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martedì 15 luglio 2025

Ne sai una più del Diavolo?


Sfondo con rotondità

“E allora!...”.
Capitan Barbossa

“Udite e gioite. Avete avuto il privilegio di essere stati salvati dal Grande Titano. Forse voi pensate che sia sofferenza. No, questa è redenzione. La bilancia universale tende verso l'equilibrio grazie al vostro sacrificio. Sorridete, poiché anche nella morte, siete diventati figli di Thanos…”.
Fauce d'Ebano

“Non è vero che l'acciaio è forte, la carne è più forte!... Questa è la forza, capisci? Questo è il potere! La forza e il potere della carne! Cos'è l'acciaio a paragone della mano che lo brandisce?...”.
Thulsa Doom

“Ho sentito come una perturbazione nella Forza...”.
Obi-Wan Kenobi

“Ho visto un Re. Sa l'ha vist cus’e’?...”.
Enzo Jannacci

Apposto! 

Affare a sconto: Conceiçao rinuncia alla sua percentuale.
Uno degli elementi più interessanti dell’accordo è la rinuncia del 20% del cartellino da parte dello stesso Conceiçao. Il giocatore, che detiene una quota della propria proprietà economica, ha deciso di non incassare quanto gli spetterebbe…
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Cioè, Conceiçao… detiene una parte della proprietà di se stesso (del proprio “cartellino”). Wow. E vi ha rinunziato! , è la riprova di quanto “vali” (qua, così). Poco più di “niente”, proprio perché “tu vali” e, dunque, non puoi andare a “zero”, anche se puoi essere “azzerato (dentro e quindi anche fuori)”. 

Nella gerarchia (altrui) questo ti continua a succedere nel “campo rafforzativo” (qua, così), ove la “forza” scorre forte ma sempre lato l’oro, non visto che Te sei “appeso al chiodo” e… “te”, bah! Non conti nulla, nella sostanza. A meno che inizi o ritorni ad accorgerti essenzialmente. 

Il che comporta un evento da l’oro) non è-voluto.

Ritornando a qu-El “pavimento” del Bollettino di ieri, uhm... perché quella non solo superficie non si pulisce da sola? Si chiamano, a quanto pare, nanotecnologie. No? Ad esempio, un vetro di un “caccia” da combattimento, oppure lo “schermo” del casco del pilota del medesimo velivolo. 

Quindi, “si può fare”. 

Però, per l’uso “civile”, hai voglia. Probabilmente “con un botto di soldi” potresti dotarti di tale “stregoneria” anche per il pavimento di casa (o i vetri, etc.). Forse nel “futuro” sarà così per tutti. Chi lo sa. Forse, quando “non avrai niente e sarai felice…”, proprio perché non dovrai pulire il pavimento ogni “santo” giorno. Quando non sarai il “padrone” di nulla, nemmeno di “te” (come è già successo) e quindi tale tecnologia potrà essere implementata poiché la “proprietà sarà del tutto altrui” e… , se le “cose-case” si mantengono inalterate da sé, l’incanto risulterà totale anche esteriormente, fisicamente (visto che già lo è sostanzialmente). 

A quel “punto”, la tecnologia sottile ricorderà davvero da vicino la “magia”, accadendo cose in maniera del tutto “spontanea”. Ovvio che “te”, che sei già il consumat(t)ore, non ti chiederai molto d+ rispetto ad “ora”, tuttavia staccarti preventivamente dal concetto di “proprietà privata” comporta il non farti nemmeno la minima “domanda”, seppure a fronte di “cose e case che non necessitano di alcuna pulizia/manutenzione”. Ok

Perché, non sarà più un problema tuo. E del... Pil.

Quindi, naturale e “naturale” non sono altro che… la stessa “cosa”: 

tecnolo-ma-gia alias funzionamento I-Ambientale. 

Sostituzione etnica

Sostituzione etnica

Luce riflessa

Origini, curiosità e conquista del nostro satellite naturale.
Oggi, qui in Planetario, la volta stellata proiettata dal nostro Zeiss IV ci porterà indietro nel tempo. Il racconto ci accompagnerà dalle origini del nostro satellite alla sua conquista, passando per credenze e leggende, sorvolando i dubbi degli scettici fino a giungere a quel famoso ed entusiastico: “ha toccato, ha toccato” di Tito Stagno che regalò all’Italia un attimo di storia indimenticabile… con qualche secondo di anticipo su tutto il resto del mondo… 
Attività astronomica di osservazione della volta celeste proiettata dal planetario, Zeiss IV, la macchina delle stelle progettata dalla storica azienda tedesca Zeiss. Planetario è infatti il nome della macchina e anche dell’edificio che la ospita, il Civico Planetario di Milano...
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Una macchina che replica il macchinario. La macch-in-azione. Wow. Se “nel piccolo il grande…”, … dovresti essere a cavallo. No? No; infatti. Non se ne parla nemmeno. Certe “frasi” sono una figata solamente in certe situazioni.

Oltre, “ma va!”. 

“Con qualche secondo di anticipo su tutto il resto del Mondo…” (certa-mente).

In “Italia” il segnale arrivava prima che a Cape Canaveral.

“Fino al giorno in cui Dio si degnerà di svelare all'uomo l'avvenire, tutta la saggezza umana consisterà in queste due parole: attendere e sperare…”.
Alexandre Dumas (padre)

Ah! Ecco perché sei “te” (qua, così), con Te assolutamente in stand-by. Ecco perché sei sempre con gli occhi sullo schermo di qualche diavoleria, in attesa di “sapere”.  

Schermi che si sporcano continuamente, per la precisione.

L'espressione “rompere la quarta parete” viene usata nel cinema, nel teatro, nella televisione, nei videogiochi e nelle opere letterarie, prendendo origine dalla teoria di Bertolt Brecht del “teatro epico”… Essa fa riferimento a un personaggio che si rivolge direttamente al pubblico, o che riconosce attivamente (tramite un personaggio di rottura o tramite il dialogo) che i personaggi e l'azione non sono reali. Questo produce l'effetto di ricordare agli spettatori che quello che stanno vedendo è finzione, producendo così un effetto stridente. Diversi artisti hanno usato questo effetto per dare importanza, poiché costringe il pubblico a vedere la finzione sotto una nuova luce e a guardare meno passivamente

Ricordi? (Ti) auto ricordi di Te, seppure “te”? 

SPS “rompe” da mo’, qualsiasi non solo “parete”, ma… hai davvero la testa dura, una… dura cervice. 

Qualcosa che “sa” di mosca e… vetro (ancora una volta).

Quante ne sai (qua, così)? “Poco, niente, tanto” non fa differenza. Perché lo “Diabolo” ne sa sempre una in +…, essendo in costante “vantaggio” o in-diretta (indiretto = non lineare), piuttosto che in-differita (come “te” che ne con-segui sempre, in perfetta coerenza o “perfezione”). 

“Se beccamo!...”.




  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 3989
prospettivavita@gmail.com