giovedì 18 febbraio 2010

Ecco dove si è "trasferito" Re Artù.





Prendo spunto da un intenso articolo tratto dalla rete, grazie al quale ho potuto aprire ulteriormente la “mente”, trovando la modalità per agganciare nuovi (per me) “fili della trama”. Il link lo trovate alla fine di questo scritto. Premetto che è molto interessante e, soprattutto, affine vibrazionalmente con quello che io “sono” e tutti noi "siamo".
 
Dunque; partiamo da questa espressione “Sembra che qualcosa di grosso stia per accadere”.
 
Esatto! È proprio la sensazione che moltissime persone stanno percependo, dal momento in cui “vivere” in questa dimensione è come essere un biscotto che viene inzuppato nel latte; siamo avvolti da questa dimensione, più o meno completamente. Questo “avvolgimento”, simile al meccanismo raccontato in “Avatar”, vede un “filamento” di energia animica che si “introduce” vibrazionalmente in un corpo fisico in carne ed ossa, il quale è “immerso” nel tessuto del “continuum spazio-tempo”. E ci “ritroviamo” qua, sulla Madre Terra, quasi completamente “bianchi”, alias senza “memoria”. A quel punto la fase di “lancio” è terminata; lo “sbarco” è avvenuto. Inizia una nuova Vita. Meraviglia.
 
Completamente dimentichi di “tutto”, ci mettiamo nelle “mani” della mamma, al fine di non morire di stenti dopo poche ore dalla nascita; cioè ci affidiamo subito all’Amore che ha permesso il nostro transfer e che ci ha accolti sotto nuove spoglie. Questo affidarsi è totale. L’Anima, dunque, accetta consapevolmente di “rimpicciolirsi” a tal punto, da lasciarsi andare alla “deriva” nell’oceano del tessuto tridimensionale. Il viaggio è comunque “programmato” secondo punti “cardine” dettati dalle prospettive e dal Karma, in funzione dell’evoluzione ancora in corso d’opera. In questo vero e proprio “voto” animico, s’innesta un “volo” mozzafiato che ci porta a trovare la “luce” del Sole di questo Sistema Solare
 
È in pratica la trama del più bel film mai visto prima.
 
Veniamo all’articolo che funge da ispirazione. Tutti noi, o gran parte, abbiamo un sentore “strano” legato ad una grande onda che “verrà” per spazzare il pianeta. Quanto e profondamente ancestrale sia questa visione non è dato sapersi, ma da ciò che ha scoperto Sitchin, traducendo le tavolette in argilla Sumere, sembra proprio che il grande Diluvio Universale sia stato, in realtà, una enorme onda sollevata dalla banchisa polare che è scivolata in mare tutta insieme, essendo su una base “mobile” di fango e sedimentazioni varie. Tale slittamento viene giustificato “grazie” alle vibrazioni provocate sul pianeta, dall’avvicinamento periodico (ogni 3600 anni) del cosiddetto “Planet X” o Nibiru. Ok. Sino a qua, diciamo, che stiamo seguendo un filo discorsivo “classico”, dove per classico intendo “conosciuto” da coloro che si interessano di questi argomenti non giustificati dalla scienza ufficiale che, per così dire, “sta fingendo di fare altro”.
 
Recentemente, nel film 2012, il perno grafico attorno a cui ruota l’intera visione cinematografica, è proprio la grande onda che arriva sino alle montagne della “dimora delle nevi eterne” dell’Himalaya.
Insomma questa grande onda, nell’immaginario collettivo, ha l’assunto di una gigantesca “mano” di pulizia che passa sul mondo. A livello inconscio il significato è una gran voglia di “pulizia”, di cambiamento. A livello frattale, però, cosa può significare? A cosa può rassomigliare? Ricordo che l’intero Universo è a carattere frattale ed olografico, ossia, ogni parte racchiude la stessa parte sempre più piccola e replicata, in tal modo, all’infinito e, ogni parte, contiene sempre il contesto del tutto.

"Gli ologrammi sono anche definiti come figure (o pattern) d'onda interferenti ottenute tramite l'uso di un laser aventi la specificità di creare un effetto fotografico tridimensionale: essi a differenza delle normali fotografie ci mostrano una rappresentazione tridimensionale dell'oggetto proiettato. Ogni parte dell'ologramma, poi, contiene l'intera informazione: tagliando in due parti l'ologramma entrambe mostreranno sempre l'oggetto per intero".
 
