sabato 24 ottobre 2009

Persistenza della memoria nel "sottoscala".







Nel mondo duale, riassunto dal simbolo del Tao, le “cose” possiamo decidere di viverle in due modi: subendole oppure osservandole.
È ovvio che gli “incroci”, entro queste due vere e proprie “vie”, si intrecciano all’inverosimile. Sta a noi, in quanto liberi anche di farci del male, muoverci assecondando il nostro pilota automatico ( l’inconscio ) oppure scegliendo di prendere i “comandi” al fine di cercare di non uscire di strada e giungere il più lontano possibile. Prendere i comandi significa correre dei seri rischi ma anche reagire. Il discorso è troppo nebuloso? Può darsi… può darsi… eppure qualcosa vorrà pur dire!
Se una persona mi da dello svitato, cosa significa?
Se decido di “subire” mi sentirò attaccato e risponderò di conseguenza; risultato? Una rissa senza senso che non porta da nessuna parte. Avremo due nemici che si odieranno per sempre a causa di una sola “parola”…
Se decido di “osservare” comprenderò che quella persona mi ha giudicato per qualche motivo che, riconosceremo almeno come sintomo di una situazione. Questa persona avrà svolto il proprio compito di “specchio” ed il suo riflesso sarà il risultato di una azione magnetica che noi stessi avremo attirato. Ossia un motivo c’è senz’altro! E quale sarà mai? Osservandoci meglio in un secondo tempo, comprenderemo che quell’atteggiamento che ha provocato la reazione della persona, anche se dettato dal “caso”, in realtà fungeva da segnalatore di una situazione reale ed esistente in noi in profondità.
All’interno di queste due vicissitudini ci sono infinite colorazioni che non devono sviare dal “sentiero maestro”; quello che ci vede subire o osservare.
Il secondo concetto è proattivo e porta con senso verso la comprensione di se stessi e, dunque, verso la comprensione di tutti gli altri o del mondo.
L’inconscio è come una casa molto profonda, un maniero costruito su piani via via crescenti; si regge in piedi o nasconde, nei piani inferiori, molti aspetti di noi indefiniti, non completi, lasciati andare, perduti, dimenticati perché troppo dolorosi o altro. Ciò che Roy Martina collega alle sinapsi come collegamenti sempre attivi o riattivabili, se non opportunamente trasmutati o distrutti. È come gettare in un ripostiglio delle situazioni spiacevoli in cui non siamo per niente stati bene; “contratti” con i genitori, sensi di colpa, paure, blocchi, limiti. Gettiamo tutto sotto il “tappeto” facendo finta che non esistono più. E questo andrebbe bene, se fossimo veramente capaci di farlo! In realtà la “polvere” sotto il tappeto lavora a nostra insaputa, programma l’inconscio a reagire o a non reagire in un certo modo e ci condiziona in maniera sostanziale. E, come quella tribù che non riesce a mettere in relazione che una nascita giunge dopo un atto sessuale solo perché sono intercorsi 9 mesi di tempo, anche noi non riusciamo a “vedere” i nessi che collegano ogni “cosa” che ci capita.
Viviamo nel reame del tempo in un Universo interattivo che ci parla e che ci ascolta ed in cui la distanza tra noi e i nostri sogni è solo una differenza di pensiero, una vibrazione, come il modo di percepirsi inseriti nel mondo…

venerdì 23 ottobre 2009

Vivere secondo logica.



