venerdì 21 settembre 2012

Un lungimirante condizionamento.




Ogni ricordo è un petalo che forma il fiore che sei tu, il cui profumo ti inebria  l'Anima  e ti riconduce a ciò che tu sei nel profondo.

Questa magnifica espressione poetico spirituale, è della mia amica Loredana, che ringrazio di Cuore. Questa mattina, di buon’ora, ho trovato l’aggancio, il filo sottinteso, la filigrana, il trait d’union, che lega la trama di questo articolo di SPS. L’ho trovato grazie all’aiuto di questa frase, che univa in sé il ‘senso del profumo (l’odorato)’ al Mondo della Mente

Vale a dire, un profumo in grado di ‘far parlare di sé’ a tuttotondo.

È un meccanismo naturale e frattalmente molto comprensibile, allorquando la cura igienica è latente e il nostro ‘odore’ s’emana tutt’attorno, annunciandoci in maniera particolare al Mondo. Quell’odore è caratteristico; pur essendo accomunabile per classe di appartenenza (l’odore di sudore è quello), allo stesso Tempo è anche personalizzato, ossia ci appartiene e ci evidenzia.

L’analisi dell’odore di una persona è indicativa anche del suo stato di salute e, quindi, del suo comportamento e delle sue abitudini. Un neonato odora di uno splendido effluvio al latte materno; qualche anno dopo e certamente dopo lo svezzamento, le sue emanazioni sono di tutt’altro tipo, ossia si allineano allo spettro emanato dagli adulti, i quali veicolano morfogeneticamente il bimbo, verso quel particolare status di imbrattamento fisico dimostrato dall’analisi del Colon, ad esempio.

Il profumo è una emanazione spontanea, eppure non si esita ad ‘indossarne’ d’altri, anche e soprattutto di concezione artificiale. Ciò equivale al nascondersi nella società o dalla società. Inoltre, il dotarsi di una 'scia diversa dalla propria', indica l’emersione di un certo protagonismo ma di Natura estranea alla propria. È vero che la scelta di un profumo deve convincere intimamente l’individuo e, dunque, in un certo senso gli ‘appartiene’ (infatti lo si compra), però allo stesso Tempo è indice di una sorta di rifiuto del proprio ed autentico ‘biglietto da visita’ sensoriale.

Una maschera dietro alla quale nascondere le tracce di sé o come se si avesse qualcosa da nascondere (forse il peso atavico, artificiale e lungimirante, del 'peccato originale'?).

L'odore è un'emanazione trasmessa principalmente dall'aria (o anche dall'acqua), percepita dall'apparato olfattivo dell'uomo e degli animali in generale, e che può fungere da stimolo, conscio o inconscio, per richiamare ricordi, emozioni, bisogni o necessità… 

L'odore è causato dalle molecole odoranti dissolte in aria ed è quindi un ‘senso chimico’ in quanto utilizza, come informatori, le specifiche sostanze chimiche… 

La percezione di un odore avviene essenzialmente in due diversi modi, uno strettamente fisiologico, l'altro psicologico
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È l’aria il veicolo trasmissivo principale dell’odore, ciò mette in evidenza:
  • l’esistenza di un substrato atto a contenere, diffondere, permettere l’esperienza di Vita
  • attraverso l’aria è possibile condizionare la platea vivente.
Domanda: cosa rappresenta l’irrorazione di scie chimiche diffuse nell’aria?

Risposta: un condizionamento.

Leggiamo profondamente le implicazioni derivanti dai cosiddetti ‘feromoni’:

feromone (dal greco antico φέρω phero ‘portare’ e ὁρμή orme ‘eccitamento’) è il nome dato a sostanze bio-chimiche prodotte da ghiandole esocrine che sono emesse dagli organismi viventi a basse concentrazioni con la funzione di segnali. Classificati nel gruppo dei semiochimici, generano comportamenti e reazioni fisiologico-comportamentale in altri individui della stessa specie che vengono a contatto con esse.

Un esempio sono i feromoni sessuali che vengono scambiati per contatto o per stimolo olfattivo e che provocano interesse sessuale in un altro individuo.

I feromoni vengono distinti generalmente in quattro classi a seconda dell’effetto provocato:
  1. feromoni traccianti (trace) che rilasciati da un individuo vengono seguiti da appartenenti alla stessa specie come una traccia
  2. feromoni di allarme (alarm) che vengono emessi in situazioni di pericolo, inducendo un maggiore stato di vigilanza in quanti li captano
  3. feromoni innescanti o scatenanti (primer) che inducono nel ricevente modificazioni comportamentali e/o fisiologiche a lungo termine
  4. feromoni liberatori o di segnalazione (releaser) che scatenano comportamenti di aggressione o di accoppiamento nell'animale che li capta.
Nelle api ad esempio i feromoni dell'ape regina inibiscono lo sviluppo degli organi riproduttori delle operaie.

Feromoni nel topo.
Alcuni dei più importanti effetti dei feromoni orinari sul comportamento sociale e sessuale nel topo (Mus musculus) sono i seguenti:
  1. effetto Lee-Boot; la coabitazione di sole femmine adulte provoca la soppressione del ciclo estrale (van der Lee & Boot, 1955).
  2. effetto Whitten; femmine con soppressione del ciclo estrale per effetto Lee-Boot, riprendono la ciclicità, sincronizzando i calori, se esposte ad urina di maschio adulto (Kaneko et al., 1980).
  3. effetto Vandenbergh; l’esposizione ad urina di maschio adulto di femmine prepuberi ne accelera la pubertà e ne fa aumentare il peso dell’utero (Vandenbergh, 1969; Drickamer, 1987; Mucignat-Caretta et al., 1995).
  4. effetto Bruce; se una femmina i cui ovuli sono stati fecondati viene esposta ad urina di un maschio adulto estraneo nelle prime ore dopo l’accoppiamento, non avviene l’impianto nell’utero (Bruce, 1959; Bruce, 1961; Brennan & Keverne, 1997).
  5. in femmine che coabitano senza il maschio, con un ciclo estrale regolare ma con un'ovulazione spontanea ridotta, una stimolazione con urina di topo maschio all'inizio dell'estro, fa aumentare il numero di ovuli rilasciati negli ovidotti (Morè, 2006).
Inoltre è stato dimostrato che la somministrazione a femmine impuberi di urina prodotta da femmine adulte, stabulate solo con altre femmine adulte, ne ritarda la comparsa della pubertà (Drickamer, 1977; Drickamer, 1982) mentre la somministrazione alle stesse di urina prodotta da femmine in estro, gravide o durante l’allattamento ha l’effetto di anticipare l’età della pubertà, come nell’effetto Vandenbergh (Drickamer, 1988).
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Tutto ciò è equivalente alla denominazione umana di ‘Magia’. Uno stretto walzer fra alchimia e chimica della Vita. Non vi ricordano, certi esperimenti eseguiti sui topi e non solo sui topi, le immagini di streghe e stregoni alle prese con il classico pentolone ribollente alla luce della Luna piena?
 