"Un frattale è un oggetto geometrico che si ripete nella sua struttura allo stesso modo su scale diverse, ovvero che non cambia aspetto anche se visto con una lente d'ingrandimento. Questa caratteristica è spesso chiamata auto similarità".
Fonte: Wikipedia
 
Allora quale sarà il frattale maggiore, al quale l’immagine collettiva della grande onda ci può condurre? Ad un’altra più grande onda, ma di “natura” molto diversa da quella che abbiamo nella mente.
 
Un’onda che descrive una “anomalia del/nel tessuto spazio-tempo”:
 
"Il sogno dell’Onda (la maiuscola qui è d’obbligo per distinguerla da un onda normale) non sarebbe altro che la visualizzazione simbolica di un avvenimento altrimenti difficile da immaginare. Il discorso può essere spiegato perfettamente da un concetto noto come Funzione d’onda quantica o onda di probabilità, concetti legati alla fisica quantistica. In verità l’universo è molto più complesso di quel che sembra, alterazioni della realtà avvengono ogni istante attorno a noi ma non le avvertiamo per una funzione che si chiama coerenza della realtà per cui avvertiamo attorno a noi solo un universo reale e coeso. Noi viviamo tutti i giorni immersi in un mondo tridimensionale con i suoi limiti (apparenti) e le sue leggi fisiche. Ma, in certe ere, a intervalli regolari, il nostro pianeta - che è più di quel che sembra - viene attraversato da una alterazione spazio-tempo che viaggia nel cosmo (naturalmente non in maniera rilevabile dalle nostre apparecchiature, viaggia cioè tra le dimensioni) e colpisce appieno la Terra".
 
Questo “gatto che cammina sotto al tappeto”, oltre che a passare una immagine simpatica, provoca anche un effetto potenzialmente meno simpatico, ossia una deformazione della continuità di ciò che per il genere umano è la normale prassi esistenziale. Cosa significa? Che questa Onda non è visibile, proprio come un gatto nascosto dal tappeto, ma i suoi effetti si; infatti avremmo nell’impatto di natura energetica vibratoria (ricordo che “tutto” è energia) molti “strattoni” che si ripercuoterebbero sui piani sottili e materiali del pianeta su cui “viviamo”.
 
Ma c’è una differenza di effetti da questo “impatto” immateriale; dipenderà dalla componente vibratoria di ciascuno di noi e dalla media vibrazionale planetaria. In parole povere lo scontro tra due diverse forme d’onda, proprio come sulla Terra scatenano un temporale, darà effetti ed esiti diversi a seconda dell’intensità del loro “dialogo”. La seconda grande onda è proprio la forma pensiero che alloggia ed aleggia attorno alla Terra, appigliata al campo magnetico terrestre, che costituisce il “contesto” nel quale siamo immersi come biscotti. Questo “incontro” si prolungherà nel tempo, modificando vibrazionalmente la struttura spazio-temporale alla quale siamo soggetti. Da notare che è proprio il campo magnetico terrestre che si sta indedolendo, per via della diminuzione della velocità della rotazione planetaria. Questo è un aiuto per tutti noi.
 
“Immaginate di essere seduti o sdraiati su una gigantesca cassa acustica usata per i concerti rock accesa: vibrereste ad ogni nota”
 
Tale “deformazione” provocherà esiti diversi sulle persone, in funzione della vibrazione proprietaria di ogni individuo; ossia è come affrontare un certo tipo di impatto opponendosi oppure lasciandosi andare. Significa essere polarizzati con l’evento, remare nella stessa direzione, oppure fare resistenza. Ricordo sempre le parole di Osho:
 
“Sei stato un po' troppo serio di recente, seriamente... è tempo di lasciar perdere! Fatti una bella risata e metti da parte i tuoi bei piani. Davvero non ne hai bisogno. Ciò che dovrà accadere accadrà e tu hai una scelta: andarci insieme o andarci contro
 
Non c’è nulla di pericoloso in questo “impatto”, perché tale termine può essere fuorviante e mendace; sarà una “rinascita” per coloro che lo desiderano. L’evoluzione quantica che bussa alla nostra porta. La Madre Terra ha scelto di evolvere e sta iniziando a prepararsi per fare “surf” sull’onda. Non ha intenzioni di perdere questa opportunità. 
 
E tu cosa deciderai di fare?
 
Tutto trova un senso nuovo e diverso, rileggendolo alla luce di questa prospettiva. Ogni libro letto, ogni parola lasciata per noi dai grandi uomini che ci hanno preceduto, tutte le leggende, la mitologia, le metafore, le sacre scritture anche se ammorbate, gli insegnamenti sottili, i proverbi, la saggezza naturale, il sentire, la scienza, l’Antisistema… tutto. Nel libro che mi ha aperto la via spirituale, “Trasmissioni stellari” di K.Karey si parla proprio di questo, ma da un’altra angolazione. Si scrive che la Terra sta attraversando una zona del Cosmo a diversa energia, ma il “contesto” non cambia. È come dire “se Maometto non va alla montagna è la montagna che viene a Maometto”. Nulla cambia nel significato ultimo, nel senso del fenomeno applicato alla evoluzione della Vita.
 
