lunedì 3 agosto 2015

Dove e come guardi?



Appena un anno fa, un'idea ci ha incuriositi:
e se si potesse scoprire il mondo attraverso gli occhi di qualcun altro?
E se fosse possibile vedere attraverso gli occhi di un manifestante in Ucraina? O guardare il tramonto da una mongolfiera in Cappadocia? Può sembrare strano, ma volevamo realizzare la cosa più vicina al teletrasporto. Esistono diversi modi per scoprire luoghi ed eventi, ma ci siamo accorti che non c'è modo migliore di fare queste esperienze dei video live. Una foto vale più di mille parole, ma i video live ti possono portare in un posto e farti vedere come è…
Link
Chi/cosa “guarda al Mondo attraverso di te”?

E, per (con)verso:
con quali “occhi”, tu guardi al Mondo?
Se il Dominio ti controlla, lo fa per mezzo di tutto ciò che è emerso attorno e (d)entro a te. Può esistere qualcosa di “emerso… seppure in te (ossia, non direttamente visibile)”?
Sì.. ad esempio, un "concetto", reso celebre per mezzo della virtualizzazione propagandistica (paradigma, conoscenza, cultura, convenzione) di (p)arti de(scritte) da altro rispetto a te:
  • l’(in)conscio, ad esempio, che cosa è?
  • come sai che esiste in te?
  • su quale “fede” ti basi per sos(tenere) una simile “visione”?
  • che differenza c’è tra il cervello/mente e un sistema operativo di un pc?
  • che differenza c’è tra una ispirazione/idea/pensiero/azione e un “programma”?
La differenza sta solo nel grado di complessità ed avanzamento del "tuo (in)conscio" (il "dentro"), rispetto al grado commerciale (ri)lasciato di un software... che regola la Vita/funzionamento di un computer o altro.
In ambito militare esistono software infinita(mente) più potenti di quelli che puoi acquistare in un negozio per “civili”.
Che cosa significa?
Che esistono più pesi e misure” e che il reale manifesto è sud(diviso) in più agglomerati e che, a livello complessivo, ogni separazione è d’insieme una grande ed unica separazione... dalla possibilità di (ri)generare un’altra realtà manifesta alternativa.
  

venerdì 31 luglio 2015

Che cosa è fonda(mentale)?


Agnes: "Perchè sei in pigiama?"
Vector: "Questo non è un pigiama.. è una tuta scalda muscoli"
Edith: "Per che cosa ti scaldi?"
Vector: "Cose!"
Margò: "Che tipo di cose?"
Vector: "Cose superforti che voi non capireste!"
Agnes: "Tipo dormire?"
Vector: "Questo non è un pigiama!"...
Cattivissimo Me
(Attenzione "pericolo":
articolo lungo, per via delle(c)citazioni).

"Esserci a Expo 2015 è fondamentale”…
Expo, Faraone: Dal Miur 3.5 mln a scuole per visitare l'evento.
"L'abbiamo detto più volte e ancora lo ribadiamo:
la scuola non è solo insegnante dietro la cattedra e alunni dietro ai banchi. La scuola è società e forma i ragazzi in qualsiasi momento e in qualsiasi circostanza.
Per questo come Miur abbiamo deciso di destinare, attraverso il progetto 'Tutti ad Expo', dei fondi alle scuole di ogni ordine e grado perché gli studenti italiani possano avere la possibilità di partecipare a Expo 2015"…
Link
  • la scuola non è solo insegnante dietro la cattedra e alunni dietro ai banchi
  • la scuola è società e forma i ragazzi in qualsiasi momento e in qualsiasi circostanza (da quanto tempo esiste la “scuola”? E che “forma” ha la società? Che cosa si insegna se, dopo tutto questo tempo, non è cambiato nulla nella sostanza? Ingiustizia c’era e ingiustizia c’è… Che cosa studi? Che cosa ti fanno studiare?) 
  • perché gli studenti italiani possano avere la possibilità di partecipare a Expo 2015 (ed in tal modo, poter incontrare McDonald's, Nestlè e Coca Cola, etc.).
"Nessuno, tantomeno il presidente della Repubblica, è un uomo solo al comando. Non è possibile in democrazia"…
Sergio Mattarella
A Mattarella bisogna, anche, (ri)cordare che:
  • certa(mente) è così; in(fatti) al comando unico c’è il Dominio
  • non è possibile in Democrazia” (alias, la Democrazia “qua, così” è un filtro che non ti permette di ritornare sovrano di/in te stesso/a).
Correggi il “tuo” modo di guardare alla realtà manifesta. Ti “conviene”…
  

giovedì 30 luglio 2015

L'utile dell'evoluzione: chi/cosa si evolve?



La "ciclicità" (con)serva. E "qua, così"... è tutto ciclico.

Come puoi sostenere che esista l’evoluzione del genere umano? Su cosa ti basi? Personal(mente), ti senti cambiato da quando sei in Vita? Certo che no, perché “ti dicono” che l’evoluzione av(viene) lenta(mente).
Ossia, che non te ne puoi accorgere e che servono così tanti anni, da rendere la tua attuale presenza come un qualcosa di “passeggero e fine a se stesso” (inutile).
Mentre tu “passi, qua, così” dovrebbe avvenire – tra le righe della tua organicità – qualcosa che ti rende “migliore rispetto a prima” (altrimenti, che evoluzione sarebbe).
Or(bene), così come per la fede religiosa e per quella scientifica… ti viene (ri)chiesto di limitarti a “credere che sia così”, continuando a vivere nello status quo (l'unico ambito che rimane inalterato e che, dunque, l'evoluzione non tocca. A meno che, l'evoluzione non sia... l'evoluzione dello status quo, in qualcosa di sempre più coerente e totale).
L'evoluzione della "stasi"? Lo status quo è... una palude? No.
È una "industria che (ri)genera utile"...

