mercoledì 7 ottobre 2009

Carta igienica per l'anima.



Ho preso in prestito questa immagine perchè è fantastica ( l'ho presa dal sito più sotto riportato ). Penso che molti di noi abbiano sentito parlare di “signoraggio”, ossia la TRUFFA della sovranità monetaria che, dal popolo è passata alle banche ( per associazione di idee leggasi "TRUFFA autorizzata ad opera delle banche o meglio del POTERE che si nasconde dietro" ). Invito tutti coloro che non hanno una idea ben precisa su questo astruso termine ad informarsi sulla “rete”. A tal proposito è opportuno chiedersi come mai un simile ed importante argomento non riesca a diventare argomento di “gossip” tra la gente. Una spiegazione plausibile ed in linea con la dualità è questa:
“Sta semplicemente succedendo quello che spesso succede con il pensiero: da scoperta, da forza esterna alla coscienza, capace di scuoterla e colpirla, si è trasformato in parte di essa. E’ stato hegelianamente introiettato e ora fa parte del tranquillo bagaglio culturale dell’individuo che lo possiede…( omissis )
Per l’individuo, tutto si trasforma in pezzi di identità da mantenere, da sbandierare, con cui distinguersi. Ciò impedisce il dialogo costruttivo e, intrappolando la questione signoraggio ora in un’aura miracolistica e misticheggiante, ora in un semplice fatto di appartenenza partitica, ora in un’esperienza qualsiasi ma diversificante, si allontanano quelli che in tali vesti non si riconoscono”.
Link: http://www.movimentozero.org/mz/index.php?option=com_content&task=blogsection&id=1&Itemid=10
Sono parole illuminate queste. Se ci riflettiamo sopra comprenderemo come, in questo sunto, ci sia tanta verità da far addirittura... aprire gli occhi. Mi torna a "galla" l’antico motto “divide et impera”… accidenti! È vero. È da parecchio tempo che percepisco come uno dei modi più efficaci per l’Antisistema di tenerci buoni, sia proprio quello di applicare l’isolazionismo tra individui; tecnica tanto semplice quanto efficace se il Controllo possiede mezzi, tempo e dote per applicarla. Il lavoro è stato eseguito alla perfezione, si può sostenere. A 360 gradi “tutto intorno a noi” è stato teso un velo per ingarbugliare, confondere, rabbuiare e per gonfiare l’ego delle persone facendole sentire “migliori” di coloro che, da qualche parte nel mondo, soffrono o anche solo del vicino di casa, del proprio collega, amico, parente, genitore, etc. La tecnica è stata di dare x per togliere x+1 ( ti do la Playstation che ti fa divertire e ti tolgo dal tuo punto di osservazione vigile, per cui ti potrò FARE qualcosa in più che limiti la tua libertà di fare esperienza in questa forma umana, ossia come ti tarpo le ali senza nemmeno che te ne accorgi, anzi mi ringrazi pure perché ti ho dato qualcosa che ti fa divertire e ti svaga un po’ da questa vita grama nella quale sei stato abbandonato persino dal tuo Dio ). Che tristezza e che perfezione. La divisione è stata fatta addirittura per macro aree globali e, via via, sempre più in modalità micro, sino ad arrivare ai nuclei famigliari ed allo stesso individuo che, scisso in Hyde e Jackill si disperde nel tempo che trascorre. Persino in internet senza un motore di ricerca ci si perde; più in generale senza una propria capacità di organizzazione e ricerca ci si perde. Ecco il perché Google ha avuto così tanto successo. Ecco perché oggi siamo immersi nelle informazioni; semplicemente anneghiamo nell’oceano di dati, news, libri, input, etc. Ecco perché, allo stesso tempo, paradossalmente ci è stata levata la conoscenza che già avevano gli antichi, il tempo, la volontà, i mezzi e siamo stati ancorati ad uno strumento di annichilimento come il denaro; strumento che non va demonizzato ma, anche qua, sapientemente padroneggiato nella propria funzione di mezzo per giungere alla meta. È tutto vero e falso allo stesso tempo se rileggete le frasi appena riportate. Infatti siamo noi che spostiamo la “lancetta” su quello che riteniamo vero o falso. Eppure una verità c’è, quella assoluta dell’anima globale che è qua per fare esperienza nel concetto del libero arbitrio e dell’uno.

martedì 6 ottobre 2009

Il fumo uccide... ma non me.