Gli esseri umani sono connessi col pianeta in cui vivono in molte maniere: tramite il campo elettrico del cervello, la massa gravitazionale del proprio corpo o le polarità magnetiche del corpo astrale. Tramite queste connessioni, la Terra influenza gli esseri umani con il proprio campo elettromagnetico/gravitazionale, e grazie ad un meccanismo bioorganico-vibratorio di ritorno (biorganic/vibratory feedback) persino la stessa Terra è influenzata dal pensiero e dalla condotta umana”.
 
Reputo questo messaggio molto importante, se non il più importante, ai fini del raggiungimento della consapevolezza del “cosa” siamo e del “cosa” succederà. Ma ovviamente questo è il mio punto di osservazione.  Esistono libri, lavori, sui cicli delle macchie solari come, ad esempio, il “Codice degli Dei” di Giorgio Terzoli, liberamente scaricabile dalla rete, che esordisce con questa citazione:
 
"Un giorno Gesù ci spiegò i segreti delle stelle .Era un mattino di Primavera.
Dall’alto del colle vedevamo, nella pianura lontana, sorgere il Sole là dove nell’orizzonte ancora
brillava una luminosa costellazione.
“Passano le costellazioni.” Disse Gesù “dopo l’Ariete i Pesci . E poi verrà l’Acquario .
Allora l’uomo scoprirà che i morti sono vivi e che la morte non esiste.”
(Dal Vangelo secondo Tommaso)
 
Cosa ci “dice”, adesso, se rileggiamo alla luce dell’arrivo di questa grande Onda? Cosa significano le parole “Allora l’uomo scoprirà che i morti sono vivi e che la morte non esiste?” -  semplice: descrive semplicemente un balzo quantico evolutivo che porterà la consapevolezza dimensionale. 

Stacchiamoci dalla terminologia delle parole interpretate dalla mente e dal paradigma. I vivi e i morti sono la stessa energia sotto un’altra forma vibrazionale. Per questo la morte non esiste, perché in realtà è solo un passaggio, un condotto che torna verso il punto di "partenza".
Nell’opera pregevole di Terzoli, egli giunge alla scoperta di un codice, scritto in tutte le opere immortali umane, che gli uomini del passato hanno voluto far pervenire nel futuro (ora), al fine di far comprendere che qualcosa di ciclico tornerà ad “abbattersi” sulla Terra. Un “qualcosa” legato ai cicli delle macchie solari.
 
“Naturalmente, nella stessa maniera la Terra è connessa con gli altri corpi celesti nel cosmo, specialmente col Sole. Tutto ciò serve a farvi capire che, quando l’Onda colpirà la Terra, forzerà il pianeta ad un salto evolutivo che normalmente prende centinaia o migliaia di anni per avvenire. La forza vibrazionale dell’Onda influenzerà in maniera diretta i campi gravitazionali dei pianeti del nostro sistema solare, e di conseguenza anche le persone che li abitano”.
 
Se rileggete i lavori, disponibili in rete, di David Wilcock, troverete ampie conferme che in tutto il Sistema Solare, è in corso un cambiamento epocale delle condizioni “tipiche”, registrato nell’aumento della temperatura e delle tempeste magnetiche sui vari pianeti. Questi sono effetti che anche la Nasa sta registrando ufficialmente.
 
Esiste una canalizzazione di Tobias nella quale si dice:
 
Quello che accade veramente è che la Coscienza della Terra sta cambiando, ad un livello tale da influenzare il tempo atmosferico. Il tempo atmosferico si manifesta in risposta alla coscienza umana e ciò non significa che debba sempre essere soleggiato e piacevolmente tiepido. (risate) Il tempo atmosferico fornisce una ripulitura, fornisce visioni interiori e anche consapevolezza. Il tempo atmosferico sulla Terra contribuisce anche in un modo molto interessante alla condivisione della coscienza, alla condivisione di energie in tutto il mondo. Un tempo forse era il più importante modo, per spostare la coscienza da una cultura presente in una parte del mondo ad un'altra. Ecco come discesero dai livelli eterei verso luoghi nuovi nel mondo, diverse sacche di coscienza, questo fatto rese possibile che ad un'invenzione fatta in Cina 10.000 anni fa corrispondesse un'invenzione simile dall'altra parte del mondo. Una parte di questi avvenimenti ha origine a livello eterico, un'altra parte avviene a livello fisico. In questo modo il tempo atmosferico veniva utilizzato come fornitore di coscienza ed è ancora così. E’ ancora così e oggi è ancora più tangibile”
Fonte: http://crimsoncircle.com/translation/it/ritorno06.html

"Da un punto di vista umano, il primo stage dell’arrivo dell’Onda verrà notato solo dal comportamento anomalo delle persone e da aberrazioni nei cicli naturali, con frequenti uragani, pioggie, terremoti, eruzioni e via dicendo.

