mercoledì 13 aprile 2011

L'uovo energetico.





Dalla stesura e valutazione interiore degli ultimi due articoli (1 e 2), inerenti il condizionamento sottile ad opera di entità eteriche agganciate al nostro campo energetico vitale, si evidenzia che:
  • occorre sviluppare un nuovo modello cognitivo, un nuovo punto prospettico dal quale ‘osservare’
  • occorre sviluppare un modello comportamentale ‘pulito’ e centrato e basato sulla consapevolezza dell’essere, risonante coi principi del ‘conosci te stesso’
  • ogni ambito dell’osservazione è basato sulla ‘geometria’ frattale/olografica, il piccolo che ha dentro di sé il grande e viceversa
Da ciò si possono facilmente comprendere alcune analogie uomo/modello sociale:
  • gli allevamenti intensivi e l’insensibilità verso gli animali d’allevamento
  • l’abitudine di nutrirci di loro
  • la scarsità di risorse energetiche globali
  • il ricorrere a forme d’energia a tempo, che creano danni collaterali, come i combustibili fossili ed il nucleare
  • l’esistenza in Natura di forme di Vita parassite, sia a livello microscopico che macroscopico
  • La creazione di un modello sociale destrutturante, avvilente, asfissiante, indebolente, per il quale l’individuo deve vivere sempre più a lungo per permettere di essere sfruttato più a lungo
  • Lo sviluppo di una scienza che ha sconfitto molte malattie contagiose mortali del passato ma ha creato molte malattie croniche a lungo assorbimento e decorso.
Tutto ciò, e molto altro, evidenzia nella lingua dei frattali, un qualcosa che molto subdolamente controlla l’umanità da un ambito ‘irraggiungibile’ rispetto al piano dimensionale e di consapevolezza da cui ‘osserva’.  

Il fatto è chiaro come la luce del Sole. I frattali non mentono. Abbiamo visto che Castaneda parla dei Voladores, creature ‘aliene’ che assorbono la nostra energia vitale. Energia che produciamo sulla nota vibrazionale di questo modello sociale. Non energia qualsiasi, dunque, ma energia di un certo tipo: energia della famiglia della paura.  

Signori e Signore… benvenuti nell’Antisistema. 

Ne parla diffusamente David Icke, ma Rudolf Steiner riferiva, già agli inizi del 1900, di potenze denominate ‘Asura’, entità che si sarebbero sviluppate nella ‘modernità’ che ancora doveva giungere a quel tempo, entità che avrebbero avviluppato il nuovo ‘corpo’ sviluppatosi nell’uomo: l’Io...
  
E nell’epoca che ora verrà, saranno delle entità spirituali denominate gli Asura che si insinueranno nell’anima cosciente, e perciò in quello che chiamiamo l'Io dell’uomo (perché l'Io sorge nell’anima cosciente). Gli Asura svilupperanno il male con una forza anche più intensa di quella delle potenze sataniche nell’epoca atlantica o degli spiriti luciferiche nell’epoca lemurica. Il male che gli spiriti luciferici, insieme al beneficio della libertà hanno arrecato all’uomo, l’uomo lo espierà tutto quanto durante il corso dell’evoluzione terrestre. Il male che gli spiriti arimanici hanno creato, potrà essere rimosso nel corso del divenire, grazie alla legge karmica. Ma quel male che sarà arrecato dalle potenze Asuriche, non potrà similmente essere espiato

Se gli spiriti buoni hanno dato all’uomo dolori e sofferenze, malattie e morte, affinché nonostante la possibilità del male, egli potesse evolversi ulteriormente, se gli spiriti buoni hanno dato, in contrapposizione alle potenze arimaniche, la possibilità del karma, per pareggiare l’errore, non sarà invece altrettanto facile contrapporsi agli spiriti asurici durante il corso dell’esistenza terrestre. Perché questi spiriti riusciranno ad ottenere che tutto quanto sia da loro afferrato (ed è proprio la zona più profonda ed intima dell’uomo, l’anima cosciente con l'Io) che l'Io dell’uomo si congiunga con la sfera materiale della terra. Pezzo per pezzo, verranno estirpate dall’io le sue parti; e man mano che gli spiriti asurici si stabiliranno entro l’anima cosciente, l’uomo dovrà lasciare sulla terra, via via, le parti della sua esistenza.

Quanto cade preda delle potenze asuriche è irrevocabilmente perduto. 

Non è che l’uomo debba cadere intero in loro mano; ma dallo spirito dell’uomo verranno tagliati fuori ad opera delle potenze asuriche, dei pezzi. Le potenze asuriche si annunziano nella nostra epoca attraverso lo spirito operante oggi, attraverso lo spirito che vive esclusivamente nella sfera del materiale e nell’oblio di ogni reale entità spirituale e di ogni mondo spirituale. Potremmo dire: che le potenze asuriche seducano l’uomo, è oggi un fatto ancora piuttosto teorico. Oggi esse lo adescano in molti modi, facendogli credere che il suo io sia il risultato del mero mondo fisico; lo seducono ad una specie di teorico materialismo. Ma nel corso ulteriore del divenire (e ciò si annunzia sempre più nelle caotiche passioni della sfera dei sensi, passioni che scendono sulla terra sempre più in basso), esse ottenebreranno lo sguardo dell’uomo nei confronti delle entità spirituali e delle potenze spirituali

L’uomo non saprà nulla e non vorrà saper più nulla di un mondo spirituale. Non si limiterà ad insegnare che le più alte idee morali umane sono soltanto sviluppi superiori degli impulsi animali; non si limiterà ad insegnare che il pensiero umano è soltanto una trasformazione di ciò che anche l’animale possiede; non si limiterà ad insegnare che l’uomo è affine all’animale in ciò che concerne la sua figura e che anche tutta la sua entità discende dall’animale; bensì prenderà questa concezione sul serio e vivrà conforme ad essa.
Rudolf Steiner - Influssi Luciferici, Arimanici, Asurici - Conferenza tenuta a Berlino il 22 marzo 1909

Da come si sono sviluppate le ‘cose’, non si può proprio dire che Steiner avesse detto delle amenità. Le entità in questione sono molto scaltre e abili nella conoscenza dei corpi sottili umani e della vera direzione delle cascate dei moti che sfociano dando luogo ad una realtà percepibile e percepita. Un altro frattale di questo dominio silenzioso è rappresentato dal mondo dei virus che ha agganciato quello dei computer e dei cellulari. Si può dire che non appena un modello organizzato cresce oltre ad una certa ‘misura’, scateni sempre un fattore ‘inquinante’ che, in qualche modo, si frappone alla sua crescita (ma dalla resistenza emerge sempre qualcosa di nuovo). 

È questo un indizio molto importante al fine di comprendere che anche l’umanità non costituisce eccezione a questa vera e propria legge tridimensionale.

Roma, quinta città al mondo con 'pc zombie'.
Roma, 6 Aprile 2011 - Roma è la quinta città al mondo per numero di Pc 'zombie', cioè di computer infettati da un codice malevolo che vengono controllati in remoto dagli hacker, all'insaputa dei proprietari, per lanciare attacchi informatici. Il dato emerge dall'ultimo rapporto di Symantec sulla sicurezza di internet. Stando all'analisi l'Italia alla fine del 2010 era la quarta nazione al mondo (e la seconda nella regione Emea) per numero di Pc ‘zombie’. Oltre a Roma, la classifica incorona anche Milano, 25.ma.
Da Yahoo

Osserviamo bene questa frase: Pc zombie, cioè computer infettati da un codice malevolo che vengono controllati in remoto dagli hacker, all’insaputa dei proprietari, per lanciare attacchi informatici.

La verità è sempre tutta attorno a noi seppure in modo frammentato e in… codice. La codificazione della verità è un dato di fatto, infatti basta vivere nel modello sociale per rendersene conto: è tutto un insieme di codici che regola l’esistenza condivisa nelle città. 

Codici esterni e codici interni: leggi ed abitudini.

Il tutto basato sulla logica di programmazione dell’inconscio umano. Il tutto basato su una conoscenza sottile del nostro funzionamento e su una strumentale ed obiettiva cancellazione dello 'scibile esoterico', unica visione capace di fare comprendere che questa versione della realtà è concepita da una commistione di due mondi opposti e complementari: quello spirituale e quello materiale.

Lo Spiritismo, dimostrando l’esistenza del mondo spirituale e i suoi rapporti con il mondo materiale, permette di comprendere una quantità di fenomeni incompresi, e di conseguenza considerati inammissibili da una certa categoria di pensatori. Fatti del genere abbondano nelle Scritture, e non conoscendo la legge che li regola, i commentatori dei due campi opposti, aggirandosi incessantemente entro la stessa cerchia di idee, gli uni facendo astrazione dai dati positivi della scienza, gli altri facendo astrazione del principio spirituale, non hanno potuto giungere ad una soluzione razionale.
 
