sabato 16 gennaio 2010

Tornare bambini da adulti.








Ieri, come per incanto, seguendo un “filo” legato al termine – “mantra” – mi sono trovato proiettato in un vero e proprio download di “informazioni” proveniente da una “regione” cosmica all’esterno di me. Tale zona d’energia la si “aggancia” se ci si trova in un determinato “stato” quantico dell’essenza, ossia se ci si “sintonizza” su una determinata frequenza o range di frequenze, caratterizzate da una velocità di oscillazione maggiore di quella in cui usualmente ci troviamo. Come succeda questo meccanismo è una sorta di bellezza magica del costrutto naturale dell’Universo. Oltre alla condizione legata alle paure, esiste un vasto oceano alla nostra portata, nel quale la nostra anima si rispecchia ed attende con speranza. Ad occhi chiusi anche per un attimo, percependo brividi lungo la schiena e provando gioia avviene la “connessione”. È con la medesima modalità che ho scritto il mio romanzo “Prospettiva Vita” nel 1987, in una maniera molto simile ad una canalizzazione. E con lo stesso principio aggancio le immagini alle parole con il servizio Legàmi che, prossimamente renderò pubblico. Mi sono reso conto di questa caratteristica da non molto tempo, anche se l’ho in pratica sempre posseduta, perché è chiaramente un “dono”. Ognuno di noi ha il proprio “dono”; basta conoscersi, osservarsi, vivendo nel presente istante dopo istante con consapevolezza. Chiediamoci quali sono le nostre passioni? Tra di esse c’è il nostro “dono”. Come eravamo da bambini? Cosa ci caratterizzava? Cosa volevamo sempre fare prima che l’Antisistema ci mettesse le “mani” addosso? Chiediamo e avremo la risposta. Ecco, in breve, il filo di ciò che ho “percepito” seguendo le “anse” del termine – mantra. Innanzitutto cosa si intende per “mantra”; è importante saperlo per comprendere meglio il “filo” del discorso?

“La parola mantra deriva dalla combinazione delle due parole sanscrite manas (mente) e trayati (liberare). Il mantra si può quindi considerare come un suono in grado di liberare la mente dai pensieri. Sostanzialmente consiste in una formula (una o più sillabe, o lettere o frasi), generalmente in Sanscrito, che vengono ripetute per un certo numero di volte (Namasmarana) al fine di ottenere un determinato effetto, principalmente a livello mentale, ma anche, seppur in maniera ridotta, a livello fisico ed energetico.
Il mantra più conosciuto è il mantra Om (AUM).
Vengono principalmente utilizzati come amplificatori spirituali, parole e vibrazioni che inducono nei devoti una graduale concentrazione. I Mantra sono considerati come suoni vibrazionali, a causa della grande enfasi che si pone alla loro corretta pronuncia (grazie allo sviluppo della scienza fonetica, in India, migliaia di anni fa). Il loro scopo è liberare la mente dalla realtà illusoria e dalle inclinazioni materiali. Il processo di ripetizione di un Mantra è definito cantilena. Il Dr. Edward Conze, studioso di Buddhismo, interpreta frequentemente la parola "mantra" come "formula magica". Spesso si ritiene che i suoni orali abbiamo poteri magici, o addirittura siano l'espressione vocale del Divino”.
Fonte: Wikipedia

Il mantra può essere usato sia nel bene che nel male; vediamo la seconda accezione, ossia quello che è successo al genere umano ad opera dell'Antisistema.

