giovedì 28 gennaio 2010

Giocare con "passione".






“Ogni giorno, da tutti i punti di vista, io vado di bene in meglio”Emile Couè *
Questo “mantra” da ripetere 20 volte alla mattina, appena si apre gli occhi, ed alla sera, appena li si chiude, genera profondi cambiamenti nella persona che “recita”; occorre ripetere la frase pronunciandola con le labbra ma in maniera silenziosa, cioè come se stessimo parlando veramente a “qualcuno”. Si eviti di pensare mentre si “lavora”, in quanto la “particella” – da tutti i punti di vista – comprende “tutto”. Questa è una autosuggestione, ossia una suggestione autopraticata. Per suggestione si intende:

Una forma di comunicazione mediante la quale in un individuo - senza ch'egli avverta imposizione né comando alcuno, in assenza di razionale e libera scelta oltre che di consapevolezza - è indotta una convinzione, un pensiero o una condizione esistenziale senza che egli possa opporvisi né avverta la ragione di farlo neppure su altrui pressione. Tale processo - che può provocare modificazioni consistenti, permanenti oppure transitorie, sia nei processi psichici che nel comportamento - è usato anche nella pratica dell'ipnosi”.
Fonte: Wikipedia

Praticare la suggestione in maniera volontaria, ossia trasformarla in autosuggestione, è un metodo molto potente in grado di raggiungere l’inconscio. Una volta che la nostra “imposizione” si registra nei livelli profondi del nostro inconscio, inizia a “fruttare”. È infatti a quel livello che la nostra “forza” si viene a manifestare nella “fisicità” che “sentiamo” come reale, nella Vita di tutti i giorni. Ciò prevede che per l’individuo sia palese, accertato, chiaro, lampante, necessario, che è egli stesso a determinare il proprio futuro e che egli sia in grado di compiere questa “azione”. È un atto di fede. Proprio quello che le Sacre Scritture hanno “confuso” con la “fede” per Dio, trasportando il piano d’azione dalla persona-reale alla divinità-immanifesta e, con questo, contribuendo a separare inconsciamente prima e consciamente dopo, gran parte dell’umanità. Le religioni sono tutte manipolate dall’Antisistema, sono un frutto dell’Antisistema. Portano “verità” anch’esse, ma è più facile cadere irretiti dalle pericolose "variazioni" piuttosto che “trovare” quella porzione di verità celata tra le altre “cose”. Il lavoro effettuato sull’inconscio da parte dell’Antisistema è totale. Il risultato è la nostra separazione interna ed esterna. Il ritenerci soli, abbandonati, non compresi, umiliati, staccati dalle nostre dinamiche divine, lontani da noi e dagli altri. Il nostro inconscio è una “lavagna” sulla quale ciò che viene “inciso” si trasforma in “ordine del giorno”, viene automaticamente eseguito proprio come un software nella cabina di guida di una macchina. Riuscire ad entrare in questa “sala comandi” non è poi così difficile, se prima ci si è aperti un “varco” tramite una azione globale di indebolimento dell’individuo e, ormai, sappiamo benissimo in quali e quanti modi l’Antisistema ci riesca, vero? È assodato, almeno per me, che la volontà contro l’immaginazione alias inconscio non ha speranza alcuna di riuscire a condurre in “porto” un progetto  che sia uno. Per questo occorreva il controllo delle nostre profondità e del sangue umano. Il controllo oggi è totale; interno ed esterno. Tecniche, fiorite a posteriori, come la PNL vanno proprio in questa direzione, ossia utilizzando la medesima strategia messa in campo dalle forze dell’Antisistema, si va a deprogrammare le nostre memorie, il nostro sistema operativo, e poi lo si riprogramma volutamente. L’uomo è una scintilla divina, energia, luce, anima che s’incarna in un involucro in carne ed ossa: un avatar.
Tale corpo è soggetto alle leggi d’ogni tipo, universali ma anche terrene, tipiche del luogo in cui vive e si adatta. Il corpo per funzionare necessita alimentazione, del tipo inerente al proprio sviluppo spirituale e di consapevolezza, e di un insieme di programmi base da processare. Il frattale con il mondo dei computer non è un caso, accidenti. È l’esempio più lampante di come funziona il nostro “esoscheletro” a livello “base”; il computer è stato fatto ad immagine e somiglianza dell’uomo:
  • immagine riferita ai processi di funzionamento interni
  • somiglianza, in divenire, riferita al mondo nascente o in grande evoluzione del mondo della cibernetica o dei robot
