lunedì 9 luglio 2012

Vacanza consapevole professionale con avvitamento.




'Lasciarsi andare per non cadere in pezzi' di Mark Epstein, psicoterapeuta e meditante buddista, rappresenta una sintesi tra il pensiero occidentale e orientale, per sviluppare il tema relativo al concetto del sé e alla diversa modalità di interpretazione e di approccio terapeutico conseguente…
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Cari Amici e Amiche, intendo scusarmi per non essere stato all’altezza della situazione; per non avere compreso che, ormai a distanza di oltre due anni e mezzo dall’apertura di SPS, ci potevano essere delle persone, alcuni di Voi, che leggono usualmente ciò che viene pubblicato alla luce del Sole in questo Blog. 

Mi scuso per questa mancanza di professionalità dimostrata in occasione dell’ultima settimana di assenza dalla Rete. Il perché è subito detto: 

mi sono preso una settimana di vacanze con la mia famiglia e siamo andati ‘via’. 

Non è la prima volta che faccio la canonica settimana annuale di stacco, ma mai prima d’ora avevo anche smesso di scrivere. Anche questa volta mi ero ripromesso di mettere on line delle ‘pillole’ d’articolo giornaliere, ma semplicemente non sono riuscito a trovare/creare le condizioni tali per cui dare continuità a SPS

Ho compreso, dopo il primo giorno, che semplicemente questa volta doveva andare così. 

E mi sono lasciato andare sull’onda di questa ‘glissatura’ (fare finta di non aver visto o sentito qualcosa o comportarsi come se non si avesse visto o sentito, evitando volutamente di approfondire la questione e ‘passando’ oltre. Link).

Non sono pagato per il mio piacevole sforzo quotidiano, è vero, tuttavia è eticamente corretto, una volta iniziato ad erogare un ‘servizio’, dare continuità e professionalità all’opera che spinge ad emergere pubblicamente. Mi scuso per questo 'avvitamento su me stesso' e prometto che la prossima volta scriverò un post di una riga, titolo compreso, portando all’evidenza l’intento che sta alla base di un modello esperienziale che sta per sopraggiungere.

Le vacanze sono terminate per questo 2012, almeno, le mie vacanze sono terminate. Mi rivolgo a tutti coloro che sono iscritti a SPS o che hanno scritto a Prospettivavita@gmail.com in maniera abbastanza ‘preoccupata’ o a coloro che hanno solo pensato (bontà loro) ‘Ma cosa è successo al tizio che scrive in SPS?’.

Non mi ero accorto che eravate così numerosi. 

Non mi ero accorto del ‘seguito’, per cui non ero consapevole nemmeno di me stesso e delle mie relazioni non fisiche.

Chiedo nuovamente scusa a tutti coloro che, hanno trovato e pensato di poter sorseggiare una ‘tazza di the’ (senza zucchero) sulle onde di SPS e che lo fanno con puntuale esattezza giornaliera.

Vi ringrazio e prometto di tenervi sempre più in considerazione. Ho così tanto da imparare

Un grande e vivo ringraziamento. Tanta serenità e che la luce possa sempre risplendere in Voi.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

 

venerdì 29 giugno 2012

Un modello di centri decentrati centrali.




Che cos’è l’Universo?
L'Universo viene comunemente definito come tutto ciò che esiste, il che comprende tutta la materia e l'energia, i pianeti, le stelle, le galassie e il contenuto dello spazio intergalattico…
Link 
 
Questa è la risposta omnicomprensiva per ‘fede’, ossia ‘ad immagine e somiglianza di quello che pensiamo per la maggiore’. Ma ciò che crediamo di pensare è ispirato, per cui l’idea di Universo che ‘ci siamo fatti’ è di Natura ‘parassitaria’, visto che queste entità hanno il ruolo ispirante più ‘vicino’ all’umano. 

Da 'qua', immagino che la definizione di Universo sia funzionale al mantenerci ad un livello radicato della conoscenza; un livello ‘basso’ e non consapevole del vero significato di partecipazione all’Universo

Perché dovrebbe essere così? Per questioni di attaccamento e ignoranza da parte di queste entità, che temono per la loro stessa sopravvivenza. Questa ‘cecità’ comporterebbe un relativo ‘stallo’ nella funzione di ricerca e conoscenza di se stessi, di tutte quelle forme esistenziali interessate da questo incantesimo o contagio.

In SPS si è più volte messo in luce che ‘il caso non esiste’ e che ‘tutto ha un senso nell’economia Universale’, per cui anche le entità parassite ricoprono un ruolo auto educativo in questa tappa del cammino dell’umanità verso la riscoperta della propria origine e funzione.

