giovedì 26 ottobre 2017

Infinite sfumature di un solo colore.



Il “è già success3” è qualcosa che continua a succedere (sinonimo di qualcun3 che continua a succedere a se stess3), per cui, ti puoi ricordare del momento (di ancoraggio al) “passato”, anche decodificando significativamente il compresente, che deriva proprio da “lì”, da un simile luogo comune.
Qualcosa/qualcun3, che la concezione lineare di “tempo”, non ti permette di “fare”, dato che non ti sembra “logic3”
Il tempo è una astrazione, di parte (del significato) e, dunque, parte della sceneggiatura reale manifesta...
Una “equazione”, che è – di più – assimilabile alla funzione del “dispositivo (‘tecnologico’)”, dell’apparato, del kit, della forma mentale più adiacente e contigua relativamente all’interesse sotto (alla) dominante (il “punto, momento, fare” che esiste e funge da “leva”)…
Tutto ciò non “ti sembra”, perché non puoi dimostrarl3 a nessun3 “qua (così)”. 
Il che, se (se) ti rendi conto, non equivale a dire che “è fals3”. 

mercoledì 25 ottobre 2017

Altissime percentuali indicano la dominante: ecco il perché della democrazia.



Attraverso la democrazia, puoi governare (in leva) con molto meno della maggioranza assoluta, conservando ugualmente l’equivalenza di una “monarchia (Dominio sede della dominante)”. 
Questa strategia, messa in atto al fine di “ammodernare” la realtà manifesta “qua (così)” e rivelarsi ancora maggiormente (utilizzando al contempo gli stessi “poteri” ma aumentati esponenzialmente, attraverso lo sviluppo tecnologico), corrisponde a quella “diluizione omeopatica” del significato (sostanza, valenza, valore aggiunto, quintessenza), che non scema d’intensità nonostante l’apparenza dell’essere più “equamente (ubiquamente)” redistribuit3. 
Insomma, il Re è estremamente esposto alla “furia” massiva (evidentemente - ma, non evidentemente - per via della propria “politica”). 
Mentre, il “Re” all’interno della democrazia, si diluisce tanto da non risultare più, pur continuando ad esserci (governando in altro modo). 
Oppure, credi che il Re sia una figura retrò, appartenente al passato, e dunque fisicamente, politicamente e socialmente defunt3
Suvvia. 
Le sue “proprietà” rimangono tali, anche “dopo”.
Solitamente, questo lignaggio sa molto bene come auto conservarsi nel “qua (così)”, dato che è una “Rete” intricatissima di interessi (in cui il Re "è" e "fa" la sua parte)...
Questo posto è costruito su una fittissima rete d’interessi…”.
True detective

martedì 24 ottobre 2017

Al centro portante del significato. Al di là di ogni necessità di trasformazione e cambiamento.



Al mondo, seppure “qua (così)”, ci sono già tutti gli “strumenti” per accorgerti dell’autentica e sostanziale “forma”, che gli è stata data e che, dunque, il “mondo” ha dovuto prendere; ovvio che, chi ha una simile “influenza (potere)” non sei tu. 
È, altrettanto ovvio che, il “chi” continua a riecheggiare nell’ambiente globale, seppure non abbia alcuna intenzione di venire ad emersione (dato che è “sommers3”) - in ogni “caso” - la sua “opera” lascia continuamente segni, tracce, indicazioni utili a… risalire la corrente sino “a monte”, etc. 
Certamente è così, perché esiste (c’è) un “marchio” su/in questo mondo. E, come tale, ogni marchio lascia sempre (sempre) il “segno”
Questa evidenza è, però, nel significato di ciò che continua a succedere, non visto che “si tratta di una memoria (quella originale frattale espansa)”.
Se (se), all’opposto, credi di cercare le “prove” per “dimostrare” che… (la realtà manifesta “qua, così” è ingiusta e, quindi, cerchi una tale colpevole compresenza)… allora (allora) “campa cavallo”, qualora decidessi di provare e dimostrare ciò, attraverso la strumentazione “offerta” dalla legge AntiSistemica.
Ed eccoti a quella sorta di paradosso logico, che si auto ricava “riunendo i puntini”, alias:
al mondo, seppure “qua (così)”, ci sono già tutti gli “strumenti” per accorgerti
campa cavallo”, qualora decidessi di provare e dimostrare ciò, attraverso la strumentazione “offerta” dalla legge