mercoledì 2 marzo 2011

Ribellione e lezione.





Oggi osserviamo dal punto prospettico L1/livello Base – visione dallo Scenario 3D. Osserviamo quelle dinamiche esistenziali che oramai sono alla luce del Sole, pur essendo ancora insabbiate nella gabbia di ipocrisia e di rinuncia nella quale il genere umano si è auto imprigionato. A cosa mi riferisco? 

A tutte quelle verità che non si sanno ma si ‘sentono’ e che, comunque, non sono ancora emerse a livello di concretezza nello scenario 3D. L’ingiustizia che ha portato una intera classe di ‘approfittatori’, ad occupare i ruoli del comando sociale, è certamente risaputa. Ma è opportuno precisare che questi signori ci rappresentano in tutto e per tutto: nessun giudizio ma solo un riflesso equo della società.

Osservando loro, osserviamo noi. No? Non è vero? Pensiamoci bene, nei momenti opportuni che certamente capitano in una lunga giornata di lavoro o nella notte carica di sonno, sogni e pensieri... la storia è davanti a noi e non dietro a noi: insegna qualcosa di molto rilevante. 

Che cosa? Che l’ingiustizia percepita a livello  tangibile,  ha sempre trionfato da che si ricordi qualcosa di ‘ufficiale’. Non si può negare questo fatto. La storia dell’Antisistema è costituita da una serie pressochè infinita di guerre. Del potere del più forte che annichilisce ed assorbe la debolezza dei più. È possibile osservare una dinamica di lenta ‘pulizia’ che avanza, eliminando la grande ‘ruvidità’ dell’uomo a favore di un qualcosa, tuttavia, di più subdolo: la richiesta sottile di illusiva partecipazione al potere

In che modo? Favorendo una certa geografia del globo a discapito dell’altra. Una questione di ‘emisferi’ e di disarmonia… non trovate? L’occidente ha sviluppato un modello sociale in cui le persone si sono viste sollevare da una situazione di degrado totale ad una di benessere percepito in termini di maggiori possibilità e di sopravvivenza. Ma a scapito di cosa? 

Della padronanza di essere se stessi. 

Il tempo è stato ammanettato e le giornate rese una fitta tabella di impegni. Le persone si sono trasformate in esseri senza memoria che conservano ancora l’innata capacità di co creazione, perchè non ne possono fare a meno. Il potere lo sa e non ne può prescindere.

Senza il consenso della massa non si va 'avanti'. 

La dimostrazione è nella storia ed  in quello che sta succedendo nell’Africa del nord e in alcuni paesi Arabi. Il malcontento cela la drammatica ma essenziale verità che ‘non si sta bene’. Che c’è qualcosa che non va. Bella scoperta, no? Eppure ‘non si sta bene’ nemmeno in occidente, nel quale tutti si lamentano sempre. Dov’è la grande differenza tra le due ‘lamentele’? Che in quei paesi dove ‘la gente è arrabbiata’ sul serio, si parla di rivolta mentre negli altri paesi si parla di malcontento.

In Africa si fa la fame e dunque è messa a rischio la sopravvivenza dei nuclei familiari. Nessun errore da parte del potere è più grave: mai dare la sensazione di ‘non potercela fare’. A quel punto la gente, perso per perso, scende ancora in piazza, come nel passato. La strumentalizzazione è globale, lo so, per cui le rivolte possono essere incoraggiate da un altro potere ‘esterno’ a quell’area geografica. Ma non importa, perché tutto è alla fine opportuno

In quei paesi possiamo vedere che le figure dei governanti sono datate, vecchie, logore, e rappresentano l’ombra del controllo attraverso l’utilizzo della violenza delle armi e del potere occulto dei mass media. In occidente è diverso. La gente sa che chi occupa posizioni di potere è ‘disonesto’, non importa chi esso sia e cosa faccia. Si generalizza arrabbiandosi in maniera ‘silente’, passiva. 

La gente lo sa, però non ha la ‘forza’ di fare qualcosa. 

Perché? Perché è ipnotizzata, è sotto incantesimo, non è più se stessa ed è chiamata attivamente a spartire una parte del 'bottino'

Non ci sono altre spiegazioni, se non che non conosce più la morsa della fame, ossia non gli manca il pane. Proprio il motivo che ha spinto le popolazioni, ora rivoltose, a ‘fare qualcosa’: l’aumento del prezzo dei beni di sopravvivenza. La goccia che ha fatto traboccare il vaso. La speculazione si nutre di questi eventi ed in un certo senso li organizza a monte. Nulla è per caso, sia che si analizzi una dinamica celeste, sia che si analizzi una dinamica dell’Antisistema o dell’uomo. 