L’abitudine che ti “porta via”
un "piano edilizio" (progetto, costruzione, edificio) di(steso) su quello, più antico, della superficie terrestre.
Vivere in casa, al coperto, com(porta) che il tuo fisico sia pro(tetto) – ad esempio – dai dolori reumatici che, differente(mente), avresti assorbito vivendo “ai quattro venti”. Ma com’è che, allo stesso modo, le mani ti dolgono, le dita ti fanno male e si rattrappiscono… dopo decine di anni al “riparo” nella tua abitazione?
Non ti sembra che, in un certo senso, quello che “aggredisce” il fisico, nel vivere nella natura, av(venga) ugual(mente) anche abitando nella costruzione in cemento armato, che è la “firma” dell’evoluzione sociale d’insieme del genere umano?
Chi ha deciso che l’abitazione “moderna” debba essere come quella che ti “ospita”? Tu, in un simile processo, che p(arte) hai? Qualche tuo avo è mai stato, forse, interpellato in merito ad una simile progettazione? O, meglio, i tuoi avi non erano in grado di costruire da sé, in legno/pietra/terra, le proprie abitazioni? E tu, oggi, che sai fare a tal pro?
Non trovi che tu abbia smarrito/dimenticato qualcosa, in(vece) che di “esserti evoluto” (che in termini di “assonanza”, significa che dovresti avere aggiunto qualcosa)?
  

mercoledì 29 luglio 2015

Utile “qua, così”.


Alimentazione...
Una mucca o una pecora morte che giacciono in un pascolo sono considerate carogne. La stessa carcassa, trattata e appesa a un chiodo in macelleria, passa per cibo”.
John Harvey Kellogg
La frattalità espansa rende tutto il (con)seguente (alla forma che ordina e prevede il reale manifesto) un surrogato di quello che potrebbe essere (“è” al netto del Punto di Dominio).
Allo stesso tempo, oltre al disinnesco ed all’avvio del programma “Morte” e dei relativi effetti collaterali (corrosione temporale, consumo, consunzione, malattia, depressione, annichilimento, etc.), l’espansione frattale rende tutto il (con)seguente come qualcosa di “leggibile (d)entro”, in merito alla (ri)salita verso la fonte originaria della (f)orma emersa (reale manifesto).
Come a dire che:
tutto (ri)flette la “sua” eminenza.
La “grandezza che con(tiene)” ogni “cosa (ambito, situazione, essere vivente, etc.)” è multipla:
  • (con)tiene se stesso/a, nella formula originale, nativa, al di là di ogni disinnesco
  • con(tiene) il (ri)tratto del Dominio, sempre vivo e cospirante... in linea con il segnale (im)portante.
Che cosa (ri)splende di/in te, allora?
La tua natura? L’amore? Dio? L’anima?
Oppure è tutto questo ma diluito in un oceano molto più influente, che rende la tua memoria/consapevolezza un suono flebile da udirsi solo quando il silenzio è totale (e non lo è mai, “qua, così”)?
Il Punto di Dominio è “tutto”, quando tu vivi ma non esisti nella sostanza. Quando “tutto è compiuto”… ma tu stai ancora “attendendo al varco il nemico, cercando di precederlo”…
Ti hanno sempre parlato del Diavolo. Ti hanno sempre affascinato con l(a/e) religion(e/i).
In realtà:
che cosa ti hanno “fatto”, ment®e ti “raggiungevano (parlandoti)”?
Anzi, prima ancora di iniziare a “parlarti”?
Sei in un progetto, perché sei il progetto.
 

martedì 28 luglio 2015

Come "un rametto nella corrente".



Nella “tua” mancanza di consapevolezza, che cosa diventi?
Un rametto nella corrente.
"Eri" qualcosa di (di)verso rispetto ad "ora".
"Sei" qualcosa di (di)verso rispetto ad "ora".
Dove per “ora” devi intendere una porzione di tempo immaginario (evocato e virtuale), che non passa mai… sino a quando non cambia la (ri)programmazione a cui sei andato in(contro), vivendo progressiva(mente) “qua, così”.
Dunque:
  • “eri” e “sei”, sono stati che coincidono parallela(mente)
  • perché esiste il potenziale ed il manifesto.
Il reale manifesto è una versione “ridotta” del/dal reale potenziale:
  • possibile e impossibile
alias
  • l’(im)possibile (terzo stato).
Il terzo stato non è solo l’unione virtuale e simbolica (potenziale) della scala dei valori “abitabili” nel reale manifesto (alto e basso, freddo e caldo, sopra e sotto, etc.). Allo stesso tempo, il terzo stato non è solo/anche la fuzzy logica (le sfumature che vanno dal bianco al nero, ossia i valori di grigio nel mezzo).
Il terzo stato è, propria(mente), un di(verso) stato fisico “(ri/in)vestibile”.
L’on e off contemporane(o/i) è una condizione pratica dell’essere vivente.
Non è teoria, astrazione, virtualizzazione, evanescenza, impalpabilità, etc.
Essere nel terzo stato equivale ad aprire il proprio orizzonte, la propria “capacità”. Significa abbracciare tutto in maniera altra, (ri)uscendo ad in(quadrare) ogni ambito secondo una prospettiva espansa del “sentire”.
Uno stato fisico, dunque, e perfetta(mente) adottabile da chiunque.
Che cosa significa “vivere dal/nel terzo stato”?