giovedì 20 febbraio 2025

Commissione parlamentare d’inchiesta sul terrorismo in Italia…


Geo-grafia altra

E sulle cause della mancata individuazione dei responsabili delle stragi… (perbacco che novità).

“È rubare se è già stato rubato?...”.
Will Salas

I colpevoli dell’uccisione di Falcone e Borsellino, tanto per dire “una”, sono in carcere? Può essere; non c’è nemmeno la voglia di andare a controllare “Wikipedia che dice”. È probabile che i “Bravi” siano stati catturati o siano già morti. , “quel che è giusto è giusto”. No? La “giustizia ha trionfato (ancora una volta)”. Wow! Evvai.  

Dunque, sono i “responsabili delle stragi” ad essere in carcere? 

I “malandrini” sono stati fermati? In “Il metodo Fenoglio. L’estate fredda”, ad un certo punto il “pentito” ammette l’esistenza di una struttura criminale organizzata anche in Puglia, lasciando gli inquirenti di sasso. Tale struttura era ad immagine e somiglianza delle “'ndrine calabresi”. Uhm

Qualcosa che, ti fanno sapere, è nato in carcere... Come no!

Una 'ndrina è una cosca malavitosa facente parte dell'organizzazione criminale calabrese della 'ndrangheta. È gestita in prevalenza da una famiglia, ossia da un gruppo di membri consanguinei (e anche da altri soggetti affiliati) che controlla un particolare territorio come un paese o un quartiere di una città…

Sì, la Famiglia Addams!

Dunque, il “malan-drino” è un furfante. Ma“cosa” nasce prima? Il termine oppure il malaffare? Le 'ndrine si chiamano così per via di quale motivo? Uovo e gallina che contemporaneamente si manifestano dentro alla “cre-azione”. No? Perché utilizzi il termine malandrino:

malus = cattivo
slandron = ladruncolo.

Questo nome fu già dato dai francesi ad alcune bande di predoni, che nelle lunghe guerre con gli inglesi devastavano la Francia: e dopo per estensione passò al significato di brigante, predone, assassino, malvivente. In Italia però la voce comparì assai prima 

www.etimo.it

Diciamo che il termine designa anche un “lanzichenecco” o as-soldato = uno che vaga con particolare intenzione…
In Italia però la voce comparì assai prima…:

dunque
in “Italia”… la cre-attività non dorme mai. 

E con la “politica savoiarda… è stato come s-muovere un “alveare”, con il risultato che “niente”, lo hai visto anche “sotto IA-Biden” cosa significa andare a “provocare” in certi luoghi. Sì, “le ali della farfalla che provocano uno tsunami wireless a distanza”. Come no. Quando il fascismo dichiara veramente guerra alla “mafia”, la medesima si riduce ai minimi termini. Ma con l’arrivo degli “alleati”, durante il II conflitto mondiale, la “mafia” riprende slancio avendo “collaborato” coi medesimi, tutti ri-uniti contro i nazisti. 

Mafia = Al Qaida - Isis

Salvo poi, “ora”, essere compresente sull’intero territorio, chissà… probabilmente come “premio partecipazione” al tempo che fu: 

è già successo e, continua a succedere. 

Un po’ come, al contrario ma “ugualmente” nella sostanza, toccò alla “Italia” che fu costretta a “firmare” la resa totale, che avrebbe auto pre-determinato ogni evento successivo sino ad “oggi” (tenendo conto che è sempre “oggi”, nell’AntiSistema). 




In In-time, ad esempio ma causalmente, alla banda di “malintenzionati” che funge da “capobastuni” in città, ad un certo punto “tocca di ristabilire la legge”; qualcosa che stupisce persino il loro capo:

“i Custodi del Tempo mi lasciano stare perché rispetto i confini, è solo a quelli del ghetto che rubo. Certo, la situazione è disperata se io devo ripristinare l’ordine…”.
Fortis

Ecco! Però, la situazione non è disperata (qua, così): è nor-male invero. I “Bravi” servono sempre al-il (El) l’oro padrone (che fa rima con, la-drone, slandrone). La “Italia” è sempre stata auto sud-divisa et imperata (d’assieme = non esiste; c’è). Motivo per cui è il sottobosco che risulta evidente:

ducati, marche, contee, feudi, terre, proprietà, etc. etc. etc.