Questa soluzione sta nell’azione reciproca dello spirito e della materia

Ciò toglie, è vero, il loro carattere sovrannaturale a moltissimi di questi fatti; ma che cosa è dunque meglio: ammetterli come conseguenze delle leggi della natura, oppure respingerli completamente?
Le rivelazioni degli spiriti – Allan Kardec
 
Ecco che anche Kardec descrive un processo di controllo e di struttura ‘vittima/carnefice’:

Sfortunatamente le religioni sono sempre state strumenti di dominazione; il ruolo di profeta ha tentato le ambizioni secondarie. E si è assistito all’avvento di una moltitudine di pretesi rivelatori o messia, i quali, grazie al prestigio di questo nome, hanno sfruttato la credulità altrui a tutto profitto del loro orgoglio, della loro cupidigia o della loro pigrizia, poiché trovavano più comodo vivere a spese delle loro vittime. A questo proposito, richiamiamo l’attenzione sul capitolo XXI del Vangelo secondo gli Spiriti, ‘Vi saranno falsi Cristi e falsi profeti’… 

Soltanto i puri Spiriti ricevono la parola di Dio e hanno la missione di trasmetterla; ma si sa benissimo che non tutti gli Spiriti sono perfetti, e ve ne sono molti che si spacciano per ciò che non sono: è appunto questo che ha fatto dire a San Giovanni: ‘Non credete a tutti gli Spiriti, ma per prima cosa accertate se sono Spiriti di Dio’ – Ep.I, cap.IV, vs. 4…
 
Il carattere essenziale della rivelazione divina è l’eterna verità.
Le rivelazioni degli spiriti – Allan Kardec
 
Polarizzando l’intenzione e l’osservazione emerge un codice unico: il discernere tra vero e falso. Questa opera di ‘ascolto’ o di ‘vedere’ è la gran corda tesa di questi tempi. L’umanità sta lavorando dentro se stessa, all’ombra di se stessa, quasi vergognosa di farlo sapere agli altri, ad ogni altro. Perché? 

Cosa spinge gli individui a provare 'vergogna', ad ammettere che un barlume di luce è penetrata in loro? Perché le persone non ammettono concretamente quello che i ‘sensi’ gli trasmettono in continuazione: qualcosa non va! 

Perché l’umanità non è libera di farlo… 

Le forme di schiavitù emerse nel tempo, quelle più evidenti, sono scomparse, superate del senso ‘civico’ sociale; in realtà si sono solo trasferite dimensionalmente, prorio come le guerre fatte con eserciti schierati in campo aperto

Tutto scorre, nulla si distrugge ma si trasforma. 

La nazione che ha preso il ruolo di ‘polizia’ del globo, gli Stati Uniti d’America, si fondano su un genocidio e su una forma molto evidente di ‘trascorsa’ schiavitù. Questo è il Karma che si trascinano come una pesante palla al piede. È il caso di dire: da quale pulpito, quindi. Eppure tutta questa evidenza non conta e gli USA rappresentano la terra delle opportunità, del sogno americano. Del loro sogno, dunque. Il loro… 

Ognuno tenta di imporre il proprio intento, e nel fare questo risponde solo ed univocamente al frattale che controlla ed amministra l’intero genere umano: le oscure presenze che assorbono energia da tutto questo ‘gioco’ Antisistemico. Ora, non devo scrivere ogni volta che ‘tutto ciò è a scopo auto educativo’: spero sia ormai implicito e scolpito a chiare lettere nel nome di questo Blog e nella consapevolezza dei Lettori.

Cosa possiamo fare per toglierci di dosso questi parassiti, questi vampiri energetici? Innanzitutto, occorre osservare che ‘essi’ descrivono una diversa forma di Vita dalla nostra, ma comunque sempre di forma di Vita si tratta

Le nostre paure sono le loro paure, per cui temono qualcosa. Che cosa? Di… morire. Come possono morire? Di… fame. 

Mancando l’energia, muiono, proprio come muore un essere umano se non si nutre. Ecco, sono mortali, dunque. Questa consapevolezza deve rafforzare la nostra sfera personale. Di questo dobbiamo nutrirci.

La nostra forza è la loro debolezza. 

Occorre dunque muoversi in termini rafforzativi della nostra protezione energetica e consapevolezza di essere entità multidimensionali. Inizio a meglio capire cosa volesse dire, in realtà, una frase intuitiva che scrissi tempo fa ad una certa persona:

Nessuno mi porterà più via energia vitale; il mio essere non lo permette più! Coloro che ci proveranno ne subiranno le conseguenze, perché la mia energia in loro si trasmuterà in… veleno. Questa è la mia volontà. La mia energia è vibrazionalmente marcata, coloro che se ne cibano si avveleneranno e si renderanno a me visibili…
 
Con questa frase ottenni che quella certa persona si allontanò da me in maniera istantanea. Costui agì in maniera inconscia, subendo il ‘risentimento’ dei Voladores. Oggi ho trovato molte spiegazioni del perché:

La materia eterica ed il prana sono sensibilissimi all’azione del pensiero umano. È possibile quindi proteggersi efficacemente dalle influenze nocive, arrestando – con uno sforzo di volontà – la radiazione di vitalità al limite esterno dell’aura di salute, in modo da trasformare quest’aura in un muro o guscio impenetrabile ai germi nocivi e da impedire nello stesso tempo ogni sottrazione di vitalità da parte di un vicino disposto al vampirismo.
Arthur Powell – Il doppio eterico

Ebbene, la mia salute è iniziata a migliorare proprio da quel momento in poi. Avevo avuto intuizione che c’era una dispersione della mia energia in qualche modo. Manifestando l’intenzione di interrompere il flusso, gli attori/vampiri fisici in gioco, si sono resi visibili e allontanati, ma l’azione dell’origine di quell’ombra è molto più ostica ed occorre lavorare ancora più a fondo

Non pensare che la comprensione altrui sia diventata la tua realizzazione. Non fare delle loro esperienze un oggetto di fede, non crederci ciecamente: piuttosto, tramuta tutto in una domanda. Trasforma queste esperienze in domande e non in risposte; in quel caso il tuo viaggio proseguirà, senza mai trasformarsi in un mendicare; piuttosto, sarà la tua ricerca. È la tua ricerca che ti porterà fino alla meta finale.
Osho
 
Cosa fare concretamente? Penso che Vadim Zeland ci possa dare una sostanziosa ‘mano’. Ognuno legga e cerchi di percepire se fa per sé:

Il Transurfing propone un modo fondamentalmente diverso di pensare e di agire al fine di ottenere ciò che si desidera. Non conquistare ma ottenere. E non cambiare se stessi ma ritornare a sè. Il Transurfing si basa sulla presupposizione che esista uno spazio delle varianti in cui sono custoditi gli scenari di tutti i possibili eventi. Il numero di varianti è infinito, come infinito è I'insieme delle possibili posizioni di un punto sul piano cartesiano.

In questo spazio è scritto tutto quello che è stato, è e sarà. L’energia dei pensieri dell'uomo, a determinate condizioni, è in grado di materializzare un settore o l'altro dello spazio delle varianti. La possibilità potenziale s'incarna nella realtà, al pari di un’immagine riflessa sullo specchio delle varianti. L’uomo è in grado di formare la sua realtà, ma per fare ciò deve osservare determinate regole. La ragione umana cerca invano di agire sull'immagine riflessa, quando invece dovrebbe cambiare l'immagine stessa. E di che immagine si tratta? Come cambiarla? Come manovrare questo strano specchio? Il Transurfing risponde a tutte queste domande. Solo una domanda rimane insoddisfatta: cosa si cela lì, dall'altra parte dello specchio?

Nonostante il carattere fantastico delle idee illustrate in questo libro, esse hanno già trovato una conferma pratica. Coloro che hanno deciso di mettere in pratica il Transurfing hanno provato una sensazione a metà tra lo stupore e l'entusiasmo. Il mondo che circonda il transurfer cambia in modo incomprensibile sotto i suoi occhi. Perchè non si tratta di misticherie virtuali ma di una realtà gestibile.
Reality Transurfing - Il fruscio delle stelle del mattino – Vadim Zeland

È sicuramente una buona energia quella che traspare dall’autore in questione. Occorre sempre e comunque percepire ‘se fa per noi’. Solo in questo modo saremo certi di non instaurare un meccanismo di ulteriore controllo energetico con l’autore stesso e con i nostri sensi di colpa, che altri non svelano se non gli oscuri vampiri presenti in noi

Ringrazio l’amica Patrizia per questa notevole segnalazione: gli Hathors descrivono la nostra capacità e possibilità di creare ‘Rimedi di luce’:

A causa del fatto che siete in un Nodo Caotico e che le energie provenienti dallo spazio profondo, unite all’attività delle eruzioni solari, stanno influenzando i vostri corpi energetici, voi, come collettivo, siete maggiormente condizionati. Quello che vogliamo dire è che assistere alla sofferenza dei vostri colleghi umani spezza il cuore. C’è un riconoscimento del fatto che quella situazione difficile potrebbe facilmente essere la vostra. Questo riconoscimento può provocare un’apertura nel vostro cuore ed è attraverso il cuore – il vostro cuore – che si realizzano gli stati più elevati della coscienza, perciò il terremoto in Giappone, per molti versi, è un terremoto del cuore collettivo.
 