Ali di pipistrello, un pizzico di corno di drago e oooppp… il tutto è pronto!
  • feromoni innescanti o scatenanti (primer) che inducono nel ricevente modificazioni comportamentali e/o fisiologiche a lungo termine
  • nelle api ad esempio i feromoni dell'ape regina inibiscono lo sviluppo degli organi riproduttori delle operaie
  • l’esposizione ad urina di maschio adulto di femmine prepuberi ne accelera la pubertà e ne fa aumentare il peso dell’utero.
Ora, osserviamo come il genere umano sia mutato nel corso degli ultimi decenni, sotto ad un cielo chimico e sotto agli effetti 'narcolettici' (come minimo) della moderna industria alimentare, chimica, farmaceutica, etc.:
  • inducono nel ricevente modificazioni comportamentali e/o fisiologiche a lungo termine
  • inibiscono lo sviluppo degli organi riproduttori
  • accelera la pubertà e ne fa aumentare il peso…
Ossia, se un simile fenomeno, sia naturale ma anche indotto, lo riferiamo alla società, avremo la registrazione di:
  • modifiche nel comportamento, nella fisiologia, durature
  • maggiore sterilità
  • accelerazione del ciclo della crescita e aumento di peso.
Con le dovute licenziosità, mi sento di poter affermare che attraverso la manipolazione del veicolo atmosferico (aria) è possibile condizionare gli esseri che vivono come dei 'contenuti'.

La scia chimica è vista, molto spesso, come un atto mirato e non come un effetto naturale legato all’altezza ed alle condizioni atmosferiche. La semplice presenza di questo dubbio, diffuso tra le persone più attente, è per SPS indice di verità, per cui ‘esiste anche questa possibilità’. Al fine di non annegare nell’abbondanza di sospetti su tutto e su tutti (gossip/giudizio/complottismo), preferisco prendere le distanze dalla mia proiezione fisica 3d, che risente maggiormente dell’appartenenza alle infrastrutture della Terra di stampo Antisistemico, triangolando con quelle parti di me, che in maniera più sottile possono e devono collaborare insieme, apportando quel valore aggiunto, che deriva dalla relativa prospettiva panoramica privilegiata.

Quando scrivo, le mie componenti fisico/eteriche/spirituali sono allineate.

Così deve essere e così è certamente. In questa maniera, per un certo e limitato Spazio/Tempo, la mia essenza veicola informazioni in un equilibrio diverso da quello solamente legato alla proiezione/appartenenza 3d.

Questo processo, più o meno intenzionale, è il frutto anche dell’esistenza delle scie chimiche? Non lo posso escludere, dal momento in cui, personalmente, credo in una sinfonia corale degli avvenimenti, polarizzati verso l’unica direzione impressa all’origine e relativa alla propria conoscenza.

Tutto concorre...

Questo ambito o processo di auto conoscenza, avviene tramite o grazie all’interazione con l’esterno e con gli altri, cioè gli abitatori dell’esterno, vale a dire ogni aspetto di me proiettato all’esterno per fini evolutivi tramite la loro visione diretta. È un po’ come il processo animico di discesa nella materia: tutto nasce da quello che contiene in termini di possibilità ma anche di attualità. 

Ossia, il contenuto legato ad un certo Tempo è diverso da quello legato ad un altro Tempo e ancora diverso da quello potenziale e diverso da quello auspicabile.

È una scelta per raffinazione, attraverso l’esperienza. Il filtro del 'setaccio', a livello 3d, è molto fine ed allo stesso Tempo, molto grossolano, in maniera tale da permettere l’emersione dei più piccoli granelli di noi attraverso una fase di ‘censura intima’ molto meno autoritaria:

le 3d descrivono sia un Mondo rozzo che sopraffino.

La Natura è poetica ma, anche, terribile per efficacia in termini di sopravvivenza.

La Natura ci rispecchia a pieno e rispecchia anche quello stato particolare caratterizzante l’Anima, in un dato momento, inerente ad uno spazio temporale ben specifico. È come disporre degli ingredienti e tentare di fare una torta. La bontà della torta dipenderà da quegli ingredienti, da come sono stati amalgamati e dalle quantità utilizzate o disponibili, dall’energia impressa dalle mani e dalla mente, dal luogo che circonda, etc.


Il loop è sempre più simile al simbolo dell’infinito:

due cerchi uniti e comunicanti, in cui l’uno e l’altro si scambiano informazioni come dei vasi comunicanti. Solo che, l’equilibrio raggiunto, è anche inerente ad un terzo ‘anello’, che conferisce un senso ed una direzione. Un simile anello della configurazione esistenziale può risultare anch’esso in posizione d’equilibrio non sostenibile, alimentando di conseguenza l’osservato di pallide o ambigue influenze. Da 'qua' l’esistenza di nubi nel cielo… e la possibilità di smarrirsi.

Nulla è per caso.

Non si può parlare della Sorgente Primaria come di un’entità, un’interazione o una modalità. Non si può parlare della Sorgente. Punto. La Sorgente può essere sperimentata. La Sorgente è la Sinfonia di ogni istante di tempo. La Sorgente non è un’entità — è una Sinfonia di vibrazione intelligente.

Per sperimentare questa Sorgente, dovete collegarvi a questa Sinfonia. 

Quelli di voi che si trovano su un cammino spirituale hanno sempre una visione più ampia, e c’è sempre una visione più ampia dietro quella che state esplorando al momento. Da dove vengono queste visioni più ampie? Sono il risultato del vostro sforzo nel collegarvi con questa Sinfonia. In ogni sforzo che fate per raggiungere le strutture e le correnti più profonde del vostro Centro Spirituale, vi avvicinate sempre più alla Presenza Vivente della Sorgente.
Wingmakers

Esiste una certa lungimiranza Celeste, riflessa anche dal Mondo umano. Può sfuggire se non ‘allenati’ a vederla, sentirla, odorarla, immaginarla, etc.

Otto lire di canone Rai.
Era il 1938: l’Italia vinceva i Mondiali e la radio era un lusso per pochi.