Ecco lo schema di ciò che fulmineamente mi si è riversato nella mente:
  • il mantra è chiaramente un “meccanismo” basilare per la condotta di Vita
  • lo troviamo nei ritornelli delle moderne canzoni (cantate e dunque “recitate” da milioni di persone ogni giorno); in questo senso, ma non solo, i cantanti dovrebbero sapere quale enorme responsabilità essi abbiano nei confronti delle masse udenti
  • il ritornello di una canzone è un frattale del mantra superiore, il respiro del Creatore
  • la preghiera, le leggi (fisiche e pubbliche), l’insegnamento scolastico, le costituzioni degli Stati, ogni codice scritto e valido per la comunità, etc. sono tutti frattali del meccanismo legato al mantra; hanno la stessa funzione e lo stesso effetto
  • essi agiscono a livello di suggestione, quindi che dall’esterno passa all’interno, nel tentativo di procurare una autosuggestione, ossia l’individuo che ipnotizzato a livello conscio, cerca di auto ipnotizzarsi a livello inconscio
  • l’autosuggestione “pressa” l’immaginazione, piegandola con il tempo
  • l’immaginazione è identificata con l’inconscio, il nostro grande “mago” che poi determina i passi esistenziali, guidando ogni uomo come il pilota automatico guida un aereo
  • l’inconscio viene dunque programmato, subisce una vera e propria programmazione dall’esterno
  • il condizionamento esterno corrisponde alle abitudini, ai sistemi di credenza, alla routine della nostra Vita quotidiana, il solito “tran tran”, una Vita incanalata sui binari della “noia” e del “dovere”
  • anche le televisioni con i messaggi subliminali e i media in generale plasmano i nostri inconsci
  • tutte le dipendenze si sommano al “controllo”; droghe classiche oltre a droghe insospettabili come zucchero, caffè, the, cioccolato, l’alimentazione in generale, i videogiochi, le mode, le tendenze, i sindacati che soprattutto in Italia hanno livellato gli ambienti lavorativi togliendo il concetto di meritocrazia, etc.
  • per quanto inerente l’alimentazione, che corrisponde all’unico canale tramite il quale ci nutriamo, noi diventiamo letteralmente “quello che mangiamo”; anche per questo ci danno da mangiare pezzi di cadaveri pompati di ormoni…
  • perché tutto ciò? Dove si trova il nesso causale?
  • nel fatto che la volontà ”non ce la fa” contro l’immaginazione alias inconscio
  • l’inconscio è notevolmente più potente del conscio alias volontà
  • è per questo che non ce la facciamo ad avere la Vita che profondamente, in verità, nell’essenza, vogliamo
  • cosa è tutto questo meccanismo? Cari fratelli e sorelle questo è il “controllo”
  • ecco cosa è il controllo e come si perpetua
  • “ammiriamolo” finalmente
  • ciò che è necessitato all’Antisistema per diffonderlo il più possibile è stato solo il “tempo”; il trascorrere inesorabile delle lancette dell’orologio… altro frattale del mantra estremo
  • quale è l’obiettivo del controllo?
  • Mantenerci in uno stato di paura e di separazione dal Creatore, farci credere limitati, soli…
  • perché?
  • per opporsi al piano evolutivo in corso, caratterizzato dal libero arbitrio e dunque con il “finale” ancora tutto da scrivere
  • cosa occorre fare?
  • sviluppare la consapevolezza che è nostra sola responsabilità onorare la “fiducia” del Creatore
  • quindi occorre responsabilizzarci al massimo livello, deprogrammandoci e riprogrammandoci l’inconscio
È questo il vero motivo per il quale non ce la facciamo ad avere la Vita che vorremmo; non pensino le classi medio-benestanti di vivere la Vita che vorrebbero in cuor loro. Non è a questa ”illusione” a cui faccio riferimento.

Questo è ciò che mi si è riversato nella mente come per incanto in forma schematica!

Infine vorrei solo ribadire il ruolo basilare dell’immaginazione, della creatività, della fantasia risedenti nell’emisfero destro del cervello. È per questo che i bimbi sono i primi “bersagli” dell’Antisistema… loro sono ancora “pericolosi” nella fase pre scolastica proprio perché dotati di queste meravigliose caratteristiche!
Ricordo a tutti che la più bella canzone del XX secolo è stata giudicata “Imagine” di John Lennon; che bizzarra combinazione, vero?