In questo, l’uomo, ha già dimostrato di avere creato una nuova forma di Vita, in maniera analoga e riferita alla propria “origine”. Un corpo è dunque un “robot” comandato dall’energia dell’anima; quando ci evidenziamo con il termine “Io” ci dovremmo identificare proprio con questa forma di energia e non con la “carrozzeria”. Quando siamo al volante della nostra vettura, noi siamo appunto “quelli al volante” e non “il volante, il motore, le gomme, etc.”. Perché in questa fase della comprensione riusciamo a dirimere la prospettiva mentre non riusciamo a comportarci in analoga maniera a livello più “profondo”? Proprio perché siamo stati “educati” o “coltivati” a crederci la “carrozzeria”. Se ci analizzassimo spontaneamente in questo senso, ossia percependo ed “indagando” tramite l’uso e l’osservazione dei frattali che ci costellano da mattina a sera, tutto sarebbe più “facile”. Stiamo ora parlando di processi datati, di una ipnosi di massa che parte da molto lontano, di un “piano” che rasenta la perfezione, anch’esso ad immagine e somiglianza con il Piano Divino. Anzi, direi che corrisponde al Piano Divino, ossia a quel meraviglioso progetto che ci vede protagonisti e che prevede una forma di autoeducazione al fine di maturare conoscenza, comprensione, consapevolezza, spiritualità evoluta, fiorita nella dimensione più idonea e difficile da padroneggiare; quella dimensione nella quale la dualità “confonde” e spegne il facile “entusiasmo”: la dimensione nella quale il genere umano ha dimorato nelle ultime migliaia di anni. Il teatro della Vita è un palcoscenico basilare per trasmutare il “brutto” anatroccolo in “evidente” cigno bianco. Un gioco serio. Quasi un paradosso che trova risoluzione proprio nella modalità di intenderlo: nel giocare con la Vita. Ogni bimbo e ogni cucciolo intendono, capiscono, hanno memoria profonda in loro dell’atto del giocare. Giocherebbero e giocano, in effetti, sempre. È per loro ovvio che la Vita dovrebbe essere identificata con la serenità di fare quello che si “vuole”. Giocare è lasciarsi andare, fidarsi della Vita e degli altri. Sentirsi partecipi con il “tutto”. Utilizzare la fantasia, l’immaginazione per costruire e distruggere interi cosmi. Ridere, piangere, divertirsi, appisolarsi, nutrirsi, appartenere, stiracchiarsi, sentirsi, ascoltarsi… Al bimbo manca solo la consapevolezza che si, dovrebbe, acquisire proprio "stando qua".
Questa proprietà del bimbo e del cucciolo è la rappresentazione della Vita vissuta dal punto di vista del cuore, l’organo principe della nostra trasformazione energetica-spirituale in corso. Questo organo non è una pompa di distribuzione del sangue nel corpo, tutt’altro. Ma bisogna sentire questa verità e nessuno ce la può imporre. Men che meno l’Antisistema che ci ha però imposto solo un’altra “verità”, la sua, quella che più gli fa comodo per il mantenimento dell’usualità convenuta e conveniente, il “suo” punto di vista “economico” in termini di sopravvivenza. Mera sopravvivenza dunque. O forse anche altro, come lo spostare la posta in gioco un tantino più in “su”, tanto che c’è! Tanto che è arrivato a questo punto. È come il programma antivirus che decide di prendere il controllo del computer, dimentico della sua funzione originaria, pretendendo anche la sua "diffusione" nell’intera “rete” ed il relativo controllo. Questo è un frattale tremendo da digerire, eppure “sento” che è talmente appropriato da risultare persino “evidente”. Il parallelismo tra le varie vicissitudini sociali e ciò che succede nei piani superiori dell’uomo è una grande fonte di ispirazione, d’investigazione, di analisi e riflessione. Un vero e proprio strumento di “lavoro” spirituale, una torcia disponibile nel buio della notte, del sonno, del sogno, dell’incubo, dell’incantesimo…
Per terminare le osservazioni da tenere ben salde ed evidenti, per quanto concerne il mantra” del Dr. Couè, ossia del praticare l’autosuggestione, occorre specificare la modalità con la quale ci si deve apprestare ad eseguire “l’esercizio” quotidiano:
  • con fiducia
  • con fede
  • con assoluta certezza che si otterrà quanto di desidera
  • senza nessuno sforzo, le parole devono fluire
  • le espressioni devono essere recitate con partecipazione interiore
  • senza particolari “intonazioni” se non il rimarcare, l’avere presente la sensazione che la particella – da tutti i punti di vista – è omnicomprensiva
Questo mantra recitato nei due momenti tipici in cui la “presa” dell’inconscio è più labile, permette di andare in profondità e scrivere sulla “lavagna”. È basilare che l’osservazione del mantra non sia effettuata con sforzo; deve essere una necessità, un piacere, un momento da godere e “sentire”.

