sabato 7 agosto 2010

Etereo come la libertà.





Mi trovavo alla ricerca di una porzione di me, sparsa per il web e dunque nell’etere; un riflesso che mi suggerisse, attraverso una luce di “seconda mano”, su cosa fosse meglio inquadrare e, leggermente, focalizzare. 

In un pomeriggio misteriosamente caldo, seguito ad un giorno di autunno smarrito nel tempo, nel vento della trasformazione, mi sono sentito molto vicino all’amico Proust, il quale mi viene a trovare quantisticamente molto spesso; sempre più propenso a suggerirmi “pezzi” di saggezza oltremodo preziosa. 

Cocci di me sparsi ad arte nel passato

Non c'è idea che non porti in sé la sua possibile confutazione.
Marcel Proust

Perfetta serie di costrutti atta ad annichilire il proprio e medesimo potere sulle menti indiavolate a pontificare e a scontrarsi apertamente per un pubblico senso di altezzoso contrasto.

Cercare il consenso del pubblico?
 
La volgarità di un'idea si misura dal suo bisogno di proselitismo.
Mario Andrea Rigoni

Sto bene da me, arrotolato in stretti giri di potenziale non inespresso ma libero di spaziare.

 

venerdì 6 agosto 2010

Cose belle... ogni giorno.




Quanto tempo!!!
Premetto che le vacanza al mare son state un po’ travagliate quest’anno, ma alla fine si è risolto tutto per il meglio e io & Nahele siamo persin riusciti a trascorrere una settimana da mia sorella, che abita nell’entroterra ligure vicino a Chiavari: è una zona davvero bella. Con il tempo ho imparato ad apprezzarla sempre di più e quando (in giugno) siamo andati sull’Adriatico (a parte i problemi insorti!), ho proprio capito che il panorama ligure è quello a noi più confacente. Peccato per i prezzi un po’ alti, ma dalla sua ha che è vicino e il viaggio non è sfiancante!


Tornati dal mare, ci sono stati due weekend di compleanni doppi: prima quello di Andrea&Peter (bimba e bimbo di Laura), poi quello di Corinna&Carolina (bimbe di Monica). Per i festeggiati “ufficiali” (Peter e Corinna) ho acquistato qualcosa di pronto, mentre per le due “ufficiose” ho fatto qualcosa io con le mie manine e la mia creatività.

Per Andrea ho preparato una tracollina a maglia di cotone verde.



E per Carolina un quadretto di lana cardata in stile Waldorf (di cui non trovo le foto... accidentaccio).

Nei ritagli di tempo ho scovato tanti blogs strepitosi (stavolta non solo americani!), e mi è venuta l’idea di intervistare delle mamme-bloggers per dare valore aggiunto a questa opera di ricerca di “risorse umane” che hanno le mie stesse passioni.
Ben presto spero quindi di ricevere risposte da qualcuna di loro…


Questo mese di luglio è stato produttivo anche per i miei lavori di maglia; ho cominciato un maglione che intendo fare per me:


Spero di finirlo presto!


Fonte di ispirazione il già citato blog di Shelley (Waldorfmama), di Giulia (Mammanatura) e di Claudia (Lacasanellaprateria) e… a proposito; grazie a lei ho ricevuto il suo e-book su come farsi da sé la propria bambola Waldorf!

Grazie!!!! Non vedo l’ora di cominciare!!!



Concludo questo mio nutrito post con un elenco (anche questo ispirato a diversi blogs-tra loro concatenati- natürlich!!!)…

Cose belle per cui vale vivere ogni giorno con gioia:

  • I miei uomini che giocano a basket insieme
  • Il colore della lavanda e della malva
  • I blogs che danno idee e ispirazioni
  • Un lavoro con la lana
  • Le fusa di un gatto
  • Una ricetta vegana
  • Il mio pane fatto in casa con la pasta madre
E per voi... cosa vale la vita di ogni giorno?

Serenità, a tutti noi!


Kundalini, depressione e scala emozionale.




Proseguiamo con la quinta tappa del “processo” Kundalini. Le altre parti le trovate qua.

La purificazione Kundalini è sempre accompagnata dalla depressione, poiché le energie sono, letteralmente, confinate nel profondo del corpo, per favorire la crescita umana. La depressione è un fenomeno relativo al portare alla luce “qualcosa” per essere osservato. È, dunque, ad un certo punto della nostra Vita, opportuna ed occorre imparare ad osservare i lati positivi di questo “meccanismo” di crescita: con essa si raggiunge un livello più profondo di comprensione, di volontà, di compassione, nonché profondità di pensiero e grande capacità creativa.

Bisogna vivere le proprie depressioni!

Occorre considerarle una sorta di processo creativo, penetrarne le energie, amplificarle e poi ascoltarle. Spaziando con la propria mente , è possibile ricordare episodi dell’infanzia o di Vite precedenti, oppure eventi recenti o futuri. La depressione può conferire nuove facoltà percettive o facilitare nuovi approcci filosofici: può capitare che si senta il bisogno di cambiare pettinatura, di provare una nuova ricetta, di iniziare un nuovo progetto. 

Si veda la depressione come un’avventura che conduce verso la realtà più profonda della propria esistenza. 

Del resto, è improprio definire il subconscio in tal modo, dato che si tratta della nostra prima coscienza, della combinazione della consapevolezza fisica ed emotiva. Una parte del processo Kundalini consiste proprio nell’affiancare tale coscienza prima alla coscienza mentale e spirituale con cui ci affacciamo alla Vita, favorendo in tal modo la scoperta delle sue energie e del suo messaggio che, al pari degli altri livelli della consapevolezza umana, si rivelano di enorme utilità e supporto.