Negli stati mediani dell’arrivo dell’Onda, assisteremo ad autentiche scene di follia di massa e di isteria collettiva, mentre d’altro canto alcune persone percepiranno in sè una maggiore pace e forza, una profonda “armonia” col creato, e un allargamento del proprio spettro percettivo, con l’allargarsi di fenomeni PSI ed ESP.
 
L’Onda porta le situazioni all’estremo, fa emergere il meglio o il peggio che giace in voi.
 
Negli stati avanzati dell’arrivo dell’Onda, le cose peggioreranno: il feedback di ritorno generato dalla stessa mente e corpo delle persone ma amplificato degli effetti dell’Onda, colpirà la Terra con grande intensità, amplificata alle loro emozioni, ormai senza vincoli.
Questo peggiorerà gli scompensi climatici, ma d’altro canto il feedback di ritorno delle persone positive calmerà parzialmente la Terra impedendo il peggio. Se i pensieri positivi saranno più forti di quelli negativi generati dalla rabbia e dalla paura, allora il pianeta reggerà, e si passerà all’ultimo stadio dell’Onda.

La Terra quadrimensionale inizierà ad emergere dall’interno di quella tridimensionale.

Tutte le persone che avranno cambiato le proprie frequenze vibratorie in accordo con la frequenza armonica dell’Onda vedranno, percepiranno ed interagiranno con un nuovo mondo.
Tutti gli altri rimarranno nel “vecchio” mondo tridimensionale, semidistrutto dai cataclismi, e a loro sembrerà che milioni di persone siano scomparse di colpo. Ma sono solo andate nella 4° dimensione. Sarà come quando i Tuatha De Danann dei miti celtici “svanirono” nel mondo del Sidhe, o come quando Re Artù scomparve nell’isola di Avalon. Questi miti in realtà solo mementi dell’azione dell’Onda in epoche passate”
Fonte: http://2012.splinder.com/post/7742279
 
Ecco come e dove sono andati a finire gli uomini ed i popoli del mito.
Ecco cosa ha fatto distaccare la banchisa polare.
Ma tutto ciò è solo meraviglioso!
Paura? Ma che senso ha?
 

mercoledì 17 febbraio 2010

Bollire la “rana” nell’acqua tiepida.







Riflettevo sulla grande metafora della “rana bollita”; avete presente? In pratica descrive quello strano fenomeno dell’assuefazione non espicitamente forzata. Se in una pentola colma di acqua bollente gettate una rana viva dentro, questa immediatamente salterà fuori, scottandosi ma, molto probabilmente, “cavandosela”. Mentre se la gettate in un contesto colmo di acqua a temperatura ambiente e tranquillità, questa ci rimarrà, trovando gradevole il nuovo ambiente (ovvio). Ma cosa succederà poi nel tempo? Che cambiando le condizioni di quell’ambiente, in maniera tale da aumentare gradualmente la temperatura dell’acqua, questa paradossalmente non se ne accorgerà nemmeno; semplicemente si adatterà in continuazione ai cambi “climatici” sino ad un punto in cui smetterà di vivere, un punto di stasi oltre al quale i meccanismi senzienti di difesa personali subiranno una sorta di empasse, proprio come se fossero sotto incantesimo. In quell’oblio anche doloroso, la rana smetterà di opporsi senza mai essersi in realtà opposta.

In quel corto circuito progressivo si trova l’intero genere umano.

La rana si fidava di se stessa, contava su ciò che i propri sistemi difensivi le dichiaravano: va tutto bene, nessun pericolo, va tutto bene, nessun pericolo…
Queste difese naturali insite nei sensi rapportanti la mente, rappresentano i baluardi della nostra integrità psicofisica; penetrarli tramite una forza d’urto significa “svegliare” tutto l’esercito e dare la mobilitazione generale.

Per questo motivo nei paesi occidentali non esistono più le guerre.

