sabato 14 novembre 2009

L'ultimo desiderio.




Immaginiamo quello che in cuor nostro, veramente desideriamo. Facciamo venire a galla una “bolla” di possibilità dal fondo del nostro oceano. Una immagine idealizzata del nostro sogno. Permettiamoci di farlo…

Il vento è un cavallo:
senti come corre
per il mare, per il cielo.
“Todo el amor” - Pablo Neruda

Percepiamo il vento del cambiamento che scorre senza fine di continuità per mutare e trasformare ciò che ha fatto il suo tempo e che, lento, decade come polvere d’ossa frantumata dallo sfinimento.

“.... tu avrai capito la vita non quando tu farai il tuo dovere in mezzo agli uomini, ma quando lo farai nella solitudine. Non quando, pur raggiunta la notorietà, potrai avere una condotta esemplare agli occhi degli uomini, ma quando l'avrai e nessuno lo saprà, neppure te stesso. Non quando tu farai il bene e ne vedrai gli effetti, ma quando lo farai e non ti interesserà avere gratitudine, nè conoscere l'esito del tuo operato. Non quando tu potrai aiutare efficacemente e disinteressatamente, ma quando aiuterai pur sapendo che il tuo aiuto a nessuno serve, neppure a te stesso. Non quando tu ti sentirai responsabile di tutto ciò che fanno i tuoi simili, ma quando conserverai intatto il senso della tua responsabilità, pur sapendo d'essere l'unico uomo al mondo. Non quando tu avrai compreso che tutti gli esseri hanno gli stessi tuoi diritti, ma quando tratterai l’essere più umile della terra come se fosse Colui che ha nelle Sue mani le tue sorti. Non quando tu amerai i tuoi simili, ma quando tu stesso sarai i tuoi simili e l'amore… “
www.cerchiofirenze77.org


Cambiamo senza nemmeno saperlo; la prospettiva di quello che siamo e del dove siamo è una serie sempre più nitida di fotografie che si delineano nella nostra capacità di immaginare. Prima di fare, pensiamo e prima ancora immaginiamo. Ogni cosa nasce dal vuoto immaginifico della coscienza. Questo è il modo di creare. In questa maniera nasce l’Universo, concepito dalla creatività di una mente superiore che osserva e desidera…
L’uomo è un desiderio che cammina sulla Terra. È una immagine del desiderio e dunque vive di desiderio puro… Chiediamoci che cosa desideriamo ottenere da questa esistenza. Persino al condannato al plotone di esecuzione viene concesso l’ultimo desiderio; è importante focalizzarlo perché determina lo scopo per il quale siamo venuti qua.
Che cosa desideriamo come ultimo desiderio? Immaginiamo di essere davanti al drappello che ci toglierà la vita fra pochi minuti fra, giusto il tempo di esprimere l’ultimo desiderio…
Quale sarebbe questo importantissimo desiderio? Pensiamoci ed avremo la risposta di quello che più ci sta a cuore, di ciò che occupa lo spazio più grande dentro e fuori di noi.
Sarà un’ultima sigaretta? E sia…
Pensiamo all’intensità dei nostri desideri, alla loro forza che può smuovere anche le montagne, pensiamo alla storia di Colby Curtin ad esempio (cercate in rete).


Questo blog intende donare a tutti spunti e riflessioni utili a sviluppare la propria rotta. Molto umilmente si mette a disposizione di tutti coloro che se la sentono di mettersi in cammino, in discussione e/o che già si muovono nelle verdi praterie della propria anima che chiama da sempre…
Io sono in cammino… chi mi vuole tendere la mano? Chi vuole afferrare la mia mano? 

Ho desideroso bisogno di aiuto e desidero aiutare attraverso quello che “sono”…

Gli uomini, in certi momenti, sono padroni del loro destino. (William Shakespeare)


venerdì 13 novembre 2009

Riflessi dal cuore.