L’Universo è una scuola, un campo esperienziale o di addestramento. I partecipanti alla Vita sono degli iniziati alla propria ‘conoscenza’

Frattalmente tutto questo modello si ripercuote in ogni ambito dell’esistenza, attraverso le vie infinite dell’Arte. Sequenze e codici si ripetono secondo modelli e archetipi, funzioni d’onda e di particella, campi polarizzati auto traenti, leggi stratificate e sommatorie capaci anche di confondere l’osservatore 'non attento'…

All’interno di un corpo umano, le cellule formano il corpo stesso. È difficile crederlo, eppure lo 'vediamo' usualmente osservando la materia, costituita da ‘atomi’. Queste ‘formazioni energetiche’ sono perlopiù ‘vuote al loro interno’. Sono le forze che tengono insieme o staccano le componenti

Per questo, osservando l’Universo dal nostro punto prospettico, lo vediamo pressoché ‘vuoto’. Dov’è la materia dal punto di vista degli atomi? È al loro ‘esterno’, ossia essi formano qualcosa che è al di fuori della loro portata visiva e probabilmente della loro ‘comprensione’

Allo stesso modo, le cellule formano un corpo ‘esterno’ di cui non è detto che abbiano ‘conoscenza’. 

È un po’ come il concetto di ‘astronave’. Le persone che sono al suo interno, la usano per viaggiare ma non hanno mediamente idea di come quel costrutto sia stato generato. Le cellule, tuttavia, sono più simili alla forza che sta alla base della materia e dunque dell’astronave: 

le cellule compongono l’astronave, ma quello che c’è dentro – l’equipaggio o il pilota – è un qualcosa di origine diversa. Seppure fatto d’altre cellule, non risponde al medesimo ‘trattamento’ energetico a cui è disposta l’astronave, ossia il ‘corpo’. 

Esiste un altro tipo di ‘materia’ che deriva da una forza ‘altra’. Si parla spesso di Amore. Che cosa può essere se non una forma di energia motivazionale diversa da tutto quello che siamo abituati a ‘misurare’?
 
L'Amor che move il sole e l'altre stelle.
Paradiso XXXIII,145 - Divina Commedia di Dante Alighieri

Tutto ciò mette in mostra un ‘modello centrale’ dell’organizzazione dell’energia e dunque della materia. Un qualcosa che sprigiona Amore, al centro di tutto per il tutto. Infatti, ci dicono, che l’Universo sia partito da una sorta di ‘centro’ e poi abbia iniziato ad espandersi. I ‘Sistemi di Pianeti’ ruotano tutti attorno ad un punto centrale.

Eppure la Natura frattale e olografica dell’Arte Divina riflessa nella Creazione, è molto evidente. Per cui? Esiste l’Uno e i Molti. Ha senso sostenere l’idea di un centro? Ha senso nel momento in cui ‘ne abbiamo bisogno al fine di trovare un punto di appoggio’, altrimenti non ha molto 'senso' a livello spirituale, perché il centro è una materializzazione pura, un punto d’incontro, una media… è la ‘particella’ e non l’onda.

Dopo il Tempo della scuola giunge un altro Tempo...

La particella focalizzata è equivalente alla nascita, alla manifestazione fisica della possibilità. L’onda è la funzione esperienziale, il senso, il motivo, lo scopo, che deriva dalla Sorgente che l’ha emessa.

Entrambe sono autentiche e senza perdita di ‘valore’. È l’apparenza che muta e si conforma al ‘territorio’ da esplorare

Uno, nessuno, centomila.

Ha senso sostenere ogni cosa sostenibile nel momento in cui per l’osservatore sia sensata. Dunque? Dipende dalla consapevolezza del punto d’ascolto. Dal suo grado di intrattenimento con quello che osserva. Dalla sua partecipazione e coerenza. Come se, osservando un panorama, ci riconoscessimo in quello che si osserva a tal punto di credere di vedere noi stessi comporre l’osservato e l’osservatore.

È una questione di consapevolezza e, in definitiva, di ‘centro’.

Giocando con le parole e con il pensiero, si continua a girare in loop o attorno ad un costrutto più o meno abbozzato. Quando questo costrutto prende forza, attraverso l’abitudine o il credo, allora si vivifica a tal punto da incominciare ad emettere attrazione e dunque esercitare gravità

Da questo punto prospettico è meglio inquadrabile anche la cosiddetta ‘forma pensiero’, che nel Tempo può divenire sufficientemente ‘solida’ attraverso la partecipazione più o meno conscia di polarizzatori ed aggregatori della possibilità:

gli umani.