I tempi che vi aspettano non sono facili. Dalla nostra prospettiva, sono imminenti maggiori cambiamenti della terra. Ma uno dei risultati di tali eventi è che venite scossi fino alle radici e l’ipnosi di massa subisce un attimo di pausa. E in una devastazione così estrema e surreale, molti di voi vedono in modo molto nitido che la vostra civiltà poggia su un terreno fragile. Inteso sia in senso figurato che letterale.
 
Quindi, il nostro consiglio, in questa fase del Nodo Caotico, è di imparare a padroneggiare la capacità di creare Rimedi di Luce per voi stessi, così che quando arriverà il momento, saprete come attivare questo potere di protezione e guarigione, che possedete nella vostra stessa natura. E vi consigliamo di navigare attraverso questi tempi, non soltanto con la mente, ma anche con il cuore – e lasciatevi toccare il cuore, perché è attraverso i vostri cuori che ascenderete lungo il cammino spirituale, verso la vostra personale grandezza.

Il fulcro del messaggio, qui, è che tutti gli esseri umani hanno la capacità di creare quelli che gli Hathors chiamano Rimedi di Luce. E questo genere di rimedi ha la capacità e il potenziale innato di proteggerci e guarirci non solo dall’avvelenamento da radiazioni, ma anche dagli effetti delle neurotossine e d alle infezioni virali e batteriche… E qui vorrei intervenire.
   
È di gran lunga meglio insegnare a qualcuno come creare un Rimedio di Luce, anziché creare dipendenza

La capacità di creare Rimedi di Luce è intrinseca in tutti gli esseri umani. Fa parte della nostra eredità multidimensionale. E dare a qualcuno il potere di farlo per sé stesso/a è un servizio alla sua maestria.
Gli Hathors 
 
Se si va a leggere l’intera canalizzazione, è possibile capire come preparare i ‘Rimedi di luce’. Per chi ci crede, per chi si sente, per chi vibra in risonanza con l’intento luminoso del veicolo d’energia che si cela oltre la diffusione del messaggio stesso. Tutto è energia. L’energia è Vita. Ogni forma esistente necessita di energia. Le forme di Vita negative ne hanno uno sfrenato bisogno, perché non riescono ad essere autosufficienti… guarda caso proprio come questa versione del Mondo. Meditiamoci sopra, per favore…

Ma ritorniamo all'incubo del persecutore. Deve esservi chiaro che il semplice desiderio di liberarsi dell'importuno non basta per sbarazzersene veramente. Trovandosi in balia del panico, la ragione vaglia velocemente tutte le possibili varianti di evoluzione degli eventi, varianti che trovano un’immediata realizzazione. 

Finite così per trovarvi coinvolti in un gioco basato su regole fissate da qualcun altro o qualcos'altro.

Anche se avete preso coscienza del fatto che si tratta solo di un sogno, non potrete far nulla finchè non prenderete in mano il controllo della situazione.  

Finchè avete un ruolo di vittima passiva, il gioco vi terrà in suo potere. E non conta che il gioco sia un prodotto della vostra immaginazione. In questo momento siete schiavi della vostra immaginazione, avete paura e fuggite perchè l'avete scelto voi, voi avete deciso di avere il ruolo della vittima.
Reality Transurfing - Il fruscio delle stelle del mattino – Vadim Zeland

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
prospettivavita@gmail.com

martedì 12 aprile 2011

I Dissennatori in Harry Potter: i Voladores.





Ciò che pensiamo di sapere quale 'natura' ha? Di quali fattezze e propositi si ammanta? Cosa è ‘vero’ e cosa è apparente’? Sino a quando ci limiteremo ad usare il linguaggio, sarà difficile comprendersi a fondo. Infatti i termini ‘vero’ e ‘apparente’ sono indistinguibili per valore assoluto: il loro uso e la loro comprensione dipende da un sistema codificato in ognuno di noi. Quindi, ognuno di noi, comprenderà secondo due modalità:
  1. quella interna e ‘propria’
  2. quella esterna e ‘condivisa’
Esternamente l’Antisistema ha avuto la grande possibilità di ‘ipnotizzare’ l’umanità intera grazie ad un codice di credenze ed abitudini. Internamente ha lavorato molto in maniera sottile, utilizzando ogni metodo che ha provvidamente cancellato dalla conoscenza umana. Oltre all’opera dell’Antisistema esiste un reame di forze superiori che lavorano da sempre parallelamente all’uomo

Sono le entità descritte da Steiner nelle ‘Cronache dell’Akasha’, ad esempio. Queste entità hanno da sempre ‘ispirato’ la società umana, alla pari delle entità Antisistemiche che hanno sempre costituito funzione di contraltare all’ispirazione celeste. L’immagine che più evidenzia e semplifica questa visione è proprio la classica vignetta in cui è possibile vedere un individuo con le due entità, l’angioletto ed il diavoletto, appollaiati e distribuiti distintamente su ognuna spalla

Sia Sitchin che Steiner descrivono una modalità ‘ispirativa’ di queste entità verso l’oggetto del loro ‘contendere’: l’umanità. Con lo sviluppo dell’Io, le capacità comunicative si sono espanse in maniera più coinvolgente l’uomo stesso, il quale è stato come chiamato in causa mediante un’azione responsabilizzatrice interiore. Ad esso è stata conferita la capacità di ‘sentire’ consapevolmente, di essere l’arbitro del proprio destino, del proprio futuro. 

Oggi, ad esempio, c’è la notizia che l’FBI ha finalmente riconosciuto che nel 1949 e nel 1950, effettivamente, recuperarono dei dischi volanti con tanto di corpi alieni al loro interno. Ecco la news:

L'FBI rivela: trovati corpi alieni a bordo di dischi volanti precipitati.
'Tre corsi di forma umanoide su ogni disco volante'.
L'Fbi riapre il dibattito sugli Ufo. In base alle regole sulla trasparenza del 'Freedom of Information Act' voluto dall'Amministrazione Obama, l'agenzia ha pubblicato sul proprio sito Internet (http://vault.fbi.gov/) alcuni documenti segretissimi che svelano gli avvistamenti di dischi volanti avvenuti in Messico nel 1950, e nello Utah nel 1949.
 
Il primo è noto come 'incidente di Roswell'. Nel rapporto pubblicato in Rete, firmato dall'agente dell'Fbi Guy Hottel, e datato 22 marzo 1950, si afferma che nel New Mexico sono stati trovati tre dischi volanti del diametro di circa 16 metri e con una parte sopraelevata al centro. Nel documento si legge che in ogni disco c'erano 'tre corpi di forma umanoide, alti meno di un metro, vestiti con un tessuto metallico a trama molto fitta' e che 'ogni corpo è avvolto in un bendaggio simile alle tute anti gravità usate dai piloti collaudatori'. I dischi sarebbero precipitati a causa delle interferenze elettroniche provocate dai radar militari. 
 
L'Fbi pubblica anche un vecchio cablogramma intitolato 'Dischi volanti', in cui si legge: 'Un oggetto volante color argento è giunto sopra le montagne del Sardine Canyon ed è esploso poco dopo creando una palla di fuoco'. Il documento, classificato come 'urgente', è stato inviato il 4 aprile 1949 all'allora direttore dell'Fbi, J. Edgar Hoover, da alcuni agenti federali in servizio a Logan, in Utah. Il messaggio spiega che l'oggetto misterioso è stato visto a chilometri di distanza da un soldato di guardia in una base militare, da un poliziotto e da un agente della stradale. Anche diversi abitanti della cittadina di Trenton avrebbero visto "la doppia esplosione aerea seguita da oggetti cadenti".
Da Yahoo 
 
Sappiamo se questa notizia è vera o è una bufala? Se è vera, beh... allora è finalmente caduta la cortina di silenzio? Come possiamo saperlo? Ricorrendo alla nostra capacità automatica intuitiva. Se rimanessimo in attesa di un comunicato ufficiale, nessun comunicato ufficiale sarebbe sufficientemente ‘ufficiale’ per la nostra consapevolezza

Al genere umano è stata tolta la capacità di ‘sentire’. 

Siamo rimasti nella palude liquida del dubbio, sempre in attesa che qualcun altro ci fornisca un modello di pensiero a cui aggrapparci.

Questo 'fenomeno' è iniziato molto tempo fa e poggia le proprie fondamenta sul fatto che intere civiltà, popoli, regioni, tribù, gruppi, singoli individui, feudi, reami, etc. sono ascesi ad un’altra dimensione, lasciando dietrò di sé l’ombra di ciò che furono e che fecero. Successe così per i Maya, descritti da Arguelles e per le svariate individualità che riuscirono a completare il proprio tragitto esperienziale sulla Terra 3D. L’Antisistema ha trovato il modo di utilizzare questa ‘ombra’, questo ricordo o memoria lasciata a monito di insegnamento per tutti gli altri, mischiando da sempre le percezioni della massa con una grande dose di apparenza ed illusione 'nativa'. 