Non esiste più un pericolo manifesto universalmente percepito; non esiste più il pericolo di una invasione “straniera” e di una "mobilitazione" totale, anzi lo straniero è ormai un nostro concittadino, essendo tutti parte dell’Europa Unita. E i cosiddetti extracomunitari sono sempre più integrati nelle nostre città. L’unico pericolo che i mass media fanno presagire è l’incubo del terrorismo di matrice integralista araba che, comunque, viene “tenuto a bada” dai presunti organi di vigilanza e controllo.

Le guerre sono ancora sensate in altri punti del pianeta ancora da “bonificare”.

Perché la rana non reagisce più alle stimolazioni esterne che  iniziano a metterne a repentaglio la “salute” prima e la sua Vita poi? Ce lo spiega il Dr. Ryke Geerd Hamer, in questa maniera:

La 1° Legge della Natura
Ogni programma speciale biologico sensato (SBS) nasce con una DHS (sindrome di Dirk Hamer), cioè con un singolo evento scioccante, conflittuale, che da la sensazione di isolamento psichico, molto grave, altamente acuto/drammatico, contemporaneamente sui tre livelli:
1. nella psiche
2. nel cervello
3. nell’organo
La DHS è uno shock conflittuale, vissuto con sensazione di isolamento, grave, altamente acuto/drammatico che coglie l’individuo "sul piede sbagliato", ma contemporaneamente è una possibilità, un’occasione della natura di eliminare l’inconveniente che permette di superare la situazione improvvisamente sopraggiunta. Perché è in questo momento che si innesca un programma speciale, praticamente in sincronia nella psiche, nel cervello e nell’organo ed è constatabile in ognuno di essi, visibile e misurabile! E’ anche sempre un esperienza fulminante conflittuale e non invece un colpo del destino ne un evento che la persona colpita può in qualche modo cambiare.
Esattamente dalla DHS il paziente si trova sotto stress permanente: questo significa che ha mani e piedi freddi, continua a pensare giorno e notte al suo conflitto e tenta di risolverlo. Non riesce più a dormire di notte, e se ci riesce, solo nella prima metà della notte e solo per mezz’ora alla volta. Non ha più appetito, perde peso.
Questa è la fase del conflitto attivo.
In conclusione, al contrario dei conflitti normali e dei problemi, vediamo che nei conflitti biologici il paziente finisce in stress permanente e manifesta sintomi ben definiti che non si possono non vedere. Questo stato cambia di nuovo quando il paziente ha risolto il conflitto.
Allora avviene una sedazione. La psiche deve riprendersi. Il paziente si sente spossato e stanco, ma è sollevato moralmente, ha buon appetito, il corpo è caldo, spesso c’è febbre, spesso mal di testa. Dorme di nuovo bene di solito però dalle tre del mattino in poi.
Questa è la fase di soluzione del conflitto.
Questo shock inaspettato lascia delle tracce nel cervello che possiamo fotografare con la TAC cerebrale. Un tale relè si chiama Focolaio di Hamer (FH).
Fonte: http://www.nuovamedicinagermanica.it/

Ecco dunque spiegato scientificamente molto bene perché la “rana” deve essere bollita a fuoco lento. Anche nello splendido lavoro che sta portando avanti Josè Scafarelli se ne evince lo stesso “contributo”:

“Perché succede questo?. Perché l’apparato interno che percepisce le minacce alla sopravvivenza è orientato a reagire a cambiamenti improvvisi dell’ambiente, non a cambiamenti lenti e graduali. Dobbiamo aumentare la nostra sensibilità ai cambiamenti minimi per potercene accorgere”. 
Fonte: Pagina 111 de “I primi passi verso la ricchezza vera4” - www.ricchezzavera.com

Torniamo a bomba a questa parte dell’affermazione di Hamer:

“Esattamente dalla DHS il paziente si trova sotto stress permanente: questo significa che ha mani e piedi freddi, continua a pensare giorno e notte al suo conflitto e tenta di risolverlo. Non riesce più a dormire di notte, e se ci riesce, solo nella prima metà della notte e solo per mezz’ora alla volta. Non ha più appetito, perde peso”.

Non sta forse descrivendo ciò che è successo alla “rana” umana, soprattutto dal dopoguerra in poi? Non sta forse cercando di farci comprendere che tutte le cosiddette malattie psicosomatiche sono il frutto dell’aumento della “temperatura” alla quale siamo sottoposti?

È tutto alla rovescia, non mi stancherò mai di scriverlo.
 