Non c’è legge più lungimirante di quella sul canone Rai. O meglio, quello che oggi è il canone Rai ma che nel 1938 era una tassa sulle ‘radioaudizioni’. Un regio decreto (R.D.L.21/02/1938 n.246) introdotto in un’Italia dove la televisione era un oggetto sperimentale, dove la radio era ancora un lusso e dove davanti all’apparecchio si mettevano più famiglie insieme, magari all’osteria o all’oratorio. Il servizio pubblico televisivo esisteva da soli quattro anni: a Torino, nel 1934, erano cominciate le prime prove di trasmissioni tv. Ma si devono aspettare altri vent’anni, il 3 gennaio 1954, per vedere Corrado in bianco e nero dare il via ufficiale alle trasmissioni Rai.

Il canone nacque per chi possedeva la radio, dunque. Anzi, per chi possedeva apparecchi ‘atti od adattabili alla ricezione delle radioaudizioni’. Chissà cosa intendeva, il legislatore. Era l’epoca in cui oltre alla radio non c’era altro. Ma questa formula così vaga si è bene adattata a tutto, alla tv, ai computer, ai videotelefonini e pure al videocitofono di casa se di ultimissima generazione. 

La prima tassa costava 8 lire. Era l’anno in cui Carlo Innocenzi e Alessandro Soprani scrivevano il famoso ritornello 'Se potessi avere mille lire al mese...'. E mille lire, allora, equivalevano circa a 860 euro di oggi, tanto per dare un’idea…
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Il legislatore si muoveva per bocca di entità sottili, che osservavano da altre prospettive, con altra conoscenza, memoria e necessità, secondo la direzione di un raggio traente ben preciso e, molto probabilmente, allo stesso modo immerso nella tonalità della paura di morire.

Sopravvivere ad ogni costo, sembra il leit motiv sottostante ed animante la stragrande azione umana ispirata da queste entità parassite che, infine, non sono altro che parti diverse e poco conosciute di noi. Il frattale è l’incontrare nuove etnie sulla Terra e ridurle di numero e poi sfruttarle; vedasi:

sterminio della razza degli Indiani d’America, ad esempio.

La moglie di Gesù.
Ieri, durante un congresso internazionale ancora in corso a Roma, una storica del cristianesimo antico alla Harvard Divinity School, ha rivelato l'esistenza di un frammento di papiro che contiene una frase mai apparsa nelle Sacre Scritture:

Gesù disse loro: Mia moglie...’

Il frammento misura 4 centimetri per 8, è scritto su entrambi i lati con inchiostro nero leggibile sotto una lente di ingrandimento ed è in lingua copta, l'evoluzione dell'antica lingua egiziana, che non fa uso dei geroglifici ma dei caratteri dell’alfabeto greco, con l’aggiunta di 7 segni demotici per rendere suoni sconosciuti alla fonetica greca…

Il frammento contiene un dialogo tra Gesù e i suoi discepoli, in cui Gesù fa riferimento a 'Maria', sua moglie, affermando anche che ‘essa sarà in grado di essere mia discepola’. Sul lato posteriore sono visibili invece solo cinque parole… 

Roger Bagnall, direttore dell'Institute for the Study of the Ancient World e professore di storia antica alla New York University, che ha datato il frammento, ha detto: 

Il papiro ci aiuta a ricordare che praticamente tutto quello che le generazioni successive dissero su Gesù fu assemblato e rivisto da qualcuno dopo la sua morte, e rappresenta l'idea di Gesù che queste persone stavano tentando di mettere insieme’…

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Ecco ancora lo stesso tipo di lungimiranza all’opera:
  • tutto quello che le generazioni successive dissero su Gesù fu assemblato e rivisto da qualcuno dopo la sua morte
  • rappresenta l'idea di Gesù che queste persone stavano tentando di mettere insieme.
Opinioni? Per SPS non lo sono più, nel momento in cui queste informazioni rientrano nel piano d’azione dell’articolo giornaliero, ossia in quel campo energetico attrattivo connesso ad una visione autentica dell’osservato. La composizione di questi articoli è un atto di purificazione e purificatorio; al suo ‘interno’ non c’è spazio per la variabile legata al consenso di parte. Tutto scorre via liscio, in concomitanza con la direzione della corrente del fiume, che scorre senza filtri dalla Sorgente a tutte le sue ramificazioni…

Ego? Non so cosa sia, quando scrivo. Dopo avere scritto è tutto diverso. Tutto rientra e l’Ego può ricomparire, perché no? Ogni domanda è figlia del proprio Tempo e della propria energia, così come lo è ogni risposta.

I ghiacci del Polo Nord scompariranno entro il 2050?
Il ghiaccio marino si è ridotto nel 2007 del 22% al di sotto del precedente record del 2005. E la fusione del ghiaccio antartico è il primo indicatore di quanto il riscaldamento globale stia influenzando la Terra, è come se fosse il termometro più sensibile della natura perché è la prima zona del pianeta a subire i cambiamenti climatici. Lo scienziato Walt Meier ha cercato di spiegare ai non addetti ai lavori quanto sia importante la calotta polare: 

Agisce essenzialmente come un condizionatore per mantenere le cose più fresco. E quando il ghiaccio si scioglie più del mare è come se il condizionatore d'aria non funzionasse più in modo efficiente'...

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Come se il condizionatore d'aria non funzionasse più in modo efficiente.

Naa, l’unica cosa certa alla quale possiamo agganciarci è che il concetto di ‘non funzionamento’ è assolutamente fuori luogo. Sul lungo termine, tutto trova un senso e viene compreso…

Le persone con anosmia generale congenita hanno un odorato totalmente azzerato... Le mutazioni nel gene responsabile (Scn9a) non hanno effetti sui neuroni olfattivi sensori, ma bloccano la trasmissione delle informazioni dalle sinapsi ai circuiti neurali 'a valle', spiegano i ricercatori.
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C’è un ‘blocco' all’origine della disarmonia sociale umana: quello relativo al blocco interiore individuale. Un ostacolo in grado di 'rafforzare nel tempo', esperimentando se stessi lungo la Vita.

Ogni condizionamento è un paletto da 'raggiungere' e dribblare proattivamente.

La lungimiranza è insita nel condizionamento stesso e, molto spesso, è l’opera del giudizio altrui, che ne stravolge il senso apparente. È come riempire la 'botte della Vita'. Liebig insegna che sarà la componente più rara a determinare il livello del ‘liquido’ contenuto nella botte. 

Se quella componente fosse l’Amore?