Per questo motivo la verità sfugge sempre ed è, allo stesso tempo, presente dappertutto. Questo campo vibrazionale confuso, lascia costantemente nel dubbio, rende deboli e permette di smarrirsi nel classico bicchiere d’acqua. Una prova dell’Ascensione umana è, ad esempio, il fatto che nell’antico Egitto si trovino forme d’arte che improvvisamente degradano nel tempo, come se fossero improvvisamente scomparsi gli ‘attori’ che avevano trovato il modo di rappresentare in maniera superiore il loro ‘sentire’ attraverso l’utilizzo di una rara sensibilità e lungimiranza creativa:

La rappresentazione delle costellazioni nello zodiaco circolare di Dendera.
I problemi posti dalla rappresentazione.
L'analisi di una rappresentazione egizia ci lascia assai spesso perplessi e sorpresi, constatata l'apparente mancanza di 'metodo' e l'evidente difficoltà di comprensione degli elementi figurativi. Nel caso di rappresentazioni astronomiche, e dunque con l'introduzione di elementi tecnico-scientifici, l'incertezza aumenta ancor più.
La cultura scientifica egizia è infatti caratterizzata da una marcata oscillazione tra precisione e approssimazione. Ad esempio, di fronte all'orientamento della piramide di Cheope, esatto a meno di pochi centesimi di grado, oppure alla corretta formula per il calcolo del volume del tronco di piramide, in molti altri casi la soluzione è solo vagamente approssimata, come nel calcolo dell'area di un quadrilatero generico oppure di quella di un cerchio.
Da
www.camillotrevisan.it 

L’uomo moderno cerca di interpretare questi 'pensieri antichi solidificati' in forme d’arte, attraverso una interfaccia mentale radicalmente diversa da quella che caratterizzò l’uomo asceso. In questa maniera si comprendono i ‘vuoti’ o le ‘cadute’ di interi popoli

Gli alieni sono stati trovati o no? È ufficiale? Non è ufficiale? Non importa. Importa quello che ognuno di noi ‘sente’ dentro di sé. Ma cosa ‘sentiamo’ dentro di noi? Sentiamo varie ‘voci’, anche quella di entità che sussurrano ossessivamente quel ‘da farsi’ mutevole che contraddistingue i ‘chiari di Luna’ della società moderna. 

Ne parla in maniera sorprendente Carlos Castaneda:

Questa serie di citazioni è tratta dai primi otto libri che ho scritto sul mondo degli Sciamani dell'antico Messico e derivano direttamente dalle spiegazioni fornitemi dal mio maestro e mentore don Juan Matus, uno Sciamano Yaqui discendente da una stirpe le cui origini risalgono sino agli Sciamani vissuti nel Messico antico. Nella maniera più efficace che si poteva permettere, don Juan mi ha fornito l'accesso al suo mondo che era, naturalmente, il mondo di quegli Sciamani dei tempi passati. Egli ricopriva una posizione chiave: era a conoscenza dell'esistenza di un altro dominio di realtà, una regione che non era né illusoria né un prodotto della fantasia. Per lui e i suoi compagni — ce n'erano quindici — il mondo degli antichi Sciamani era assolutamente reale e pragmatico…
 
Questa mia opera era in un primo tempo destinata a essere un semplice tentativo di raccogliere una serie di rappresentazioni, motti e idee che pensavo sarebbe stato interessante leggere e meditare. Ma dopo aver iniziato il lavoro, si verificò un imprevedibile mutamento di rotta: mi resi conto che le citazioni di per sé possedevano una forza straordinaria, e rivelavano una successione nascosta di pensieri che fino a quel momento mi era rimasta sconosciuta. Tutte, infatti, puntavano nella stessa direzione indicata dalle spiegazioni che don Juan mi aveva fornito durante i miei tredici anni di apprendistato. Meglio di ogni concettualizzazione, esse svelavano un'insospettata quanto decisa linea d'azione seguita da don Juan nell'intento di favorire e facilitare il mio ingresso nel suo mondo. Mi convinsi quindi che, se aveva intrapreso quella strada, doveva trattarsi della stessa su cui egli stesso era stato indirizzato dal suo maestro…
 
La linea d'azione di don Juan Matus era tesa ad attirarmi in quello che lui definiva un altro sistema cognitivo, dando a questa espressione il significato che si dà abitualmente al processo di apprendimento: 'I processi responsabili della consapevolezza del vivere quotidiano, processi che comprendono le facoltà mnemoniche, l'esperienza, la percezione e l'uso puntuale di qualunque sintassi data'. 

Don Juan sosteneva che il sistema cognitivo degli Sciamani dell'antico Messico fosse diverso da quello dell'uomo comune. In base ai percorsi logici accessibili a uno studente di antropologia qual ero io, non potevo che respingere tale asserzione. Più e più volte gli feci notare che certe sue affermazioni erano assurde; nella migliore delle ipotesi per me si trattava di aberrazioni mentali…
 
Furono necessari tredici anni di strenuo impegno da parte di entrambi per decostruire la mia fede nel sistema cognitivo che rende comprensibile all'uomo il mondo in cui vive. Mi ritrovai così in una condizione molto particolare: una condizione di semisfiducia nei confronti dei processi cognitivi del quotidiano che fino a quel momento mi erano parsi accettabili. Dopo tredici anni di attacchi massicci, arrivai a comprendere, quasi contro la mia volontà, che don Juan Matus procedeva effettivamente da un punto di vista del tutto diverso. Gli antichi Sciamani, di conseguenza, dovevano possedere un altro sistema cognitivo. Riconoscerlo non fu facile: mi sembrava di essere una specie di traditore, come se stessi dando voce alla più atroce delle eresie. Quando sentii di aver travolto le mie resistenze peggiori, don Juan si preoccupò di instillare in me le sue convinzioni quanto più profondamente poteva e senza riserve, portandomi a riconoscere che nel suo mondo i praticanti dello Sciamanismo guardavano alla realtà da posizioni che i nostri strumenti concettuali non erano neppure in grado di descrivere

Per esempio, percepivano l'energia come una forza che fluisce libera nell'universo, svincolata da tutti i condizionamenti della socializzazione e della sintassi: un'energia pura e vibrante. 

Definivano questo atto percettivo il vedere.
Carlos Castaneda, La Ruota del Tempo 
 
Gli antichi Sciamani, di conseguenza, dovevano possedere un altro sistema cognitivo’. Ecco il punto! Un altro sistema cognitivo, evidentemente scomparso, smarrito o cancellato. Essi 'vedevano'...

Il primo obiettivo di don Juan fu quello di aiutarmi a percepire l'energia così come fluisce nell'universo. Nel mondo sciamanico tale percezione è il primo, indispensabile passo verso una visione più completa e più libera di un sistema cognitivo differente. Nell'Intento di suscitare in me una reazione visiva, don Juan utilizzò altri elementi cognitivi nuovi. Uno dei più importanti tra questi era la cosidetta Ricapitolazione, e consisteva in un riesame sistematico e capillare della propria esistenza, segmento dopo segmento, effettuato non in un'ottica critica bensì nell'Intento di comprenderla e di modificarne il corso. Secondo don Juan, una volta che il praticante ha riesaminato la propria esistenza con il distacco richiesto dalla Ricapitolazione, per lui diventa impossibile tornare alla vita di prima. Vedere l'energia così come fluisce nell'universo equivaleva per don Juan alla capacità di vedere un essere umano come un uovo luminoso o una sfera luminosa di energia, e di distinguere in questa sfera luminosa un insieme di caratteristiche comuni a tutti gli uomini, come un punto interno di luce più intensa. Per gli Sciamani era in quel nucleo di luminosità, da loro chiamato Punto di Unione, che la percezione si trasformava in unità. Arrivavano quindi ad ampliare tale considerazione fino ad asserire che proprio in quel punto veniva a forgiarsi la nostra cognizione del mondo.
 
Per quanto bizzarro potesse apparire, don Juan Matus aveva ragione, perché è proprio questo che accade. La percezione degli Sciamani, di conseguenza, era soggetta a un processo diverso da quello che sta alla base della percezione dell'uomo comune. La percezione diretta dell'energia, sostenevano, li conduceva a quelli che essi chiamavano i fatti energetici. Con questa definizione indicavano una visione ottenuta appunto vedendo direttamente l'energia, e che portava a conclusioni definitive e irriducibili, cioè non inquinate da speculazioni e congetture né da tentativi di adattarle al nostro sistema interpretativo comune.
 
Don Juan sosteneva che per gli Sciamani della sua stirpe era un fatto energetico che il mondo intorno a noi sia definito dai processi cognitivi, e che tali processi non siano inalterabili, né codificati una volta per tutte. In realtà sono legati all'esercizio, all'uso e alla praticità. Questa riflessione portava a un altro fatto energetico: i processi della cognizione comune sono il prodotto della nostra educazione, e nient'altro. Don Juan Matus sapeva con assoluta certezza che quanto mi diceva sul sistema cognitivo degli antichi Sciamani messicani era reale. Inoltre, lui era un Nagual, ossia un leader naturale, un individuo capace di vedere i fatti energetici senza alcun detrimento per il suo benessere. 

Era quindi in grado di guidare gli altri uomini lungo percorsi di pensiero e percezione impossibili a descriversi. 
Carlos Castaneda, La Ruota del Tempo

La scoperta più evidente ed agghiacciante prende il nome di Voladores. Avevo anticipato qualcosa nell’articolo preparatorio di ieri. Lascio il Lettore alla lettura di queste pagine illuminate, rese disponibili alla nostra consapevolezza e luce interiore. Questo ‘sentire’  o 'vedere', esprime un prezioso tassello che si va ad inserire nella filosofia di SacroProfanoSacro: unisci et impera.