Una forma pensiero cristallizzata, solida, è ad esempio la Chiesa Cattolica. Mediante l’esercizio della preghiera e dei mantra magici iniziali, essa si è manifestata in ‘Vita’. È divenuta ‘edificio stabile e solido’, nonché fonte di attrazione e magnetismo verso quella vasta platea di aderenti o rispondenti al proprio campo morfogenetico. L’incantesimo che ne deriva è di Natura identica alla forza che esercita un Pianeta attorno a sé. È la sua ‘ragione d’essere’. Il suo ‘colore’

Ora, la Chiesa, come il singolo Pianeta, sono dei singoli attrattori/collettori/terminali, che hanno anche la funzione di ‘centro’. Da qua è possibile comprendere come il ‘tutto’ sia organizzato in una gerarchia rispondente ad una qualche forma d’Arte a base dell’energia della possibilità.

Le cellule compongono un corpo, che vive senza sapere di essere composto da organismi intelligenti. È la Vita dentro la Vita. La solidificazione della Vita, dalla sua funzione d’onda alla sua funzione di focus a livello di particella. È una emersione nel campo quantico del possibile, regolata dalle leggi necessarie per auto regolamentarne il ‘viaggio’.

Il Conosci Te Stesso è relativo ad un viaggio individuale, che riporta le informazioni esperienziali lungo tutta la catena della Creazione. I centri di backup o di memoria sono dislocati ad ogni livello e sono accessibili in maniere diverse funzionali alla capacità del ‘singolo’ di tornare ad accedervi dopo avere deposto le informazioni. È una questione di ‘chiavi’ interpretative.

Allora, da questo punto di vista, emerge una struttura pluricentrica. Un modello relazione capace di scambiare dati ed elaborarli mettendo i risultati on line e real time a disposizione di tutti. Dove la particella si manifesta ed esercita l’avventura dell’esperienza, è anche il motivo della diversa partecipazione di Coscienza dalla quale la particella si vede/crede inserita nell’organizzazione Universale. 

Il ‘luogo’ dov’è apparsa è per lei un centro, ma allo stesso Tempo risulta uno dei centri

Tutto si riconfigura di conseguenza alla geografia vibrazionale del luogo che ospita, persino la consapevolezza, persino il motivo che aveva spinto a prendere una certa decisione.

In informatica il termine Peer-to-peer (P2P) indica un'architettura logica di rete informatica in cui i nodi non sono gerarchizzati unicamente sotto forma di client o server fissi (clienti e serventi), ma sotto forma di nodi equivalenti o paritari (in inglese peer) che possono cioè fungere sia da cliente che da servente verso gli altri nodi della rete. Essa dunque è un caso particolare dell'architettura logica di rete client-server.
 
Mediante questa configurazione qualsiasi nodo è in grado di avviare o completare una transazione. I nodi equivalenti possono differire nella configurazione locale, nella velocità di elaborazione, nella ampiezza di banda e nella quantità di dati memorizzati. L'esempio classico di P2P è la rete per la condivisione di file (File sharing).
 
In Microsoft si tende a definire con il termine peer-to-peer una rete di un piccolo gruppo di persone (non più di 10 persone), dove la protezione non costituisce un problema, modalità normalmente conosciuta con il termine gruppo di lavoro, in antitesi alle reti cliente-servente in cui è presente un dominio centralizzato
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Esiste un ‘modello centralizzato chiuso’ dettato da un punto di vista inconsapevole e un ‘modello centralizzato aperto’ dettato da una maggiore consapevolezza dell’esistenza. Anche se la consapevolezza individuale è bassa, allo stesso Tempo molti processi maggiori funzionano ugualmente secondo il principio del ‘centro aperto’ o ‘multicentro’, come ad esempio il funzionamento cellulare o superiore in termini vibrazionali.

Mediante questa configurazione qualsiasi nodo è in grado di avviare o completare una transazione.
I nodi equivalenti possono differire nella configurazione locale, nella velocità di elaborazione, nella ampiezza di banda e nella quantità di dati memorizzati...
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Nella realtà, tutto ciò si deve tradurre in un qualcosa di molto simile. Abbiamo visto, ad esempio, l’emersione del ‘Modello Ucadia’, oppure delle forme aggregative permesse dalla moderna tecnologia, come ad esempio l’esistenza di Internet. Che altro ancora?