Il corpo di Leggi che vincolano e la Costituzione, sono strutturate per essere sistematicamente aggirate dal potere del denaro e dell’appartenenza ad una certa Casta. Le cose sono risapute, eppure non basta per far sì che avvenga un risveglio della massa. Massa che è stata allontanata da se stessa in ogni modo… manca in questo modo l’energia. Ecco uno dei perché. Uno degli infiniti perchè:

"Esistono numerosi studi sulla sensibilità della ghiandola pineale ai campi elettromagnetici e le misurazioni EEG (elettroencefalogramma) hanno mostrato chiaramente che le nostre onde cerebrali vengono alterate. Per la salute neurale generale, le nostre onde cerebrali si abbassano a una frequenza alfa di 8Hz una volta ogni 30 secondi. La televisione tradizionale inducendo una risonanza di 24Hz ogni mezzo minuto fa in modo che l'abbassamento regolare a 8Hz sia sostituito da una frequenza più alta, portando il "soggetto telespettatore" ad una lieve forma di trance ipnotica. La tv digitale altera la frequenza addirittura a 30Hz ogni 30 secondi facendo sì che l'influenza delle microonde sia molto più complessa e preoccupante per la nostra salute psico-fisica, portando il "soggetto telespettatore" ad una forma di trance ipnotica più forte".
Ananda Bosman - numero 32 di Scienza & Conoscenza.

Il controllo è totale in questo periodo storico ed inserito, a cascata o a frattale, nella disarmonia celeste che regna nel Sistema Solare, da quando il pianeta, che una volta esisteva tra Marte e Giove, è stato distrutto da un impatto con un corpo vagante nello Spazio. Quella che era la perfetta armonia delle sfere celesti è ora divenuta una sinfonia 'zoppa'. Esiste a tal proposito ampia documentazione grazie all’immenso lavoro del Professor Josè Arguelles

L’accordo mancante nel Sistema Solare trasferisce la sua ‘ombra’ sulla Terra e sul genere umano impegnato ad ‘andare avanti’. Chi affronta le ‘cose’ da un simile punto di vista? Nessuno o pochi. È questo il motivo per il quale nel Mondo regna la disarmonia e, questo il motivo, per cui un certo tipo di Karma deve essere ripulito una volta per tutte. 

Leggendo della Cina, ad esempio, si nota quali siano le contromisure adottate dal potere per evitare il contagio africano alla rivolta interna ora ancora silente: maggiore controllo e inasprimento delle pene

In uno stato di potere equo potremmo osservare dinamiche simili? È così chiaro, per diamine. Questo frattale evidenzia che il potere e la massa viaggiano su onde a diversi ordini di frequenza. È un Mondo che assomiglia molto alla santabarbara di un vascello. Pronto ad esplodere. Il potere deve far rigare dritto e duramente, altrimenti tutto salta. In occidente c’è una diversa miscela di perpetuamento del potere, molto più subdola e falsamente pacata, basata sull’inversione delle fasi di 'sonno e veglia'

La Coscienza ha subito un ribaltamento del punto prospettico ed è confusa, annacquata, intontita. Vorrebbe fare qualcosa, perché è evidente che bisognerebbe fare qualcosa, perché è evidente che c’è qualcosa che non va, lo capisce, lo intuisce, lo sente… ma non riesce mai a destarsi dal sonno e quando ci riesce è notte e le azioni possibili sono molto limitate dalla fievolezza dei sensi fisici

È come nel film Lady Hawke: “Sempre insieme, eternamente divisi…”.

Un esempio ‘fresco’: 

La Deutsche Bank punita dalla Corea del Sud.
Per sei mesi divieto di operazioni sui prodotti derivati.
È questa la punizione inflitta a Deutsche Bank dal governo della Corea del Sud.
L'accusa è pesante: Seul sospetta che Deutsche Securities Korea, la filiale di mediazione della banca tedesca in Corea del Sud, abbia fatto delle speculazioni approfittando della caduta dell'indice borsistico Kospi.
La sanzione, che partirà il prossimo 1° aprile, si accompagna all'apertura di un'inchiesta su cinque dirigenti dell'istituto a Hong Kong, New York e Seul, accusati di collusione. 

La Deutsche Bank ha reagito all'annuncio "rammaricandosi delle sanzioni imposte" e deplorando il fatto di essere accusata di speculazioni e ha mostrato la disponibilità a collaborare con gli inquirenti, precisando che la sanzione non avrà effetti sul core business delle sue attività in Corea del Sud.
 
Tuttavia la condanna potrebbe offuscare l'immagine della banca tedesca in uno dei più importanti mercati mondiali dei derivati.
L'indagine è partita dopo il calo del 2,7% registrato dall'indice Kospi l'11 novembre scorso.
Un crollo causato dalla vendita di 2.400 miliardi di won (1,55 miliardi di euro) di titoli da parte di Deutsche Securities Korea. Questa vendita, la più importante nella storia del mercato sudcoreano, è stata condotta negli ultimi dieci minuti della seduta, quando gli scambi in tempo reale sono sospesi. La scelta aveva impedito agli altri attori di intervenire, mentre i titoli di colossi come Samsung e Hyundai erano crollati. Non solo: mentre gli investitori hanno registrato perdite massicce, valutate 140 miliardi di won (89 milioni di euro), il gruppo tedesco ne ha guadagnati 45 miliardi (29 milioni di euro).
 