“Quando crediamo a ciò che ci viene detto si dice che abbiamo “fede”. Avere fede significa credere in modo incondizionato. Questo è il modo in cui impariamo, da bambini. I bambini credono a tutto ciò che dicono gli adulti e la loro fede è così forte che il sistema di credenze controlla tutto il sogno della loro vita. Non abbiamo scelto quelle credenze, forse ci siamo addirittura ribellati a esse, ma non siamo abbastanza forti per poter avere successo nella nostra ribellione. Il risultato è la resa, che manifestiamo proclamandoci “d’accordo”.
Io definisco questo processo “l’addomesticamento” degli esseri umani.
Da “I quattro accordi” di D.M.Ruiz

Sulla “Nave Scuola Terra” gli abitanti (tutti noi) determinano il bello ed il cattivo tempo, in maniera cosciente od incosciente; diciamo che, molto lentamente, l’Antisistema ha “scritto” il futuro tramite il “lapis” umano in maniera incosciente, ipnotizzandoci e drogandoci opportunamente. Questo stato di “sospensione” nel quale siamo caduti è una sorta di letargo delle anime incarnate. L’uomo riflesso entro se stesso ed impaurito alla vista delle profondità del proprio essere, ha guardato altrove e cioè fuori di sé. Per trovare una causa degna di destare attenzione, ha immaginato e “costruito” l’Antisistema, meglio conosciuto come “legge, codice, scuola, religione, denaro, potere, sesso”. In questa maniera il “Golem” fatto di fango diventa di “carne ed ossa” o di energia direttamente manifestata sul piano fisico. Il processo continua secondo la legge della sopravvivenza o della giungla, anch’essa diretto riflesso delle nostre paure più evidenti, pertanto, l’Antisistema, ora vive di energia riflessa e tende a sopravvivere come qualsiasi altra “creatura” che esiste e vive su questo pianeta. È logico e normale.
La mancanza di consapevolezza su “chi si è” ha gettato il “mondo” degli uomini nella mischia del caos e generato un “mostro” che, ora, chiede la propria parte. Questo mostro è fatto ancora di uomini ( proprio come in “Matrix” Morpheus dice “ogni persona che non è con noi è potenzialmente un “agente” ). È chiaro quindi che “ce la suoniamo e ce la cantiamo” e, detti del tipo “cane che si morde la coda” ci raccontano solo questa novella sempre attuale.
Al fine di aumentare la consapevolezza di “chi siamo”, occorre attirare la conoscenza e permettere alla “vita” di scorrere dentro di noi, tramite una modifica del nostro “sistema operativo” di base che è l’inconscio. Questa modifica la si inoltra tramite l’apertura del cuore. Il nostro organo cardiaco non è una centrale di pompaggio del sangue, un motore, bensì è l’essenza, il timbro, il marchio che racchiude in se la firma del Creatore. Ascoltiamolo con più attenzione. Il suo battito è perfetto e tale termine è comprensibile  anche solo ricorrendo alla logica umana:

 
“Noi sappiamo che un organismo qualsiasi, sociale o animale, quanto più è complicato nella sua struttura, tanto più armonicamente deve essere regolato e organizzato per corrispondere ai suoi impegni e per assolvere le sue funzioni vitali… la natura si vale di un principio direttivo fondamentale e generale per conservare la vita: l’armonia. La vita è armonia.. e diversamente non può essere, perché la disarmonia è la disorganizzazione, è la dissoluzione, è la morte“.
Da “Le catene lineari del corpo” di G.Calligaris