L'azienda senza capi: il modello di gestione orizzontale che funziona in America.
Lavorare senza il capo, il padrone, il boss che comanda, è possibile? La Valve Corporation, azienda statunitense produttrice di videogame, può vantarsi di offrire ai suoi dipendenti ogni tipo di servizio, dalla lavanderia ai massaggi. Tranne la presenza di un capo.  

Un'azienda ‘boss free’ sin dalla sua nascita, in cui non solo non esistono direttori, ma neanche i vice e i vari responsabili di settore. Non esiste alcun tipo di gerarchia, e sia l'orario di lavoro che le mansioni - addirittura lo stipendio - viene deciso dallo stesso team di colleghi.

Valve Corp. è una delle numerose aziende che ha deciso di passare ad una gestione del lavoro orizzontale, eliminando in particolare quelle numerose cariche intermedie che stanno tra il capo e il dipendente. Un 'taglio del personale' molto particolare, ma che garantisce ottimi risultati:

innanzitutto una produttività più veloce, una maggiore flessibilità e più potere decisionale ai lavoratori. Sono gli stessi dipendenti che decidono, tramite votazione, a chi dare promozioni, decidendo anche riguardo alle assunzioni, licenziamenti e aumenti di stipendi. Tutto valutato in base soltanto alla produttività di ogni dipendente. Che deve essere altamente motivato per poter far parte del team di lavoro e in grado di autogestirsi, compito che non riesce facile a tutti: 

molti dipendenti infatti lasciano il posto dopo un anno, in preda ad una sorta di disorientamento. Ci sono poi alcuni lati negativi, come i tempi lunghi che possono passare prima di individuare le cattive performance di alcuni dipendenti ed effettuare un licenziamento. È poi fondamentale che il team sia positivo e che non ci siano disarmonie all'interno, prerogative altamente difficili su un posto di lavoro, ma non impossibili. Perchè è il team stesso che decide a chi affidare un progetto piuttosto che un altro, e rivalità o misunderstanding potrebbero comportare una perdita economica - oltre che di credibilità - all'azienda stessa.

Anche la W.L. Gore gestisce i suoi dipendenti - oltre 10 mila - dal 1958 con lo stesso sistema gestionale, un modello reticolare basato su squadre al posto dei capi tradizionali e catene di comando collegate tra loro. In questo caso, i dipendenti assumono la leadership in base alla loro capacità di 'guadagnare' il rispetto dei colleghi e di attirare seguaci, che sono coloro che non prendono mai iniziativa sul posto di lavoro

Un metodo da molti criticato, anche se Shipper Frank, professore di gestione alla Salisbury University nel Maryland, afferma che la struttura piatta ha aiutato l'azienda ad essere in continuo rinnovamento e sempre creativa, perché le idee possono venire da chiunque nell'organizzazione, a prescindere dalla posizione

Un sistema meritocratico in cui ognuno si rigenera, e rigenerandosi dà nuova linfa alla sua azienda. Sarebbe possibile anche in Italia?
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Affascinante, vero? Questo step della 'liberazione' è utile alla causa evolutiva. Tuttavia, è un modello umano basato ancora sulla competizione. Quanto sia ‘sana’ questa competizione dipende da molti fattori, primo dei quali è la ‘non rinuncia a se stessi’. 

Pur godendo di pari diritti e doveri, le individualità esistono alla luce biodiversa della possibilità. Hanno diversi livelli di consapevolezza e possono sempre prestarsi alla diffusione di modelli virali basati sulla propria ‘rinuncia’. Questa ‘rinuncia’ è molto bene espressa dalla domande che il Creatore porge ad Adamo: 

‘Dove sei?’

Dio cerca Adamo che si è nascosto, fa risuonare la sua voce nel giardino e chiede dov’è; ciò significa che non lo sa, che è possibile nascondersi da lui: 

dunque Dio non è l’onnisciente.
 
Ma, invece di spiegare il passo biblico e risolvere l’apparente contraddizione, il Rabbi se ne serve solo come punto di partenza, utilizzandone il contenuto per rivolgere al comandante un rimprovero per la vita da lui condotta fino a quel momento, per la sua mancanza di serietà, la sua superficialità e l’assenza di senso di responsabilità nella sua anima
 
La risposta del Rabbi mira a questo, a dirgli: 

‘Adamo sei tu. E a te che Dio si rivolge chiedendoti: Dove sei?’. 