Lennon affermò che il brano era "anti-religioso, anti-nazionalista, anti-convenzionale e anti-capitalista, e viene accettato solo perché è coperto di zucchero". Yoko Ono disse che il messaggio di Imagine si poteva sintetizzare dicendo che "siamo tutti un solo paese, un solo mondo, un solo popolo".
Fonte: Wikipedia


venerdì 15 gennaio 2010

Il frattale Avatar.







“Manderanno un messaggio per dirci che loro possono prendersi tutto quello che vogliono“
Da "Avatar".


Sulla spinta emotiva della visione del trailer in HD di Avatar, nascono infinite onde di pensieri mossi dalle immagini esterne che implicano l’interazione con le immagini interne, agendo sulla capacità umana di trasmutare l’attuale stato di “sonno”. È incredibile; per un certo lasso di tempo, questa sinergia di musica, visioni, parole, riescono a portarci, a farci comprendere, a rendere l’idea di quale sia la nostra vera Natura. Brividi scorrono per tutta l’estensione del collegamento animico corporale; probabilmente l’effetto risiede proprio nelle intenzioni di coloro che mettono in scena gli effetti sempre più “coinvolgenti” di queste fantastiche animazioni. O almeno, questo è quello che succede a me!
Qualcosa a livello della schiena "risponde" a determinati “toni” della miscela a cui sono sottoposto; non nel cervello ma nella schiena dove scorre la Kundalini. Ecco il punto. È la Kundalini che viene liberata dall’input interagente. Il “serpente” di luce o di fuoco prende forza e scorre lungo il “canale” bloccato, provocando gli “scossoni” energetici a cui mi sottopongo ben volentieri perché ritengo solidali con il mio essere. Non mi importa degli eventuali condizionamenti subliminali; so che la forza dell’energia sviluppata è superiore ad ogni altro effetto contenuto nella “portanza” del prodotto che deve passare necessariamente dai canali di diffusione di massa dell’Antisistema. La musica è come linfa vitale per il corpo, le sue armoniche disegnano “moti” simili alla mano che plasma pianeti nella loro vulcanica fase iniziale. La musica reca la poesia di un soffio di rugiada e la forza della tempesta più temuta, il sogno e la realtà fuse insieme e dirette senza esitazioni verso la vasta regione del cuore spazzata dalla Kundalini. Che meraviglia siamo mai noi? Ogni essere umano è la sintesi di un “lavoro” senza precedenti che dura dall’alba dei tempi, a cui hanno partecipato molte razze stellari di origine comune ed, in cui, la mano della Natura, nel compendio dell’evoluzione sulla Terra, ha conferito doti ancora più marcate, come la possibilità di imparare dai propri errori. Doti fisiche, terrene, che hanno richiesto l’immane adattamento di un “Dio” in un corpo in carne e ossa “finito”, a scadenza, a termine, limitato da “condizioni” proprietarie e localizzate. I messaggi giungono sempre più potenti da ogni direzione. La “verità” scorre sempre più libera e meno velata. Sono certo che le persone stanno cambiando anche senza volerlo, perché l’energia del risveglio giunge sottile ed agisce a livello inconscio, sull’immaginazione e sulla modalità di interconnessione tra i vari corpi dell’uomo. Nelle spirali della musica c’è molto di più di un “onesto” ritornello ritmato, come viene dimostrato in “Contact”. La decodifica delle “onde” ha svariati livelli interpretativi celanti, ognuno, significati e contenuti necessari. La nostra parte divina ha deciso di “suonare” per noi, per le proprie “estensioni”, il tempo della rinascita spirituale. Vediamola come una infinita forma d’energia che aleggia attorno al pianeta ed in ogni dove, dentro e fuori di noi, oltre noi; in un sasso, nelle foreste, nella pozza d’acqua, nel riso divertito di un bimbo, nel volo di un aquila, nel petalo gentile di una rosa, nelle molecole d’ossigeno, nel sogno di ogni essere che dorme… La nostra parte eterna è oramai qua, tra noi. Ci ha raggiunti perché noi lo abbiamo permesso, lo abbiamo voluto dai nostri piani superiori, dai nostri nuclei di resistenza rimasti fedeli e solidali alla “causa” della luce. Niente e nessuno può ostacolare il nostro estremo desiderio, la nostra origine e fonte vitale d’amore. Il Cielo è in Terra. Tutto è possibile ormai. Crediamoci e poniamo il cuore a vessillo della nostra missione evolutiva. È tempo che ciò accada. In Avatar si narra di corpi creati in laboratorio dalla commistione tra dna umano e indigeno, nei quali alcuni militari prescelti devono “unirsi”, fondendosi a livello “nervoso” tramite il proprio intento e la tecnologia genetica a disposizione. Praticamente quello che è successo, in questa realtà, al genere umano ad opera di razze stellari evolute che hanno “albergato” sul pianeta, molte e molte ere or sono. Il frattale minore da osservare è proprio l’interazione tra “razze” che sta accadendo, da sempre, sull’intero pianeta. Impariamo ad osservare, analizzare, comprendere i frattali. Essi dipingono la realtà più grande proprio come espresso anche negli antichi insegnamenti.

