giovedì 15 ottobre 2009

Dalle stelle alle stalle senza passare dal via.


Peter Duesberg è un 72enne biologo molecolare dell’University of California di Berkeley.  Costui è passato dalle stelle alle stalle nel volgere di 17 anni. Nel 1971 identificò per primo un gene in grado di causare tumori. Insieme a questa scoperta giunse una prestigiosa cattedra, milioni di dollari a disposizione per gli studi ed un quasi Nobel. Nel 1988 espresse il proprio pensiero sul virus HIV, sostenendo che tale virus non era l’agente patogeno dell’AIDS. Una simile presa di posizione lo isolò dal mondo accademico e tutte le porte furono chiuse alla sua persona. Arriviamo ai giorni nostri; Duesberg annuncia che i tumori nascono da cambiamenti strutturali dei cromosomi: “La stessa differenza che c’è tra cambiare un paio di parole in una frase su una pagina di un’enciclopedia e strappare tutte le pagine di tutti i volumi dell’enciclopedia”. Come lo tratteranno ora? Si accettano scommesse!
Questo è il link originale alla notizia http://it.notizie.yahoo.com/25/20091014/thl-l-eretico-che-puo-cambiare-l-oncolog-bd646f4.html.

Ora, a me non interessa un fico secco della valenza scientifica di questa news, inoltre non sono in grado di comprendere cosa mi stanno dicendo mettendo insieme tutti questi termini. Io so solo che un tumore è l’espressione tipica di una situazione di vita che non è in equilibrio; la mancanza di equilibrio ( dovuto ad infiniti motivi, ad esempio lo stress della vita moderna ) porta il cervello ad interpretare questo segnale come uno stato di allarme ( così non si può andare avanti ), pertanto viene ordinata l’apparizione della massa tumorale in un punto del corpo non a caso. Il punto del corpo soggetto del tumore ha un suo ben preciso significato. Lo scopo è quello di far fermare la persona e farla riflettere sul tipo di vita che sta conducendo, condotta che porterà la persona alla morte. Il meccanismo genetico che “serve” per creare la malattia sarà quello che poi la medicina cerca/spera di trovare ma, è il solito gioco a curare il sintomo e non la causa vera. Le cause originarie vere sono dentro di noi e sono di carattere esistenziale… L’opera del medico Hamer in questo senso è monumentale ( e lui più volte rinchiuso nelle carceri di mezza Europa ). Volevo mettere in risalto la vita di Peter Duesberg perché è altamente significativa del come l’attuale Antisistema tratta coloro che sono in sintonia o meno con i dogmi ed i paradigmi marchiati a fuco nelle menti della classe medica attuale ( solo per fare un esempio perchè funziona così a 360 gradi ). Questo uomo è riuscito a collezionare gli estremi della scala del “trattamento” riservato alle varie tipologie di “medici” del globo… I principi sui quali si fonda il nobile mestiere di medico sono stati dimenticati e calpestati ( Principio di non nuocere, ad esempio ). Con la scoperta “ufficiale” del DNA ad opera di Watson & Crick siamo entrati nell’era moderna della medicina, nella genetica,  nella manipolazione segreta della vita stessa… ma come al solito, tutte le scoperte sono, in realtà, delle riscoperte. Infatti con il giusto timing, l’Antisistema autorizza di volta in volta gli attori incaricati ad estrarre dal “cilindro” magico delle arti umane l’invenzione, l’idea, il modello, la scoperta, atta a far prosperare il sogno che tiene l’umanità in catene. Ogni “cosa” passata dall’Antisistema ha una duplice valenza; la prima è di facciata ed è strutturata in maniera tale da ingannare il vasto pubblico ( ad esempio le scarpe ), mentre la seconda è nascosta e rappresenta il vero scopo ( ad esempio con le scarpe ci stacchiamo dalla madre Terra, stacchiamo il primo Chakra dal suolo ). Tutto funziona in questa maniera. Le riscoperte sono molteplici; una su tutte la “scoperta” dell’America ( che risate! ). Oppure la “scoperta” del DNA… infatti in tavole di epoca Sumera ( vedasi foto ad inizio articolo ) era già rappresentato in bella evidenza il simbolo del Caduceo  ( i due serpenti attorcigliati rappresentano le eliche del DNA ) che, oggi, siamo abituati a vedere come simbolo lampeggiante delle farmacie. I Sumeri appaiono dal nulla e, soprattutto, appaiono grandemente progrediti… ma la “storia” ufficiale fa un bel salto a piè pari e passa agli Egizi, i costruttori delle Piramidi e della Sfinge ( altre risate! ). Per quanto ancora vogliamo farci prendere per il naso?

mercoledì 14 ottobre 2009

La lavagna delle guerre.