Apparentemente non gli ha fornito nessun chiarimento sul significato del brano biblico in quanto tale. Ma in realtà la risposta illumina sia la situazione di Adamo nel momento in cui Dio lo interpella, sia la situazione di ogni uomo in ogni tempo e in ogni luogo
Il cammino dell’uomo – Martin Buber

Siamo consci di avere ‘rinunciato’ a qualcosa del quale abbiamo solo un’orma frattale nella mente? Chiamiamola Karma o Libero Aribitrio, il risultato non cambia:

abbiamo compiuto una scelta di smagnetizzazione, i cui effetti sono riverberati, rimbalzati, nel tunnel dello Spazio/Tempo. Una ridondanza, un’eco, una vibrazione divenuta leitmotiv come la polvere nelle 3d.

Allo stesso Tempo questa ‘rinuncia’ è sia uno ‘stazionamento’, sia un ‘punto di focus’. Ora abbiamo ‘terra sotto ai piedi’ e da questo punto possiamo trovare quello slancio capace di ‘tornare a rivedere le Stelle’

Dipende da noi.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012

giovedì 28 giugno 2012

Il controllo della scarsità.



Opera di Franco Cisternino

La proprietà generale dell’orientamento sarebbe l’economia, cioè la ricerca della via più breve e più facile, delle occasioni più favorevoli, del controllo della scarsità del tempo

in tal senso l’economia si presenta come l’esigenza centrale dell’orientamento, in quanto accorcia tutto ciò che è superfluo, inadatto e non mirato al fine...
Questa 'abile' definizione fluttua sul 'pelo d'acqua' della Consapevolezza. Tutto può divenire opera distruttrice oppure creatrice... Dipende da noi.

Di tanto in tanto mi sorgono ‘spontanee’ delle domande. Ad esempio, ieri, mi è balenata questa: 

‘Come fanno i Cantanti ad incassare, ancora nel 2012, così tanto (anche se esiste sempre la caratteristica della lamentela)? Come possono vendere centinaia di migliaia di ‘dischi’, quando in Internet praticamente si trova di tutto, compreso il loro lavoro, in maniera certamente discutibile ma assolutamente gratuita? 

Perché sul Web si trova di tutto, anche se non è sempre ‘legale’? Come mai in commercio si trovano, da tempo, apparecchi capaci di duplicare o clonare film e prodotti multimediali anche ad alto valore aggiunto?

Il suo (di Rihanna) quinto album in studio, Loud, è stato pubblicato il 16 novembre 2010 e ha debuttato alla terza posizione della classifica statunitense, vendendo 207.000 copie nella sua prima settimana
Link

Forse quella piccola particella ‘nella sua prima settimana’, può essere una buona chiave di lettura al fine di dare una risposta alla prima domanda. Cioè? Potrebbe essere che le persone, i ‘fans’, siano tanto desiderosi di avere l’ultimo sforzo del proprio Autore preferito, da non attendere nemmeno il Tempo fisiologico di apparizione di quel prodotto tra le pagine dedicate al ‘Peer to Peer’ (nodi equivalenti o paritari - in inglese peer - che possono cioè fungere sia da cliente che da servente verso gli altri nodi della rete... Link), ossia ‘comprano subito, come alimentati da una insormontabile corsa sfrenata all’acquisto’… ossia animati da una 'dipendenza'.

La ‘Legalità’ è un qualcosa di opinabile. Il ‘Diritto’ è una forma plasmabile. 

Gli Attori, che traggono denaro dalla partecipazione della Massa tra le evolventi del business più o meno chiaro, spingono le stesse dinamiche ad una sorta di emancipazione, che non sempre la ‘Legge’ riesce a contenere/comprendere. Coloro che vendono macchine capaci di duplicare, come hanno potuto farlo, in barba alle leggi del copyright (volute dalle Lobby) relative ad altri prodotti oggetto delle proprie mire ed attenzioni? È una lotta certamente tra Corporazioni, costellata ad esempio dalla chiusura di Napster o ultimamente di Megaupload e altri Siti di ‘scambio’:

Chiuso KickassTorrents un altro colpo al P2P in Italia.
Un altro sito per il ‘Peer to peer’, lo scambio di file da utente a utente, non sarà più raggiungibile dall'Italia. La Guardia di Finanza su provvedimento emesso dal sostituto procuratore Giangiacomo Pilia, ha inibito l'accesso agli internauti nazionali sul portale Kickasstorrents, uno dei principali siti di scarimento di 'torrent' per lo scambio dei file. Si tratta comunque di un blocco a livello Dns, e quindi facilmente aggirabile da chi ha un minimo di dimestichezza con la Rete. Ma di fatto, digitando l'indirizzo nel browser, il sito risulta irraggiungibile.

