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martedì 26 gennaio 2010

Plastica vegetale: ma allora è possibile cambiare.








Vediamo da più vicino due notizie provenienti dal mondo dell’economia, che hanno ovviamente riverbero su ogni settore del vivere in società.

Zucchero schizza ai massimi dal 1981.
(ANSA) - ROMA, 25 GEN -Lo zucchero schizza ai massimi da trent'anni sui mercati internazionali grazie ad un rialzo della domanda in Asia e al calo della produzione. La produzione è calata in Brasile e India. A New York lo zucchero con consegna a marzo è in rialzo del 3,4% a 29,75 centesimi la libbra, dopo aver toccato 30,1 centesimo la libbra, segnando il prezzo più alto dal 15 gennaio 1981. Solo a gennaio il prezzo dello zucchero ha visto un aumento di oltre il 10%, mentre in un anno è raddoppiato.
Fonte: http://it.finance.yahoo.com/notizie/zucchero-schizza-ai-massimi-dal1981-ansa-6d07007b1463.html?x=0

Lo zucchero, inteso come noi tutti lo conosciamo, ossia nel formato bianco o nel formato marroncino, è reo di una gran quantità e varietà di problemi per l’uomo; infatti il suo utilizzo quotidiano comporta problemi sia fisici che psichici, inoltre porta ad una vera e propria dipendenza e, in termini spirituali, riesce a staccarci di nostri corpi superiori sottili attraverso ”l’ammorbamento” del sistema ghiandolare. Quest’ultimo aspetto va inquadrato nel vero obiettivo, effetto, risultato, perseguito dall’Antisistema: il mantenerci in uno stato di drogaggio o incantesimo e il non permettere in alcun modo la nostra connessione con la nostra parte divina come in una sorta di vero e proprio incantesimo. Esiste un ottimo libro disponibile per comprendere cosa si nasconde dietro all’utilizzo ed al commercio di questa “polvere” raffinata e caratterizzata dall’assenza di Vita e dunque di principi vitali; insomma una sostanza “morta” che cela nel suo dolce sapore un’arma micidiale per l’equilibrio psicofisico, spirituale ed ematico dell’uomo. Questo libro si intitola “Sugar Blues – Il mal di zucchero” di William Dufty. Il fatto che, ora, lo zucchero venga trattato a prezzi così alti cosa può significare? Che la lobby che lo controlla e che detiene il potere derivante da un simile business, necessita di denaro, forse a causa della crisi economica internazionale, ma non solo. Aumentare il prezzo dello zucchero che, praticamente, viene messo dappertutto, chiediamoci il perché anche se oramai lo abbiamo capito, significa aumentare in maniera occulta il prezzo di tutti i “beni” alimentari. Lo zucchero se lo cercate nelle etichette riportanti gli ingredienti dei vari prodotti, è presente quasi sempre; anche nei piselli e nella maionese, ad esempio. Il solo prodotto non biologico, che ho trovato in un grosso ipermercato, che offre piselli senza zucchero, guarda caso ha anche il prezzo più competitivo. Oppure pensiamo solo a McDonald's quale uso massivo ne faccia; questa azienda, ad esempio, ha annunciato sempre utili in aumento persino durante la crisi, grazie al drogaggio dei propri prodotti con zucchero ed a una politica di prezzi contenuti. L’aumento della domanda in Asia è preoccupante, perché quella parte del mondo è caratterizzata da una grande spiritualità che, l’attuale processo di globalizzazione sta progressivamente annacquando. Tramite l’uso smodato di zucchero c’è il rischio di bloccare la spiritualità soprattutto nelle nuove generazioni. 
 