Carlos Castaneda rivela 'Los Voladores', le oscure entità parassite.
Quelli che volano, oscure ombre di fango parassite, predatori alieni.
Gli sciamani toltechi scoprirono la presenza di esseri oscuri posti direttamente sullo sfondo del campo energetico umano e per questo difficilmente individuabili. Gli stregoni videro che questi esseri oscuri si cibavano della lucentezza della consapevolezza di ogni individuo, riducendone sempre di più la patina luminosa. Le entità oscure sono particolari esseri inorganici, coscienti e molto evoluti e poiché si muovono saltellando o volando come spaventose ombre vampire furono chiamati los Voladores, ovvero quelli che volano.
 
Don Juan: Sei arrivato, e con le tue sole forze, a ciò che per gli sciamani dell’antico Messico era la questione suprema. Per tutto questo tempo non ho fatto che menare il can per l’aia, insinuando in te l’idea di un qualcosa che ci tiene prigionieri. Ed è davvero così! Carlos: Perché questo predatore ci avrebbe sottomessi nel modo che stai descrivendo, don Juan? Dev’esserci una spiegazione logica. 
Don Juan: Una spiegazione c’è ed è la più semplice che si possa immaginare. I predatori hanno preso il sopravvento perché siamo il loro cibo, la loro fonte di sostentamento. Ecco perché ci spremono senza pietà. Proprio come noi alleviamo i polli nelle stie
 
I Voladores si nutrono solo di un determinato tipo di energia e, come vedremo, noi produciamo molta di quella energia. Questo ci fa essere le prede ideali da mungere quotidianamente. Il danno energetico che questa azione predatrice ci arreca è immenso. Siamo esseri magici dotati di possibilità infinite condannati a brandelli di consapevolezza: i Voladores consumano regolarmente la patina luminosa – che torna a crescere per sua natura – e come impeccabili giardinieri tengono l’erba rasa sempre allo stesso (misero) livello. Gli sciamani vedono che la patina di luminosità rimastaci è una piccola pozzanghera di luce sotto i piedi, che non arriva nemmeno agli alluci. Questa consapevolezza rimastaci è davvero poca cosa e ci permette giusto di interagire nel mondo quotidiano fissato dalla socializzazione, ma certo non ci dà modo di comprendere la nostra reale situazione o di riconoscere che condividiamo lo stesso destino degli animali che alleviamo. Come inconsapevoli schiavi ci identifichiamo nei nostri predatori e riproponiamo i loro nefandi comportamenti con la natura in generale inquinando, disboscando, distruggendo e sfruttiamo noi stessi senza ritegno i nostri animali: li mungiamo, li tosiamo, prendiamo loro le uova e poi li macelliamo o li rendiamo in diversi modi sottomessi e mansueti. Li leghiamo, li mettiamo in gabbia, tagliamo loro le ali, le corna, gli artigli ed i becchi, li ammaestriamo rendendoli dipendenti e gli togliamo poco a poco l’aggressività e l’istinto naturale per la libertà.
 
Ci manca l’energia, non possiamo fare altro che specchiarci, nella pozzanghera di consapevolezza, in un limitato e illusorio riflesso di sé, una falsa personalità. La coscienza delle suole rispecchia la nostra immagine, la nostra superbia e il nostro ego, i quali alla fine non sono altro che la nostra vera gabbia.
 
L’esigua pozzanghera di consapevolezza è l’epicentro dell’egocentrismo in cui l’uomo è inconsapevolmente intrappolato. Ci hanno tolto tutta l’energia, ma ci hanno lasciato proprio quella che ruota intorno all’Ego! E proprio facendo leva sul nostro egocentrismo i Voladores creano fiammate di consapevolezza che poi voracemente consumano. I predatori alimentano l’avidità, il desiderio smodato, la codardia, l’aggressività, l’importanza personale, la violenza, le emozioni forti, tutti gli eccessi, l’autocompiacimento ma anche l’autocommiserazione. Le fiamme energetiche generate da queste qualità 'disarmoniche' sono il loro cibo prediletto

I Voladores non amano invece la qualità vibrazionale della consapevolezza, dell’amore puro, dell’armonia, dell’equilibrio, della pace, della sobrietà… in una parola aborriscono la qualità energetica della crescita evolutiva, e hanno ogni vantaggio nel boicottare ogni nostro incremento di coscienza.
 
La nostra mentalità da schiavi, che nella cultura giudeo-cristiana ci promette consolazione nell’aldilà, non porta alcun vantaggio a noi stessi, bensì ad una forza estranea, che in cambio della nostra energia ci fornisce credenze, fedi e modi di vedere che limitano le nostre possibilità e ci fanno cadere nella dipendenza.
 
Secondo don Juan sono stati proprio i Voladores a instillarci stupidi sistemi di credenza, le abitudini, le consuetudini sociali, e sono loro a definire le nostre paure, le nostre speranze, sono loro ad alimentare in continuazione e senza ritegno il nostro Ego.
Da
www.carloscastaneda.it 
 
L'Installazione Estranea dei Voladores.
Sono stati proprio i voladores a instillarci stupidi sistemi di credenza, abitudini, consuetudini sociali, e sono loro a definire le nostre paure, le nostre speranze, sono loro ad alimentare in continuazione e senza ritegno il nostro Ego.
Carlos: Ma come ci riescono, don Juan? Ci sussurrano queste cose all’orecchio mentre dormiamo? 
Don Juan: Certamente no. Sarebbe idiota! Sono infinitamente più efficienti e organizzati. Per mantenerci obbedienti, deboli e mansueti, i predatori si sono impegnati in un’operazione stupenda, naturalmente dal punto di vista dello stratega. Orrenda nell’ottica di chi la subisce. Ci hanno dato la loro mente! 

CI HANNO DATO LA LORO MENTE!
 
Mi ascolti? I predatori ci hanno dato la loro mente che è la nostra. La mente dei predatori è barocca, contraddittoria, tetra, ossessionata dal timore di essere smascherata. Benché tu non abbia mai sofferto la fame, sei ugualmente vittima dell’ansia da cibo e la tua altro non è che l’ansia del predatore, sempre timoroso che il suo stratagemma venga scoperto e il nutrimento gli sia negato. Tramite la mente che, dopotutto, è la loro, i predatori instillano nella vita degli uomini ciò che più gli conviene… Le nostre meschinità e le nostre contraddizioni sono il risultato di un conflitto trascendentale che affligge tutti noi, ma di cui solo gli sciamani sono dolorosamente e disperatamente consapevoli: si tratta del conflitto delle nostre due menti

Una è la nostra vera mente, il prodotto delle nostre esperienze di vita, quella che parla di rado perché è stata sconfitta e relegata nell’oscurità. L’altra, quella che usiamo ogni giorno per qualunque attività quotidiana, è una installazione estranea.

Carlos: Ma se gli sciamani dell’antico Messico e quelli attuali vedono i predatori, perché non fanno nulla? 
Don Juan: Non c’è nulla che tu e io possiamo fare se non esercitare l’autodisciplina fino a renderci inaccessibili. Ma pensi forse di poter convincere i tuoi simili ad affrontare tali rigori? Si metterebbero a ridere e si farebbero beffe di te, e i più aggressivi ti picchierebbero a morte. Non perché non ti credano. Nel profondo di ogni essere umano c’è una consapevolezza ancestrale, viscerale, dell’esistenza dei predatori.

Non c’è da meravigliarsi dunque del fatto che i bambini hanno spesso paura di demoni, mostri, spiriti o strane ombre (l’Uomo Nero) che secondo loro si nasconderebbero sotto il letto, dietro le porte, negli armadi, etc. I bambini piccoli vedono e solo quando hanno raggiunto una certa quota di socializzazione smettono di vedere, e ciò che prima era visibile si manifesta come inconscia presenza, come inquietudine, paura, disperazione, depressione… 
 
La mente di quello che vola non ha rivali. Quando si propone qualcosa non può che concordare con se stessa e indurti a credere di aver fatto qualcosa di meritevole. La mente di quello che vola ti dirà che qualsiasi cosa dica Juan Matus è solo un mucchio di sciocchezze e quindi essa stessa concorderà con la sua affermazione, 'ma certo, sono sciocchezze' dirai tu. È così che ci sconfiggono.» Don Juan Matus

Il recente film The Matrix dà forma in maniera efficace a queste tematiche castanediane: il Tonal dei toltechi – ovvero il mondo quotidiano frutto della socializzazione e mantenuto dall’attività della mente – è Matrix, una terrificante trappola che consente a delle entità (in questo caso macchine) di depredare l’energia degli esseri umani. I pensieri che attraversano la nostra mente sono certamente 'nostri', ma la mente, attraverso la socializzazione, ne dirige il percorso in modo tale che essi sono 'liberi' non più di quanto lo sia un treno su delle rotaie.

I dati sensoriali sono i nostri, ma il software che guida il pensiero è estraneo.