Dopo l'operazione The Pirate Bay nel 2008 e la definitiva chiusura dei battenti di Btjunkie nel febbraio 2012, le Fiamme Gialle hanno agito su questa terza piattaforma, con sede nelle Filippine e server sparsi in tutto il mondo. L'operazione, denominata 'Last Paradise', segue quelle denominate 'Little angel' per il sito Linkstreaming e 'Poisonous Dahlia' per Btjunkie.

Il sito, forte dei suoi 10 milioni di torrent attivi, riceve oltre tre milioni di visite giornaliere da tutto il pianeta e l'Italia sinora era il terzo Paese per provenienza di utenti alle spalle solo di India e Usa. Centinaia di migliaia di italiani usavano regolarmente ogni giorno la superpiattaforma digitale pirata per scaricare musica, film, videogiochi e software. Kickasstorrents è una delle piattaforme più aggiornate, con le ultime uscite commerciali e in contemporanea con le anteprime cinematografiche. 
 
Kickasstorrents (o Kat, come meglio noto ai websurfer) ospitava numerosi banner pubblicitari, producendo guadagni per i gestori stimati in oltre 8,5 milioni di dollari l'anno.
Link

L'Fbi chiude Megaupload e Megavideo offensiva degli hacker contro il governo.
Pugno di ferro degli Stati Uniti contro la pirateria digitale: l'Fbi, in collaborazione con il Dipartimento della Giustizia americano, ha chiuso il sito Megaupload.com e Megavideo.com, ottenendo l'arresto del fondatore e di altre tre persone.

Megaupload è uno dei più noti e più imponenti archivi di film, musica e software, spesso pubblicati senza autorizzazione. Secondo l'accusa, l'attività di Megaupload è costata più di 500 milioni di dollari in mancati profitti ai legittimi detentori del copyright.

Il fondatore del sito, Kim Schmitz, e altri tre sono stati arrestati in Nuova Zelanda su richiesta delle autorità statunitensi. Altre due persone sono ricercate e numerose altre risultano incriminate. L'atto di forza arriva a 24 ore dallo sciopero di 'Internet 1' per protestare contro il Sopa, la legge antipirateria in discussione al Congresso che, secondo molte internet company tra cui Google e Wikipedia, metterebbe a repentaglio la libertà di espressione online...

Cos'è Megaupload? Tecnicamente il sito si presenta come un 'cyberlocker', una sorta di magazzino tramite il quale gli utenti possono archiviare file troppo grandi da spedire via e-mail per condividerli in via riservata con altre persone. Un uso del tutto legittimo nel quale si innesta una zona grigia di illegalità, poiché molti caricano file protetti da copyright e poi diffondono il link per scaricarli su forum e blog, mettendo di fatto in piedi un giro di contenuti pirata. Megaupload guadagna vendendo pubblicità sulle sue pagine e facendosi pagare dagli utenti che vogliano scaricare più di un certo numero di file a velocità più elevata.

In un comunicato pubblicato poco prima della chiusura, Megaupload bollava come ridicole le accuse di violazione del copyright, affermando che 'la stragrande maggioranza del traffico generato dal sito è legale. Siamo qui per restare', garantiva Megaupload, aprendo al dialogo con l'industria dell'entertainment che, scrivevano gli autori del messaggio, 'vuole avvantaggiarsi della nostra popolarità'.

Di tutt'altro avviso il Dipartimento di Giustizia, secondo il quale Megaupload 'ha riprodotto e distribuito illegalmente su larga scala copie illegali di materiale protetto da copyright, tra cui film - anche prima dell'arrivo in sala - musica, programmi televisivi, libri elettronici e software'. Le accuse nei confronti degli indagati sono pesanti: 

associazione a delinquere finalizzata all'estorsione, al riciclaggio e alla violazione del diritto d'autore. Rischiano oltre 50 anni di prigione ciascuno.
Link

Ecco il ‘cloud’ che confonde le idee:

Cos'è Megaupload? Tecnicamente il sito si presenta come un ‘cyberlocker’, una sorta di magazzino tramite il quale gli utenti possono archiviare file troppo grandi da spedire via e-mail per condividerli in via riservata con altre persone. Un uso del tutto legittimo nel quale si innesta una zona grigia di illegalità
 
Una particella del discorso, ossia quel ‘Tecnicamente’, fa davvero la differenza. Significa che ‘a livello teorico’ o ‘apparentemente’, un qualcosa abbia ‘funzione di’ o ‘sembri che’, mentre in realtà è tutt’altro. Come è possibile? Come è spiegabile? Perché non c’è una chiara e netta distinzione e/o separazione tra il ‘nero e il bianco’?