Davos: 2.500 leader, ridisegnare mondo.
(ANSA) - ROMA, 25 GEN - Focus oltre la crisi: 2.500 'world leaders' da 90 Paesi per ragionare insieme su come 'migliorare il mondo, ridisegnare, ricostruire’. Da mercoledì a domenica a Davos, in Svizzera, c'è una agenda aperta per il 40/mo anniversario del World Economic Forum, per recepire e porre al centro del confronto la più stretta attualità. Si impone così anche la stretta sulle banche di Wall Street che l'amministrazione Obama preannuncia nel contesto di nuove norme per una riforma della finanza.
Fonte: http://it.finance.yahoo.com/notizie/davos-2-500-leader-ridisegnare-mondo-ansa-9904829c2688.html?x=0

Questi 2500 leader si trovano per ridisegnare il mondo; bene. Ma in base a cosa e con cosa lo disegneranno? A parte che queste full immersion sono solo dei grossi espositori vuoti per attirare, catalizzare il peso dell’opinione pubblica, per cercare di fare capire che le tematiche del mondo vengono decise in quella maniera, quando invece, tali tematiche, sono discusse ed approvate in altri “canali” e da altri “canali”  del tutto secretati (Bilderberg compreso). In base a cosa si cerca di disegnare un nuovo mondo? Chiediamocelo. Sino ad ora sicuramente non tenendo conto del pesante disequilibrio sociale che regna incontrastato da tempo, anzi mantenendo, facendo perno proprio su questo vero e proprio punto di forza per chi detiene il “potere”. L’Antisistema detiene le redini totali del controllo ed a cascata, la piramide si allarga sempre più. Il potere concesso, diramato agli umani che lo hanno accettato tramite la trasmissione familiare, dei casati, della nobiltà, etc., al fine di trarne un vantaggio immediato personale ed al fine di poter “governare” secondo il principio del “dividi e impera”. Esistono dunque molti “centri” e nessun centro effettivo proprio come le celle di “Al Kaeda”, in maniera tale da tenere nell’ignoranza persino i governatori delle “agenzie”, delle lobby, dei “club”, delle associazioni più accreditate. Non esiste un centro da far crollare proprio come non si troverà mai il mattone subatomico basilare della Vita. Per terminare questo sistema dobbiamo cambiare tutti noi o una massa molto considerevole dell’umanità. Siamo noi la “matita” magica con la quale “essi” scrivono il futuro. Di chi hanno bisogno dunque per disegnare un nuovo mondo? Di noi. Del nostro assenso conscio oppure inconscio. Cerchiamo si esserne convinti perché è questa una verità persino logica.

Dunque, eliminando il consumo di zucchero e assurgendo alla verità che siamo noi coloro che “scrivono” il futuro, possiamo aumentare consapevolezza e conoscenza in maniera esponenziale. Vivere da questa prospettiva comporta l’essere una “matita” magica ed allo stesso tempo, finalmente, il pugno, la mano che la brandisce con ferma intenzione.

Il fatto che l’acqua Sant’Anna sia imbottigliata anche in bottiglie verdi di plastica vegetale, fa comprendere come la nostra “voce” sia sentita e soppesata in ambito commerciale. Le aziende sono fatte da uomini e non da fredde macchine programmate. Gli uomini sono regolati dalle stessi leggi universali. E prima o poi “cambiano”…

Plastica vegetale Ingeo al posto del petrolio. E l’ambiente ringrazia. Dai vegetali arriva la prima bottiglia eco-sostenibile. L’uso delle risorse rinnovabili al posto del petrolio e la produzione eco-sostenibile combattono l’effetto serra: 650 milioni di bottiglie Sant’Anna Bio permettono un risparmio di 176.800 barili di petrolio con cui riscaldare per un mese una città di 520.000 abitanti e riducono le emissioni di CO2 pari a un’auto che compia il giro del mondo per 30.082 volte in un anno”.

Questo è ciò che recita la nuova etichetta di questo “prodotto”. La nuova plastica naturale vegetale si chiama Ingeo. La bottiglia e l’etichetta sono sia riciclabili che compostabili. Si biodegradano completamente nel giro di 80 giorni negli appositi siti di compostaggio. Può essere conferita nella raccolta differenziata dell’organico.