Il pensiero ricrea costantemente il mondo così come lo vediamo (o meglio, così come ci è stato insegnato a vederlo. Fermare il pensiero per gli sciamani toltechi significa 'fermare il mondo' e vedere le cose come sono veramente: pura energia.
 
Don Juan spiega che gli sciamani possono sconfiggere l’installazione estranea attraverso una vita di impeccabilità (uso strategico dell’energia) perché la disciplina strema in modo incommensurabile la mente aliena

La disciplina e la sobrietà sono qualità della consapevolezza che rendono la patina di splendore dell’uovo luminoso sgradevole al gusto dei Voladores. Ogni volta che si interrompe il dialogo interiore e si entra nel silenzio interiore si affatica la mente del predatore in modo così insostenibile che l’Installazione Estranea fugge. Successivamente essa ritorna, ma indebolita. Attraverso ripetuti stati di silenzio interiore l’Installazione Estranea prima o poi viene sconfitta e non torna.
 
Ogni volta che si interrompe il dialogo interiore, il mondo così come lo conosciamo collassa e affiorano aspetti di noi del tutto straordinari, come se fino a quel momento fossero stati sorvegliati a vista dalle nostre parole. Don Juan sostiene che il giorno in cui la Mente Estranea ci abbandona è il giorno più triste e difficile, poiché siamo costretti a contare solo sulle nostre forze e non c’è più nessuno a dirci cosa dobbiamo fare

Dopo un’esistenza di schiavitù, la nostra vera mente è molto debole e insicura e deve ritrovare la sua identità.
Da
www.carloscastaneda.it

La Libertà e il Vivere consapevolmente nel Momento Presente.
La via tolteca fornisce agli amanti della libertà tantissime tecniche pratiche per uscire dalla prigione della vita quotidiana, dalla schiavitù della socializzazione. Oltre a quanto già considerato attraverso le arti dell’Intento, dell’Agguato e del Sognare, gli sciamani praticano la Ricapitolazione e i Passi Magici (la Tensegrità).
 
LA RICAPITOLAZIONE è la tecnica respiratoria e di rievocazione per recuperare tutte le energie perdute nelle infinite situazioni e negli innumerevoli incontri della nostra vita e per abbandonare le energie tossiche che tali situazioni o persone hanno lasciato in noi.
LA TENSEGRITA' è l’eredità dei Passi Magici che gli antichi stregoni ci hanno lasciato. Attraverso moltissime sequenze di movimenti possiamo attingere alle energie dell’universo e invocare la forza dell’Intento in noi. Questo ci ridona forza, sobrietà, salute e determinazione. E di tutto questo abbiamo un gran bisogno, perché c’è da lottare più che mai con le proprie risorse e attraverso un atteggiamento di presenza in un momento storico delicatissimo che appare come una svolta epocale. Carlos racconta:
Il predatore che don Juan mi aveva descritto e che avevo visto non aveva nulla di benevolo. Era immensamente grande, osceno, indifferente. Avevo percepito con chiarezza il disprezzo che provava nei nostri confronti. Non c’era da dubitare che tanto tempo addietro quelli della sua specie ci avessero schiacciati, rendendoci deboli, vulnerabili e docili… Mi sedetti e piansi fino a non poterne più. Ma non era per me stesso che piangevo. A difendermi dai predatori avevo la mia collera, il mio inflessibile intento. Piangevo per i miei simili
 
Lo studioso tolteco Norbert Classen ci ricorda che se 'ci vogliamo effettivamente liberare dai voladores e da quella parte dell’intelletto che non è nostra, dobbiamo cominciare dal falso dualismo del nostro Ego, dallo specchiarci nella pozzanghera di consapevolezza, e ritornare a osservare il mondo per quello che è, cioè pura energia, che non è né buona né cattiva. Se riusciamo in questo, potremo riconoscere che oltre il velo del conosciuto e degli stretti confini del quotidiano ci attende un universo immenso e meraviglioso. 

Certo è un universo predatorio con voladores e uomini altrettanto rapaci, ma questa constatazione non significa il dover giudicare; mette anzi noi, i voladores e tutto ciò che esiste su uno stesso piano. Solo se ci liberiamo dallo spirito di schiavitù e dallo schema fisso 'carnefice-vittima' abbiamo davvero una chance di riguadagnare la nostra libertà – una chance di libertà dai dettami impostici dai voladores, dallo specchio del narcisismo, dagli obblighi della realtà quotidiana e dalla fissazione del Punto d’assemblaggio. Se ci disfiamo del giudizio dualistico e consideriamo gli avvenimenti che ci accadono non più come maledizioni e ricompense, ma come promettenti sfide, abbiamo mosso il primo passo sulla via che ci può portare fuori dalla prigione del nostro Io abituale: la Via del Guerriero.
 
La visione tolteca del mondo si configura dunque come un vasto interessante paradigma alternativo sia alla visione del mondo occidentale che a quella orientale. Uno sciamano saggio incarna le doti della pragmaticità e della fluidità e sapendo che nessun paradigma rappresenta la verità assoluta è libero di cambiare sistema a piacere, a seconda di ciò che ogni situazione richiede. Paradigmi diversi non sono per lui concepiti come antagonisti, minacciosi o sbagliati, ma semplicemente come diversi punti di vista.
 
Questa breve introduzione al mondo magico degli Sciamani Toltechi vuole essere un invito alla libertà e non può che concludersi con le parole di don Juan, uomo di conoscenza estremamente evoluto e libero, vero, impeccabile maestro:
 
Per consentire alla magia di avere presa su di noi, non dobbiamo fare altro che bandire ogni dubbio dalla nostra mente. 

Una volta eliminati i dubbi, tutto diventa possibile.  
Una volta raggiunto il silenzio interiore, tutto diventa possibile.
Da
www.carloscastaneda.it 

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
prospettivavita@gmail.com

 

lunedì 11 aprile 2011

Il nostro 'avversario'.





Quanto siamo consci di quello che ci circonda, di quello che 'accade'? Normalmente come osserviamo gli eventi che fanno da corollario alle nostre giornate? Con quale senso interiore li accogliamo dentro di noi?  In che maniera prendiamo le decisioni? Ci sentiamo delle vittime o dei centri di potere? È importante capirlo

Per iniziare sarebbe già un grande passo capire ‘cosa succede in noi mentre viviamo e respiriamo gli eventi’. 

Il passo successivo verrebbe di conseguenza: cosa spinge gli eventi a ‘caderci sulla fronte’? Per oggi vorrei analizzare la strana miscellanea che si plasma nella terra di mezzo della nostra percezione filtrata dall’Antisistema. Partiamo da un evento globale accaduto settimana scorsa: l’ennesima forte scossa di terremoto accaduta in Giappone

È in Internet la misteriosa luce che, di notte, si è creata in cielo mentre le telecamere riprendevano a getto continuo immagini della skyline della città. Che cos’era quella luce? Un esplosione naturale o artificiale? Una emissione di plasma che risale dal centro della Terra, come suggerisce David Wilcock, riprendendo gli studi di scienziati russi del XX secolo? Fenomeni alieni? Che altro? Diciamo che qualcosa ha causato quella estremamente visibile emissione luminosa. A prescindere dal ‘cosa’ l’abbia originata, che cosa procura dentro di noi quella visione misteriosa? Chiediamocelo osservandoci. Come ci sentiamo mentre vediamo il filmato in Youtube? È importante: dicesi consapevolezza...

In psicologia biologica, con il termine consapevolezza (inglese awareness) si intende la percezione e la reazione cognitiva di un animale al verificarsi di una certa condizione o di un evento. La consapevolezza non implica necessariamente la comprensione.
Il concetto di consapevolezza è relativo. Un animale può essere parzialmente consapevole, oppure può essere consapevole a livello subconscio o anche profondamente consapevole di qualcosa. La consapevolezza può essere individuata in uno stato interno, quale ad esempio una sensazione viscerale o la percezione sensoriale di eventi esterni.
La consapevolezza fornisce il materiale "grezzo" a partire dal quale gli animali possono sviluppare delle idee soggettive circa la loro esperienza, il passo successivo alle idee è arrivare a scoprire la parte inconscia, diventando totalmente conscia, questa è l'illuminazione. L'uomo è l'unico animale che può raggiungere questo stato (il picco più alto di consapevolezza).
Da Wikipedia 

C’è qualcosa in noi e qualcosa fuori di noi. Questo ‘qualcosa’ è energia vivente. Forme di Vita, solo vibrazionalmente ‘lontane’ da noi. 

Rudolf Steiner parlava di 'influssi Luciferici, Arimanici, Asurici'.
Malanga parla di ‘mente condivisa’ con alieni.
Yehuda Berg, nel suo splendido saggio ‘Il potere della Kaballah, una tecnologia per l’anima’, narra: 
 
Secondo la Kabbalah tutti noi nasciamo con una benda sugli occhi. Prima di poter approfondire le regole del gioco della vita e agire davvero in base a esse, dobbiamo toglierci la benda dagli occhi e scoprire una cosa fondamentale. Chi è il nostro avversario?... Una vera trasformazione è così ardua perché, come in ogni altro gioco, nel gioco della vita siamo costretti a confrontarci con un nemico che, incessantemente, fa di tutto per influenzare il nostro comportamento e metterci a soqquadro l'esistenza… 

Duemila anni fa lo Zohar ci ha rivelato chi è l'Avversario. 