Quanto Amore è contenuto nella nostra ‘botte’?

L'Amore è quel profumo più autentico, in grado di ‘far parlare di sé’ attraverso tutto quello che contraddistingue e caratterizza, Mente compresa:

una polarizzante coperta calda sui piedi, quando fuori è freddo e dentro si necessita di quel tepore e senso di coccola, simile all'essere privilegiato nel ventre della mamma.
 20092012 S 24,8 + 264 Sant'Eustachio Placido (Grande ispirazione per Dario Argento) ++

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

giovedì 20 settembre 2012

E-Loop. Ancora Lupi...




Quando come un coperchio, 
il cielo basso e greve schiaccia l'anima…
Spleen, I fiori del male – Charles Baudelaire

La ‘malattia’ di cui generalmente più si soffre al Mondo, è quella definita indirettamente dal ‘Paradosso di Moore’, di cui abbiamo scritto ieri.

Il paradosso di Moore è un paradosso formulato nel 1942 da George Edward Moore, che tratta dell'assurdità di affermare una proposizione e contemporaneamente affermare di non crederci… 

Nella formulazione tipica di questo paradosso, questo si traduce in ‘piove ma io non ci credo’… 

Il paradosso non si pone nel caso di una seconda o terza persona:  l'affermazione ‘piove ma lui non ci crede’ non ha alcuna paradossalità.

Il carattere paradossale, quindi, viene dall'affermazione in prima persona

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L'introduzione sensoriale, orientante e ripescante dal paradosso (come Neo quando viene ripescato dalla Nabucodonosor), è relativa alla cosiddetta 'terza persona' o, meglio, all'astrazione rispetto alla 'prima persona':
  • dalla visione 3d dell'Io, alla sua visione meta 3d
  • dalla visione dell'Io, alla sua visione.
Un bel cambio di prospettiva...

Ecco, finalmente colto a pieno, quel senso di ‘stranezza’, di noia, di spleen, che ci coglie ed avvolge senza apparente motivo, di tanto in tanto, come un film appiccicoso, che rimane addosso nel Tempo, persino oltre alla sua dimenticanza. Come portando un peso dimenticato e agganciato alla caviglia.

In francese, spleen rappresenta la tristezza meditativa o la melanconia

Il termine venne reso famoso durante il Decadentismo dal poeta francese Charles Baudelaire, ma era utilizzato anche anteriormente, in particolare nella letteratura del Romanticismo... Lo spleen decadente è una forma particolare di disagio esistenziale le cui motivazioni non risiedono in episodi specifici, ma rimandano alla natura sensibile del poeta nel suo complesso...
Link 
 
Siamo consapevoli che qualcosa nel Mondo ‘non vada’, ‘non sia a posto’. Lo sentiamo tutti, vero? Eppure continuiamo a vivere per inerzia. Senza la ‘forza’ per veicolare quello ‘strano senso’ al vertice di noi, ossia al livello di emersione consapevole. Vivendo di questa 'non forza', rientriamo nel loop del ‘Paradosso di Moore’:

lo so, ma non ci credo.

Una simile situazione, rende, nel Tempo, come insensibili e staccati da se stessi, cioè veicola a noi uno stato di malattia. E, oggi, la società è pressoché interamente ospedalizzata, rendendo molto bene l’idea di Moore:
  • la scienza ha fatto progressi da gigante, ma la società è sempre più ammalata
  • si vive sempre più a lungo, ma si è sempre sotto cura.
Allora, a che servono detti 'progressi'?

Queste realtà alimentano forme pensiero alitanti attorno a noi ed attorno all’intero Pianeta, che col proprio magnetismo naturale, trattiene tutto a sé, come nell'esempio concreto di osservare il senso della presenza dell'atmosfera terrestre.

Ad esempio, la Saudade (una specie di ricordo nostalgico, affettivo, di un bene speciale che è assente, accompagnato da un desiderio di riviverlo. Link) è un esempio di tristezza, che si basa su una sorta di paradosso, che altro non è che la descrizione sensoriale di un loop:
  • mentre si vive in Patria, non si sta bene (l’erba del vicino è sempre più verde)
  • quando si è al di fuori della Patria, essa manca.
Eccolo, 'bellissimo' il loop:
  • l'uomo si ricostruisce una patria sotto qualsiasi lembo di cielo. Johann Gottlieb Fichte
  • l'idea di patria è quasi morta, grazie a Dio. Gustave Flaubert.
Il tutto viene meglio ‘digerito’ sotto all’angolatura prospettica del Kybalion:

Iv - Il Principio della Polarità.
‘Tutto è duale; tutto è polare. Per ogni cosa c'è la sua coppia di opposti. Come simile e dissimile sono uguali, gli opposti sono identici per natura, e differiscono solo di grado. Così gli estremi si toccano. 

Tutte le verità non sono che mezze verità, e ogni paradosso può essere conciliato’.
Link

Allo stesso modo, l’Uno e la disintegrazione sociale sottintendono allo stesso principio:

Matrix è un sistema, Neo. E quel sistema è nostro nemico. Ma quando ci sei dentro ti guardi intorno e cosa vedi? Uomini d'affari, insegnanti, avvocati, falegnami.... 

le proiezioni mentali della gente che vogliamo salvare

Ma finché non le avremo salvate, queste persone faranno parte di quel sistema, e questo le rende nostre nemiche. Devi capire che la maggior parte di loro non è pronta per essere scollegata. Tanti di loro sono così assuefatti, così disperatamente dipendenti dal sistema, che combatterebbero per difenderlo. Morpheus

Sappiamo molto bene, noi di SPS, che il Sistema è in realtà l’Antisistema

diamo a Cesare quel che è di Cesare. Identifichiamo la Luce per la Luce e la sua gradazione per la Tenebra, con idee estremamente chiare.

La Luce è come invertita, nelle 3d, lungo il proprio cammino dalla sorgente alla sua terminazione. Le ultime scoperte sui Buchi Neri riportano che, in realtà, essi non distruggono ogni tipo di informazione inghiottita, ma la redistribuiscono sotto altro aspetto. Il che equivale a sostenere l’ipotesi che l’informazione venga codificata e rimessa in circolo, ossia che potrebbe anche subire quel processo d’inversione, che l’umanità esperimenta sulla Terra, come se i Buchi Neri fossero degli immani impianti di veicolazione, molto simili a quelli di condizionamento per l’aria, inventati dall’ingegno umano.