La vicenda si è svolta in occasione del G20 di Seul, l'11 e 12 novembre scorso, incentrato proprio sulla stabilità dei mercati finanziari e al quale era presente il numero uno di Deutsche bank, Josef Ackermann: alcuni ritengono che, vista l'entità dell'operazione, egli non potesse non esserne al corrente.
Da Yahoo

La miscela di falsità, illusione, teatralità, gioco delle parti, etc. è totale. I ‘sospetti’ sono un modo molto elegante o subdolo per manifestare una situazione risaputa, lapalissiana, senza pericolo di prendere lucciole per lanterne. Si ‘sospetta’. In un Mondo che manda navicelle nello Spazio, si ‘sospetta’. Dopo tutto quello che è successo due anni fa, con la crisi del debito internazionale, ancora si ‘sospetta’. 

Certo, perché in questi due anni non è successo nulla di tangibile, oltre alla crisi ed alla risalita dei mercati azionari. Nulla è stato modificato di quel castello di carte errante alla ricerca dell’ultima spinta della tempesta perfetta che si è solo arrestata temporaneamente. Ricordo una frase del Ministro Tremonti: “I governi hanno solo comprato tempo”…

Abbiamo quello che meritiamo.

È talmente chiara la situazione che non ammente né imbarazzo nel pensare, né dubbio nello scrivere. Osserviamo le figure che occupano il potere. Oggi, Internet ci offre la possibilità di informarci in maniera ‘trasversale’ rispetto al blocco delle informazioni impartite dagli organi del controllo. Le informazioni sono messe in chiaro per chiunque le voglia leggere. Le figure che amministrano il potere sono delle ombre e non delle luci, e questo ad ogni latitudine a prescindere da ogni altra considerazione, se non quella del Piano Divino. 

Le ombre servono per manifestare la resistenza, ma oggi non intendo calcare questo significato.

Le persone di potere rappresentano il popolo. Non ci sono altre riletture possibili. Ciò che manifestano è un riflesso del popolo. L’ingiustizia è una ignoranza della luce insita nel popolo. Ciò che occorre per trasmutare l’ignoranza è un’ombra che utilizzi la frusta e la carota a diverse angolazioni, ‘saggiamente’…

Quando lo capiremo? Lamentarsi non porta a nulla se non a rafforzare il motivo della lamentela e dunque il potere che se ne serve. Gandi aveva ben compreso questa verità attraverso la sua ‘politica’ della non violenza.

Sii il cambiamento che vorresti vedere nel Mondo”.

Il cambiamento deve avvenire prima in se stessi e poi riflettersi sul mondo circostante. Quelle violenze che infiammano le terre d’Africa sono una manifestazione di forte insofferenza che contribuiranno a mutare la modalità di somministrazione del potere. Ma se quelle genti non sono pronte ‘dentro’, a nulla servità la ribellione, se non a richiamare una nuova forma di controllo ancora più subdola. Al dominio della armi subentrerà il dominio silente ed ipnotizzante del modello occidentale, insomma: dalla padella alla brace

Eppure tutto rimane sempre e comunque… opportuno.

Avrei voluto parlare delle foreste, quest’oggi e del ruolo del motore di ricerca www.ecosia.org – lo farò domani o in altra circostanza. 

Ieri ho visto il film “Codice Genesi” con Denzel Washington e Gary Oldman. Non pensavo che mi avrebbe tanto sorpreso alla sua conclusione. Io ripulirei il discorso dal ruolo centrale del libro della Bibbia, unificandolo all’immagine finale che permette di osservare l’intera rappresentanza del potere religioso. 

Il film è un chiaro inno al potere contenuto in una forma scritta, in un codice, in una ‘legge’. Si capisce come il potere oscuro rigeneri se stesso se non viene trasmutato nel suo opposto. Anche dopo la distruzione globale, che ha lasciato solo terre aride, tra i sopravissuti cè ancora chi tenta di ‘imperare’ a scapito degli altri

Costui sa, o ricorda, che esisteva un libro dal contenuto tanto prezioso da essere in grado di procurare nella massa un senso di convincimento interiore che vale più di infinite parole o mezzi di altra ‘persuasione’. 

Il frattale è chiaro: il controllo religioso, e non solo, della società.

In un libro l’arma più micidiale della storia deviata.

Il protagonista, si scopre solo alla fine, è stato cieco o lo è ancora ma allo stesso tempo 'vede': è un miracolato che ha aperto gli occhi quando gli altri li hanno chiusi per la troppa luce. Fa quello che fa esclusivamente per ‘fede’. La ‘fede’ che smuove anche le montagne. Il ‘non vedere’ in questo caso costituisce quella modalità di non cadere nell’ambito della paura e della minaccia che il senso della vista introduce in noi

La ‘fede’ è prima di tutto un accordo con se stessi: fede in se stessi.

Il frattale del libro in codice, del codice nascosto nella Bibbia, è rappresentato dal codice Braille con il quale è stata stampata questa ultima versione, esistente al Mondo, del 'libro dei libri'. Il suo potere è multiplo e celato agli occhi di chi non ha ancora occhi per vedere: e non mi riferisco alla cecità.