“Non solo Dio gioca a dadi, ma li getta laddove non possiamo vederli”
(Richard Feynman)

Questa espressione fa comprendere come la scienza per “completarsi” abbia necessità di tornare all’unione originaria con la conoscenza totale. Il Creatore non gioca a dadi, ma se lo credi, ti ci potrai anche abituare a pensare che sia così. Cosa è un campo morfogenetico se non il raggio guida, il raggio traente, il programma naturale dell’essenza divina? Nulla è per caso…

"Famosa è la sua espressione "C'è moltissimo spazio in basso" - dove il termine "in basso" è inteso come il mondo al di sotto delle dimensioni molecolari. Qualche anno dopo Jean-Marie Lehn parafraserà Feynman con l'espressione "C'è ancora più spazio di sopra" indicando la strada al di sopra delle dimensioni molecolari verso la chimica supramolecolare".
Fonte: Wikipedia

Questione di punti di vista, di prospettiva, di uomini di scienza comunque perlomeno “miopi”.

“Quando sbocciano i fiori, le colline cantano…”
27 gennaio 2010 – ore 19.50 – Nahele, mio figlio di 5 anni.

* Per maggiori informazioni procurarsi "Il dominio di se stessi" di Emile Couè.

mercoledì 27 gennaio 2010

Ospitare la "Luce".







“Con un nemico compatto si stia pronti al confronto, ma un nemico troppo forte va fuggito. Lo si irriti per confonderlo e si ostenti debolezza per aizzarne l’arroganza. Lo si stanchi se cerca riposo e si cerchi di dividerne i ranghi qualora siano uniti”.
Da “L’arte della guerra” di Sun Tzu