La Luce si diffonde dall’alto e viene filtrata da sistemi di 'paratie naturali', che la Kabbalah definisce Sephirot:

attraverso esse, Egli può proiettarsi sul mondo e gli uomini
Link 
 
Manteniamo dei fermi paletti, attorno a noi, così che ci si possa vincolare stabilmente. Ecco a cosa equivale il nostro stazionamento sulla Terra. Che cosa fa una nave per fermarsi in un dato punto della superficie acquea? Getta l’ancora, ossia si zavorra:

lancia un ‘peso, legato a sé’, sul fondo dello scenario che attraversa; l’esatta metafora della storia umana.

Da quel punto (l'equipaggio) può ‘scendere ad osservare, praticamente, la realtà del Mondo che circonda’ e, ovviamente, non potrebbe scendere in un Mondo di sole acque, per cui la solida realtà terrena equivale all’esperimentare anche tutta la ruvidezza del suolo calpestato.

Una volta sbarcati/nati/incar-nati, gli individui rimangono fermi ed impigliati alla realtà che contiene. 

 L’osservato diventa osservatore e viceversa, legati insieme dalla fenomenologia del luogo e del campo energetico delle entità in gioco. Nel Tempo si sprofonda, dimenticando ‘chi si è’ e ‘perché si è venuti’. Il frattale è contenuto nella tipica situazione del cammino delle notizie nel Mondo, soprattutto occidentale: 

perché le notizie scompaiono, dopo un certo periodo di Tempo, dal Web?
  
Fateci caso. Se linkate in un articolo nel vostro Blog, una notizia, questa, dopo un certo lasso di Tempo sparirà dalla sua posizione, una volta linkabile. Perché accade? Per una questione di ‘spazio’? Potrebbe anche essere. Per una questione di obsolescenza? Anche questo potrebbe essere vero. 

Personalmente preferisco pensare che le notizie non scompaiano ma cambino di sede. Come se un Buco Nero le codificasse in altra maniera, contribuendo così a mutarne anche la relativa allocazione spaziale.

È importanza mettere una data di pubblicazione riferita ad ogni notizia.

Ancorandole al Tempo, risultano meglio interpretabili a priori, ossia si permette la loro memorizzazione in noi, perché in questa maniera è possibile capire, facendo un passo indietro posizionale, come funzioni l’irrorazione del tessuto sociale, come venga alimentata e manipolata l’informazione, come il tutto venga attualizzato e smembrato, regolarmente, al fine di alimentare quella logica del paradosso, che corrisponde al vivere sotto ad un cielo sempre grigio, ossia condizionato

Vediamo un esempio, a tal proposito, con una notizia che risale al venerdì, 1 luglio 2011 (14:56). Una notizia che, stranamente, è ancora presente ed ancora linkabile in Yahoo:

Investi in Borsa? il Fisco ti punisce.
Investire in Borsa potrebbe presto diventare un lusso. Tra le misure in arrivo con la manovra economica del Governo sono previste imposte sulle transazioni finanziarie che colpirebbero tutti gli investitori e non solo gli speculatori. Così, in attesa che venga varato il testo definitivo - e che passi quindi all'esame delle Camere (è previsto il voto di fiducia per evitare modifiche in aula) - si è già scatenata la protesta di broker e operatori...

Tra le misure previste dalla manovra e inserite nella bozza fatta circolare nella maggioranza, è prevista una tassazione separata sul trading finanziario degli istituti di credito, nella misura del 35%

L'obiettivo dichiarato è combattere i facili guadagni che le banche conseguono attraverso una compravendita forsennata di prodotti finanziari, spingendole quindi a concentrarsi maggiormente sulla concessione di prestiti alle famiglie e alle imprese...

In particolare i grandi gruppi italiani che hanno un'esposizione internazionale potrebbero spostare le attività di trading presso le controllate estere, aggirando così il problema. A quel punto sarebbero penalizzati gli istituti più piccoli e i loro azionisti, platea che comprende anche le fondazioni bancarie (che usano i dividendi per finanziare attività culturali sui territori di riferimento) e i risparmiatori privati.

Il giallo del bollo.
Ancora da chiarire, poi, la paventata introduzione di un'imposta dello 0,15% sul trading di Borsa. La misura contenuta nella bozza finita sul tavolo dei ministri potrebbe essere cancellata, secondo i rumors più recenti. Ma di certo non c'è nulla e la sola ipotesi ha messo in allarme il mercato, con broker e risparmiatori a fare fronte comune

Una misura del genere toglierebbe competitività al mercato italiano, per cui gli intermediari chiuderebbero bottega (magari trasferendosi all'estero, con ricadute negative in termini occupazionali e di gettito per il Fisco), mentre i risparmiatori privati si terrebbero ben lontani dalla Borsa

Tutto il contrario di quanto viene predicato da anni dagli economisti, che vedono proprio nella scarsa 'democratizzazione' della finanza uno dei limiti allo sviluppo del settore nella Penisola.

In ogni caso, una marcia indietro sul fissato bollato porterebbe a un buco rispetto alle entrate previste dal Governo, che verosimilmente andrebbe a cercare una compensazione nello stesso settore. La voce più consistente prevede l'introduzione di un'imposta sul deposito titoli, altra misura che colpirebbe anche i piccoli risparmiatori.

Link 
 
Che cosa è accaduto a tutti questi fieri propositi, che al Tempo dell’acuirsi della crisi italiana, erano stati passati come assolutamente necessari, agendo a livello di pathos sul campo energetico della Massa e costringendola ad emettere ‘radiazioni’ alimentanti, di conseguenza, qualcosa annidato tra le pieghe degli eventi?

Il parto ha riguardato esclusivamente la decisione di uniformare la tassazione sulle rendite d’ogni tipo, portandola al 20% dei guadagni, ma di fatto non cambiando di una virgola l’impalcatura sulla quale si sorregge la speculazione finanziaria, dal momento in cui, è chiaro, che l’aumento della tassa va a colpire tutti indistintamente, ossia facendo ancora ‘orecchie da mercante’.

Una misura del genere toglierebbe competitività al mercato italiano, per cui gli intermediari chiuderebbero bottega (magari trasferendosi all'estero, con ricadute negative in termini occupazionali e di gettito per il Fisco), mentre i risparmiatori privati si terrebbero ben lontani dalla Borsa.
 
Il fatto che i risparmiatori privati si tengano ben lontani dalla Borsa è una autentica benedizione, perché al momento attuale costituiscono solo carne da cannone. In quanto agli intermediari, beh… Ognuno si metta una mano sulla propria coscienza.

Possiamo continuare a vivere ‘turandoci il naso’, per dirla alla Montanelli?

