controllo infrastrutturale, in cui nulla succede mai per caso. Ricordiamo che se a livello medio umano si vive nella mediocrità, questo fatto è totalmente estraneo al controllo di riferimento (Nucleo Primo):

Usa, disoccupazione sale al 7,9% a ottobre, aggiunti 171mila posti.
Il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti è salito al 7,9% a ottobre, in rialzo rispetto al 7,8% registrato a settembre. Lo comunica il dipartimento del Lavoro. L'economia statunitense ha aggiunto 171 mila nuovi posti a ottobre. Dallo scorso luglio sono stati generati 173 mila nuovi posti al mese, in netta accelerazione rispetto alle nuove occupazioni create tra aprile e giugno (67 mila al mese). Tuttavia il presidente americano in carica, Barack Obama, affronterà tra quattro giorni la sfida elettorale contro il repubblicano, Mitt Romney, con un tasso vicino alla soglia critica dell'8%. L'economia statunitense ha aggiunto posti di lavoro per 25 mesi di fila e da quando Obama è in carica e in totale si contano 580 mila nuovi impieghi.

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Questa notizia è disarmante. Non si capisce, a prima vista, se sia positiva o negativa:
  • il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti è salito al 7,9% a ottobre, in rialzo rispetto al 7,8% registrato a settembre
  • l'economia statunitense ha aggiunto 171 mila nuovi posti a ottobre.
Allora? Come inquadriamo il dato? Nella Massa, accade che questa notizia è presa in esame e accantonata con un bel ‘Bah!’.

La rinuncia a capire è coperta dalla base infrastrutturale che convince a credere che sia positiva. Un meccanismo di 'controllo robusto' della Massa.

Usa, creazione occupazione ottobre oltre stime, Obama incassa.
Il mercato del lavoro negli Stati Uniti mostra segnali di deciso miglioramento. E fornisce un aiuto a Barack Obama per centrare l'obiettivo della rielezione alla Casa Bianca.

A ottobre, infatti, secondo quanto comunicato dal dipartimento del Lavoro, le buste paga sono aumentate di 171.000 unità, a fronte di un'attesa di +125.000.
Contestualmente, sono stati rivisti i dati di settembre (+148.000, mentre in precedenza era +114.000) e agosto (+192.000, contro +142.000 precedente).
Il tasso di disoccupazione si è attestato al 7,9%, in linea con le stime, mentre a settembre era al 7,8% (7,8% il dato precedente). L'incremento dello 0,1% è conseguenza del rientro di diverse persone (578.000) nella categoria di quanti sono in cerca di occupazione.

‘Queste cifre sono coerenti con il quadro che si va delineando di una ripresa economica che sta continuando a ritrovare forza’, commenta Millan Mulraine, senior strategist per gli Usa di TD Securities, a Toronto.

Obama, dunque, si presenterà agli elettori, martedì prossimo, con in tasca il dato sulla creazione di posti di lavoro.

Gli ultimi sondaggi indicano che il presidente uscente e lo sfidante, il repubblicano Mitt Romney, sono testa a testa.

Posto che da qui all'appuntamento elettorale non sono in calendario altri dati macroeconomici di peso, Obama potrà sfruttare la scia dei numeri odierni, particolarmente significativi, perché il mercato del lavoro è stato al centro della campagna elettorale.

Glenn Hubbard, consigliere economico di Romney, parlando con la Cnbc ha sminuito il dato: ‘Davvero forte è un numero come 250.000-300.000 posti di lavoro in un mese. Semplicemente, questo non è abbastanza buono’.

Di diverso avviso, ovviamente, Alan Krueger, numero uno del comitato dei consiglieri economici di Obama: ‘Per quanto ci sia ancora molto lavoro da fare, il report di oggi sull'occupazione dimostra ulteriormente che l'economia Usa sta continuando a migliorare’.

Per quanto lontano dal picco del 10% toccato durante la recessione 2007-2009, il tasso di disoccupazione resta circa tre punti percentuali superiore ai livelli pre-recessione.

Inoltre, il numero ancora elevato (per gli standard Usa) di disoccupati frena gli incrementi salariali. Il mese scorso, infatti, la paga oraria media è calata di 1 cent, a 23,58 dollari.

Non va dimenticato, infine, che ci sono circa 23 milioni di cittadini americani che sono disoccupati o in cerca di lavoro, oppure riescono a ottenere soltanto lavori part-time o precari.

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Punti di vista differenti. Le famose ‘mezze verità’.

La Massa decreta l’affermazione di una sull’altra. Per questo il controllo della Massa è tanto importante e totale. Per questo esistono le infrastrutture Antisistemiche.

Ma tutto ciò è vero per l’attore di mezzo, che si approfitta dell’attività umana, in corso d’opera, di auto conoscenza di se stessa.

L’infrastruttura è, di fatto, l’approdo ideale per manifestare l’esperienza esistenziale.

Cio che non si vede è molto concreto...

Il suo uso è illimitato e dipende dagli attori in gioco.

Dipende da noi.

  
02112012 S 0 – 307 Commemorazione di tutti i defunti (L’altra Halloween) ++
03112012 V 0 0 308 S. Martino De Porres (Una vita che fa riflettere) +0
04112012 P 0 0 309 San Carlo Borromeo (Dal nepotismo a cosa?) +0

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com