Il protagonista, anche quando ‘perde’ il libro, va avanti per la sua strada. Si accorge solo perdendolo che è divenuto egli stesso il contenuto del 'libro'. La sua memoria è il libro. Ciò che ricorda e che è divenuto lungo il cammino. Altro frattale che testimonia come siano avvenute certe dinamiche nel corso della storia umana. Ecco alcune citazioni:

- Sono passati 30 inverni dall’esplosione. Non ricordo veramente.
- Almeno ti ricordi com’era? Il mondo di prima voglio dire.
- Sì. Avevamo più di quanto ci servisse. Non avevamo idea di che cosa fosse prezioso e di cosa non lo fosse. Buttavamo via cose per le quali la gente adesso si ammazza.
- Sul serio?
- Sì.
Eli / Denzel Washington e Solara / Mila Kunis


- Senti. A me serve quel libro. Anzi lo voglio quel libro. E voglio anche te, ma se mi obblighi a scegliere, uccido te e tengo il libro.
- Perché? Perché lo vuoi?
- Ne conosco il potere. Ci sono cresciuto. E se lo leggi capirai cosa voglio dire. Ecco perché li hanno bruciati tutti dopo la guerra. Già rimanere vivi è un atto di fede. Mettere su questa città è un atto di fede ancora più grande. Ma loro non capiscono. Nessuno lo capisce. E io non ho le parole giuste per aiutarli ma il libro sì. Lo ammetto. Ho dovuto fare moltissime cose che detesto per costruire tutto questo, ma se avrò quel libro sarà tutto diverso. Ora immagina. Immagina come potrebbe essere diverso e giusto questo mondo se avessimo le parole adatte per la nostra fede. La gente capirebbe perché è qui e cosa sta facendo e non avrebbe bisogno delle altre orribili motivazioni. Non è giusto tenere quel libro solo per te. È fatto per essere condiviso con gli altri. È fatto per essere divulgato. Non è questo che vuoi?
- Con tutto il mio cuore. Ho sempre pensato che avrei trovato un posto a cui questo libro apparteneva, dove sarebbe servito… Però non l’ho ancora trovato.
- Adoro quest’uomo… Uccidilo, per favore.
Eli / Denzel Washington e Carnegie / Gary Oldman


- Metti insieme una squadra e inseguiamo quel maledetto.
- Per quella merda di libro.
- Non è una merda di libro. È come un’arma! Un’arma rivolta ai cuori dei deboli e dei disperati. Ci darà il controllo totale. Se vogliamo davvero comandare… dobbiamo averlo. Le persone arriveranno da ogni dove. Faranno esattamente quello che dico loro, se le parole provengono da quel libro. È capitato altre volte e capiterà ancora. Tutto ciò che ci serve è quel libro.
Carnegie / Gary Oldman

- Che cosa intendevi quando hai detto che non è un libro qualunque?
- È l’unico.
- Davvero?
- Dopo la guerra molti si sentirono in dovere di distruggere tutti i libri che il fuoco non aveva già bruciato. Si disse che fosse stata questa la causa del conflitto. Comunque, è l’unico che sia sopravissuto.
Eli / Denzel Washington e Solara / Mila Kunis
 
- Scusa, tu dici che cammini da trent’anni, ok?
- Sì.
- Hai mai pensato che forse ti sei perso?
- No.
- E come fai a sapere che è la direzione giusta?
- Camminiamo per fede e non per visione.
- Che cavolo vuol dire?
- Vuol dire che tu sai qualcosa anche se non sai qualcosa.
- Ma non  ha senso.
- Non deve avere senso. È la fede, la fede. Il fiore della luce nel campo delle tenebre, che mi da la forza per andare avanti. Lo capisci?
- È preso dal tuo libro?
- No… Johnny Cash live nella prigione di Folsom.
- Cosa?
Eli / Denzel Washington e Solara  Mila Kunis

- Ero sicura che niente avrebbe potuto costringerti a dare via quel libro. Credevo fosse troppo importante.
- Dopo averlo portato per tanti anni e averlo letto tutti i giorni, mi sono talmente preoccupato di tenerlo al sicuro che ho dimenticato di vivere secondo quello che mi aveva insegnato.
- Sì, e cosa sarebbe?
- Fare per gli altri più di quello che faresti per te stesso… Almeno è quello che ho imparato io.
Eli / Denzel Washington e Solara  Mila Kunis

- Ti sei tanto dato da fare per quel libro. Hai sacrificato molto e moltissimi uomini. Più di quanto potessi permetterti. Ora tutte le persone che avevano addirittura paura di pronunciare il tuo nome, sono di sotto che stanno distruggendo il bar. Lo sapevi? E non c’è nessuno che li fermi. E tu sei febbricitante. Non riesco ad immaginare cosa significhi avere la cosa che più desideri così vicino, eppure come se fosse lontana milioni di miglia.
Claudia / Jennifer Beals

Carnegie / Gary Oldman, parla del potere del libro alla luce del Sole. Senza problemi. Sa che la gente non capirà lo stesso perché ha paura. I libri bruciati sono l’azione di chi ‘aveva capito’ dopo la distruzione, ma cadendo ancora nella separazione tra interno ed esterno. È il monito contenuto in un certo discorso di Rudolf Steiner, ad esempio.
Carnegie dice che ha ‘costruito tutto questo’, ma quello che si vede è solo miseria e povertà, violenza, sopruso e degrado, la città è morta. 