Chi si ricorda dei propositi temporali? Chi riesce a comprendere il grado di coerenza di una entità, che pontifica e poi dimentica, perchè certa che tutti dimenticheranno? Il sistema infrastrutturale dei Media conta su questa certa 'non azione' della Massa e svela una strategia del Controllo ben evidentemente nascosta tra i dettagli... Allo stesso Tempo, rivela come esista nella Massa un'area temporale di ancoraggio delle informazioni, che poi transita ad un livello diverso del relativo stoccaggio. Uno stoccaggio anzitempo, che avviene a scatola chiusa, senza prendere in considerazione il senso del contenuto, in maniera cieca e asfittica.

La competitività di un Mercato, evidenzia, già di per sé, un aggettivo fuori luogo. Essere competitivi non significa annichilire il prossimo, come fanno proprio quei Mercati, a cui ci riferiamo, ma rispettare, onorare e ringraziare la presenza ‘altra’, grazie alla quale si possono trovare forze inaspettate al proprio interno, giungendo alla realizzazione di risultati pratici a partire da basi etiche e sostenibili nel Tempo.

L’attuale forma di competitività è figlia di epoche fosche, caratterizzate dalla corsa alla sopravvivenza, in cui ogni individuo era come un lupo alla ricerca di carne da sbranare ad ogni costo, in preda agli istinti più incontrollabili…

Ecco un esempio del come una certa forma di abitudine inerziale, si ancori al substrato inconscio della memoria di Massa e rimanga nelle corde della società come fumo o aria direttamente respirabile.

Perché gli scandali si chiamano ‘-gate’?
Per citare solo quelli più famosi internazionalmente, nel giornalismo angloamericano ci sono stati il Climategate (false informazioni sul riscaldamento globale), il Cablegate (i documenti diplomatici diffusi da Wikileaks), lo Hackgate (i giornali britannici che sorvegliavano illegalmente i telefoni), l'Irangate (le manovre illecite dell'amministrazione Reagan per finanziare i ribelli in Nicaragua con la vendita di armi all'Iran), il Sexgate (i rapporti della stagista Monica Lewinsky con il presidente Clinton), e persino l'Antennagate (quando Apple ebbe un incidente di immagine sul malfunzionamento di un nuovo iPhone)…

Ma… il suffisso anglofono ‘-gate’, in realtà (non ha) nessuna relazione di significato con gli scandali, inchieste, complotti, misteri, per cui i giornali hanno preso ad abusarne. Anche ‘-gate’, infatti, viene da un singolo caso poi forzosamente esteso

quello dello scandalo Watergate e dell'inchiesta che svelò gli abusi del Partito Repubblicano americano nella campagna elettorale del 1972, da cui vennero le dimissioni del presidente Richard Nixon

E siccome l'inchiesta nacque quando alcuni partecipanti del complotto vennero arrestati per essersi introdotti negli uffici del Partito Democratico ospitati all'hotel Watergate (in un complesso edilizio che ha quel nome trovandosi davanti al fiume Potomac: ‘Porta d'acqua’), ecco che poi tutto è divenuto ‘-gate’.

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Eccoli, i predatori della competitività, all’opera.

L'imposta sull'uscita di casa.
Tassa sui passi carrai, che ricorda le imposte medievali, ma è stata ideata nel 1997:

in legge finanziaria vennero tagliati i fondi all'Anas a cui era lasciata però l'opzione di ‘rifarsi’ sui cittadini

La medesima normativa prevedeva che, il secondo anno, la tassa potesse essere incrementata del 150% lasciando poi libero arbitrio negli anni successivi. Così facendo si è arrivati a casi di aumenti addirittura dell'8000%. All'Anas si sono aggiunti i comuni e le province, per le rispettive strade.
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Quale spinta, quale morale, quale onore, v’è, in un simile modo invisibile e vigliacco di agire?

Ma, la cosa più stupefacente, è la capacità/incantesimo di sopportare, dimostrata dal tessuto sociale. Si direbbe che la politica di Gandhi abbia preso piede molto bene in Italia e in gran parte dei Paesi del Mondo.

Oppure, si tratta dell’effetto delle infinite modalità droganti l’animo umano, messe regolarmente in atto negli ultimi secoli? Frattalmente, quali effetti ha il fluoro, ad esempio, introdotto nelle acque comunali, che giungono direttamente nelle nostre case?
Informarsi è d’uopo, oserei dire… anche se, poi, si ricade nell’effetto Moore:
  • piove ma non ci credo
  • so ma non ci credo
  • so ma continuo così
  • so ma non so.
Lo svuotamento, il drenaggio, è servito. Chi stiamo alimentando?

Io sono una bella persona, solo non con te.
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Dipende da noi continuare a permetterlo.

 
19092012 S 26,0 + 263 S. Gennaro, Vescovo (Scarne notizie per irrobustire la Fede) ++

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

mercoledì 19 settembre 2012

Sulla natura del paradosso.



Salvador Dalì - Persistenza della memoria.

Siamo proprio sicuri che tutto quello che luccica sia oro?

Allenare la memoria è una pratica che migliora anche tutti gli altri meccanismi mentali: 

non soltanto ti permetterà di ricordare di più e più in fretta, ma stimolerà la tua immaginazione, aumenterà la tua creatività, ti aiuterà a pensare in modo più efficace, regalandoti fiducia, sicurezza e successo nella vita
Tony Buzan 
 
Aggiungerei: 'se sei pronto a farlo ed a reggere al colpo'.

Se infatti, di colpo, iniziassimo a ‘ricordare tutto’, che cosa accadrebbe nel Mondo? E che cosa ci accadrebbe nel giro di poco Tempo? Ma, poi, cosa dovremmo ricordare? A cosa mi sto riferendo esattamente?

Per rispondere a questa domanda, occorre prendere in causa quello che crediamo di essere. Questo processo di scelta, implica che ci si divida inevitabilmente, bivio dopo bivio. Perché? Perché ognuno di noi replica un tipo di esperienza diversa, da condurre in Vita nelle 3d: 

dicesi, biodiversità e libero arbitrio. 

Chiediamoci come dovremmo essere, quale configurazione energetica dovremmo assumere, al fine di poter esperimentare autenticamente l’esperienza di Vita?

Risposta

dovremmo dimenticare il nostro più autentico status di scintille divine ed azzerare la memoria

Ovviamente, questa riflessione by SPS è figlia di un credo e di un sentire, difficilmente condivisibile dalla gran parte delle individualità presenti oggi nelle 3d, dando alla luce, in questa maniera, una delle prime grandi separazioni endo dimensionali. 