Questo antico pensiero se applicato alla “realtà” dei nostri giorni ci dimostra “cosa è successo” al tessuto sociale nel corso del tempo. La filosofia descritta in questo “libretto” lungimirante è stata impiegata, in maniera sagace, dalle “energie” dell’Antisistema, al fine di ingabbiare l’umanità intera. Per quale motivo?
  • Potere
  • Controllo
Questi due obiettivi principali ne raffigurano, tuttavia, solo uno: il controllo delle masse mediante “separazione” dalle proprie anime. In questo modo, il potere, deriva in automatico dal perseguimento del primo obiettivo. Perché tutto ciò? Perché viviamo in un Universo auto educativo. Perché se l’uomo, nel quale sono riposte tutte le “speranze” di evoluzione e consapevolezza del Creatore, non comprende il “senso totale” della sua presenza fisica, allora cadrà in preda del proprio “terrore”, pertanto darà luogo alla nascita, alla liberazione verso il proprio esterno, delle paure che lo attanagliano e lo “separano” dalla propria natura divina; darà luogo, appunto, alla nascita di una “modalità” alternativa alla Vita vissuta secondo coerenza spirituale: proprio ciò che oggigiorno è ormai consolidato e “maturo” e veste i panni dell’Antisistema. Perché il termine, la parola è stata resa “negativa” mediante l’utilizzo della particella “anti”? Perché “egli” non descrive precisamente il modello originale, bensì un modello che gli si oppone, pertanto deve essere appellato con un termine che indichi l’oggetto al quale si “applica” (il sistema) colorato della corretta valenza energetica negativa (particella “anti”). Questa terminologia va nella direzione utilizzata, ad esempio, da tutti i paesi invasori per descrivere coloro che si oppongono alla loro azione, infatti come ben sappiamo tali gruppi vengono sistematicamente evidenziati come “terroristi”. La differenza, come al solito, sta tutta nel punto di vista dal quale si “osserva” il fiume della Vita in scorrimento. In Italia coloro che si opponevano alla follia nazista erano terroristi? Per i tedeschi si, per il popolo italiano no. Oggi accade la stessa cosa in altre parti del mondo come in Afhganistan, Iraq, Colombia, etc. Cosa è dunque l’Antisistema? È un insieme di energie che nascono da tutti noi, o meglio dal nostro rifiuto inconscio ad essere partecipi alla danza della Vita, al senso originario della nostra presenza, al vero motivo per il quale il Creatore si è scisso dando luogo al tutto il creato. Non è questo un discorso religioso, ma solo spirituale. Le religioni descrivono ancora l’Antisistema sotto altre vesti. Esiste un Creatore senza ombra di dubbio, ed è “Egli” l’anima prima di tutta la sinfonia della Vita. Perché si è scisso? Perché nel proprio stato “originale” Egli non aveva capacità di discernere se stesso. Da quella “posizione” di assoluto, Egli era tutto ed il suo contrario, cioè niente. La confusione portata dalle religioni-antisistemiche è che si descrive il principio divino come onnisciente. Ecco il grande abbaglio. Non è affatto così secondo il mio umile sentire. Il Creatore è onnisciente solo a livello potenziale, proprio come ognuno di noi. Ed infatti ognuno di noi, fatto a sua immagine e rassomiglianza, lo dimostra sempre tutti i giorni, smarrendosi nel “marasma” delle vie descritte dall’Antisistema. E noi siamo il frattale e l’ologramma del Creatore, cioè lo “descriviamo” perché “descritti” da lui stesso. Il Creatore ha dato luogo alla sua “spaccatura” in infinite scintille al fine di “rendersi” conto di chi Egli fosse; tramite l’involuzione delle anime nell’Universo si è reso “denso” nei processi di materializzazione dell’energia, dando luogo a tutte le forme che noi conosciamo, al “meccanismo” ed alla splendida varietà della Natura. Per questo le prime forme di spiritualità spontanea sorte sulla Terra parlavano del Creatore riflesso in ogni cosa che lo sguardo può “rimirare”. Da qua deriva l’appellativo di “ubiquità”. In ciò rifulge la bellezza dell’essere vivi. Per questo motivo non è possibile ritenersi soli ed abbandonati. Il Creatore è tra di noi tramite tutto ciò che vediamo. È l’effetto illusorio dei sensi e le leggi del “luogo”  che ci hanno progressivamente fatto smarrire, ma il vero leit motiv risiede e si auto centra nella condizione di smarrimento, separazione, paura che ci “vede” auto definirci “abbandonati”. Oltre al fatto di avere fatto “orecchie da mercante”, evitando di affrontare le nostre profondità in luogo di godere esclusivamente della splendida sensazione sensoriale di essere vivi, di poter respirare, gridare, mangiare, urlare, gioire, godere, divertirsi, percepire brividi, pizzicarsi, etc.
Il Creatore è partito da una condizione di “ottusità” tipica della coscienza relativa al sonno profondo; senza un senso preciso o delineato. Come l’atto del sognare o avere incubi. Come una notte senza fine caratterizzata solo dall’attività onirica. Come il tutto racchiuso nel niente, ossia il niente. Questo era il Creatore. Un bimbo dall’infinita potenzialità latente proprio come lo sono tutti i bimbi che nascono sulla Madre Terra: forme “bianche” dalle infinite potenzialità. Per questo motivo l’Antisistema prepara una “degna accoglienza” per ogni nuova anima incarnata che, potenzialmente, lo può trasmutare nel corso della propria Vita. Vita che deve essere incanalata, chiusa, controllata proprio come descritto nella grande metafora di Matrix:

Ci sono campi, campi sterminati dove gli uomini non nascono, vengono coltivati Morpheus a Neo.

Nella pubblicità apparsa su Canale 5, poco tempo fa, di "Campus multimedia in formazione" si annunciava questa verità: Coltiviamo talenti.

Per finire questa riflessione, vorrei tornare su un paio di concetti emersi:

La massima iniziale di Sun Tzu, deve essere applicata da entrambe le parti degli “eserciti” coinvolti, ma oggigiorno, uno dei due eserciti non esiste. L’Antisistema utilizza noi stessi come esercito per “combattere” una guerra invisibile, che non esiste più fisicamente perché penetrata nelle nostre profondità. Alla stessa maniera non esiste più nemmeno l’esercito degli umani, perché l’uomo è stato diviso, frammentato, separato. Oramai è una guerra di tutti contro tutti. Una guerra tra “poveri”. Anzi, una non guerra perché non è più nemmeno percepita come tale. Oggi c’è lo stress e la “polvere” che viene spazzata sotto al “tappeto”. Non esiste nessun conflitto. Tutto va bene o, meglio, tutto procede secondo il “grande abbaglio”, secondo l’incantesimo di avere ceduto il controllo di noi alle nostre paure.

Il Creatore ha dato un senso alla Vita, mentre l’Antisistema lo toglie. Come al solito la dualità è presente in ogni fase, ad ogni livello analizzato in questa dimensione, ma l’errore più grave è quello di ritenere la dualità come un dato di fatto, una legge ineludibile. La dualità è un punto di vista, una scelta persino nella terza dimensione. La dualità nasce dall’alto ma trova “forma” in maniera così ben espressa solo nella “realtà” fisica manifesta che pensiamo essere l’unica possibilità a noi concessa. Decidere di non subirla è un passo importante. Decidere che essa ci governi è sempre nostra facoltà. L’equilibrio si regge sul contrasto duale? Dipende da noi. A terra vigono delle leggi precise, ma noi possiamo “vibrare” a differenti velocità esistenziali. Da tutto ciò comprendo che la Vita sulla Terra è solo transitoria, legata al completamento del ciclo delle reincarnazioni. Poi andrà "oltre". Nel “teatro” offerto da questo essere vivente anch’esso in evoluzione, siamo “parti” in lenta transizione. La Natura è una scuola, la Vita è una scuola. Il senso ultimo, il fine, è di superare un “esame” e di tornare a “casa” con quanto abbiamo “imparato”. La dimenticanza è finita. È tempo di udire la “sveglia”, di ospitare la "Luce"...


martedì 26 gennaio 2010

Plastica vegetale: ma allora è possibile cambiare.