Secondo me si spiega attraverso l’esistenza olografica della legge Biodiversa. Per globalizzare effettivamente una situazione, un certo tipo di Potere dovrebbe lobotomizzare l’intera popolazione planetaria. Cosa non certamente possibile. Oppure no?

A cosa mirano, ‘segretamente’, certe ricerche scientifiche, che si collocano al di là del concetto di etica e di morale? Al controllo ‘basale’ della popolazione. Perché? Proprio per cercare di ‘ovviare’ o compensare la legge della Biodiversità, ossia quel fattore basilare di ‘protezione’, strutturale rispetto al pericolo di estinzione di una specie vivente

La Biodiversità non permette un totale allineamento nel modello di paradigma a cui un intero tenta di avvicinarsi o viene tentato ad avvicinarsi. 

È una sorta di garanzia di univocità, un firewall sempre monitorante la situazione inerente al bacino della possibilità. L’esistenza biodiversa reca con sé l’altra faccia della medaglia, ossia l’esistenza probabile di un certo Potere che tenta o tenterà di assoggettare a sé la comunione globale. Forze vettoriali che spingono apparentemente verso direzioni opposte ma elastiche, tuttavia sempre inerenti all’unico movimento sempre auto funzionale: quello ‘evolutivo’

È giusto che un Autore percepisca un certo ammontare per la sua attività. È giusto che l’usufruitore paghi qualcosa per quel prodotto. Tuttavia è sempre l’eccesso che determina la forza del suo opposto, ossia dell’alternativa. Il Potere Antisistemico ha lavorato molto bene, proprio all’insegna dell’apparente assenza di alternativa. Come se ad una fiammella venisse tolta la parte ‘bruciabile’ dell’aria e, per questo, la stessa fiammella non avesse la possibilità di continuare ad alimentare la sua luce di speranza e possibilità.

In definitiva, la legge del Mondo degli Affari, quella della domanda e della risposta, replica sempre quella superiore relativa all’equilibrio tra le parti. È un equilibrio mutevole del quale noi percepiamo o viviamo le forze componenti, ossia le forze di squilibrio che richiedono la compensazione dell’Universo

Ad esempio, Vadim Zeland, attraverso la sua deduzione inerente al concetto di ‘Potenziale Superfluo’, narra proprio di questa dinamica dell’energia, prodotta per compensazione dal bacino Universale, in funzione di una certa ‘massa energetica’ presente nella singolarità, oppure nella globalità, visto che la globalità è una singolarità di livello più alto.

Quando sentiamo le cosiddette ‘farfalle nella pancia’, stiamo pur certi che attireremo a noi una forza di compensazione teoricamente ‘uguale e contraria’. Ciò, dal punto di vista di SPS, equivale a sostenere l’esistenza di un’altra legge Celeste, ossia di quella relativa all’attrazione, da cui deriva il magnetismo, la gravità e, in ambito non solo spirituale, il concetto di ‘attaccamento’.

Essere in questo Mondo, ma non di questo Mondo…

Persino i nativi d’America erano oggetto di attaccamento:

la terra non appartiene all’uomo, ma è l’uomo che appartiene alla terra.

Io trovo che nessuna delle due varianti sia esaustiva, infatti entrambi sono soggette all’attaccamento a qualcosa, ossia tendono a ‘trattenere’ l’energia invece che a farla scorrere insieme al moto dell’Universo

Da 'qua' deriva la storicizzazione della ristrettezza della risorse in luogo della sua parte nascosta relativa all’abbondanza naturale di ogni cosa. Logico che, poi, le parole siano interpretabili in infiniti modi e che quella antica cultura avesse una diversa e molto più saggia idea per spiegarsi la propria esistenza e il proprio scopo nella propria conduzione esistenziale. La loro saggezza è giunta a noi come sterilizzata dal Potere di Controllo Antisistemico, dalla logica imperante del ‘Viso Pallido’ o della mentalità occidentale della depredazione energetica delle risorse

Per cui, l’assenza di Giudizio è sempre ed in ogni caso la scelta migliore che possiamo intraprendere. A volte il ‘non giudicare’ può comportare l’assoluta ‘immobilità’ esistenziale nelle 3d? Può starci. Sì, perché la legge biodiversa è sempre all’opera. Dunque, nel non assolutizzare mai nessun comportamento, può auto esistere la ‘Chiave di Volta’ dell’interpretazione polarizzata del campo energetico della possibilità.