Armonia… che termine meraviglioso; il solo pensarlo porta alla nostra “superficie” un sapore leggero e giocoso come ali di farfalla.
Sappiamo che ogni aspetto che contraddistingue la nostra “esistenza” viene rispecchiato attraverso il riflesso degli “altri” (quello che siamo e quello che giudichiamo sono i primi due specchi Esseni); i grandi maestri incarnati ci hanno lasciato, tra i loro preziosi insegnamenti, anche una splendida rappresentazione, in termini di linguaggio, di un concetto talmente alto ed accessibile, allo stesso tempo, da lasciare “disarmati”: “Cambia te stesso per cambiare il mondo”.
Ed ecco la “Prova”:
A e B sono due persone ( non importa se sono amici, fratelli, sconosciuti, etc. )
A e B si trovano a dover parlare uno con l’altro ( per qualsiasi motivo )
A rispecchia a B se stesso ( B vede B tramite A ) e viceversa
La prima volta che si trovano, A si innervosisce al cospetto di B ( per qualsiasi motivo ), mentre B sembra completamente inconsapevole del proprio comportamento e c'è indifferenza.
Nell’arco di tempo che trascorre, A compie un grande “lavoro” spirituale su se stesso, molto profondo che lo porta a comprendere i propri errori e limiti che lo hanno contraddistinto sino a poco tempo prima; in pratica A diventa un’altra persona, una entità che è riuscita a risalire le proprie verticali asprezze, aprendosi al mondo iintero.
La seconda volta che A e B si trovano ( per qualsiasi motivo ) i due si rispecchiano l’uno nell’altro tramite i propri comportamenti e giudizi.
Questa volta, pur rimanendo B ancora la medesima persona che era al tempo del primo incontro, A non si innervosisce più; per A va bene così, non giudica e  “vede” B nella propria luce di anima/attore e capisce che B, come tutti noi, sta solo facendo esperienza al fine di comprendere ed evolvere. B ha solo bisogno di tempo.
Il solo fatto che A non si innervosisca davanti a B, instaura una migliore energia tra i due e B riflette ad A una immagine molto diversa dalla prima volta; si accorge di  A.
Il lavoro fatto solo da A viene riflesso da B ( che non è cambiato ) ma va anche a beneficio di B, il quale si porta a “casa” una energia a più alta vibrazione, solo per il fatto di essere stato con A.
Cambiando se stesso, A ha permesso anche a B di respirare una energia migliore; questa nuova energia è temporanea perché è una opportunità per B, infatti sta a B farne buon uso e metterla in pratica al fine di alimentarla e “clonarla” per sé, nel rispetto del libero arbitrio…

 
“L’ottimista afferma che viviamo nel migliore dei mondi  possibili; il pessimista teme che sia vero.”
James B.Cabell


giovedì 12 novembre 2009

Respirare è praticare la magia.



Quando sento parlare di magia percepisco dentro di me una reazione sottile, come qualcosa che mi ricorda quello che sono stato “diverso” tempo fa. Per cui “sento” che questo termine, molto abusato al giorno d’oggi, mi comunica qualcosa di “sostanzioso” ma in maniera molto sottile. Sento le cosiddette “farfalle nella pancia”. In realtà è il plesso solare che risponde a questo genere di pensiero. Il chakra ivi collocato rappresenta il potere della nostra realizzazione in Terra; ecco una scheda rappresentativa presa dal sito www.raggiodiluce.it:

TERZO CHAKRA: DEL PLESSO SOLARE o MANIPURA (città delle gemme)
Il chakra del plesso solare, o della personalità, é il centro della forza, delle ambizioni dell'Io, ovvero dell'imposizione della propria personalità. In questo chakra si trova il desiderio di individualità che si esprime in termini quali: "VOGLIO, DUNQUE SONO"; di conseguenza una disfunzione in questo chakra causa l'estensione alquanto violenta di pretese di dominio, dogmatismo, paura di sparire, invidia, bramosia di possesso e pensiero concentrato sulla proprietà. Questa é anche la sede della libertà personale e dei sentimenti di colpa ma anche delle possibilità di sviluppo potenzialmente illimitato, nonché delle limitazioni che il singolo pone a sé stesso. Spesso i sintomi a livello psichico dei blocchi nel plesso solare sono:
  • PRETESE DI DOMINIO
  • AVIDITA'
  • SMANIA DI FARE ACQUISTI
  • PAURA PER IL PROPRIO STATUS SOCIALE
Questo chakra é una sorta di "centralina" che controlla le funzioni metaboliche (soprattutto PANCREAS e FEGATO) del cibo e dell'energia; esso è quindi legato non solo alla trasformazione del cibo, ma anche all'assorbimento del prana e alla "metabolizzazione" di tutti gli stimoli esterni e delle emozioni (ANSIE, PAURE, ANGOSCE, DEPRESSIONI) che poi vengono trasmessi al cervello.  
E' un chakra focoso e solare: se ben funzionante porta LUCE, CALORE, ENERGIA e POTERE.
I sintomi a livello fisico dei blocchi del chakra del plesso solare sono:
  • DOLORI ALLO STOMACO
  • DUODENITE
  • DISFUNZIONI DEL PANCREAS E DELLE GHIANDOLE SALIVALI - PROBLEMI AL SISTEMA NEUROVEGETATIVO
Ghiandola ormonale PANCREAS
Colore IL GIALLO
Senso LA VISTA