Tutto può ricominciare se non si è capito la lezione. Ma se l’avremo capita, nessun uomo o nessun libro o niente, potrà ripristinare la tenebra dissolta e trasmutata in luce

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com 

martedì 1 marzo 2011

Olonomia dello stress e intuizione per uscire dall'ombra.





"Ciò che è in basso è come ciò che è in alto e ciò che è in alto è come ciò che è in basso per fare i miracoli della cosa una. E poiché tutte le cose sono e provengono da una, per la mediazione di una, così tutte le cose sono nate da questa cosa unica mediante adattamento...".
Ermete Trismegisto. 

Questo è un esercizio per ‘fare girare le rotelline quantiche’. Implica il lasciarsi andare utilizzando la propria capacità innata intuitiva, senza sentirsi non all'altezza e lasciando indietro ogni senso d’inferiorità che è inciso nel nostro inconscio. Abbiate fiducia in voi stessi

Lasciamo ‘parlare’ l’Universo attraverso la sincronia del destino… 

Nel corso di tutto il ventesimo secolo, le menti scientifiche più sensibili hanno tentato di informarsi e di mettere in guardia l’opinione pubblica contro il comportamento irrazionale del mondo che la scienza razionale cerca di osservare. Sebbene il messaggio sia sfuggito ai signori della guerra e ai tecnocrati, il cui potere decisionale determina l’ordine sociale, alcuni divulgatori della ‘nuova scienza’ quali Fritjof Capra, Isaac Bentov e Gary Zukov, si sono prodotti in ammirevoli sforzi per comunicare le similitudini esistenti tra la fisica dei quanta ed il misticismo orientale, almeno ad una minoranza pensante critica. 

Infatti, le conclusioni cui giunge Zukov in The Dancing Wu Li Masters (1979) sconfinano nell’inconcepibile, con l’affermazione che ci avviciniamo alla ‘fine della scienza’. Ma nemmeno lui riesce a rinunciare al concetto di ‘sforzo incessante per lo sviluppo continuo e progressivo di teorie fisiche sempre più utili ed omnicomprensive’.

L’autentica ‘fine della scienza’, il salto radicale di paradigma da tempo preconizzato, significa l’abbandono del concetto stesso di progresso incessante

O perlomeno un abbandono temporaneo, per permetterci di vedere se possano esserci delle scienze non-fisiche o non materialistiche che trascendano del tutto il concetto di progresso o non-progresso. Naturalmente, il mito del progresso scientifico e della superiorità tecnologica non poteva subire colpo più duro dello scoprire l’esistenza di una scienza più avanzata, precedente alla nascita del mito del progresso, praticata da un popolo che secondo le stime moderne era ancora all’età della pietra. Più specificamente, mi riferisco al sistema di pensiero virtualmente ignorato da tutti gli esponenti della ‘nuova scienza’. Tale sistema di pensiero è la scienza conosciuta e praticata dall’antico popolo che chiamiamo Maya.
 
Per gli esponenti della ‘nuova scienza’, l’esempio più simile al sistema scientifico Maya è il retaggio cinese dell’I Ching. Tuttavia esso non è stato pienamente compreso dai ‘nuovi scienziati’ che, ancora immersi nella dottrina del progresso, non sono riusciti a vederlo per ciò che esso è: la forma in codice di una scienza basata sulla risonanza olonomica piuttosto che sulla fisica atomica”.
Da “Il fattore Maya” di Josè Arguelles.

La teoria olonomica della mente di Pribram afferma che le informazioni vengono immagazzinate come in un ologramma. Così come nell'ologramma a seconda di come cade la luce appare una immagine differente, così l'attivatore, modificando la fase, attiva memorie differenti. Semplicemente alcune sono attivate ed altre no”.
Da
www.quantumpsi.com 

Le caratteristiche principali di un ologramma sono:
  • Una lastra olografica conserva il contenuto informativo in ogni sua parte, di conseguenza spezzando in più parti la lastra è possibile ottenere la stessa immagine tridimensionale con una diminuzione del campo di vista.
  • È possibile memorizzare sulla stessa lastra olografica più ologrammi orientando diversamente il raggio laser di riferimento.
  
Tra le 10 regole Masai per vivere insieme, troviamo questa – la nona:

Per prevenire i rischi e sfruttare le opportunità che ti si presentano, fai attenzione ai particolari e al mondo che ti circonda”.

"I Masai (o Maasai) sono un popolo nilotico che vive sugli altopiani intorno al confine fra Kenya e Tanzania. Considerati spesso nomadi o semi-nomadi, sono in realtà tradizionalmente allevatori transumanti, e oggi spesso addirittura stanziali (soprattutto in Kenya)… I masai ebbero subito la nomea di feroci guerrieri. Queste dicerie erano messe in giro dai portatori kamba e dai mercanti arabi che non volevano incoraggiare altri gruppi ad esplorare l’interno e stabilire rotte mercantili alternative".
Da Wikipedia

Illusioni e tempo che può scorrere avanti e indietro.
  