È chiaro che stiamo cercando di imparare ad autogestirci in questo ‘parco del possibile’. Cosa certamente non facile, allorquando l’attaccamento, legato al concetto di Morte e di Paura, riesce ad avere apparentemente la meglio sul concetto, ormai risultante illusorio, della conduzione esistenziale immortale e, dunque, ‘oltre alla modalità espressa dalla stretta banda energetica descritta dalla sopravvivenza’.

Esistono ‘vasi comunicanti’ tra gli opposti. Esiste anche quel fenomeno fotografato ed espresso dalla ‘legge di Liebig’, ossia che ‘la crescita è controllata non dall'ammontare totale delle risorse naturali disponibili, ma dalla disponibilità di quella più scarsa’...  
Da cui deriva il concetto di ‘centesima scimmia’ o della ‘goccia capace di fare traboccare il vaso’, di ‘Massa critica’, ‘Effetto Farfalla’, etc.

Quando si polarizza il campo della possibilità, triangolando con almeno un punto al di fuori del Piano in cui si è auto installati, allora la situazione comprensibile allarga il proprio spettro visibile. Noi siamo esseri multidimensionali e, come tali, necessitiamo di una visione multidimensionale capace di abbracciare in toto il concetto di ‘possibile’. 
 
L’evoluzione in corso sta proprio ri-dotandoci di questa visione superiore delle ‘cose’. Ciò che avevamo e che abbiamo perduto, adesso la stiamo attirando nuovamente a noi. Questa ‘azione/non azione’ non corrisponde ad un movimento a vuoto o 'a passo di gambero', ma corrisponde all’azione di Penelope, al 'tessere e disfare' inerente ad uno stallo nello scorrimento del Tempo. Come se si attendesse il Tempo migliore al fine di proporsi in campo aperto. 

‘Cogli l’attimo’…
 
Avere ‘deposto’ la Chiaroveggenza non significa essere tornati indietro, perché si sono sviluppate quelle parti compensative, che per altri versi e processi, nel Tempo giungeranno ancora a quel livello della percezione. La Vita è flessibile, saggia, lungimirante e tende sempre verso qualcosa

È solo all’interno di questa ‘chiarezza d’intenti’ che il Libero Arbitrio permette alla Biodiversità di muoversi.

Movimento senza movimento. Non movimento movimentato… cambiamento: ‘perfezione nomade’.

La Legge di Liebig afferma che la crescita avviene con la velocità permessa da quello più limitato. In condizioni di equilibrio stazionario, le sostanze essenziali disponibili in quantità prossime al minimo necessario tendono a divenire limitanti. Tuttavia i fattori possono interagire fra loro rendendo la risposta degli organismi più complessa
Link

Se l’Antisistema controlla la risorsa più ‘scarsa’, allora controlla anche la ‘crescita globale’.

Ma questo ‘filtro’ esiste solo nel Tempo e per un certo flusso di Tempo, perché ‘poi’ il ‘Sistema’ ricalcolerà la rotta per riprendere il cammino. La cosa interessante è anche che questa ‘sosta’ sarà stata, alla fine, necessaria e parte in causa del meccanismo di crescita. Nulla è per caso.

La ristrettezza delle risorse, il riconoscimento del ‘valore’ derivante dalla scarsità di un bene, sono frattali diretti di questa ‘legge non scritta’, ma solo agganciata o intuita dal Potere di Controllo sulle/nelle 3d. Le ‘entità parassite’, che veicolano il Potere di Controllo 3d, rientrano a pieno in questo ambito di ‘apparenze sostanziali’.

Il diretto frattale, capace di fare intuire questa modalità auto educativa, è l’insegnamento derivante dalle 'lezioni virtuali', che la tecnologia ha già da Tempo messo a disposizione.

Tornando alla domanda iniziale, penso che sino a quando gli Autori non levigheranno le proprie aspettative di guadagno, gli ‘altri’ non smetteranno mai di cercare nuove vie per ‘non pagare’. In presenza di ‘equa richiesta’, gli ‘altri’ levigheranno la tendenza a procurarsi un dato prodotto in maniere ‘biodiverse’.

In presenza di ‘equa richiesta’ ci sarà anche ’equa offerta’.

L’umanità necessita di auto regolamentazione responsabile, perchè non verrà nessun ‘Salvatore’…

È un processo. Uno step by step. Il prossimo step potrebbe essere quello incarnato da Ucadia, ossia creare denaro in maniera sovrana attraverso la propria azione responsabile

Un meccanismo che stacca alla base il concetto di ‘domanda e offerta’ per come lo conosciamo... Lo ammoderna, lo stimola a mutare forma e intensità…

Vivere di passione si può e si deve.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com