Il processo di purificazione, può essere inizialmente rifiutato o aggirato, tramite il desiderio di suicidarsi o di morire: questo atteggiamento è un aspetto naturale del processo e andrebbe considerato come tale. L’abbandono di molti percorsi obsoleti prepara il terreno alla nuova Vita. Riuscire a comprendere il proprio desiderio di Morte può essere l’inizio di una nuova esistenza: nello stesso corpo, ma con uno spirito rinnovato e prospettive nuove. Il processo non è altro che l’abbandono del passato e l’inizio della nuova Vita.

Esplorando le proprie sensazioni collegate alla Vita e alla Morte occorre stabilire se il desiderio di fermarsi proviene dalla persona o dal corpo. Talvolta il corpo è impoverito o esausto ed è stanco di fungere da veicolo; in tal caso una corretta alimentazione, il riposo e una cura migliore di sé basteranno ad aprire nuove prospettive di Vita. Al contrario, se si è convinti di avere perso ogni tipo di interesse e di motivazione, ecco alcuni consigli che possono indicare la nuova direzione da seguire:
  • Nella posizione più rilassata possibile, si pensi a tutto ciò che si è riusciti a fare in questa Vita; si compili una lista e la si valuti, poi un elenco degli obiettivi non ancora raggiunti e lo si valuti. Che cosa occorre fare per raggiungere questi nuovi obiettivi?
  • Si prenda atto delle vecchie caratteristiche della propria Vita e della precedente personalità. Che cosa occorre cambiare per dare spazio a un nuovo “Io”? Come potrebbe essere la nuova personalità nella nuova Vita? Si concentrino le proprie sensazioni sul superamento del vecchio e sull’avvento del nuovo. Quanto più intensa sarà la percezione del nuovo, tanto più rapida e semplice sarà la transizione del corpo. Ci si convinca del fatto che le novità stanno già accadendo.
  • Si scriva un articolo su se stessi, come se dovesse essere pubblicato in futuro, che riporti i successi conseguiti e quant’altro si desideri aggiungere. Si mediti sulle diverse possibilità.
  • Si riesamini il proprio desiderio di Morte. Si intravede qualcosa, nel futuro, che possa essere più appagante?
  • Ci si concentri nuovamente sul fatto che il vecchio sta scomparendo o morendo. Si permetta una rinascita con un modo nuovo di vivere la Vita.
(Materiale tratto dal libro di Genevieve Lewis PaulsonKundalini e Chakras” ).

La depressione, nella scala emotiva ha una precisa collocazione e un ruolo unico e molto importante; giunti nelle sue “regioni” sempre a causa di motivazioni esistenziali valide e opportune, occorre attingere dal proprio sé, ed indossarle, le giuste caratteristiche atte a permettere il “movimento” e non la “fissità”. In quel “territorio” è opportuno muovere il nostro essere al fine di non continuare ad affondare.

È interessante sapere che il nostro approccio alle emozioni determina la nostra energia vitale e che, se non le affrontiamo, queste corrodono il nostro subconscio. Quando, per esempio, rifiuti l’idea di andare al lavoro ogni giorno perdi energia vitale. La conseguenza è una diminuzione delle funzioni del tuo sistema immunitario che ti porterà ad ammalarti più facilmente durante i mesi invernali: ma mentre tu rimani sdraiato a letto col morale a terra, il tuo subconscio è felice perché non vai al lavoro. Il rifiuto di recarsi al lavoro, comune a molte persone, è la causa della maggior parte degli infarti (che, per questo motivo avviene il lunedì mattina): il solo pensiero di ricominciare la settimana riempie di stress il nostro cuore, incapace di affrontare, ormai indebolito da tanta resistenza, il nuovo e improvviso colpo”.

Questi illuminati pensieri sono parte del libro “L’anello mancante del segreto” del Dr. Roy Martina. Dovremmo noi tutti avere sempre presente la tabella di testa di questo articolo, sapientemente descritta in questo modo dall’autore stesso sopra citato:

“Ho creato, con dei collaboratori, una scala del Fitness Emozionale che mostra cosa succede e come si perda energia vitale qualora non si affrontino le proprie emozioni. Strettamente legata alla Legge di Attrazione spiega perché le cose vadano male così spesso e perché si continui ad attrarre cose indesiderate come un capo scontroso o un partner che non comunica con te e ti esclude dalla sua Vita”.

Nella tabella di testa dell’articolo è esposta questa scala emozionale. Il solo leggerla con attenzione è prendere in considerazione l’idea di comprendere e di volere cambiare in meglio. Non importa se i punti non sono sviluppati, come succede invece nel libro; importa però che chi “legge”, veda il senso di una tabella che, altrimenti, lascia il tempo che trova. Potremo allora vedere che la depressione è l’ultimo scalino di questa preziosa scala.

Ma non dipingiamola di negatività, invece usiamola come trampolino di lancio per risalire la “corrente”. Arrabbiamoci nel caso ma muoviamoci da quella “zona” di bassa energia. Stazionare nella depressione deve servire per bagnarsi nelle proprie profondità meno ambite, eppure cariche di una capacità diversa di “smuovere”, di fare da molla anche quando non “se ne ha più”. È tutto opportuno e uscire dalla depressione equivale ad essere lanciati nell’atmosfera con un razzo ad idrogeno.

Essere depressi è come arrotolarsi su se stessi come un gatto quando dorme nel freddo; è volersi bene in realtà. Voglia di capirsi. Sintomo di rinascita. Ode alla Vita toccando il suo lato complementare. È come iniziare il giro del mondo attorno a sé, iniziando dalle zone sotto al livello del “mare”, dalle depressioni geografiche.

È, come al solito, una questione di “migliore” prospettiva la bussola per evolvere, utilizzando come leva ogni eventuale “bastone tra le ruote”.