Trattiamo bene la terra su cui viviamo: essa non ci è stata donata dai nostri padri, ma ci è stata prestata dai nostri figli”.
(Proverbio Masai)

Molti, in base a pregiudizi ma anche per cattiva conoscenza, mettono l’I Ching tra le ‘normali’ arti divinatorie. Ma non si può in alcun modo giudicare questo testo senza conoscere la mentalità da cui è scaturito, e senza domandarsi se proprio tutti i nostri modi di pensare, in fatto di conoscenza, siano perfettamente giustificati… L’I Ching ci chiede di rinunciare ad alcune convinzioni che la nostra mentalità occidentale ci fa ritenere indiscutibili… Se riusciremo ad aprire nella nostra mente un nuovo spiraglio, verso una ‘nuova’ direzione, allora automaticamente conoscere il futuro per mezzo dell’I Ching, diverrà cosa perfettamente normale e logica, come vedere attraverso gli occhi. Pertanto non si tratta affatto di discutere se l’I Ching dica il vero o no: si tratta di accettare o meno le premesse su cui si basa, la mentalità in cui affonda le radici”.
Da “I Ching con le carte” di Donatella Bergamino.

Ad un attento esame… troviamo che i luoghi d’origine della fase originaria descritta dai Maya in tale testo sono di natura mandalica, celeste cosmica. Le quattro Tulan rappresentano il passaggio solare, est ed ovest, nonchè un mondo superiore ed un mondo inferiore. Inoltre, ad una lettura attenta della storia antica e della mitologia di Maya del Messico, si direbbe che Tulan (o Tollan) è un nome archetipico in codice non meno che un luogo reale

E se Tulan indicasse non necessariamente un sito geografico, ma un processo in divenire e punto di ingresso da un mondo-regno all’altro? A questo riguardo, il ricordo delle origini dei Maya assomiglia a quello degli indiani Hopi, che decrivono il passaggio tra mondi diversi, di cui questo attuale rappresenta il quarto. Ma cosa sono questi mondi? Descrivono stadi precedenti della vita su questo pianeta? O piuttosto passaggi cosmici che avvengono simultaneamente su questo pianeta e/o altrove?... La radicata convinzione progressivista, che i Maya rappresentino una delle diverse correnti di civiltà in lotta contro le condizioni ambientali per raggiungere i nostri livelli di scienza e materialismo, condiziona quasi tutto quello che è stato detto sui Maya. E proprio per questo motivo, la maggior parte di ciò che è stato detto sui Maya potrebbe essere completamente sbagliato.
 
Dopo molti anni di studio e contemplazione del mistero Maya, sono giunto all’inevitabile conclusione che i Maya non possono essere compresi con il metro che abbiamo usato per misurarli e giudicarli. Ho sentito intuitivamente, per molto tempo, che lo scopo della vita secondo i Maya può essere stato molto diverso da quello che può credere la nostra immaginazione materialistica…”.
Da “Il fattore Maya” di Josè Arguelles.

E per terminare riporto questo stralcio da un mio articolo:

Hakim aveva detto che solo Freccia Bianca avrebbe conosciuto la vera Atlantide e solo io avrei potuto rivolgermi a lui. Indirizzandomi verso Freccia Bianca chiesi: ‘Che cosa e dove è Atlantide, Freccia Bianca?’.
È il Pianeta del quale ho parlato come dimora originaria dell’Umanità della Terra, diventato leggenda, la leggenda di Atlantide’”.
Da SacroProfanoSacro 

Si è affacciato un nuovo modo di osservare il Mondo o i Mondi. È sufficiente uscire dall’ombra del cono che ci avvolge in maniera pressochè totale. Oltre il ‘corpo’ che ottunde c’è dell’altro: c’è la Luce. 

Lo stralcio riportato appena sopra, fornisce il frattale, la chiave, per esserne sempre più consapevoli.  Dobbiamo spostarci dalla posizione in cui versiamo, pena l’avveramento delle profezie che la scienza dell’Antisistema già ci prospetta

Se continuiamo di questo passo, entro il 2050 il corallo scomparirà.
È quanto prevede uno studio del World Resources institute, pubblicato mercoledì scorso.
 
L'organizzazione non governativa americana prevede un avvenire più cupo che mai per queste riserve di biodiversità, equivalenti marini delle foreste tropicali.
 
Infatti, mentre nel febbraio 2009 l'Icri (International coral reef initiative) stimava che le barriere coralline minacciate sarebbero state il 40% entro i prossimi 40 anni, secondo il Wri già ora sarebbe in serio pericolo il 75% dei coralli, che diventeranno il 90% nel 2030 e la totalità nel 2050. Questo non significa, spiega Lauretta Burke del Wri, 'che tutti i coralli scompariranno, ma che tutti dovranno confrontarsi con fattori che possono causarne il degrado e la scomparsa'.
 