Ha addirittura individuato le diverse tecniche, le strategie e le armi di cui egli si serve. L'Avversario è la causa recondita del caos che fagocita il mondo e lo spirito umano. È quella voce che ci sussurra: 'Adesso mangia la torta. La dieta la cominci lunedì!'.  È lui che fa nascere in noi disperazione, pessimismo, paura, ansia, dubbio e incertezza. Così come scatena arroganza, spietatezza, avidità, gelosia, invidia, rabbia e sete di vendetta. 

L'Avversario è la voce che dice: 'Dai, fallo!', anche se sappiamo che non dovremmo. L'Avversario è la voce che dice: 'Fregatene! Non farlo!', anche se sappiamo che dovremmo. E - quel che è ancora peggio - anche quando vorremmo opporre Resistenza e vincere il nostro comportamento reattivo il nostro Avversario ci dissuade!

Nel film ‘Luther’, a chi egli si rivolge con parole forti e frasi altamente emotive? A chi dice ‘vattene’, ‘lasciami stare’, etc.? Le sue ‘crisi’ si ripetono con grande assiduità, come se fosse preda di una qualche entità a lui ‘riservata’, di una forma di oppressione che scaturiva ogniqualvolta egli si prestasse a prendere decisioni diverse dal consueto. Una specie di stop ad un certo tipo di ‘creatività’. Cos'è, similarmente, un esorcismo?

Vengo al dunque. Quando parlo di Antisistema, io non so cosa i Lettori possano pensare, ma so quello che alberga molto chiaramente in me. Che cosa? Una vastissimo movimento di energia che scende a cascata dalle dimensioni più elevate, dal Creatore stesso. In questo viaggio, in questa apparente caduta, l’energia si solidifica sempre di più. Ciò che acquista in termini di fisicità lo perde in termini di consapevolezza, in termini di vibrazione, più precisamente in termini di velocità di vibrazione. Si direbbe che la velocità di caduta aumenti in maniera direttamente proporzionale alla perdita di velocità vibrazionale. 


Questa è fisica multidimensionale o adimensionale: raccoglie gli effetti degli ‘estremi’. 

L’energia Antisistemica è presente ad una certa nota vibrazionale. Quando la raggiungiamo, siamo da lei avvinghiati, proprio come cadendo in una palude. L’Anima che veicola un proprio mezzo nella densità ne perde progressivamente il controllo, come una sonda a cui venga a mancare il collegamento con la base o la nave madre. L’Anima lo sa che succederà questo, ma deve proseguire ugualmente. Lo deve fare perché ha una missione da compiere. Una missione assegnatagli dal Creatore in maniera frattale: conoscere se stessa

Dove andare per meglio osservare i moti che albergano nascosti nella ‘pace’ illusoria della vibrazione accelerata dello Spirito? Nella densità! Nella densità più assoluta, ossia nel regno tridimensionale dell’Antisistema. L’anima si limita a ‘guardare giù’ non avendo più accesso a quella parte di sé che è andata in esplorazione. La parte andata in esplorazione è quella parte che si ammanta di fisicità e che prova l’esperienza di vivere, di gonfiare i polmoni, di mangiare, giocare, provare ogni sorta di sensazione, etc.  

Tutto molto bello ed impagabile, se non che, ad un certo punto, succede qualcosa: il territorio sul quale siamo scesi è vivo. Il Pianeta è vivo ed è ammantato di condizioni particolari, come espresso molto bene in Avatar. Ha una atmosfera ed un campo magnetico caratteristico:

Il campo gravitazionale terrestre è un fenomeno naturale presente sulla Terra, per il quale il pianeta esercita un'attrazione sui corpi che si manifesta attraverso il peso. La forza attrattiva del nostro pianeta, rispetto ad un altro corpo, deriva dalla sua massa e dalla distanza, secondo la legge universale di Newton… Caratteristica unica della forza di Gravità è quella di essere sempre attrattiva e di non conoscere ostacoli, anzi un ostacolo diventa un potenziamento e una sommatoria al vettore iniziale. Inoltre la forza di Gravità come il campo elettromagnetico agisce a distanza infinita per cui si tratta la Gravità come una forza elettromagnetica considerando la quasi totale analogia matematica.
Da Wikipedia 
 
Queste forze agiscono da ‘inibente’ naturale, contribuendo al distacco, sempre più marcato, dalla consapevolezza del ‘chi si è’. È un taglio netto che agisce tra il collegamento animico e quello fisico, come ben espresso, ad esempio, nella ‘Bussola d’Oro’. La ragnatela che accoglie la caduta animica, il suo viaggio esplorativo, è magnetica ed altamente attrattiva. In questo reame ci si accorge ben presto che ci si muove a fatica, tutto è più pesante e difficile. 

In più esiste qualcosa d’altro che contribuisce a schiacciare al suolo: la paura.

Nella famiglia della paura si annidano le entità più diverse e disparate. Entità interne ed esterne a noi. Apparentemente, non tutto nasce da noiEsistono forme di Vita che hanno necessità di noi, quanto noi l’abbiamo del cibo per sopravvivere in questa dimensione. Le forze dell’Antisistema sono state chiamate nei modi più diversi. Esse descrivono una forma globale di schiacciamento al suolo attraverso la fruizione indotta della propria smagnetizzazione originale: l’oblio. Un oblio che è mutato più volte nel corso del tempo, sino a diventare quello odierno, costituito da un harem di emozionalità negative che impregnano il veicolo superiore che è preposto alla fase di Ascensione. Un esempio tangibile? Eccolo:

C’è un veleno nella vostra alimentazione...
Nel 1870 le persone si limitavano ad un consumo di zucchero di 7 Kg. all'anno per persona. Nel 1900 il consumo era già salito a 20 Kg. Prima dell'ultima guerra era di 44 Kg. ed oggi, 1963, siamo arrivati a una media di oltre 50 Kg.! 7 Kg. contro 50, vale a dire 7 volte tanto, ossia il 700%. Anche se gli Svedesi i Danesi e gli Americani ci superano ancora con i loro 80 Kg. È forse un onore marciare alla testa di tutte le 'stupidaggini', come ad esempio per il consumo di alcoolici? Con gli Italiani abbiamo già raggiunto il 2° posto fra i popoli europei. 

So bene che il mangiare e il bere rappresentano per l'uomo la bussola della vita, ma a me interessa soltanto rendere accessibili queste cognizioni a tutti quanti le cercano a beneficio della loro salute, e dire: 'Lo zucchero industriale danneggia molto di più dei soli denti, e divora molto di più del solo calcio'.

Scienziati consapevoli della loro responsabilità hanno da molto tempo espresso il loro punto di vista: 'Il deterioramento precoce dei denti non è un processo isolato, bensì il sintomo di una malattia generale molto più grave, un segnale d'allarme che il ricambio è compromesso e la salute in genere è minacciata'. Perchè il mondo scientifico e medico non danno l'allarme e non organizzano una campagna di divulgazione? Certamente può contribuire molto l'ignoranza, l'indifferenza, la rassegnazione, ma la dichiarazione del Dr. Steiniger appare rivelatrice:

'Lo scopritore di un microbo patogeno d'infezione può essere sicuro di incontrare riconoscimenti ed onori, ma lo scopritore di una causa di malattie da civilizzazione può contare, per prima cosa, sulla querela per danni agli affari dei produttori'.

Ci comportiamo noi diversamente? Siamo noi migliori? Non consideriamo forse chiunque ci ammonisca come un 'guastafeste'? Siamo noi sufficientemente grati ai pionieri della scienza, assai spesso bollati per la loro ricerca della verità, mediante una coraggiosa imitazione? Dottoressa M. Muller (tratto da Kultur und politik, N° 3 Autunno 1964)
Da www.veganitalia.com  

Pazzesco, e consideriamo che sono concetti e dati relativi al 1964! Lo zucchero bianco agisce da ‘lama’ verso il nostro sistema ghiandolare, il quale non riesce più a connetterci ai nostri corpi superiori sottili. La mancanza di consapevolezza dipende anche da questo fenomeno mondiale. Le ghiandole sono etericamente ingolfate, bloccate… L’energia è tagliata fuori. Il contatto è silente, la trasmissione è out. Questo è solo ‘uno’ dei motivi per cui ci siamo smarriti nel tempo, che non corrisponde più nemmeno al flusso del tempo originale. 

Questo è un articolo molto ‘duro’, lo so, anche se non ho scritto ancora 'nulla'.

Esiste 'qualcuno o qualcosa' che ci sussurra strane frasi, strane cose, strani comportamenti. Chi è? Guardando il film ‘The Presence’ sono rimasto allibito nel constatare che l’Universo mi stava molto chiaramente parlando. Quella ‘voce’ era diversa da quella che usualmente sento. Quella voce era più ‘sottile’, occorreva fare silenzio dentro di sé per sentirla.