Pensiamo solo al fatto che, sino a non molto tempo fa, coloro che erano mancini, venivano forzatamente costretti a disimparare l’utilizzo della manualità naturale (legata all’emisfero destro, ossia quello preposto alla creatività ed alla immaginazione) in “virtù” di forti “somministrazioni” di credenze religiose a base di dannazione&Co. La mano sinistra veniva associata nientepopodimenoche al Diavolo, e ciò procurava quello "scatto" necessario a soffocare il proprio “estro”, sacrificandolo al fine di evitare la possibile “possessione”.
Ma cosa ci dice, ancora, Hamer questo proposito?

“È considerato un grosso errore non aver chiesto la lateralità del paziente, cioè se è destrimane o mancino, poichè la coordinazione dei conflitti con i focolai di Hamer e i tumori o le necrosi dell’organo è di grandissima importanza, in quanto non decide solamente l’evoluzione del conflitto o del cervello, ma anche quale "malattia" o SBS subisce un paziente nei vari conflitti”

È chiara la manipolazione sottile,nei minimi particolari? Percepite l’acqua che si scalda lentamente? Non esiste un chiaro ed evidente pericolo, no? Ancora oggi la maggioranza delle persone non percepisce nessun pericolo mentre è a “bagnomaria” nella società sempre più “calda”. Semplicemente non ne ha il tempo e dunque la voglia; se poi aggiungiamo anche ciò che ha scoperto il Dr. Couè, ossia che se il nostro subconscio/immaginazione è stato programmato a pensare le “cose” in una determinata maniera, la volontà/conscio nulla potrà, contro l’incipit del grande mago silente che è in noi. E il nostro inconscio è stato conquistato da tempo immemore.
La medicina ufficiale ha, da tempo, aperto la caccia ai microbi, ai virus, ai batteri, etc. considerandoli la causa della malattia. Per quale motivo? Per tamponare i meccanismi di guarigione naturali messi in moto dalla perfezione del nostro corpo, inteso nella sua unità.

“Il momento, dal quale possono iniziare a "lavorare" i microbi, non dipende, come avevamo presupposto erroneamente fino ad ora da fattori esterni, ma viene ordinato esclusivamente dal nostro computer cervello.
I microbi non sono nostri nemici ma ci aiutano, loro lavorano su nostro comando, su comando del nostro organismo, diretto dal nostro cervello, perché ad ogni gruppo di organi appartenente ad un foglietto embrionale appartengono specifici microbi tipici di quel foglietto embrionale.
Secondo la legge della bifasicità di tutte le malattie, nella soluzione del conflitto tutti i microbi "lavorano" – senza eccezione – esclusivamente nella seconda fase, la fase di guarigione, iniziando con la soluzione del conflitto e finendo con la fase di guarigione.
 
Cioè, nel momento in cui, entriamo nella fase di guarigione della malattia, iniziano ad entrare in azione i microbi; e la medicina ufficiale cosa fa? Li individua come causa dell’azione, come il male da combattere e li “rincorre”, in questa maniera interrompendo i processi naturali in corso.

È tutto alla rovescia. Ma perché?
 
Per alzare la temperatura dell’acqua nella quale siamo immersi. E perché? Per mantenerci stabilmente sotto controllo. Per quale motivo? Perché una certa “energia” che è qua da molto tempo, si nutre di noi, delle nostre emozioni negative, delle paure, dell’ansia, delle angosce, etc. Le nostre essenze, che sono qua per evolvere nel Piano Divino, vengono bloccate e messe sotto “incantesimo” nel momento della nascita. Matrix docet. Il mondo illusorio nel quale pensiamo di vivere ci racconta una storia che, comunque, scriviamo noi, ma sotto drogaggio permanente. Perché noi siamo i co creatori di questa realtà. Perché tutto questo meccanismo? Perché questo piano dimensionale è una scuola; siamo qua per imparare “fisicamente” chi siamo e come ci si trova ad essere “spaccati” almeno in due. Siamo qua per cadere e rialzarci sino ad avere imparato a “camminare”. Nel nostro piano di studi, siamo precipitati, dando alla luce l’Antisistema. Ora, non possiamo incolpare un qualcosa nato da noi, per tutte le nostre pene. Dobbiamo solo fare “mea culpa” e rialzarci prima che l’acqua raggiunga la temperatura di ebollizione. Si, perché possiamo anche fallire (come è già successo in un passato che non “ricordiamo” più). Il “gioco” è serio, pur essendo un gioco come si definisce lo stare in Borsa alla maniera del “Parco Buoi”; si può anche perdere tutto senza una adeguata “preparazione”.

