martedì 23 luglio 2013

L'accendiamo?


 
Il cervello ha bisogno di zucchero. Lo zucchero ha cervello. Lo zucchero è pieno di vita…
 
Queste "grandi massime" (per le quali, ovviamente, nessuno si prende nessuna responsabilità) recitava lo slogan pubblicitario in voga negli anni 80 del secolo scorso. 

Un grande inno nazionale “senza marca” al consumo di zucchero. Perché “senza marca”? Perché, in pratica, esisteva una posizione dominante sul mercato di lavorazione/approvvigionamento dello zucchero. Un po' come il simbolo della Nike, ormai diventato un "segno grafico senza necessità di nome". 


Ecco il titolo illuminante di un articolo comparso su “La Repubblica” nel 1986:

l'Eridania in lotta con le leggi Cee contro il monopolio.
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Esisteva o esiste una posizione dominante? Oggi, gli assetti societari dell’azienda sono cambiati, cambiando di fatto le “carte in tavola”, ma non di certo il "succo del discorso". Tutto va verso un accentramento di potere. Tutto segue il filo conduttore impresso dalla presenza occulta del Nucleo Primo (il grande accentratore di potere non manifesto).

La separazione avviene nello stesso momento in cui avviene l’aggregazione.

Un paradosso? No, se si ha la capacità di scindere l’osservazione su un piano multiplo dell'esistenza di eventi. Riparametrando le diverse realtà in una struttura multi livellare, i diversi tasselli formano un mosaico sensato.

lunedì 22 luglio 2013

Riflessi di Luna e Tu.



È tutta colpa della Luna, quando si avvicina troppo alla Terra fa impazzire tutti.
William Shakespeare

Nel cosiddetto “immaginario collettivo” o “linea di tendenza indiretta collettiva” (moda, paradigma, consuetudine, etc.) si vive, appunto, di riflessi o di “cose riportate” (il frattale animale più vicino è il proprio cane, che si diverte a riportare indietro qualunque cosa il padrone getti lontano da lui).

Shakespeare, come Leonardo e come tutta una serie di illustri personaggi, più o meno reali (allo stesso modo della pseudo realtà legata al racconto della storia deviata, raccontata dal vincitore di turno), non è nemmeno certo che sia esistito né che abbia scritto quanto a lui imputato:

Anonymous è un film del 2011 diretto da Roland Emmerich e scritto da John Orloff, con protagonisti Rhys Ifans, Vanessa Redgrave e Rafe Spall

Il film si basa sulla controversia dell'attribuzione delle opere di Shakespeare, secondo la quale le opere del drammaturgo sarebbero in realtà state scritte da un aristocratico elisabettiano, Edward de Vere, diciassettesimo conte di Oxford. Il film parla della vita di Edward de Vere dalla sua infanzia fino alla vecchiaia, vista attraverso gli occhi del poeta Ben Jonson e attraverso vari flashback
Link 
 
Verità e finzione si mischiano sempre, perché legate ad un unico “centro di massa”, ossia esse sono le due facce della stessa entità, che non possono mai descrivere a fondo e completamente, per via della “separazione concettuale” a cui sono sottoposte dal grado di "attenzione e presenza" della Massa vivente ed installata sulla Terra 3d.

venerdì 19 luglio 2013

Che cosa ti costa?



Hai causato parecchi problemi. Di solito è un compito mio. Non l’hai capito? I Custodi del Tempo mi lasciano stare perché rispetto i confini. È solo a quelli del ghetto che rompono. Certo, la situazione è disperata se io devo ripristinare l’ordine…
In Time

Alla fine del XXIII secolo, le persone sono geneticamente programmate per invecchiare soltanto fino a 26 anni: il loro sviluppo fisico si ferma a 25 anni, quando sul loro braccio un timer, fermo dalla nascita fino ad allora, inizia un conto alla rovescia, che dura solo un altro anno, al termine del quale l'individuo morirà all'istante. 

Questo limite può essere esteso con ulteriore tempo, permettendo di vivere ancora, senza peraltro invecchiare fisicamente. Il tempo quindi è finito per diventare la valuta corrente con cui la gente viene pagata per il proprio lavoro, ed è il mezzo di pagamento per le necessità ed i lussi; infatti, tramite una particolare tecnologia, è possibile immagazzinarlo in appositi apparecchi, trasferirlo di persona in persona, e così via. 

Pertanto ne risulta una società squilibrata, dove i ricchi possono vivere per sempre, mentre gli altri cercano di negoziare giorno per giorno la loro sopravvivenza

Il Tempo è la valuta in corso. Vero. Quando si è senza denaro si è anche senza Tempo? Solo in teoria e molto probabilmente sì, in questa versione della realtà 3d.
Ma è solo di fronte a determinate situazioni che si aprono "nuovi scenari".