Nella visione di un film solitamente mi immergo molto in profondità e puntualmente ‘mi metto da parte’. Quel film stava narrando di strane presenze che albergavano in una casa isolata nei boschi americani. Alla prima presenza mi ci ero quasi abituato, tanto sembrava stranita e confusa, ma alla seconda presenza non ero proprio preparato. La seconda presenza era molto più antica ed ‘esperta’ e portava avanti il disegno del proprio 'Maestro'. Questa seconda presenza era vestita di nero ed era solita sussurrare strani ammonimenti nell’orecchio della protagonista del film, una donna che viveva sola, seppur temporaneamente, in quella casa, e che soffriva di uno strano Karma di violenza relativo agli uomini della sua famiglia. 

Questa presenza era in grado di 'perseguitare' un individuo incarnato e di renderlo una sorta di robot programmato. Il principio è molto simile a quello dell’abitudine e della programazione dell’inconscio espresso, ad esempio, con le tecniche ipnotiche o della Pnl. Non intendo in questa sede raccontare tutto il film, ma riferire come una voce molto sottile mi suggerisse che esistono entità in grado di esprimersi in quella maniera. Era un messaggio sottile ma molto chiaro. Perché? Perché stavo vivendo, e sto vivendo, un periodo molto particlare della mia Vita, in cui faccio delle cose in maniera usuale o estemporanea di cui non mi sembra di conoscere la paternità. 

Il mio comportamento varia in maniera bizzarra e molto strana, improvvisa, intollerante per un altro mio punto di osservazione. Non trovo coerenza molte volte in me. Questo film, o il messaggio subliminale contenuto, mi stava apostrofando come una sorta di ‘addotto’. 

La libertà ha un prezzo’, diceva la presenza nera alla presenza silente e, dunque, a me. Sì, ma quale prezzo? Penso io. Se il prezzo per una libertà solo illusoria, come la Vita moderna, è quello della rinuncia a se stessi… ebbene, non ci posso stare. Quale è la conseguenza a cui si va incontro? La sofferenza relativa al vivere le proprie paure che erano state insabbiate sotto la pesante coltre della rinuncia alla consapevolezza. Il genere umano ha preferito rinunciare a sapere che egli fosse, come viene ben espresso in Matrix, quando l’equipaggio di Morpheus viene tradito da uno dei loro membri liberati, il quale chiede agli Agenti di essere rimesso nella Matrice in cambio di una Vita 'su misura'

Questo patto con il Diavolo è insito nella storia umana. 

Il Diavolo è l’Antisistema e noi siamo in un territorio molto simile ad un Inferno camuffato da altro scenario. L’illusione è totale. L’oblio è massimo. La rinuncia è globale. Perché manca una alternativa. La gente non può scegliere. Come si può scegliere tra ‘questo e questo’? Non c’è scelta! 

Come si può parlare alla massa di fenomeni ‘magici’ come quello dell’Ascensione, quando la massa non ha più orecchie per sentire? L’Ascensione è un termine che non c’entra niente con la religione: esso descrive la nostra capacità di ‘fuga’, di lasciare la terza dimensione, l’Antisistema. Ma come possiamo ‘volare’ se siamo tanto appesantiti? Se non crediamo di poterlo fare. Se non prendiamo nemmeno in considerazione il poterlo fare. 

C’è qualcosa ‘sopra’ di noi:

Le maree sono spostamenti di masse oceaniche che si verificano al passaggio, sul meridiano del luogo, del Sole o della Luna, tutte le altre componenti astrali di fatto non hanno nessuna influenza e questo perché, secondo la formula dettata da Newton, la distanza incide molto più della massa nel generare la forza di marea. Lo spostamento della massa liquida non avviene per diretto sollevamento, questo sarebbe molto esiguo, ma per scivolamento degli strati più superficiali dell'acqua… È come se la massa fluida cercasse di seguire lo spostamento apparente del Sole o della Luna. I dislivelli di marea si possono considerare come un insieme di movimenti periodici che a volte si sommano e altre volte si compensano. Dal punto di vista matematico una marea è la sommatoria di tante onde
Da Wikipedia 
 
In questo frattale c’è la spiegazione del come le dimensioni siano tutte presenti allo stesso tempo: Lo spostamento della massa liquida non avviene per diretto sollevamento, questo sarebbe molto esiguo, ma per scivolamento degli strati più superficiali dell'acqua
Lo spostamento per scivolamento degli strati più superficiali. È un movimento orizzontale che crea il fenomeno. Il fenomeno rimane circoscritto a quella dimensione e non salta di livello, pur avendone il potenziale. Potenziale che dipende dalla vibrazione, la quale non dipende invece dalla distanza ma che crea la distanza percepita illusoriamente

L’illusione è distanza vera, concreta, fisica; ma non esiste in termini vibrazionali, se non  in una differenza di oscillazione, di punto prospettico.

In questo senso si parla di realtà illusoria. Una realtà illusoria è ‘vera’ per coloro che la vivono attraverso la coerenza vibrazionale. In quella sintonia esiste tutta la 'storia' del percorrere un lungo tragitto di sofferenza. Esiste qualcosa:

Capitolo iv
Altra formula per traversare la strada che è sopra la terra.
Il Libro dei Morti degli Antichi Egizi.
 
Si parla di una ‘formula’, ma intendiamo piuttosto un innalzamento vibrazionale attraverso un certo rituale. Parlando di Egizi, viene subito in mente il loro spiccato senso estetico. Ma cosa è l’estetica in un certo ambito vibrazionale? 
 
Estetica trascendentale.
Kant usa il termine 'estetica' intendendo il suo significato etimologico: aisthesis in greco significa 'sensazione', 'percezione'. Infatti, in questa parte della Critica, Kant si occupa della sensibilità e delle sue forme a priori. La sensibilità svolge due ruoli nel processo conoscitivo. Il primo di questi è recettivo (passivo) ed è il procedimento attraverso cui prende i propri contenuti dalla realtà esterna. In seguito la sensibilità svolge il suo secondo ruolo (attivo) e cioè riordina le informazioni empiriche tramite le forme a priori. Queste sono lo spazio e il tempo

Lo spazio è la forma del senso esterno e si occupa dell'intuizione della sola disposizione delle cose esterne. Il tempo è la forma del senso interno e regola la successione delle cose interne.

Spazio e tempo, secondo Kant,
•    sono forme 'pure' a priori dell'intuizione, che sussistono prima di ogni esperienza, entro le quali connettiamo i dati fenomenici; sono quindi 'funzioni', ovvero modi di funzionamento della nostra mente;
•    sono trascendentali, in quanto, pur acquistando senso e significato solo se riferiti all'esperienza, tuttavia non appartengono a quest'ultima poiché esistono, come a priori, prima dell'esperienza;
•    sono inoltre necessari, dato che neppure se volessi potrei farne a meno nella conoscenza empirica;
•    sono infine universali, poiché appartengono a tutti gli uomini dotati di ragione.
 
Spazio e tempo hanno quindi natura intuitiva (cioè non subiscono la mediazione delle categorie), e non discorsiva in quanto non concepiamo lo spazio attraverso le percezioni sensibili dei diversi oggetti spaziali, ma intuiamo i vari spazi, riferiti agli oggetti, come un unico spazio (dimostrazione metafisica dell'apriorità dello spazio e del tempo).
Secondo Kant la matematica e la geometria sono sintetiche e a priori, in quanto la loro validità è indipendente dall'esperienza e aggiungono qualcosa di nuovo al soggetto. La geometria usa intuitivamente lo spazio e la matematica fa lo stesso con il tempo, basandosi sulla successione dei numeri, senza ricavarli da altro (dimostrazione matematica dell'apriorità dello spazio e del tempo).
Di conseguenza, essendo aritmetica e geometria basate su spazio e tempo, così come la sensibilità umana, esse possono essere applicate al mondo fenomenico.
Da Wikipedia 

Ognuno tragga le proprie conclusioni su questo splendido passaggio di Kant. Vorrei concludere, per oggi, introducendo il soggetto principe di cui avrei voluto scrivere da subito: Carlos Castaneda

Devo ringraziare l’amico Francesco di avere scritto e pronunciato quella parolina magica ‘voladores’. Domani approfondirò il soggetto a tema, il che significa entrare in quella dimensione che altri hanno già, in qualche modo, tentato di descrivere, ammonendo l’umanità risonante ad aumentare la propria consapevolezza in maniera tale da divenire inaccessibili a tutte quelle entità che si nutrono di essi. È un discorso che esula dalla violenza religiosa indotta nei secoli e che percorre la via della saggezza delle antiche civiltà precolombiane:

Carlos Castaneda rivela perché l’essere umano è uno schiavo. Esseri Oscuri posti sullo sfondo del Campo Energetico Umano. Perché desideriamo che qualcuno ci guidi quando possiamo fare da soli?

Gli sciamani dell’antico Messico scoprirono che abbiamo un compagno che resta con noi per tutta la vita, un predatore che emerge dalle profondità del cosmo e assume il dominio della nostra vita' don Juan Matus
’. Carlos Castaneda, Il Lato Attivo dell'Infinito  

Vogliamoci bene. Alziamo la nostra consapevolezza e l’energia divina.

Davide Nebuloni /SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com