Immagina, nel “tempo (in tale ferma abitudine)” cosa si sia radicato in profondità nel territorio. Altro che la “mafia”. I poteri trasversali sono mezzi per la terra-in-formazione. Un po’ come a dire che “non si muove foglia se…”… a qualcuno non sta bene. E invece come ti ritrovi quasi al tramonto del 1900? Così (qua, così)... anche oggi:

Commissione d' inchiesta sul terrorismo in Italia.
(Leggi 23 dicembre 1992, n. 499, 19 dicembre 1995, n. 538 e 20 dicembre 1996, n. 646). La Commissione parlamentare d'inchiesta sul terrorismo in Italia e sulle cause della mancata individuazione dei responsabili delle stragi è stata costituita con legge 17 maggio 1988, n. 172…
 

Link

In “Fenoglio” ed in “Maltese”, i 2… sono alle prese con i “propri superiori” che insistono a negare l’esserci di una organizzazione malavitosa, tentacolare al pari di una azienda tendente alla multinazionale. Soprattutto “Maltese”, per la verità, va a sbattere sulla “montagna del superiore” che, chissà mai perché, è di tali “fattezze”. Ci sei

Il solito Modello Eichmann: il servo-meccanismo (l'oro).

Quando, una situazione è tale, sostanzialmente? Quando è già successo che… l’infiltrazione è assolutamente reale, efficace, totale. Tanto da poter persino “ribaltare la situazione” senza con questo fermare alcunchè:

sia tutto quello che concerne la “normalità” o paradigma in auge
sia tutto quello che concerne il l’oro malaffare o gli affari sono affari.

Nel senso che, anche se ribalti la “Italia”, la medesima non si ferma affatto, potendo contare su un tessuto articolato in grado di “andare a comandare” ugualmente l’intero cocuzzaro. Vuoi scommetterci che è così? Bah! Allaggente cosa interessa? , di... non morire di fame, come i proverbiali “antenati”. Perché mollare tutto questo, di conseguenza. No

Non è che puoi mandare tutto a puttane.

Ma scherzi! Ergo, l’organizzazione malavitosa non mala-vistosa = “democratica, civile, giusta, etc.” permetterebbe immediatamente di “risanare ogni situazione” esterna (apparente) rea di compromettere il l’oro business che non conosce rivali, essendo un unicum, totale. La “mafia” è, quindi, già di per sé un riflesso ad immagine e somiglianza dell’esse-Re già successo che continua infatti a succede-Re (qua, così). 

Non è la “mafia” (ch’è il “Bravo” di turno). 

È, d+, l’interesse di chi non esiste; c’è… ad auto ri-generare tutto quanto anche il “fenomeno mafioso”. Se pensi al modello Imperatore-Vassalli, Valvassore, Valvassini, etc. etc. etc. cosa ti viene, non a caso, in mente? 

Sì: la “mafia”. 

Che differenza sostanziale insiste, se non… nessuna. Trovi? Il “fenomeno mafioso” è come “l’entità sionista”: 

nulla di assolutamente casuale. 

Qualcosa che cor-risponde a…, in…, poiché… Bon!
Il malandrino non è solo un furbo di tre cotte; le 'ndrine sono cosche, organizzazioni, assiemi s-compattati sul modello “Progetto Manhattan” = la de-compartimentazione stagna. 

Oppure, il modello Al Qaida (Isis): l’ennesima creatura delle “intelligence”. L’ennesimo golem. L’ennesimo “caso”. Ciò che funziona e, quindi, perché non continuare a servirsene. Ora, an-nota sostanzialmente come “vanno le cose (qua, così)” = non solo in “Italia”.