Nell’articolo "Acqua ossigenata nelle orecchie per combattere l'influenza" scrivevo del perossido d’idrogeno, meglio conosciuto come acqua ossigenata e del dimetilsulfossido ( a base naturale di zolfo ); questi due prodotti aumentano l’ossigenazione del sangue contribuendo in maniera drastica all’aumento della nostra energia vitale ed all’eliminazione dei virus ( compreso quello della tanto pubblicizzata influenza stagionale ed extrastagionale ). Dunque tramite una maggiore ossigenazione del  nostro sangue otteniamo un esponenziale miglioramento della nostra salute.

“Se l'ossigeno rappresenta un "nutrimento" indispensabile al nostro corpo fisico, il prana, o energia vitale, che respiriamo insieme all'ossigeno, é sicuramente ricco di "nutrimento" per i nostri corpi sottili. Questo processo é una stupenda forma di dialogo fra noi e l'universo intero a somiglianza del "grande respiro cosmico" ipotizzata dagli stessi scienziati. Il respiro, e dunque l'energia vitale, é indispensabile per ogni aspetto della vita: non soltanto per corpo fisico, ma anche per cosiddetti "corpi sottili" di cui l'uomo é composto “.
Fonte: www.raggiodiluce.it

Comprendiamo come l’atto del respirare sia il diretto riflesso ciclico che regola ogni aspetto dell’Universo; lo stesso “Big Bang” è paragonabile alla fase di espirazione del respiro.

Il respiro di Brahma
Una cellula del nostro tessuto, nell'arco della sua breve vita respira e probabilmente, dal suo punto di vista, non deve far altro.
La stessa cellula, dal punto di vista dell'uomo ha, eminentemente, un'altra funzione: quella di contribuire al sostegno dell suo organismo.
L'uomo, a sua volta, non potrebbe esistere se non respirasse e, consapevole o no, questa è la funzione vitale principale.
Brahma (siamo in piena cultura indiana!) anche esso respira, ma il suo inspiro ed espiro altro non sono se non l'emissione ed il riassorbimento ciclico degli Universi (le cellule...?) e probabilmente dal suo punto di vista - perdonateci l'audacia! - la funzione principale dell'uomo non è tanto il respiro, quanto quella di consentire Kalpa & Pralaya (cioè emanazione e riassorbimento dei mondi).
Tutti respiriamo, ma il fine di uno è solamente il mezzo dell'altro, in un interminabile rapporto di reciprocità tra microcosmo e macrocosmo, tra le cellule e l'ente supremo.
Fonte: www.paramarta.it

La magia che è “tesa” tutta intorno a noi, parte proprio dal nostro respiro, non a caso abbiamo anche “dimenticato” l’arte del respirare correttamente. Non solo, infatti persino la qualità dell’aria direttamente fruibile è sempre più scarsa. Se aggiungiamo che, oltre ad essere quello che pensiamo, siamo anche un’altra infinità di “cose”, compreso quello che respiriamo, è facile comprendere in quali abissi siamo precipitati al fine di comprendere. I chakra al fine di funzionare in perfetto equilibrio necessitano di una buona e costante energia vitale, proprio come necessita di energia di sostentamento ogni sistema di movimento inventato dall’uomo ( l’energia serve sempre, fosse anche l’energia cosmica alla quale accedeva Tesla, per esempio, al fine di alimentare le proprie invenzioni ).
Dunque la magia è energia e la capacità energetica di realizzare quello che si desidera. La magia è un fiore ed il cuore che batte, l’interruttore che accende la luce di casa ed il nostro cane che scodinzola amichevolmente, le nostre sensazioni ed un buon piatto fumante una sera d’inverno. Tutto è magia ma dipende dalla quantità di energia disponibile.
Cerchiamo dunque di dare la corretta importanza al curare ed aumentare il flusso di energia nel nostro corpo.