L’uomo ha sempre convissuto con le guerre. Da che mondo si ricordi ( la lavagna ), una scia di sangue ha cosparso la terra che calchiamo tutti i giorni, immemori. Perché? Sembra innato nell’animo umano il calpestare gli altri al fine di ottenere un proprio obiettivo e sembra, quindi, che l’uomo non conosca altra via per ottenere quello che vuole. Sarà proprio vero? È così guardando a noi stessi? Io sinceramente non mi ritrovo in questo modello e penso una gran parte delle persone che conosco. Allora? Siamo alle solite… secondo me le guerre sono un riflesso del conflitto personale che ognuno di noi porta dentro di sé; ossia si proietta al di fuori la guerra interna. Ognuno di noi è, praticamente, in guerra con sé stesso ed in qualità di co-creatori di questa realtà manifestiamo questo conflitto nelle tre dimensioni. Quello che non abbiamo dentro lo cerchiamo fuori ( solo che fuori si trasforma in un qualcosa di diverso e diametralmente opposto ).  Il potere dell’Antisistema viene di fatto autorizzato, conferito, trasmesso, da tutti gli individui ( anima collettiva ) che hanno abitato il globo. La natura olografica ed a specchio dell’Universo rispetta questa nostra intenzione secondo la legge del libero arbitrio e riconoscendo il nostro potere divino di creazione. In questa maniera, ognuno di noi, sgancia il proprio problema a livello esterno, cosiddetto fisico o “reale”, ma non si libera affatto del “carico” interiore. Semplicemente cerca di sfuggire ma la legge del Karma vigila e memorizza come un sapiente ed utile “memo”. Al di fuori scoppiano i conflitti, si allarga il dolore, la morte, la distruzione ma nasce anche dai pozzi più aridi la compassione, lo sdegno, il rifiuto alla violenza… ossia, con il tempo, alcuni iniziano a “comprendere”, maturano consapevolezza aumentando il senso ed il peso della propria responsabilità. Le energie in gioco si collocano a macchia di leopardo per l’intero pianeta e, come masse di aria calda e fredda, danno luogo a “temporali” e persino a guerre "sante". Tutto funziona in questo modo. Il potere politico che sorge dopo il secondo conflitto mondiale in Italia è un potere fantoccio, capace di colmare un vuoto assoluto venutosi a creare con gli scoppi delle bombe. Questi uomini autorizzati da un potere più grande ( quello che ha ideato il conflitto ) costituiscono il primo governo post monarchia. Oggi la società italiana è il frutto di quella semina… come va l’Italia? Cosa non va? Perché? Sono i soliti mali dell’uomo; mali che noi tutti abbiamo dentro… a che serve criticare se abbiamo generato tutti insieme il problema? Insomma il potere che si nutre di noi è una nostra creazione, e noi il cane che si morde la coda. Le generazioni che stanno dimenticando cosa ha voluto dire “vivere la guerra”, oggi sono chiamate a “sistemare le cose” senza il vissuto di questa "preziosa" esperienza. Per questo sono facili alle tentazioni moderne. Grazie alla provvidenza dei propri genitori non hanno conosciuto la fame. Il “gioco” riprende? Il “mostro” autorizzato che fuori incombe per le vie e dentro incombe per la tv continua a compiere il proprio dovere, come un robot perfettamente programmato, sino a quando noi gli diremo “game over”…
Il processo è di divenire coscienti del nostro potere.
La consapevolezza da acquisire è che c’è abbondanza di tutto per tutti. Che cosa riflette la speculazione, la guerra, la forza esercitata sui più deboli? Paura, avidità, egoismo! Usciamo dalla frequenza della sopravvivenza perché non è più così!
Belle parole?
Io ci credo e intendo che sia così!!! 

La salvezza a lunga scadenza non è mai stata apprezzata dagli uomini d'affari se essa comporta adesso una perturbazione nel normale andamento della vita e nel proprio utile. Cosi si auspicherà l'inazione al presente anche se essa significa gravi guai nel futuro. J.K.Galbraith
( Un grazie a http://icebergfinanza.splinder.com/)


martedì 13 ottobre 2009

Girare a 180 gradi il conosciuto e chiedersi "Perchè no?".