Non mi limiterò, dunque, a dire; è tutto alla rovescia. Bensì aggiungerò; è tutto nelle nostre “mani”…
 
La quintessenza.
"La 5° legge della natura è la vera quintessenza, perché ribalta l’intera medicina. Quando si guardano i singoli foglietti embrionali separatamente si può constatare che esiste evidentemente un senso biologico, che le cosiddette malattie non sono errori insensati della natura da combattere, ma che ogni malattia è un processo sensato. Da quando non intendiamo più le presunte malattie come "malignità", guasti della natura o punizioni divine, ma come parti o singole fasi dei nostri programmi speciali biologici sensati della natura, da allora il senso biologico contenuto in ogni SBS acquista naturalmente un significato decisivo".
•Tratto dalla Presentazione alla Nuova Medicina Germanica che si trova nella sezione Presentazione NMG prelevabile in formato PDF qua.
 
Apriamo gli occhi! Nessuno lo farà al posto nostro…
L’Antisistema è ormai in grado di bollire la “rana” anche nell’acqua tiepida, alzando la temperatura interna della rana stessa.

"Fondamentalmente la scienza non è altro che una forma permanente di discussione della conoscenza. In realtà però purtroppo molte volte non è altro che una forma permanente di soppressione della conoscenza, che viene gestita da società segrete di studiosi, con impegno e godimento e amore, piuttosto che con l’allargamento di conoscenza come sarebbe d’obbligo.
La nuova medicina è dinamite che ha la stoffa di fare da catalizzatore alla presa di coscienza, del risveglio dell’umanità maltrattata".

Niente al mondo è più dirompente di un’idea quando ne è maturo il tempo.
Dr. Ryke Geerd Hamer
 

martedì 16 febbraio 2010

Adeguati et impera.






Riporto un “messaggio” che, un paio di anni fa, mi colpì intensamente, per qualche motivo intrinseco che non ho mai messo a fuoco, se non adesso. Lo stampai su un foglio bianco A4 e lo “smarrii” come di consueto, tra carte, fogli e caos “ambientale”; di tanto in tanto riappariva come per incanto, forse solleticato dalle lingue energetiche del fuoco dell’essenza. Proprio come una fiamma, semovente, “liquida”, poliedrica nell’aria, questo foglio stampato disegnava vaghi contorni, deformate sembianze, vaghi riflessi di me, allo stesso modo di uno specchio nel quale ci si “controlla” nell’apparenza. Mi è sempre sfuggito il senso totale, completo di questa comunicazione. Mi mancava qualche tassello per discernere tra le righe. Tale chiave di lettura, penso, di averla trovata da poco tempo. Ciò costituisce un aspetto del cammino spirituale che mi conduce per mano ad “accompagnare” la mente. A comprendere che è in Terra che occorre “schierarsi”, concepirsi, spiegarsi. Sono molti i segni che giungono a sottolineare questa prospettiva e, quasi sempre, sono minuziosi input personali, intimi, caratteristici della nostra energia di base; e non potrebbe essere altrimenti, dal momento in cui vige la natura del libero arbitrio sancita dalla legge d’attrazione. Come dei potenti magneti attiriamo a noi quello sul quale “posiamo” la nostra attenzione.

Come credere a questa strabiliante affermazione in un mondo che ci racconta l’esatto contrario? Semplicemente “sentendo”, “ascoltando”, usando i sensi in maniera diversa e… adeguando la vibrazione.

Vediamo questo “messaggio” dove ci porta.

Adeguare la vibrazione
14 aprile 2008

Quando si è certi che il cammino intrapreso è in aderenza con ciò che il flusso della vita tesse affinché si manifesti un certa realtà non si dovrebbero avere dubbi e titubanze. Il bisogno che si ha genera attrazione e l'attrazione è l'elemento su cui si può fare affidamento sicuri che non mancherà ciò che occorre alla vita per manifestare quella data realtà.

In questo passo è importante, secondo me, avere ben chiara questa porzione:

“Quando si è certi che il cammino intrapreso è in aderenza con ciò che il flusso della vita tesse” – esistono due “correnti”; quella divina che esprime il senso primigenio dell’essere qua e quella terrena che esprime il nostro volere “manifesto”. Occorre essere certi che le due vie collimino per avere massima centratura; tale certezza è una percezione interiore che nessuno può falsificare.

Voler comprendere è legittimo, riuscire a capire dipende da quanto si è centrati nella propria interiorità.  Essere centrati è innanzitutto un fatto di coscienza; di volerlo essere. Certamente non è semplice ma fa parte del cammino per sviluppare capacità che consentono di essere presenti ed agire. E, poiché regola, vale per tutti.

