martedì 24 gennaio 2023

L’amaro della vita.



“Il gusto pieno della vita” è l’amaro in bocca. 

Avercene. Di cosa? 

Di questa spensieratezza. Perché di questo si tratta: “far finta che, tutto va bè”. Persino la Segre lo ha affermato, di ritorno dalla cattività nazista. 

Che dire se non che è tutto un dire. 

Così, tanto per. In-tanto. E “niente”. No? Bah. Questo sei “te”. Una Stella collassata a/per terra (Qua, AntiSistema). Una cattura. O una cottura. È uguale nella sostanza. L’amarezza è un luogo comune, ormai. La vita sembra uno dei gironi danteschi. Scegline uno e “vedrai”, come si assomiglia la descrizione e la “tua” vita da auto sopravvivente. 

Non sei nemmeno uno scappato di casa, perché della casa hai sempre bisogno. Motivo per cui anche la casa ti assomiglia, venendo tartassata a dis-misura e comunque sia, sempre a n-orma di “legge”. Così che “tu” non possa mai dir nulla di sì tanto dirimente, non decidendo mai, bensì, scegliendo sempre fra… ed or dunque auto localizzandoti come utilizzando il Gps

O il... telefono.

Nella “tua” casa stai bene o male? Non importa, perché ne hai necessità ed allora è lì che devi restare. Con le tasse che ti colpiscono a botta sicura e con il fisco e le forze dell’ordine che ti conoscono meglio delle loro tasche. Non puoi s-fuggire, in tale f-orma di “civiltà”, tanto è-voluta da non lasciarti scampo. 

Chissà mai perché alfine tutti si muore, prima o poi. 

Un contesto curioso, però, visto che “tutto si trasforma”

 

lunedì 23 gennaio 2023

Prima Re-altà e derivate o relatività.



La libertà al singolare esiste solo nelle libertà al plurale…”.

Benedetto Croce

Uhm; molto, molto, pericoloso; come dal 2020 a seguire:

“Covid”, il cui codice fiscale fa (è)… Cvd (come volevasi dimostrare).

Ogni realtà è un inganno…”.

Luigi Pirandello

Ecco: meglio. Molto meglio. “Relatività”. 

Tutte sono un inganno. Anche la prima, or dunque. Ecco che la sostanza, questo af-ferma, indica, evidenzia, porta all’attenzione. E se anche la prima realtà è un inganno, di conseguenza è di un artifizio che si tratta o hackerazione (hacker in azione) = “creazione”. 

Ma se non esiste; c’è questo “hacker”, va da sé che la prima realtà non è un inganno, altrimenti cosa avrebbe(ro) hackerato. No? Oppure, la prima realtà era un inganno e di conseguenza tutte le altre sono un inganno. 

E il cosiddetto “Eden”? 

Bah; quello è uno stato dell’essere. Non… terra da “ricercare” o peggio “con-quistare, acquistare, possedere, invadere, dominare, etc.”. E, vedi molto bene che ormai è evidente che lo scibile “spirituale, energetico” altro non è che “atteggiamento”:

ancora sostanza. 

Non, quello che “sai” poiché te l’hanno detto. A memoria impari la poesia, in prima elementare. Oppure, le lezioni all’università: 

a pappagallo. 

Invece, se avessi davvero memoria, bè, sarebbe tutto oltremodo alquanto “diverso”, sostanzialmente. Perché saresti ancora, sempre, Tu. Il che ti renderebbe tale e quale, ovvero, a prova di “educazione”. 

Allora, la prima realtà… che cos’è? È il “momento” iniziale. 

Non necessariamente il primo, in qualcosa di non lineare.

venerdì 20 gennaio 2023

Se ti s-travirgoletti…



La base americana a Ramstein, in “Germania (Ue)”. Ok

Come puoi non solo vedere, il “fra virgolette” è sostanziale. E se la Germania è la “Germania”, cosa “è già successo”, allora? La domanda è…, anzi, non è una domanda bensì una “domanda”, poiché non lo devi chiedere a nessuno, se non a Te, motivo per cui non domandi ma “domandi”. 

In effetti, il cosa significa… non è una domanda. 

Vedi forse il punto di domanda? No. E allora? Il “cosa vuol dire?”, invece ed all’opposto, sì. E la domanda la poni all’esperto di turno, oppure a “te”, dopo che sei stato istruito, addestrato, allevato, coltivato, preparato, arato, correlato, etc. oppure se meglio c®edi… “educato”. 

Così, sei Te il fulcro portante dell’intera questione. Immagina

una società di Te. Uhm

Viene alla mente la sostanziale tenuta del tessuto sociale “spartano”, per come te lo hanno raccontato (anche se comunque sia rimane sempre la sostanza, l’esempio… anche se inventato di sana pianta, come morale insegna o metafora e sia quello che sia, sempre sostanza è e rimane). 

Un solo “esercito o esercizio” interpersonale. 

Qualcosa di non simile, però, alla comunità “Borg”: all’alveare, dove tutto è “libertà” all’insegna del desiderata della “Regia” o gerarchia. No. Una comunità di Te, c’è... in comunione (non quella ritoccata ed inflazionata dalla religione). 

, per “te”… non esiste. 

Eppure c’è perlomeno a livello di potenziale contemporaneo. 

La base americana a Ramstein, in Germania, rende la Germania, “Germania”. Come dichiarato anzitempo nel “film”, L’invasione degli Ultracorpi. 

Ti hanno “sostituito”. Dove? Nel “tempo”. 

Come? , per abitudine o “en-ciclica”: nella sempre compresente “ciclicità”, in cui ti abitui a qualsiasi “cosa”. Da nomade a stanziale. Ricordi?

È sostanza. Dipendenza. 

Anche se non si può dire. Fai silenzio. Ritorna all’immagine di Darwin. Dunque, lor signori ti “chiudono dentro” a recinti mentali e persino elementali. Poi, auto confinato “lì”, in tal modus, vieni stimolato ad essere c®eativo, perspicace, intelligente, etc. E di finestra in finestra, “niente”… sprofondi sempre più.