mercoledì 6 luglio 2011

Segnati alla 'Fonte'.

Ciò che giunge ‘di noi’ per tramite degli altri, ossia attraverso il loro riflesso, ha diversi livelli di profondità e ‘ci riguarda sempre’. Allo stesso tempo, ognuno degli ‘altri’ ha solo da trarre preziosa informazione sia dal loro comportamento che dal nostro; ulteriore ed immancabile, riflesso. E via così, dando luogo ad una catena quantica ed intelligente di ‘scolastica umanità’.

Del domani non c’è certezza’… ok, ma è davvero tutto qua? Naa. Ognuno di noi si ‘fermi’ dove meglio crede: siamo liberi in questo? Se avessimo tutto il nostro tempo davvero a disposizione, potremmo forse dire di sì, ma dal momento in cui non è così… allora non siamo liberi di poter decidere nella nostra massima libertà.

Il libero arbitrio viene meno proprio all’origine, quando accettiamo di seguire l’evoluzione del Creatore, a sua immagine e somiglianza…

Questo ‘cerchio massimo’ descrive la massima espansione del raggio in cui ci possiamo muovere, che corrisponde al ‘diametro evolvente’ del ciclo creativo. Lì ‘dentro’ siamo liberi di ‘fare ed essere’, ma allo stesso tempo non possiamo esimerci, nel tempo, di evolvere secondo ‘programmazione’.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

martedì 5 luglio 2011

Guidare o essere guidati.




Certo è che si sta alimentando una immagine vampiresca, oscura e tenebrosa; questo atteggiamento è pericoloso perché nutre un fenomeno di massa che può portare a forme di fideismo fanatico, ma anche a qualcosa di peggio: non dimentichiamoci che questo fenomeno interagisce con la psiche collettiva e se la psiche collettiva prende certe forme, il fenomeno potrebbe prendere proprio quelle forme.

Da ‘Nient’altro che se stessi’ di Carlo Dorofatti

A prescindere da quale sia l’argomento da cui è stata estratta questa citazione, la stessa vale a pieno per ogni e qualsiasi altro ‘scenario’. Che cosa significa?

La forma tipica del loop, del cerchio, del ‘è nato prima l’uovo o la gallina?’.

Non abbiamo ancora compreso il ‘giro del fumo’ che veicola il sottile al manifesto e viceversa. Il nostro ruolo dovrebbe essere ‘centrale’, nel senso dell’occhio del ciclone, del movimento senza movimento, della forma giroscopica, dell’occhio che tutto vede, invece il nostro ruolo, pur rimanendo sempre centrale, risulta molto simile al rotolare giù per la montagna o nel torrente tumultoso, rimanendo travolti dal senso di quello che accade.

La forma da ‘riempire’ necessita di una guida, non di un 'assistente alla guida'.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

lunedì 4 luglio 2011

Sotto allo stesso cielo.

  

Per la prima volta in Vita mia, sono riuscito a vedere la ‘pioggia energetica che cade dal cielo’.

C’è molto verde davanti a me: una intera collina coperta di boschi rigogliosi. Una piccola valle con un modesto torrente. Un alternarsi di piani differenziati dalla distanza percepita. Una serie di coagulazioni d’ombra e di luce verso l’ora del tramonto d’una giornata pressochè serena. Osservando le parti d’insieme in ombra, è apparsa una fitta pioggia di luce, proprio come se piovesse sottilmente, in maniera ‘convinta’ e continua.Se i raggi del Sole riescono a raggiungere la superficie con maggiore intensità, questa pioggia s’infittisce ancora di più, aumentando d’intensità nella sua parte maggiormente percepibile nelle zone d’ombra.

L’ombra è come fatta anche di una nebbiolina sottile e, mi accorgo solo adesso, ci sono anche tralicci della corrente che passano lungo il tracciato del piano della valle, lungo il senso di scorrimento del torrente, che fa compagnia attraverso il rumore di una piccola cascatella formatasi naturalmente tra i massi rocciosi in gran parte di colore bianco.

Quando la copertura nuvolosa aumenta, i raggi solari scemano d’intensità e la pioggia d’energia risulta a me meno visibile.

Il ricordo va a Zamperini, il quale descrive nel suo Blog un irraggiamento solare frammisto ad un qualcosa d’altro: probabilmente radioattività proveniente dal Giappone, che in qualche maniera si propaga dunque a livello globale attraverso qualche ‘canale’ naturale planetario, secondo un effetto molto più marcato quando il cielo è sereno. L’effetto è quasi immediato su alcuni Chakra e, se sufficientemente sensibili, è possibile anche misurarlo.

Ciò si propaga sullo stato di salute personale.
Come è possibile che la radioattività si propaghi globalmente, a prescindere dalle correnti atmosferiche e dalle condizioni climatiche? Il pensiero va a due illustri personaggi che hanno già ‘abbandonato’ questo piano dimensionale: Tesla e Arguelles.

Tesla narrava della possibilità di utilizzare uno strato dell’atmosfera per irraggiare corrente elettrica in tutto il globo in maniera wireless, sfruttando le componenti naturali legate all’effetto condensatore della Terra. Arguelles ha sviluppato il concetto di Noosfera, secondo il quale questa nuova fascia che circonda il Globo è da mettersi in relazione all’evoluzione della mente collettiva umana.
I due ‘fenomeni’ messi insieme e letti all’unisono ci fanno frattalmente capire che la distanza è facilmente ‘aggirabile’ e che gli effetti d’irraggiamento naturali possono unire l’intero Mondo in termini di ‘conseguenze realizzabili’.

Il cielo è un grande veicolo globale d’informazione unitaria.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011