Composta da venti deputati e venti senatori (oltre al Presidente che viene scelto di comune accordo dai Presidenti delle due Assemblee, al di fuori dei predetti componenti, tra i membri dell'uno e dell'altro ramo del Parlamento), la Commissione avrebbe dovuto ultimare i suoi lavori entro diciotto mesi dall'insediamento. Fin da principio, tuttavia, tale organismo fu gravato di una pluralità di inchieste di ampiezza e respiro tali che si resero necessarie tre successive proroghe legislative dell'originario termine di scadenza, da ultimo fissato alla data del 2 luglio 1992, in coincidenza con la scadenza naturale della decima legislatura.(Legge 31 gennaio 1990, n. 12; legge 28 giugno 1991, n. 215; legge 13 dicembre 1991, n. 327).
Intervenuto con decreto del Presidente della Repubblica in data 2 febbraio 1992 lo scioglimento anticipato delle Camere, la Commissione fu autorizzata dai Presidenti dei due rami del Parlamento a convocarsi nel periodo di prorogatio, allo scopo di concludere i propri lavori, il che puntualmente avvenne nella seduta del 14-15 aprile 1992, allorché furono approvate le relazioni conclusive di quattro delle inchieste condotte:

Ustica, Gladio, terrorismo in Alto Adige e Caso Moro.

Durante la XI legislatura la Commissione fu ricostituita con legge 23 dicembre 1992, n. 499: poteri e finalità rimasero gli stessi già previsti dalla legge 17 maggio 1988, n. 172 e il termine per l'ultimazione dei lavori venne fissato entro tre anni dall'entrata in vigore della legge di ricostituzione (30 dicembre 1995). Lo scioglimento anticipato delle Camere interruppe l'attività della Commissione che tuttavia, nella seduta del 23 febbraio 1994 approvò tre relazioni (Relazione sull'attività svolta dalla Commissione nel periodo giugno 1993 - febbraio 1994; Relazione sulle stragi meno recenti; Relazione sugli ultimi sviluppi dela caso Moro).
Nel corso della XII legislatura la Commissione, radicalmente rinnovata nella sua composizione, riprese i lavori con ritardo in rapporto alla prima riunione delle nuove Camere. I Presidenti del Senato e della Camera in data 5 agosto 1994 nominarono il Presidente della Commissione, il quale convocò per il 20 settembre 1994 la prima riunione.
Con legge 19 dicembre 1995, n. 538, il termine previsto dall'articolo 2 della legge 23 dicembre 1992 n. 499 per la conclusione dell'inchiesta parlamentare, venne prorogato al 31 dicembre 1996.
Il decreto presidenziale di scioglimento anticipato delle Camere, datato 16 febbraio 1996, interruppe l'attività di inchiesta della Commissione.
Anche nella XIII legislatura la Commissione è stata ricostituita con ritardo in rapporto alla data della prima riunione delle nuove Camere che ebbe luogo il 9 maggio 1996; infatti in data 27 settembre 1996 i Presidenti del Senato e della Camera, esaurito il procedimento di nomina dei membri della Commissione, hanno designato il Presidente della Commissione stessa confermando nella carica il senatore Giovanni Pellegrino.
Con legge 20 dicembre 1996, n. 646 il Parlamento ha prorogato il termine per la conclusione dei lavori della Commissione al 31 ottobre 1997.
Successivamente la Commissione stragi è stata prorogata fino alla scadenza della XIII legislatura con legge 25 luglio 1997, n. 243, che ne ha mantenuto inalterati i compiti e le finalità.
Link

Risultato? “Enniente, no!”. 

Il 23 maggio 1992 muore Falcone! Il 19 luglio 1992 Borsellino!
“Forza Paleeermo!...”.

El niente: proprio come l’oro, che x “te” (qua, così) non esistono (anche se ci sono). E come l’AntiSistema, che continui a chiamare “Sistema” o quello che di volta in volta l’oro decidono x “te” (qua, così).


 
 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2025
Bollettino numero 3895
prospettivavita@gmail.com


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