"È vero senza menzogna, certo e verissimo.
Ciò che è in basso è come ciò che è in alto e ciò che è in alto è come ciò che è in basso per fare i miracoli della cosa una. E poiché tutte le cose sono e provengono da una, per la mediazione di una, così tutte le cose sono nate da questa cosa unica mediante adattamento. Il Sole è suo padre, la Luna è sua madre, il Vento l'ha portata nel suo grembo, la Terra è la sua nutrice. Il padre di tutto, il fine di tutto il mondo è qui. La sua forza o potenza è intera se essa è convertita in terra. Separerai la Terra dal Fuoco, il sottile dallo spesso dolcemente e con grande industria. Sale dalla Terra al Cielo e nuovamente discende in Terra e riceve la forza delle cose superiori e inferiori. Con questo mezzo avrai la gloria di tutto il mondo e per mezzo di ciò l'oscurità fuggirà da te. È la forza forte di ogni forza: perché vincerà ogni cosa sottile e penetrerà ogni cosa solida. Così è stato creato il mondo. Da ciò saranno e deriveranno meravigliosi adattamenti, il cui metodo è qui. È perciò che sono stato chiamato Ermete Trismegisto, avendo le tre parti della filosofia di tutto il mondo.
Ciò che ho detto dell'operazione del Sole è compiuto e terminato".
Fonte: Wikipedia

Le cause dell’invasione di Pandora (Terra) si identificano nella localizzazione e raccolta di un minerale (oro) molto prezioso e raro sul pianeta di origine. Interagendo con i “nativi” la razza stellare umana (Anunnaki) si mischiano alla popolazione locale. Coloro che hanno preso il controllo degli Avatar cambiano nel tempo ed immersi nell’atmosfera originale del pianeta. Scoppia una guerra per la libertà in cui le identità si confondono. Ciò che succede “dopo” non è dato saperlo perché è ancora in fase di “scrittura”. La fiction e la realtà si alternano vicendevolmente. Il grande schermo cinematografico è molto di più di un intrattenimento. Da quel punto di convergenza passano importanti messaggi per la causa umana. Le masse necessitano nuovo indirizzamento, nuove coordinate o, chissà, solo di schiacciare sul tasto “enter” dei propri processi originali. Il sogno che diventa realtà. La realtà che si dimostra un sogno. Nei processi di virtualizzazione tecnologica della Vita esiste un altro grande esempio di frattale. Basta osservare con “senzienza”, con la partecipazione dell’essenza. È sufficiente richiamare l’essenza ed “ella” sarà con noi, aiutandoci nel processo della comprensione e consapevolezza. Siamo assistiti ed amati. Il terremoto di Haiti non faccia pensare ad una mancanza di giustizia divina. Non sarà questo il motto da evocare. Ciò è quello che vuole l’Antisistema, il quale ha le capacità di utilizzare il “sapere” in ogni modo. Ricordiamo che ogni invenzione umana, ogni tecnologia umana antica o moderna fatta scomparire è, in realtà, disponibile all’Antisitema. Il frattale da osservare è quello relativo al destino riservato a tutti quegli uomini di scienza “annegati” nella derisione, nel fallimento economico, nella reclusione, nei roghi, nel concetto di alienazione, nella morte, nel denaro; Tesla, Reich, Ighina, Lakhovsky, Giordano Bruno, quanti infiniti altri… Tutti uomini che avevano osato opporsi al “potere” imperante per il quale “noi” tutti siamo solo una massa di carne ed ossa a scadenza da sfruttare in ogni modo. È possibile una simile verità? Questa verità imposta può rientrare nell’economia dell’Universo? Nell’ottica “perfetta” esiste una possibilità come questa? Dove sta scritto che questa realtà ricalchi la nostra vera natura? Chi l’ha deciso? E soprattutto chi lo impone? Chi? Solo noi stessi tramite le nostre paure…