Pensavo a quando, molti anni fa, al buio osservando il riflesso della luce proveniente dall’autoradio sul pomello ( nero e lucido ) del cambio, intuii come le nostre vite tridimensionali potessero essere molto simili a quei finti bagliori; a quei riflessi che, al buio, ingannavano l’occhio ( e forse i sensi ) dell’osservatore. Era come pensare che il tondo pomello riflettente fosse, in realtà ed a tutti gli effetti, la superficie generante la luce. Ma non è finita qua. Allarghiamo gli orizzonti e poniamo il caso che un risvegliato “veda” in maniera molto più acuta. Per questa persona la luce da dove sembra partire?; dal frontalino dell’autoradio. Il pomello diventa chiaramente un mondo di illusioni che vive di luce riflessa, abbiamo una espansione di coscienza e volgiamo il nostro focus alla ritenuta vera sorgente della luce ( il pannello frontale illuminato dell’autoradio ). Passo successivo. Giunge un illuminato che riesce a cogliere che la luce proveniente dal fronte dell’autoradio è il frutto di una “reazione” permessa esclusivamente dalla presenza della batteria ( nuova sorgente ) e che, poi, ci si trova su un modello di automobile e che poi quella batteria viene venduta in serie in un ipermercato ed è stata costruita da una entità intelligente la quale crede in un Dio che non ha mai visto, ma che forse i suoi lontani antenati hanno addirittura crocifisso e che in nome di quel Dio sono scoppiate guerre a non finire, etc.
Ora, l’osservatore ( che vive sulla Terra ) che credeva che il pomello fosse una bella stella nel cielo che emetteva luce di quello strano colore, quanto era ingannato e quanto era lontano dalla comprensione, dalla consapevolezza, dal solo minimamente intuire la vasta e complessa natura delle “cose”?

Dal “Mito della caverna” ho tratto una conferma micidiale; ho sempre avuto la sensazione che vedere un riflesso di luce su una superficie, potesse confondere l’osservatore al punto tale da scambiare quella superficie solo riflettente per l’emissario/la sorgente della luce ( un po’ come credere che la luna è gialla di notte perché emette luce invece di raccoglierla di riflesso dal sole che brilla sempre ma che non è visibile in quella parte di mondo dove è… notte… J Tutto ciò fa meglio comprendere il regime illusorio nel quale viviamo, scambiando gli effetti con la causa… e poi, con il trascorrere del tempo, tutto prende, per abitudine, a funzionare così… e sempre meno individui vanno ad indagare sulle vere cause di ogni accadimento. Ci si ferma sempre agli effetti… come scintillii lucidi ed ingannatori… come la medicina tradizionale, la scienza, i sistemi educativi, etc.
La colpa non è di nessuno e di tutti allo stesso tempo… e poi quale colpa? Nulla è per caso… in fondo anche il bimbo che si scotta sulla fiamma lo fa solo una volta e gli serve per capire ed imparare… semmai la recidività dovrebbe essere preoccupante, infatti il sistema economico sta letteralmente crollando proprio perché recidivo ed incurante di etica, morale e giustizia… senza compassione, egoico, avido e freddo consumatore come un virus per il sistema… pardon per l’antisistema… eppure serve anche questo aspetto…


La natura tridimensionale del “luogo” dove una parte della nostra anima, pensa, di vivere e di essere, illude e divide. La divisione avviene in tutti i modi possibili, persino con il linguaggio ( il mito della torre di Babele insegna come l’uomo non si sia più compreso con l’avvento del linguaggio, lasciando perdere tutto il corollario di altre immagini ) e, mi preme riportare una espressione di Gurdjieff a tal proposito:
“Affrontando vari argomenti, ho notato quanto è difficile comunicare la propria comprensione, anche quando si parla dell'argomento più comune e ci si rivolge a una persona ben conosciuta. Il nostro linguaggio è troppo povero per poter fornire delle descrizioni esatte e complete. E ho scoperto che questa mancanza di comprensione tra gli uomini è un fenomeno matematicamente regolato con la stessa precisione della tavola pitagorica. La comprensione dipende, in generale, dalla cosiddetta « psiche » degli interlocutori, e più in particolare dallo stato di questa « psiche » nel momento considerato. L'esattezza di questa legge si può verificare a ogni passo. Per una reciproca comprensione, non è sufficiente che chi parla sappia come parlare, è anche necessario che chi ascolta sappia come ascoltare. Per questo motivo posso affermare che se parlassi nel modo che ritengo esatto, tutti coloro che sono qui, con pochissime eccezioni, penserebbero che sono pazzo.”
Tratto da « IO, CHI SONO? »
Essentuki, 1918 circa
Da “Vedute sul Mondo Reale” di G.I. Gurdjieff ed. “L’Ottava”