L'Energia vitale 
Tutti noi per poter vivere, abbiamo bisogno di energia vitale. Quando l'energia vitale è esaurita completamente subentra la morte. Vi sono persone che, disponendo di molta energia vitale, vivono una vita piena e realizzata ed altre che, avendo poca energia vitale, sono stanche, esauste, nervose, frustrate, sofferenti e soggette a molti tipi di malattia. La maggior parte di queste persone è prematuramente vecchia e la loro età biologica è molto maggiore di quella indicata dal calendario.
Senza una giusta quantità di energia vitale le varie funzioni organiche non possono essere completate, infatti le persone che ne scarseggiano hanno poca resistenza nei confronti delle malattie infettive, sono afflitte da raffreddore, influenza, mal di gola, e molte altre malattie. Spesso soffrono di stanchezza cronica, hanno poca memoria, sono facilmente irritabili e quasi sempre infelici.
Qual è la natura dell'energia vitale? Vista la grande importanza dell'energia vitale viene spontaneo chiedersi quale sia la sua natura e come la si possa quantificare. Questi interrogativi hanno una risposta ben diversa data dall'insegnamento orientale tradizionale e quello insegnamento scientifico occidentale.
Mentre in Oriente viene accordato un posto importante alla definizione di energia, allo studio della sua circolazione e della sua utilizzazione, la scienza ufficiale non ha ancora fornito risposte soddisfacenti a tali domande qualitative e quantitative. Probabilmente è questo il motivo per cui l'energia vitale viene ignorata dai sostenitori della scienza ufficiale che, talvolta, si oppongono in modo sistematico ed esagerato a tutte le considerazioni che la riguardano. Per loro l'energia vitale non esiste ed è giusto che sia relegata nel campo dell'irrazionale.
Fonte: www.procaduceo.org

L’Antisistema è totale ed, ovviamente, è presente e comanda anche in questo ambito esistenziale. Tutto è demandato alle nostre sole forze ed allo sviluppo della volontà di perseguire la ricerca. Non aspettiamoci che qualcuno, come il medico di famiglia, ci consigli di fare del Tai Chi per aumentare la nostra, scarsa, energia vitale; semmai ci prescriverà un integratore di vitamine!

“Ogni essere vivente ha uno scopo nella vita e la conoscenza di questo scopo rende ogni anima capace di esaudirlo. Come viene detto nel Gayan: "Beato colui che conosce lo scopo della sua vita".
Non essere sorpreso quando trovi che tanti brancolano nel buio attraverso tutta la vita, facendo una cosa o un’altra, sempre insoddisfatti, sempre scontenti; e tutte le cose che fanno rimangono senza un risultato. La causa di ciò é l’assenza di quella conoscenza, la conoscenza dello scopo della vita.
Fonte: www.movimentosufi.com

Lo scopo della vita! Qual è il nostro scopo in questa esistenza? Lavorare tutta la vita e consumarci sino alla morte? Fare figli? Amare una donna o un uomo? Viaggiare? Che altro? Occorre molta meditazione a tal proposito, occorre riflettere profondamente, o solo chiedersi: “ Ma chi sono io? “…

Agente Smith ( Matrix reloaded ): È  Lo scopo che ci motiva. Che ci guida. Che ci spinge. È lo scopo che stabilisce. Lo scopo che ci vincola. Noi siamo qui per colpa sua, Signor Anderson. Siamo qui per togliere a lei quello che lei ha cercato di togliere a noi.