Sotto accusa la pesca intensiva, che porta a una diminuzione del numero e delle dimensioni dei pesci. In particolare, la scarsità di pesci erbivori ha come conseguenza il proliferare di alghe sulle barriere coralline. Dito puntato anche contro la pesca al cianuro e quella con esplosivo, utilizzate nell'Africa orientale e nel Sud-est asiatico e naturalmente contro l'inquinamento proveniente dai litorali. Lo studio del Wri ha inoltre stimato l'impatto del riscaldamento climatico: quando l'acqua si scalda, anche se di poco, l'animale espelle le alghe microscopiche con le quali vive in simbiosi e che gli donano il colore e gli forniscono l'alimentazione. 

Se questo stress dura troppo a lungo, il corallo muore

Infine, secondo il Wri, l'acidificazione degli oceani rende sempre più difficile la formazione degli scheletri calcarei".
Da Yahoo

Che cosa curiosa: lo stress che uccide... 

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

 

lunedì 28 febbraio 2011

Così fan tutti.





È vero, non sono un dottore. Ho recitato, un pochino… Quei poveri giovanotti avevano urlato dalla paura. Nessuno li stava ascoltando. Il mio compito era dar loro fede nella propria voce. E far loro sapere che un amico li ascoltava".
Lionel Logue / Geoffrey Rush

"Ho garantito per voi e non avete… credenziali".
Principe Alberto, Duca di York / Colin Firth

"Ma tanti successi. Non posso mostrarvi un certificato. Non c’era tirocinio allora. Tutto quello che so lo so dall’esperienza. E quella guerra fu una grande esperienza”.
Lionel Logue / Geoffrey Rush

Dimenticate il resto e ditelo solo a me. Ditelo a me. Come amico”.
Lionel Logue / Geoffrey Rush
Estratti da “Il discorso del Re”.

Quanto è importante avere un amico? Quanto è importante credere in se stessi? Quanto sono importanti i trascorsi dell’infanzia? È tutto importante… ma importante per fare cosa?
 
Per fare cosa?

Ce lo chiediamo a volte? Definire qualcosa come ‘importante’ cosa significa? A che pro? È chiaro che se esistono ‘cose’ importanti ed altre non importanti o meno importanti, esiste anche un ‘senso’ della Vita che stiamo osservando

E quale è il senso della Vita?

Ho pensato molto al messaggio di Ann Walker e Freccia Bianca. Che cosa sto facendo per contribuire a salvare le Foreste della Terra? Perché  è evidente come la Luna che quel messaggio è sacrosantamente vero. Non perché ce lo riferiscano delle entità non ben precisate, ma perché ce lo suggerisce, in ogni attimo di ‘pausa’, la nostra Coscienza, il nostro ‘sentire’, il nostro senso intuitivo delle ‘cose’.

È evidente che il Pianeta dipende anche dalle Foreste.

Il termine 'foresta' viene dal latino forestis o foresta , ossia esterno alla civiltà basata sull'urbe, quindi fuori dalle mura, poiché le foreste si ritenevano ricettacolo di fuorilegge, sciamani e culti celtici temuti dai coloni romani”.
Da Wikipedia
 
Quanta ignoranza si è focalizzata nei luoghi comuni.

Luoghi comuni che poi, a cascata, hanno materializzato forme pensiero ingombranti come la ‘sufficienza’, il menefreghismo, la pigrizia. Per tutto c’è una motivazione. Per ogni nostro comportamento odierno e passato e futuro.

Pensiamo al Pianeta mentre ruota attorno al proprio asse. La Terra ha trovato un assetto, un equilibrio nella rotazione, compensando tutto ciò che si trova sopra e attorno a lei. I rilievi, l’acqua, le foreste, la Luna, etc. Ora, se anche progressivamente, togliamo la massa forestale dal suolo, avendo questa un peso, un’altezza, un volume, un movimento, ebbene la Terra non potrà non risentirne nel proprio moto di rivoluzione.
 
Il proprio asse dovrà bilanciare il nuovo ‘equilibrio’. Non intendo parlare di Fisica o Astrofisica, ma bensì solo di buonsenso. Facciamo come un bambino quando gioca. Visualizziamo la Terra mentre gira con tutto ciò che si ‘porta dietro’. Visualizziamola adesso che gira senza la massa delle Foreste. Cambia qualcosa, no? A pelle. Sentitelo. Non occorre essere degli ‘esperti’. È cambiato qualcosa. Proprio come un fortissimo terremoto può spostare di qualche frazione di grado la posizione dell’asse terrestre. Perché crediamo che un terremoto lo può fare e l’eliminazione delle Foreste non lo può fare? 

Perchè non ci abbiamo mai pensato, vero?

Forme pensiero.
Perché c’è sempre l’esperto di turno che parla al telegiornale affermando gran paroloni, gran verità. E perché c’è sempre un enorme gregge che ha rinunciato a pensare con la propria testa. Lo ha detto l’esperto quindi è così. Ma la storia è piena di esperti caduti al suolo come frutti marci. Esperti che bloccavano la ricerca a carattere diverso, nuova. Questi esperti hanno sempre dovuto segnare il passo e lasciare lo spazio al nuovo che regolarmente non è mai mancato. Questi esperti sono dovuti quasi sempre morire, prima di lasciare questo spazio.  