giovedì 14 gennaio 2010

Osservare il senso positivo del denaro.






Fisco: Tremonti, Sistema non è efficace nè giusto, va cambiato.
(Asca) - Roma, 13 gen - Il sistema fiscale ''si deve cambiare'' e per far questo è necessario ''aprire un grande dibattito''. Lo ha detto il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, intervenendo a Porta a Porta. Il ministro ha aggiunto che ''dobbiamo porci la sfida di un grande cambiamento del sistema fiscale. L'ideale sarebbe un sistema efficace e giusto, quello di oggi non è nè efficace nè giusto''.
Fonte: http://it.finance.yahoo.com/notizie/fisco-tremonti-sistema-non-e-efficace-ne-giusto-va-cambiato-asca-2023b3abb3e2.html?x=0

Quando il ministro Tremonti “parla” ci si può aspettare di tutto; anzi, ci si può aspettare di tutto ma a giorni alterni. Ossia un giorno esprime una verità “scomoda”, il giorno dopo la ritratta secondo il proprio ruolo istituzionale. Il movimento a “bruco” che ne consegue è ammaliante ed ipnotizzatore per coloro che “seguono”. Quale mai sarà il vero “aspetto” dell’uomo Tremonti. Una “figura” che rimarrà nei libri di storia del paese, dunque una “figura” che ha il potere di lasciare un segno del proprio passaggio. In che modo la coscienza del ministro s’interfaccerà all’opera “interna” dell’Antisistema? Riuscirà alla fine ad esternare con coerenza tutto il proprio disappunto per un modello sociale perlomeno discutibile? Scrivo questo perché è lampante che Tremonti non sia proprio “allineato” in toto con il modello imperante in tutto il mondo, sorto con l’avvento e la pratica del “dividi e impera”. Pur essendone una parte importante ed avendone usufruito del lato più redditizio, Tremonti ha dei “moti” molto simili ad un post indigestione. La sua è una figura che colpisce per vari aspetti, ma quello che a me più “interessa” è quello che ruota attorno alla sua capacità a singhiozzo di rilasciare pubblicamente verità “annacquate”. Forse con il tempo egli troverà la forza di manifestare in tutta chiarezza il proprio libero pensiero. Mi chiedo quale “prigione” possa essere un simile modo di vivere tanto “frenato”, un modo di vivere che trova “sollievo” dall’immersione nel lavoro e negli impegni pubblici e, spero per lui, nella famiglia. Come dire che “occhio non vede, cuore non duole”. La sua ultima esplicitazione è inerente al fatto “solare” che il “sistema” non è giusto. Io innanzitutto lo correggerei suggerendogli di usare un termine negativo per designare l’attuale “sistema”, ritenuto per l'appunto “non giusto” e cioè di utilizzare il termine “Antisistema”. Il termine negativo fa meglio comprendere che viviamo nella “fase” buia del modello e che siamo in cerca di correzioni. È questa la tecnica da sempre utilizzata dal “potere” imperante, caratterizzato dalla vera e propria conquista di ogni termine “positivo” e relativa assegnazione, per default, alla “concorrenza” che, in tal modo, si trova non solo in posizione di minoranza ma anche “reazionaria” e contraddistinta dall’assegnazione negativa derivante dall’uso del linguaggio; un esempio sono i “no global” o i “terroristi” di turno. La massa per riferirsi a qualcuno o qualcosa che non la pensa alla stessa maniera della “ragion di stato”, deve necessariamente esprimersi ed in questo atto utilizza i termini “dipinti” dai mass media; termini