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‘Sulla Terra, ovunque ci sia acqua liquida, c'è vita’ dice Nilton Renno, membro del team di ricerca che vede elementi provenienti dalla NASA, dall'Università del Texas di Dallas, dall'Università della Georgia e dal Centro di Astrobiologia di Madrid…
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Prendere porzioni di articoli e fonderle insieme conferisce 'nuovo senso' alle proposizioni originali. Questa è una tecnica Antisisistemica, per la precisione… ma mi rendo conto che inconsciamente a volte la utilizzo anche io.
Inoltre si possono compiere degli esperimenti, dei test sulla popolazione, inserendo porzioni di notizie vere in contesti del tutto canonici, questo per verificare come le persone reagiscono di fronte all’imprevedibilità del pensiero assorbito.
Paul ha le sembianze del classico alieno smilzo, tipo ‘Grigio’: grandi occhi allungati e fisico snello. Inoltre ha delle capacità superiori, rispetto all’uomo, frutto di un’evoluzione più ‘matura’. Ebbene, a tal proposito esiste una diretta proporzionalità tra la massa muscolare di un essere vivente e la sua evoluzione superiore.
Cioè, non serve più muovere la propria muscolatura.
Ciò che adesso viviamo come mancanza di ‘attività fisica’, corrisponde all’inizio dell’evoluzione superiore. È tutto ribaltato. Certamente, sino a che esiste un fisico da ‘allenare’ conviene allenarlo, ma nel tempo le cose cambieranno. Gli effetti sul peso corporeo sono molto evidenti, socialmente parlando, perché le abitudini sono ancora riferite a modelli obsoleti legati alla soddisfazione dei sensi inerenti alla fisicità.
È questo un periodo di transizione per ogni ansa descrittiva del genere umano nonché uno snodo focale d’importanza basilare per assumere una maggiore apertura di punto prospettico.
Nel secondo articolo citato in apertura di articolo, c’era anche questa frase:
non è del tutto vero che acqua implica vita (è stato calcolato che solo il 12% dell'acqua liquida terrestre sia abitabile e abitata)
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Seguire l'acqua. È questo uno dei principali punti cardine della ricerca di vita extraterrestre. Per scoprire infatti forme di vita che siano il più facilmente riconoscibili dai nostri schemi di identificazione, non possiamo fare altro che basarci sull'esperienza accumulata sul nostro pianeta: dove c'è acqua, c'è vita. Non sempre, però.
Se è vero che scoprire un corpo planetario ricco d'acqua è un buon presupposto per sospettare che possa essersi sviluppata la vita, non dobbiamo farci trarre in inganno dalla presenza del prezioso liquido. Guardando alla Terra infatti, ci accorgiamo che si, l'acqua è indispensabile alla vita, ma che non significa che ogni pozza d'acqua pulluli di esseri viventi.
Facciamo un esempio: prendiamo il Mar Mediterraneo ed il Mar Morto. Entrambi sono delle enormi vasche d'acqua, l'elemento fondamentale per la vita di (quasi) ogni specie di essere vivente sul nostro pianeta. Se però prendiamo in considerazione temperatura, pressione, sostanze disciolte nell'acqua, ci accorgiamo che il primo è adatto ad ospitare decine di migliaia di forme viventi, il secondo invece è uno degli ambienti più inospitali della Terra.
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Perchè avevo omesso, inizialmente, la frase che conduceva a quest’ulteriore citazione soprariportata?
Perché? Perché è come aprire una porta sulla prospettiva altrui. Queste nozioni sono il frutto di una consapevolezza 3d molto limitata, ossia che si limita allo studio ed alle considerazioni sull’evidenza dello studio e sull’inerente riflesso ‘reale’. Non intendo giudicare ma solo mettere in relazione ed osservare.
Un certo ‘credo’ scientifico ha indotto molte persone a mettere in dubbio che laddove esista acqua non è detto che esista la Vita: è esattamente lo stesso credo che ci ha condotti a ritenere il Pianeta azzurro a rischio di acqua potabile.
Io il ‘mio’ Mondo non lo vedo così. Il Mar Morto è ‘morto’ perché è scoppiata, in un tempo indefinito, una guerra nucleare tra antiche creature, i cui segni sono ancora evidenti in quella zona.
L’acqua è una vittima che ha visto scomparire le forme di Vita esistenti in lei, a causa di un volere estraneo. L’acqua è trasportatrice di informazioni con la stessa funzione dei mass media umani: diffondere codici e messaggi per coloro che sono in sintonia, ossia che possono ri-leggere l’informazione e beneficiarne.
Tuttavia, non è possibile sfidare nessuno sostenendo che dove c’è acqua c’è Vita, perché nell’ottica della biodiversità la Natura sa certamente meravigliare, per cui esisterà anche dell’acqua particolare non portatrice di Vita ma, attenzione, al livello illusorio legato alle 3d.
Le proprietà di questo scenario si prestano a sottili giochi di prestigio, condotti dal punto non-locale di coordinamento e controllo, infatti adesso che sappiamo che su Marte esiste certamente l’acqua, non siamo più certi che dove ci sia acqua ci possa essere la Vita.
Basta negare sempre ed in ogni modo la ‘nuova’ evidenza.
Davide Nebuloni /SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com