Quali lidi la società ha esplorato ultimamente? Le frasi stampate a caratteri ben visibili sui pacchetti di sigarette sono, a mio modo di vedere, uno degli emblemi che meglio rendono l’idea del peso specifico raggiunto dalla capacità umana di vivere d’illusioni, o semplicemente di essere scollegati da sé stessi. Daremmo mai del Rhum al nostro bimbo di qualche anno? No, certo. Questo lo si comprende. Ma la Coca Cola si, perché non è alcolica! I luoghi comuni si sprecano, le credenze indotte, i “sentito dire”… le tradizioni senza senso che fanno a botte con la tremenda saggezza dei proverbi. Ragazzi che prendono la patente e trovano in commercio super macchine. Governi che limitano la velocità ma non limitano la produzione e la pubblicità delle super macchine. Leggi che vietano di andare forte e super macchine vendute a norma di legge. Alcolici che non possono essere erogati dopo una certa ora, ma se compri la bottiglia intera va bene. Controlli effettuati sul gradiente alcolico che anche un collutorio supera con facilità. Guidatori che vengono truffati da semafori “intelligenti” e da Comuni senza soldi. Organi di “controllo della sicurezza” che si appostano per superare il proprio record di contravvenzioni giornaliere…
Sono d’accordo: è più facile criticare che costruire… E allora?
Semplice… la giungla sociale è lo specchio di quello che abbiamo dentro di noi. Persino la fauna e la flora. Io penso che se in natura esistono animali che si nutrono del sangue di altri animali, è solo per riflettere quello che un certo tipo di uomo fa ad un altro tipo di uomo; è la risposta della dea Natura al comportamento umano… Anche i mercati economici che sono divenuti “globali” riflettono i meccanismi di “causa effetto” di fatti originari molto lontani che si amplificano e riverberano a tutto tondo. Se, dunque, ogni effetto dipende da una causa scatenante perché tutto quello elencato più sopra non dovrebbe dipendere dal comportamento di tutti noi? Non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire. Occhio non vede cuore non duole. A quando il giorno del balzo quantico, del raggiungimento della massa critica, del risveglio planetario? Nel 2012? Bah… il 2012 dipenderà anch’esso da noi. E sarà una scelta ( vedasi a tal proposito questo link http://www.stazioneceleste.it/il_2012_%C3%A8_una_scelta.htm ).
Il capitolo finale non è ancora stato scritto. Cerchiamo di comprendere per tempo che saremo solo noi a scriverlo, volenti o nolenti. È nostra responsabilità, nostro onere ed onore… 

lunedì 5 ottobre 2009

Nel regno delle illusioni.



L’articolo di ieri sera, incentrato sul nuovo approccio per fare bene in Borsa, ha catalizzato l’attenzione di parecchie persone ma nessun commento sul blog. Oggi ho postato l’idea sul forum di Finanzaonline con buon successo e, come ho scritto, ho “ gettato un sasso nello specchio d’acqua che corre il rischio di impaludamento “. In questi forum specializzati in tematiche legate ad investimento & Co., ho potuto notare come l’atmosfera sia sempre grandemente incentrata sullo studio delle tematiche speculative a 360 gradi. Ovvio, qualcuno sosterrà. Esatto. Ovvio. Però mi piacerebbe anche leggere qualche voce fuori dal coro che faccia notare come il Banco abbia la stessa voce dell’Antisistema. Il Banco rappresenta un’altra forma di controllo massivo delle emozioni umane, della “pila” umana. Un grafico di Borsa fotografa le allucinazioni collettive che nella giornata, il popolo dei trader ha respirato. Basta vedere cosa è successo, magari alla sera… farlo scorrere per intero; magari sulla scala temporale dei tre minuti. Vedremmo delle cose pazzesche e senza senso tipo, 8 punti su seguiti da 9 punti giù e poi 10 punti su… tutto nel giro di trenta minuti. “ Ma cosa sarà mai successo in quella mezzora? “ – verrebbe da chiedersi. Niente! Si tratta solo dell’apertura dei mercati USA. È la partenza del carrozzone di borsa d’oltreoceano che pilota tutto il mondo. Una gigantesca illusione fatta di speculazione allo stato puro e  trading in alta velocità… Miliardi che si spostano come api sui fiori. Ma che senso ha tutto questo? Se calcoliamo che quasi tutti perdono, significa che la macchina divora e spoglia gli individui, ai comandi del Banco ma, non solo; in realtà la macchina divora anche l’anima della gente, il suo presente ed il suo futuro e mina alle radici l’equilibrio psico fisico spirituale. Ci conoscono molto bene. Sanno come siamo fatti. E sono entrati persino nelle nostre cellule e nella nostra genetica. Cosa ci rimane allora? Non rimane che svegliarsi… accettare il timbro educativo del “gioco della vita”. Come sapere che gli attori che girano i film non muoiono davvero. È tutto finto… ed il film è girato con uno scopo ben preciso ( non solo fare soldi ), trasmettere una idea, coinvolgere, sensibilizzare, affermare… Vedetevi Happy feet per comprendere quello che intendo… come è possibile pensare che alla base di questo film ci sia solo una logica del denaro? Godiamoci il “viaggio” signore e signori… perché la “meta” non è in dubbio.