usualmente negativi nei confronti di chi non è “polarizzato” secondo il corso del “potere”. In questo modo "usando" per esprimersi, anche al bar, ciò che si ha a “disposizione” come corredo linguistico corrente, si utilizza il negativo anche per riferirsi a movimenti e/o persone “affini” al proprio pensiero nativo. È una tecnica di controllo semplice ed efficace per “masse” immemori e lontane da se stesse. Ieri sera alle Iene hanno dimostrato come è possibile ipnotizzare una persona anche in un paio di minuti. In breve chi detiene questa capacità deve avere l’attenzione del “soggetto vittima” anche solo per pochissimo tempo; questa attenzione è basilare per la “buona” riuscita dell’operazione. La stessa attenzione che le masse conferiscono per grandissimo tempo all’Antisistema. Da qua nasce e si perpetua l’opera di incantesimo sulla società umana. Scrivendo ciò, tuttavia non voglio fare una critica arida e fine a se stessa, anzi; il contrario! Senza l’Antisistema come vivrebbe l’uomo? Siamo certi che l’uomo è pronto per esistere senza un controllo? È sufficientemente maturo per resistere alle proprie profondità in autonomia? La storia dimostra che ancora non lo è. E intendo sia la storia ufficiale che quella nascosta. Nulla è per caso. Se il “parassita” si annida in casa è perché trova da mangiare. Il parassita nasce da noi, per mezzo nostro, a causa della “sporcizia” che ci contraddistingue. La “spina dorsale” molle non porta molto lontano ed occorre, in un piano divino perfetto, che la sappia rinforzare. Nel libero arbitrio e nella paura noto questa chiave di lettura; perché è chiaro che persino la paura ha un senso. Quindi non occorre soffrire di vittimismo o di lassismo o di perenne arrabbiatura contro “ignoti”, bensì dell’utilizzo della comprensione spirituale che ci caratterizza in profondità. L’Antisistema farà tutto quello in suo potere per schiacciarci perché è stato programmato per farlo e dunque per sopravvivere. Non si parla di fine del mondo o dell’inferno. Si parla di evoluzione umana.
Mi è sempre più chiara la funzione del denaro in questo contesto; denaro che altri non è che energia spirituale condensata in altra forma. Perché è stato “inventato”? Perché in questo modo l’uomo avrebbe conferito potere all’esterno, dipendendone con il tempo ed allontanandosi dalla propria capacità interna di determinare gli “eventi”. È questa la funzione negativa del denaro. Sta a noi trasmutarla nel suo opposto positivo:
  • comprendere che il vero potere è interno a noi
  • utilizzare il denaro, sino a quando ce ne sarà bisogno, secondo la nuova energia di condivisione (non dovrebbe servire un terremoto per farcelo rammentare)
  • l'uso che ne facciamo del denaro determina la "vibrazione" positiva/negativa a lui connessa
Il processo di virtualizzazione del denaro va proprio nella direzione di fare comprendere che è solo una illusione. Logico che qualcuno nel corso del processo se ne avvantaggerà, ma ciò è solo un riverbero, un fuoco fatuo, una declinazione lieve del movimento “principe”… da qua il concetto di “male necessario”.

“La libertà... è la possibilità di dubitare, la possibilità di sbagliare, la possibilità di cercare, di sperimentare, di dire di no a una qualsiasi autorità, letteraria artistica filosofica religiosa sociale, e anche politica” – Ignazio Silone