L’essere umano è un “veicolo” che, nella dimensione spazio/tempo, ha espanso la propria capacità di “intendere e volere” in maniera logica. Il grande protagonista dello sviluppo della società umana è il cervello. Tale organo funziona alla stregua di un computer estremamente potente e sofisticato; in una sola parola inarrivabile per la moderna scienza. Ogni aspetto della vita viene misurato, analizzato e pianificato tramite le potenzialità della mente logica. Ci sono formule che spiegano ogni cosa e dogmi assoluti come l’impossibilità di avere un moto perpetuo senza apporto di energia. La fisica classica ha in pratica decretato la morte dell’energia libera e liberamente sfruttabile da ognuno di noi… Perché? Perché è impossibile per gli scienziati che esista una fonte di energia di questo tipo. Perché? Perché le loro formule dicono così! O forse, mi chiedo io, perché il potere che “nutre” l’attuale classe scientifica mondiale intende in questa maniera! Mi rendo conto di scrivere cose ovvie, insomma di scoprire l’acqua calda. Se vado a parlare con amici, conoscenti, etc. sembra che tutti sappiano che la verità viene celata; sembra che ognuno sappia esattamente l’entità della verità. E allora perché il mondo non cambia? Perché noi tutti ce ne freghiamo… In fondo ci sta bene così. Stiamo bene con le nostre droghe fatte di calcio, sesso, giochi, gossip, computer, lavoro che non ci piace, etc. E allora perché ci lamentiamo? Mediamente parlando con la gente si registra un tono d’insofferenza verso questo modello di vita, eppure sono pochi quelli che fanno qualcosa per cambiare i propri orizzonti assumendosi le proprie responsabilità verso ogni aspetto che li circonda. Le pubblicità dicono “Se vuoi puoi”, “Tutto intorno a te”, decretando il nostro ruolo da attori principali. Ma chi crede veramente nel messaggio più profondo che giunge persino da uno slogan pubblicitario? Come al solito l’informazione è multistrato ed occorre “vibrare” alla giusta frequenza per cogliere i messaggi più profondi, mentre quelli subliminali si fanno largo in automatico. Ci conoscono molto bene questi signori del marketing più sottile. L’opera logica dell’uomo ha cancellato tutto il resto. E diciamo che faceva comodo così… Faceva comodo a tutti però, e non solo all’Antisistema. Siamo divenuti simili ai gatti da appartamento, sempre più grassi e sonnolenti ( modello Garfield ). Siamo pigri. Nessuno scrive più, ormai si fa copia/incolla. Se la logica ha generato la tecnologia e quest’ultima viene usata per “fare sempre meno”, bloccheremo persino la spinta evolutiva naturale. La storiella della rana che risiede nel calderone pieno d’acqua a temperatura lentamente crescente è sacrosanta; alla fine muore senza nemmeno accorgersene, bollita. Mentre se la stessa rana la gettate nell’acqua bollente salterà subito fuori, perché se ne accorge! I suoi sensi sono “vivi” e la salvano in tempo, mentre la rana che, beata, impigrisce nel pantano sempre più caldo, lentamente muore.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce…
Pablo Neruda ( Lentamente muore )
Se cerchiamo di inquadrare le visioni spirituali orientali che parlano di risveglio in questa maniera, forse per l’uomo occidentale è meglio. La logica attuale imperante in occidente uccide lo spirito e non ci fa comprendere. Mantiene ancora l’illusione del controllo. Rende ciechi persino all’evidenza perché immorale, non etica e tesa alla sopraffazione altrui. La logica del profitto viene insegnata in ogni ambito, dalla famiglia alla scuola, dagli amici ai nemici, etc.
Per un pronto risveglio basta cambiare prospettiva come, ad esempio, nell’”Attimo fuggente”, quando l’insegnate invita i propri alunni a salire in piedi sulla cattedra per espandere la propria realtà conosciuta e “vedere” con occhi nuovi… e allora cerchiamo di “cogliere l’attimo”.
Le esperienze di realtà non ordinaria possono essere più comprensibili se accettiamo l’ipotesi di un universo olografico, nel quale il mondo concreto è una tela bianca che attende di essere dipinta e ognuno di noi il pittore dall’estro creativo ( solo un po’ sedato ).

giovedì 22 ottobre 2009

La divisione delle speranze.