In questo passo si ribadisce che la legge d’attrazione porterà a noi, comunque, ciò sul quale ci concentriamo (è una regola che vale per tutti) – ciò significa che siamo padroni di ottenere tutto ciò che vogliamo, ma anche tutto ciò che non vogliamo (se qualcuno riesce a piegare il nostro pensiero tramite, ad esempio, un “credo”).

Tutti seguendo un determinato percorso possono accedere dove per esserci occorre unificare la mente al cuore. Perché di questo si tratta. Diminuendo l'attenzione dai piani superiori verso i quali la mente (e la voglia di libertà) si sente proiettata, si può riuscire a centrare il fine del cammino terreno. Cammino che non va confuso con l'aspirazione al divino, perché distoglie e fa perdere l'occasione che ogni incarnazione offre per realizzare in Terra la trasformazione che rende corpo, coscienza ed anima un'unità vera ed indissolubile.

Questa “aspirazione al divino” che distoglie, è una spinta naturale "catturata" da tutte le forme religiose esistenti in Terra (nate dal medesimo riflesso) che, come dei potenti filtri, agiscono sui credenti, bloccando lo sviluppo delle due correnti nell’uomo, come una droga, un “oppio per i popoli”. Ma non solo. Anche la naturale spinta ancestrale, che ci portiamo dietro nei cicli delle reincarnazioni, costituisce un filtro quasi controproducente, in quanto, in assenza di unificazione della mente al cuore, può portare allo smarrimento cosmico; e anche io ne so qualcosa. Come essere impantanati nello spirito a terra. 

Centrare la mente nel cuore significa in effetti adeguare le proprie vibrazioni su frequenze animiche, quelle che attengono proprio al cuore. A chi collegato all'anima può rendere la coscienza cosciente del suo stato terreno. Stato che consente alla coscienza di attingere dall'anima per così imprimere al corpo il necessario sapere affinché, divenendo un'unità, si crei la condizione per affacciarsi dove tale stato permette di essere ed agire.

È sempre un fatto di consapevolezza e di conoscenza; “qualità” che nessuno ci insegna e che abbiamo smarrito smarrendo noi stessi. Il cuore, ci raccontano, è un organo progettato dalla Natura per pompare il sangue nelle vene in tutto il corpo. È vero in un certo senso, ma il cuore non è solo questo. Steiner ci racconta, nelle “Cronache dell’Akasha”, che il cuore è destinato a divenire ben altro. Lo sviluppo dell’uomo contemporaneo verso l’uomo spirituale, concerne la trasmutazione in questo teatro della Vita tanto bistrattato. È “qua” che avverrà il “miracolo”. “Rendere cosciente la coscienza del suo stato terreno”. Divenire una “unità”. Dialogare con le nostre cellule, ascoltarle e guidarle con granum salis.

Capito lo scopo può diventare più semplice adeguarsi; che è anche la via per realizzare lo scopo. La mente in questo modo si calma da sé, proprio perché “scende” di vibrazione.
Fonte: http://www.ottavaora.it/2008/scendere.html

Meraviglioso! Ora è tutto chiaro. Non è mai stato così chiaro questo “messaggio”; adeguarsi è la chiave. Quando invece il termine può venire assunto in termini “negativi”, come l’esprimere un adeguamento per sfinimento o perché imposto dall’energia di controllo, dall’Antisistema.

Dunque è basilare comprendere lo “scopo”, il perché. Solo poi sarà possibile adeguarsi nella maniera più affine, perché quell’adeguamento sarà la chiave per evitare i “marosi” dell’oceano in tempesta che abbiamo co creato in questa dimensione.

Calmare la mente e non domare la mente. Tutto ciò che abbiamo, anche la mente, è opportuno e una benedizione. Come al solito è l’uso che ne facciamo che ci identifica. Unificare la mente al cuore è prendere coscienza di “chi si è”. È aprire tutto il nostro essere verso la manifestazione della creazione. È alzarsi al mattino e aprire le finestre di casa alla Vita, sicuri che nessuna “cosa” potrà toglierci la nostra gioia nell’essere vivi e attivamente partecipi alla danza della Vita.

Adeguarsi da una posizione di equilibrio è comprendere che è in Terra che dobbiamo onorare il contratto animico con il Creatore.

Scendere di vibrazione, in questa ottica, è basilare e necessario.

Perché mi era difficile comprenderlo? Perché volevo scappare da questo pianeta; lo shock di vivere in un luogo simile mi aveva allontanato dal senso, dalla missione, dallo scopo del cosa significa intimamente “vivere sulla Terra”.

Scendere di vibrazione e completare il download della propria essenza.

Come al solito è tutto ribaltato a 180 gradi.

Un grazie di cuore a Franco di www.ottavaora.it