Vediamo da più vicino due notizie provenienti dal mondo dell’economia, che hanno ovviamente riverbero su ogni settore del vivere in società.

Zucchero schizza ai massimi dal 1981.
(ANSA) - ROMA, 25 GEN -Lo zucchero schizza ai massimi da trent'anni sui mercati internazionali grazie ad un rialzo della domanda in Asia e al calo della produzione. La produzione è calata in Brasile e India. A New York lo zucchero con consegna a marzo è in rialzo del 3,4% a 29,75 centesimi la libbra, dopo aver toccato 30,1 centesimo la libbra, segnando il prezzo più alto dal 15 gennaio 1981. Solo a gennaio il prezzo dello zucchero ha visto un aumento di oltre il 10%, mentre in un anno è raddoppiato.
Fonte: http://it.finance.yahoo.com/notizie/zucchero-schizza-ai-massimi-dal1981-ansa-6d07007b1463.html?x=0

Lo zucchero, inteso come noi tutti lo conosciamo, ossia nel formato bianco o nel formato marroncino, è reo di una gran quantità e varietà di problemi per l’uomo; infatti il suo utilizzo quotidiano comporta problemi sia fisici che psichici, inoltre porta ad una vera e propria dipendenza e, in termini spirituali, riesce a staccarci di nostri corpi superiori sottili attraverso ”l’ammorbamento” del sistema ghiandolare. Quest’ultimo aspetto va inquadrato nel vero obiettivo, effetto, risultato, perseguito dall’Antisistema: il mantenerci in uno stato di drogaggio o incantesimo e il non permettere in alcun modo la nostra connessione con la nostra parte divina come in una sorta di vero e proprio incantesimo. Esiste un ottimo libro disponibile per comprendere cosa si nasconde dietro all’utilizzo ed al commercio di questa “polvere” raffinata e caratterizzata dall’assenza di Vita e dunque di principi vitali; insomma una sostanza “morta” che cela nel suo dolce sapore un’arma micidiale per l’equilibrio psicofisico, spirituale ed ematico dell’uomo. Questo libro si intitola “Sugar Blues – Il mal di zucchero” di William Dufty. Il fatto che, ora, lo zucchero venga trattato a prezzi così alti cosa può significare? Che la lobby che lo controlla e che detiene il potere derivante da un simile business, necessita di denaro, forse a causa della crisi economica internazionale, ma non solo. Aumentare il prezzo dello zucchero che, praticamente, viene messo dappertutto, chiediamoci il perché anche se oramai lo abbiamo capito, significa aumentare in maniera occulta il prezzo di tutti i “beni” alimentari. Lo zucchero se lo cercate nelle etichette riportanti gli ingredienti dei vari prodotti, è presente quasi sempre; anche nei piselli e nella maionese, ad esempio. Il solo prodotto non biologico, che ho trovato in un grosso ipermercato, che offre piselli senza zucchero, guarda caso ha anche il prezzo più competitivo. Oppure pensiamo solo a McDonald's quale uso massivo ne faccia; questa azienda, ad esempio, ha annunciato sempre utili in aumento persino durante la crisi, grazie al drogaggio dei propri prodotti con zucchero ed a una politica di prezzi contenuti. L’aumento della domanda in Asia è preoccupante, perché quella parte del mondo è caratterizzata da una grande spiritualità che, l’attuale processo di globalizzazione sta progressivamente annacquando. Tramite l’uso smodato di zucchero c’è il rischio di bloccare la spiritualità soprattutto nelle nuove generazioni. 
 