La 'visione interna' non è solo separazione da tutto il resto ma, anche, 'osservazione interna' che, per analogia, riflette anche l’esterno, come è vero del resto anche il suo esatto ribaltamento di ottica. Vediamone un frattale:

l'endoscopia (dal greco ἔνδον èndon, ‘dentro, interno’ e σϰοπή skopê, ‘osservazione’) è un metodo di esplorazione dal punto di vista medico, che permette di visualizzare l'interno del corpo…
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È una osservazione da un punto di vista soggettivo.

(Tramite) assunzione di una piccola capsula, che contiene una microtelecamera e memoria flash… espulsa attraverso le feci. La capsula fornisce al medico immagini tridimensionali ad alta risoluzione, che può avanzare per singolo fotogramma…
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La memoria è sempre direttamente proporzionale all’uso del dispositivo e della situazione a cui essa è riferita. La memoria dimensionata ha uno scopo ben preciso. Il suo senso e meccanismo sono allineati con la progressione auto rivelante, di un processo molto simile all’apertura di un fiore, regolata da processi interni figli di processi esterni, come la luce solare. 

Perché esiste una sorta di filtro applicato alla ‘memoria’? È sempre attraverso le 'Analogie Frattali', che possiamo meglio comprenderlo.

Il filtro operante delle nubi richiede un adattamento da parte di tutto quello che risiede al di sotto, ma non per questo la Vita sottostante risulta azzerata in termini di possibilità. Semplicemente, l’esperienza sarà diversa, anzi, biodiversa. Il che significa che l’Intelligenza osservante necessita di informazioni autentiche inerenti a quello sviluppo del possibile.

E, allora, sforzarsi di ricordare a cosa equivale? Dal punto di vista di SPS, equivale al senso che rappresenta lo studiare, ossia, il dotarsi di conoscenza, la quale può permettere tutta una gradazione di conseguenze precise, figlie della conformazione del nostro ‘territorio’, esattamente come l’acqua replica l’andamento fisico di un terreno.

Rivoluzione Zola: multa a chi non sa l'inglese.
Il tecnico del Watford è convinto che la comunicazione sia alla base dei risultati e per questo spinge gli stranieri a imparare alla svelta la lingua per poter comprendere meglio le indicazioni e interagire in maniera costruttiva.

Si perde perché non ci si capisce

Alla base degli scarsi risultati, secondo il tecnico sardo, ci sarebbe quindi una grande difficoltà nel capirsi l'un l'altro, perciò su questo Zola è perentorio: 

‘I giocatori avranno un certo periodo di tempo per imparare la nuova lingua - intima - ma scaduto questo termine partiranno le multe’.

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Conoscenza, interazione, comunicazione.

Tre poli della sfera capacitiva umana; tre poli che possono muoversi ed interagire in maniere diverse, sul modello della combinazione fra atomi, capace di creare l’intero arco della differenza materiale. In funzione di come misceliamo le diverse fasi dell’esperienza, giungeremo a tirare somme apparentemente e temporalmente diverse, tuttavia sempre inerenti al grado ed al tipo di esperienza direttamente proporzionale a quello che si ha nelle proprie ‘corde’ (Karma, libero arbitrio ed evoluzione).

Una questione di paziente lungimiranza?

Può trascorrere una intera Vita, prima che si memorizzi/impari una verità sul proprio conto?

Certo. E se poi la dimenticassimo nuovamente?
 
Non succederà più, perché una volta acquisita autenticamente l’informazione, essa diventa una parte di noi, modellandoci di conseguenza; ossia, l’informazione diventa noi stessi, si imprime in noi stessi. La nostra esteriorità è ancora una sua conseguenza, il nostro aspetto, la nostra caratteristica comportamentale, etc.

Come si accorse anche Calligaris, la nostra pelle è una incisione che parla di noi stessi. In essa si imprime tutto quello che ci riguarda e che, in definitiva, vale la pena di ricordare nella situazione descritta da una Vita. Questo vale sia per il passato che per il presente ed, in ottica, anche per il futuro.

Le tre fasi sequenziali del Tempo, sono in realtà gli effetti stroboscopici di un loop che, alla pari delle tre fasi descritte poc’anzi, possono anche alternarsi, mischiarsi e riavvolgersi, in maniera idonea ed intelligente.

Tutto è limato e filtrato, idoneo e perfetto, al fine di procedere lungo il cammino dell’esistenza. Tutto quello che s’emana dal fluire esistenziale è senz’altro opportuno. L’individuo s’interfaccia con la globalità. La globalità con l’individuo. È sempre così. Ogni fenomeno è chiuso a loop, anche se esiste sempre l’eccezione che conferma la regola (biodiversità). 

Questi loop rappresentano l’equivalenza dell’essere chiusi in stanze scolastiche ad imparare. 

In definitiva, un loop rappresenta quella conformazione energetica più opportuna al risparmio energetico, in ottica del vivere sempre in un equilibrio specifico adatto a maturare esperienza.

Osserviamo gli stati diversi che può assumere l’acqua

A prescindere dal suo aspetto esteriore, ella rimane sempre acqua, ma solo trasformata. Ma chi può dire quale sia la sua vera forma, derivante dall’essenza dell’entità acqua? Semplicemente ella si adatta alle condizioni atmosferiche presenti il loco, ma non per questo ne patisce le conseguenze per sempre, in termini di impedimento definitivo del tornare ad ogni livello della sua possibilità trasformazionale. 

Ad ogni condizione esterna corrisponde una trasformazione esterna della Vita ospite, per auto adattamento ma anche per induzione all’auto adattamento, ossia previa trasformazione anche interna. Ciò non significa, tuttavia, che nemmeno la trasformazione interna sia in grado di cancellare l’autorità dell’essenza animante un certo tipo di corporeità. 

Quindi, aggiungiamo un nuovo strato/livello sottile a quello che solitamente crediamo di avere compreso:
  1. l’esterno influenza l’interno
  2. l’interno influenza l’esterno
  3. l’interno e l’esterno non influenzano il ‘sovrastante’, anche se il ‘sovrastante’ impara da quello che accade dall’interazione del ‘sottostante’. Impara e non ‘deriva’.
Ossia, la 'missione' è memorizzata ad un livello ‘altro’, rispetto alla sfera più evidente della doppia polarità percepita come unicità divisa.

C’è dell’altro.