È strano come tutto quello che riguardi le nostre “componenti” non fisiche, metafisiche, spirituali, etc. sia del tutto bandito dal mondo, così ritenuto, ufficiale. Nulla è rimasto alla luce del sole dell’antica conoscenza. Ogni aspetto, per così dire, straordinario della nostra natura superiore è ufficialmente sparito da ogni branca del sapere logico e di pubblico dominio. Se esiste qualche individuo che manifesta doti “fuori dal normale”, in qualunque campo e situazione, immediatamente costui viene attaccato dai sapienti di turno, a meno che costui non sia un fenomeno dello sport o un acrobata da circo o da “Guinness dei primati”. Sembra che sia stata data una piallata generale a tutta la popolazione globale; esistono insomma solo fenomeni da baraccone o fenomeni che generano tanto denaro e allora passano la censura. In qualche luogo sperduto del mondo si viene a sapere, di tanto in tanto, di persone che “fanno strane cose”, ma le news vengono date in coda al telegiornale oppure tra i link in movimento dei siti di maggiore influenza e, dunque, subito dimenticate. Ciò che la “rete” permette di vedere viene sempre ridimensionato e riportato allo stato di “bufala” ( si parla spesso di fotomontaggio, trucchi grafici, etc. ). Il fenomeno degli alieni è forse l’esempio più fenomenale in tale senso. Abbiamo anche gli archivi ufficiali aperti e rivelati al grande pubblico, ora! Ma che meraviglia… Peccato che ciò che viene reso noto al grande pubblico è un insieme di paccottiglie al quale non crede proprio nessuno ( al limite va bene per fare una trasmissione a tema, al fine di generare un po’ di cash ). La “tabula rasa” dello straordinario è pressoché totale; se chiediamo ad un medico cosa sono i chakra otterremo un sorriso di compatimento ( mediamente ). Allora basta volgere la memoria storica al passato e ricordare “da dove veniamo”. La storia narra dei “bestiari del medioevo”, della Terra ritenuta piatta, di posti in Paradiso da acquistare presso la Chiesa, etc.; un periodo storico molto variegato in cui la società camminava a “fari spenti”, un periodo storico nel quale era prassi deridere le nuove idee ed imprigionare le persone accusandole del loro “ardire”… Purtroppo oggi è ancora così e, purtroppo, il meccanismo si è “fatto bello” e passa inosservato. La popolazione non ha tempo e voglia per approfondire. A noi non interessa poi così tanto, vero? Basta “Striscia la notizia” per portare alla luce i truffatori di turno. E tutto ciò fa molto comodo alla nostra coscienza ed all’attuale modello sociale iper controllato. La pubblicità in tv è disarmante; i prodotti sono tutti pensati per staccare l’individuo dalla sua parte nascosta. Si pone l’attenzione all’esterno ( creme di bellezza, il tempo che passa e lascia i segni sulla pelle, il problema della calvizie, il fisico ben allenato e tonico, etc. ) e quando il focus è interno lo è solo per pubblicizzare farmaci e pillole dimagranti. I giochi per i bimbi vengono propagandati a ritmi pazzeschi e non c’è nemmeno il tempo di capire qual è quello preferito. Poi ci sono i giochi d’azzardo legalizzati, i prodotti da mangiare ( tutti sani e completi ), le griffe d’abbigliamento, le scarpe, i prodotti per pulire la casa, le macchine ( in questo caso le pubblicità sono addirittura spirituali, nel senso che utilizzano questo tipo di richiamo molto spesso; come il marchio Mercedes che brilla nel cielo come una divinità. Per il mercato delle auto ci vorrebbe un discorso a parte, data la rilevanza dell’argomento e la profondità della conoscenza che si cela, infatti tutti i simboli delle marche più famose sono anche simboli radionici, hanno cioè una valenza quantica ).

“Il pensiero è lo strumento grazie al quale la scienza va avanti, tuttavia, anche, il pensiero controlla il pensatore. La più profonda intuizione scientifica si manifesta solo quando la mente raggiunge uno stato di così intensa energia che gli abituali modelli di pensiero sono dissolti.”
“L'unico modo per favorire il dialogo è creare una situazione dove possiamo sospendere le nostre opinioni e i nostri giudizi per riuscire ad ascoltarci a vicenda. Abbiamo bisogno di una specie di illuminazione sociale per far sì che questa unità globale possa accadere.”
David Bohm

Occorre andare oltre la cortina d’illusioni che abbiamo davanti agli occhi tutti i santi giorni. Uno dei cardini del controllo è condensato nella frase “Divide et impera”; in Wikipedia trovo questa descrizione molto interessante, se espansa ed applicata al mondo attuale. In pratica descrive in maniera molto semplice il perché della frammentazione sociale accaduta a tutti i livelli:

“Ai tempi dei romani era il modo di governare il territorio italiano e di evitare rivolte da parte delle popolazioni italiche.”