Davos: 2.500 leader, ridisegnare mondo.
(ANSA) - ROMA, 25 GEN - Focus oltre la crisi: 2.500 'world leaders' da 90 Paesi per ragionare insieme su come 'migliorare il mondo, ridisegnare, ricostruire’. Da mercoledì a domenica a Davos, in Svizzera, c'è una agenda aperta per il 40/mo anniversario del World Economic Forum, per recepire e porre al centro del confronto la più stretta attualità. Si impone così anche la stretta sulle banche di Wall Street che l'amministrazione Obama preannuncia nel contesto di nuove norme per una riforma della finanza.
Fonte: http://it.finance.yahoo.com/notizie/davos-2-500-leader-ridisegnare-mondo-ansa-9904829c2688.html?x=0

Questi 2500 leader si trovano per ridisegnare il mondo; bene. Ma in base a cosa e con cosa lo disegneranno? A parte che queste full immersion sono solo dei grossi espositori vuoti per attirare, catalizzare il peso dell’opinione pubblica, per cercare di fare capire che le tematiche del mondo vengono decise in quella maniera, quando invece, tali tematiche, sono discusse ed approvate in altri “canali” e da altri “canali”  del tutto secretati (Bilderberg compreso). In base a cosa si cerca di disegnare un nuovo mondo? Chiediamocelo. Sino ad ora sicuramente non tenendo conto del pesante disequilibrio sociale che regna incontrastato da tempo, anzi mantenendo, facendo perno proprio su questo vero e proprio punto di forza per chi detiene il “potere”. L’Antisistema detiene le redini totali del controllo ed a cascata, la piramide si allarga sempre più. Il potere concesso, diramato agli umani che lo hanno accettato tramite la trasmissione familiare, dei casati, della nobiltà, etc., al fine di trarne un vantaggio immediato personale ed al fine di poter “governare” secondo il principio del “dividi e impera”. Esistono dunque molti “centri” e nessun centro effettivo proprio come le celle di “Al Kaeda”, in maniera tale da tenere nell’ignoranza persino i governatori delle “agenzie”, delle lobby, dei “club”, delle associazioni più accreditate. Non esiste un centro da far crollare proprio come non si troverà mai il mattone subatomico basilare della Vita. Per terminare questo sistema dobbiamo cambiare tutti noi o una massa molto considerevole dell’umanità. Siamo noi la “matita” magica con la quale “essi” scrivono il futuro. Di chi hanno bisogno dunque per disegnare un nuovo mondo? Di noi. Del nostro assenso conscio oppure inconscio. Cerchiamo si esserne convinti perché è questa una verità persino logica.

Dunque, eliminando il consumo di zucchero e assurgendo alla verità che siamo noi coloro che “scrivono” il futuro, possiamo aumentare consapevolezza e conoscenza in maniera esponenziale. Vivere da questa prospettiva comporta l’essere una “matita” magica ed allo stesso tempo, finalmente, il pugno, la mano che la brandisce con ferma intenzione.

Il fatto che l’acqua Sant’Anna sia imbottigliata anche in bottiglie verdi di plastica vegetale, fa comprendere come la nostra “voce” sia sentita e soppesata in ambito commerciale. Le aziende sono fatte da uomini e non da fredde macchine programmate. Gli uomini sono regolati dalle stessi leggi universali. E prima o poi “cambiano”…

Plastica vegetale Ingeo al posto del petrolio. E l’ambiente ringrazia. Dai vegetali arriva la prima bottiglia eco-sostenibile. L’uso delle risorse rinnovabili al posto del petrolio e la produzione eco-sostenibile combattono l’effetto serra: 650 milioni di bottiglie Sant’Anna Bio permettono un risparmio di 176.800 barili di petrolio con cui riscaldare per un mese una città di 520.000 abitanti e riducono le emissioni di CO2 pari a un’auto che compia il giro del mondo per 30.082 volte in un anno”.

Questo è ciò che recita la nuova etichetta di questo “prodotto”. La nuova plastica naturale vegetale si chiama Ingeo. La bottiglia e l’etichetta sono sia riciclabili che compostabili. Si biodegradano completamente nel giro di 80 giorni negli appositi siti di compostaggio. Può essere conferita nella raccolta differenziata dell’organico.