C’è il livello dell’Osservatore, della sua intenzione intelligente e della sua capacità di memoria senza filtro o con meno filtro, in funzione del dove si trovi nella scala della graduazione della Luce.

Frattalmente cosa accade attorno a noi, su piani più comprensibili ma che, allo stesso modo, sfuggono?

Cosa è il meccanismo unico di vigilanza.
Il Presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, lo ha definito ‘un passo importante verso un’Unione bancaria’. Si tratta del meccanismo unico di vigilanza delle banche dell'Eurozona, presentato a Strasburgo la scorsa settimana che costituisce un importante step nel rafforzamento dell'unione economica e monetaria.

Questo nuovo meccanismo - SSM - attribuisce maggiori poteri alla Banca centrale europea

ad essa saranno attribuiti compiti di vigilanza e monitoraggio in materia di stabilità finanziaria di oltre 6 mila istituti bancari degli stati appartenenti alla zona euro. 

Un rafforzamento del ruolo della Bce, la cui missione principale è quella di controllare l'inflazione e di applicare politiche monetarie che siano in grado di contenerla…
Link 

La Massa è senza memoria, di fronte al dilagante processo del Controllo. 

Salvador Dalì - Disintegrazione della persistenza della memoria.

Le notizie scorrono come su display luminosi. Le parole appaiono e lentamente escono dalla zona visibile. Dove vanno? 

Nel dimenticatoio generale. 

Non importa a cosa esse si riferissero: semplicemente scompaiono. 

In maniera inversa, però, non scompare l’effetto indotto, ossia la loro componente magnetica all’interno di noi. Esse lasciano un segno, anche se lette per solo qualche istante, perché richiamano le molte situazioni simili, che progressivamente ci inducono ad un certo tipo di programmazione inconscia.

Che cos’è il pessimismo, la rassegnazione, l’impotenza?

Da questo punto di vista, la risultante di un piano progressivo di svuotamento dell’essere, attraverso l’annichilimento della sua proiezioni fisica sulla Terra.

Un paradosso, se siete stati attenti. Infatti ho riportato due conclusioni diametrali:
  1. l’interno e l’esterno non influenzano il ‘sovrastante’, anche se il ‘sovrastante’ impara da quello che accade dall’interazione del ‘sottostante’. Impara e non ‘deriva’
  2. da questo punto di vista, la risultante di un piano progressivo di svuotamento dell’essere, attraverso l’annichilimento della sua proiezioni fisica sulla Terra.
A cosa serve un paradosso, anche se inteso licenziosamente?
  
Diffondere idee che disturbano con un chiaro scopo

capire dove si trova il puntino 'Io sono qua' e, per riflesso, anche il 'Noi siamo qua'…

'Il nostro sentire è pieno di idee che vengono generalmente accettate soltanto sul piano mentale. Esse si sono perciò cristallizzate senza aver modificato l’individuo. Per distruggere queste cristallizzazioni è necessaria una ginnastica mentale che induca, su piani diversi e con gli elementi culturali più disparati, a un riesame di ciò che è stato incasellato nella nostra mente.

SacroProfanoSacro presenta perciò idee che disturbano, dubbi che ci fanno riesaminare ciò che abbiamo fatto nostro nel passato, illustrazioni che ci costringono a rapide sintesi mentali ed emozionali

tutti mezzi per capire chi siamo e in quale stadio ci troviamo nella nostra evoluzione. Ciò è possibile perché ogni idea, ogni pensiero, ogni illustrazione ci richiama ad un nostro problema.

Ognuno di questi problemi ha origine da una scelta culturale ed è stato registrato nel nostro casellario mentale come un simbolo di un particolare aspetto del fluire della Vita dentro di noi. Lo speciale compito che sento è di decifrare questi simboli per poter distinguere chiaramente la realtà spirituale da quella materiale e cominciare a basare i valori della nostra Vita più sulla prima che sulla seconda. 

Con questa ginnastica mentale ed intuitiva si può facilmente imparare ad usare bene la propria mente e a condizionare il proprio modo di vivere per collaborare con tutto ciò che prepara l’avvento del prossimo piano di coscienza dell’umanità.

Ma si deve ricordare che i pensieri sono dei mezzi e che è pericoloso identificarsi con essi'.

Dalla pagina ‘Mission e osservazione’ di SacroProfanoSacro, tratta dal pensiero di Bernardino del Boca

Ecco la prova che l’esistenza 3d, al fine di essere decodificata o codificata, necessita di un piano superiore dell’osservazione e che, dunque, il piano dimensionale 3d è una fucina di esperienze da elaborare ad un diverso piano dell’intelligenza:

il paradosso di Moore è un paradosso formulato nel 1942 da George Edward Moore, che tratta dell'assurdità di affermare una proposizione e contemporaneamente affermare di non crederci… 

Nella formulazione tipica di questo paradosso, questo si traduce in ‘piove ma io non ci credo’

Come si può osservare, entrambe le frasi descrivono uno stato di cose possibile, e prese separatamente non contengono alcun errore logico. Tuttavia, nella loro interazione, perdono di senso ed hanno una paradossalità che, a detta del filosofo Ludwig Wittgenstein, è molto prossima all'autocontraddizione perché affermare ‘p, ma io non credo che p’, equivale a dire ‘p, ma forse non p’.

Il paradosso non si pone nel caso di una seconda o terza persona

l'affermazione ‘piove ma lui non ci crede’ non ha alcuna paradossalità.

Il carattere paradossale, quindi, viene dall'affermazione in prima persona

Ciò accade perché, mentre in seconda o in terza persona si descrive uno stato di cose indipendente dalla prima proposizione essendo la descrizione di una credenza (il fatto che lui non creda che piove è indipendente dal fatto che piova o meno), nel caso della prima persona ciò non è vero: 

‘io credo che p’ non è la descrizione della mia credenza ma la sua espressione, e quindi equivale ad affermare direttamente p, giungendo all'autocontradditorietà di affermare e negare allo stesso tempo una medesima proposizione…

Link 

Eccolo ancora il loop. È sempre lui. In ogni direzione si vada e ci si muova, ci si imbatte sempre nel loop. Altro dato di fatto è l’emersione continua dell’espressione ‘allo stesso Tempo’. Una grande verità da imprimere chiaramente e saldamente in noi.

Dopo una lettura di qualsiasi articolo di SPS, non si è più come ‘prima’. Forse non lo si ammetterà, però, credetemi, è certamente così. Ma, anche no!

Confusi?

Dipende da voi.

18092012 S 26,2 + 262 S. Giuseppe da Copertino (Il Santo più convincente) -+

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com