È un frattale sempre molto evidente, ad esempio, nelle cariche politiche: il famoso ‘cadreghino’ o poltrona.

Il vantaggio di pochi, in questo modo, è diventato l’alibi dei molti. Alibi per non fare niente! Criticare e arrabbiarsi al bar o mentre si cena, o con gli amici dopo un paio di birre, non porta da nessuna parte o, almeno, non cambia l’evidenza. Il giorno dopo ci si alza deprogrammati dalla rabbia. Ci avete fatto caso? La notte, il sonno, sembrano livellare ogni cosa, ripristinando la routine. La paura gioca proprio brutti scherzi. Paura e senso del dovere. Denaro e rinuncia al proprio tempo.

"Come l'aria è l'atmosfera del corpo, così il tempo è l'atmosfera della mente; se il tempo in cui viviamo consiste in mesi irregolari e giorni regolati da minuti e ore meccanizzati, la stessa cosa accade alla nostra mente: diventa un'irregolarità meccanizzata.
Dato che tutto deriva dalla mente, non c`è da stupirsi se l'atmosfera in cui viviamo diventa ogni giorno più inquinata, e che il più gran cruccio sia: 'non ho abbastanza tempo!'. 

Chi possiede il tuo tempo, controlla la tua mente. Possiedi il tuo tempo, e conoscerai la tua mente".
Dreamspell. Il viaggio della Nave del Tempo Terra 2013 -
Josè Arguelles
 
Il film “Il discorso del Re” ci dimostra come l’infanzia possa essere un bivio d’importanza assoluta ai fini della crescita dell’individuo. L’esperienza in Terra ha un senso e l’importanza del periodo dell’infanzia è basilare proprio per questo motivo: costituisce l’antefatto della propria Vita. Veniamo al mondo con un certo ‘corredo’ e l’infanzia lo espande nella manifestazione concreta dell’esperienza della Vita. Tutti coloro che ci ruotano attorno sono importanti, proprio come le foreste sono importanti ai fini dell’equilibrio della rotazione terrestre. 

La nostra mancanza di equlibrio ‘stabile’ è la mancanza di equlibrio ‘stabile’ della Terra. Per cui la Terra e noi  tutti dovremo modificare il nostro asse di 'rotazione'. Siamo una sola cosa. Eliminando le foreste costringiamo la Terra a correggere l’inclinazione dell’asse terretre. 

Questa correzione viene subita dalla Terra. 

Ella lo deve fare. È chiamata a farlo. Ciò comporta di conseguenza una modifica della sua orbita. Poca 'roba' probabilmente, però succederà. Il controllo degli asteroidi vaganti nello spazio, non serve a nulla se a cambiare rotta siamo noi. Il rischio è che non sarà un asteroide ad entrare nel percorso orbitale della Terra ma l’esatto contrario. Per cui i modelli computerizzati non servono a nulla perché non monitorano il futuro ma il presente

Tutta la nostra saccenza annullata da uno scriteriato utilizzo della nostra ‘libertà’, come la rinuncia a vivere secondo sensienza. Quando lo spostamento orbitale sarà compiuto, i computer se ne accorgeranno; calcoleranno le nuove coordinate orbitali e i nuovi piani di monitoraggio. È facile e velocisso. Ma sarà probabilmente troppo tardi…
 
Si potrà lanciare un missile? Probabilmente si, ma il messaggio di Freccia Bianca è molto più profondo:

La distruzione delle foreste sta causando uno spostamento dell’asse della Terra di cinque gradi e sta anche provocando un indebolimento delle linee di difesa del Pianeta, così, quando la Cometa arriverà, la sua forza spingerà verso l’esterno il nucleo della Terra privandoci della possiblità di sopravvivere”.

È il ‘sistema immunitario’ della Terra che si indebolisce, il vero rischio, e non tanto il pericolo di uno schianto. Il nucleo della Terra non sarà più protetto. Gli esperti bolleranno questa frase come una emerita panzana, ma tant’è. Quello che importa e che costituisce ampia verità è questa frase di Freccia Bianca:

Ciascuno di voi sente dentro di sé che è avvenuto qualcosa di terribilmente sbagliato”.

Sfido chiunque a sostenere che ciò non corrisponde al vero. Chiamiamoli sensi di colpa o come Diavolo vogliamo, ma è certamente così. Il mondo non è in equilibrio, la società non è in equilibrio, l’umanità non è in equilibrio… allora perché la Terra dovrebbe esserlo?

Siamo ancora in tempo? Forse sì. Abbiamo sempre la possibilità di coordinare un salto dell’intera umanità nello stesso istante e con la forza necessaria a compensare… Ma c’è un punto di non ritorno. Un punto oltre al quale occorre risvegliare la nostra divinità. Un punto oltre al quale la scienza si arrende, lasciando carta bianca alla risposta definitiva di un algoritmo computerizzato, di un modello perfetto ma purtroppo senza fantasia né creatività.

Noi tutti recitiamo molte parti. A quale decideremo di dare 'voce'?
 
Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
prospettivavita@gmail.com