giovedì 19 novembre 2009

La privatizzazione del pianeta Terra.






L'aula della Camera ha votato la fiducia chiesta dal governo sul decreto legge salva infrazioni. Il decreto contiene all'articolo 15 la liberalizzazione dei servizi pubblici locali e pone le basi per l'affidamento ai privati del servizio idrico. Il decreto sarà definitivamente convertito in legge da Montecitorio con il voto conclusivo tra stasera e domani.
Fonte: http://it.notizie.yahoo.com/4/20091118/tts-oittp-decreto-ue-fiducia-ca02f96.html

Noi siamo gli unici artefici del nostro destino. Davanti a questo genere di notizie come decidiamo di porci? Faremo qualcosa oppure soffocheremo il blocco allo stomaco che sentiamo continuando a "navigare" le abitudini?  Indaghiamo su quel senso di pesantezza che percepiamo al livello del plesso solare. Che cosa rappresenta? Perché lo proviamo? Che senso ha?  Coloro che si apprestano a prendere questa decisione rappresentano solamente la punta dell’iceberg delle vere motivazioni spirituali che spingono dalle profondità della luce. Non ha senso percepire in noi solo la rabbia, l’odio, l’avversità per il mondo della politica, ma bensì ha senso comprendere che quel mondo è il riflesso del nostro mondo, sia individuale che globale. I sensi di quello che “sentiamo” dentro di noi, rientrano, come sempre,  nell’ambito del duale, dello Yin e dello Yang e noi rappresentiamo la forza equilibrante. Spetta a noi portare ordine nel caos del giudizio e della superficialità. Ciò che sentiamo sono due voci in contrasto tra di loro, come l’angioletto ed il diavoletto che si agitano sulle nostre spalle. Ma una sussurra mentre l’altra urla. Già il solo comprendere questo potrebbe facilmente farci comprendere quale sia il migliore comportamento da mettere in campo; solitamente il cambiare un frangente di sé stessi comporta maggiore volontà e utilizzo di energie e non dona risultati immediati. Ecco allora la grande opportunità che l’Universo ci dona oggi. Nel pieno rispetto del libero arbitrio possiamo decidere, ognuno di noi, cosa fare e come comportarci relazionandoci ad un evento così importante come quello che riguarda l’acqua. Se l’Antisistema riuscirà anche a vincere questa partita, passerà poi alla tassazione dell’aria che respiriamo. E poi cosa resterà ancora da mercificare? Sulla rete esistono già delle iniziative di persone volonterose che si sono attivate per raccogliere firme per “fare qualcosa”. Anche da questo punto di vista ognuno di noi non ha scusanti. Esiste la possibilità di poter manifestare la nostra volontà anche dal posto di lavoro, senza nemmeno prendere un permesso per “andare a firmare”. Spetta solo a noi la decisione. Spetta solo a noi informarci su cosa è cambiato in tutti quei paesi dove “è gia successo”.
Questa è informazione risalente al 2005 già in tema, tanto per far comprendere che il processo parte da lontano sia nel tempo che nello spazio:

 
L'acqua è un bene pubblico Manaus, 21.1.2005
Noi partecipanti al IV Forum Sociale Panamazzonico realizzato dal 18 al 22 gennaio 2005 nella città di Manaus nell’Amazzonia Brasiliana, dichiariamo che l’acqua è il primo elemento indispensabile alla vita per tutti gli esseri viventi, e da sempre esistono speciali relazioni sociali e spirituali tra gli uomini e l'acqua.
Come bene comune deve essere gestita con solidarietà e partecipazione democratica delle comunità. Come diritto basilare ed inalienabile deve essere garantita a tutti gli esseri viventi, e tutelata per le prossime generazioni.
Viviamo ora un momento epocale: è in atto infatti un processo di mercificazione dell'acqua, che avviene attraverso:
- la privatizzazione dei servizi idrici pubblici
- le grandi opere (grandi dighe, opere di canalizzazione e deviazione dell'acqua)
- lo sfruttamento commerciale delle sorgenti
- l'imposizione di un modello che consegna il diritto a bere all'acqua in bottiglia.
La responsabilità di questo ricade su tutti: cittadini, politici e rappresentanti delle istituzioni amministrative, sociali ed economiche.
L'acqua non può essere una merce, una materia prima, un bene economico.
L'acqua è un diritto.
Il modello dominante di gestione dell'acqua è basato sul controllo centralizzato e su grandi progetti da parte degli stati e delle imprese nazionali e multinazionali, piuttosto che su una gestione democratica e decentralizzata delle risorse idriche da parte delle comunità locali.
La gestione privata consente l'accesso all'acqua solamente a chi può pagare, con l'inevitabile negazione del diritto d'accesso ad una parte sempre più numerosa della popolazione mondiale. Le popolazioni rurali vengono deprivate delle loro risorse e sono costrette ad adottare altri stili di vita.
D'altra parte, sempre di più diversi modelli di consumo vengono indotti dalle strategie di marketing delle multinazionali, che spingono la gente a bere solo acqua e bibite in bottiglia.
L'accesso all'acqua diventa quindi elemento di discriminazione sociale e di conflitto. Sempre di più gli interessi economici legati all'acqua portano alla militarizzazione dei territori e a logiche di nuova colonizzazione.
Fonte: http://www.promiseland.it/view.php?id=1188


Sino a quando ci limiteremo a osservare questo fenomeno mondiale, nei panni di coloro che stazionano davanti al telegiornale, decidendo di cambiare canale se ciò che sentiamo ci mette a disagio, difficilmente comprenderemo "cosa signifca" non avere nemmeno diritto all'acqua da bere se non siamo in possesso di denaro. Ecco che allora il problema ci viene portato in "casa". Il processo è in corso. Cosa faremo?

mercoledì 18 novembre 2009

Tutto scorre nella fissità dell'Assoluto.






Guardando la Luna vediamo sempre la stessa identica immagine; Questo fenomeno avviene perché il Periodo di rotazione della Luna è esattamente uguale al suo Periodo orbitale intorno alla Terra. Assistendo a questo spettacolo della “natura cosmica”, più volte mi sono chiesto “Se fosse ferma?”. Poi il pensiero andava subito alle immagini dallo spazio dei satelliti e delle varie “navi spaziali” umane e, immediatamente, il mio “dubbio” spariva, dandomi anche dello stupido. Pensare alla fissità della Luna equivale a ritenere la Terra piatta, mi diceva una vocina interiore. Eppure proseguendo nel cammino spirituale mi sono imbattuto più volte in “percezioni” che hanno sempre e nuovamente messo in discussione il movimento di tutte le “cose” in questa dimensione illusoria dello spazio/tempo. I Maestri che hanno onorato il “cerchioFirenze77” hanno affermato che:

“L’Assoluto è il Tutto: il Cosmo è sua emanazione, tutto quanto esiste in questo Cosmo è sempre esistito e sempre esisterà, poiché Dio è immutabile e nulla può crescere o diminuire nell’Assoluto. Il mutare, il divenire sono illusori.[…] Sulla natura di Dio-Assoluto, su come si può conciliare il “divenire” del relativo con l’”essere” dell’Assoluto, facendoci capire che per scoprire la vera natura di ciò che non fa parte della realtà della quale siamo a conoscenza, dobbiamo liberarci di tutte quelle sovrastrutture create per spiegare un mondo sconosciuto con la sola metrica di quello che ci è consueto. […] L’illusione del movimento in una proiezione cinematografica è data dal susseguirsi dei fotogrammi e dalla persistenza delle immagini sulla retina dell’occhio; questo Vi insegna la Vostra scienza. In realtà la visione di un film è un lavoro mentale perché è un fenomeno che avviene nel veicolo mentale dell’individuo. […] Emanazione e riassorbimento di un Cosmo esistono, ma non sono eventi oggettivi, sono illusori. Il mondo fisico che cade sotto i nostri occhi e che appare come un perenne “divenire” è in realtà un eterno “essere”. Le leggi che la scienza umana scopre sono in effetti l’aspetto illusorio e mutevole di altre leggi immutabili che costituiscono il fondamento del Cosmo. […] Il mondo che l’uomo percepisce è un caleidoscopio di forme in perenne mutazione che in realtà non mutano affatto, poiché ciascuna mutazione esiste nell’eternità. Il trascorrere illusorio, nasce dalla visione limitata di un mondo limitato. Il viaggio nello spazio e nel tempo si compie solo attraverso allo spostarsi della consapevolezza individuale. […] Ciò che la scienza vede della vita cosmica, dell’universo che sta a lui d’attorno, è la proiezione di ciò che sta realmente alla base dell’esistenza cosmica: ma la legge vera non è già quella che l’osservatore nota in questo succedersi di istanti,  ma quella immobile, immutabile di ogni istante preso a se e per sé. La libertà dell’uomo è relativa e cresce proporzionalmente alla sua “evoluzione”. Il libero arbitrio diventa dunque quel tanto di libertà necessaria allo sviluppo dell’uomo, ma non in misura tale che l’uomo stesso possa danneggiarsi.”.

Insomma la nostra “visione delle cose” dipende dal nostro punto di osservazione, come in quantistica si è determinato. Eraclito è il pensatore del tutto scorre (panta rei) e del fuoco che sarebbe l'elemento da cui deriva ciò che ci circonda (come sostiene anche Rudolf Steiner); ebbene  come conciliare due vedute così diametralmente opposte? Non giudicando, e rimanendo nella connessione con la propria essenza divina. Non esiste la soluzione a questo enigma, esistono differenti visioni che l’individuo “vive” e determina nel tessuto plasmabile di questa dimensione. È solo andando “oltre” che procederemo all’acquisizione dell’essenza assoluta di tutte le “cose”. Un altro pensatore degno di menzione è stato il nostro Pier Luigi Ighina; leggendo tra il materiale a lui riferito ho trovato ed estrapolato questa sua view:

“Il comportamento dei corpi celesti nello spazio che lui sosteneva essere fermi. […]  Questo era all’incirca il tono delle nostre discussioni. Io: - Se la Terra è ferma allora torniamo alla teoria di Tolomeo che metteva la terra al centro dell’universo perché non conosceva le enormi dimensioni del sole. - Io non so chi fosse questo Tolomeo, ma ti dico che non solo la Terra ma anche il Sole, la Luna e i pianeti sono fermi! Si muove solo la luce del Sole. Il movimento dei corpi è solo un effetto ottico.
- Senti, adesso qui è notte mentre in Australia è pieno giorno. È per un effetto ottico che gli australiani si trovano sotto il sole ad abbronzarsi sulle spiagge? - Ma no, tu non capisci. È la condensazione della luce che gira, ma il sole sta fermo. - Ma la luce si muove in linea retta. Se adesso io vado fuori con una torcia elettrica e illumino la facciata esterna di una casa, dalla parte opposta il buio rimane. Come fa la luce ad aggirare l’ostacolo?
- Ma la luce nello spazio si muove a spirale! Per questo gira attorno a tutti i pianeti. - Se la luce girasse intorno alla terra non dovrebbe esistere la notte! - Ma la notte è la fuoriuscita dell’energia solare assorbita dalla terra e perciò privata della sua luminosità. - Se fosse così dove c’è la notte non ci dovrebbe essere la Forza di Gravità visto che tu dici che la Gravità non è altro che il prevalere dell’energia solare diretta su quella riflessa dalla Terra.
A questo punto Gigi di solito si arrabbiava, non tanto perché non sapesse rispondere, ma perché non sopportava di essere messo alle strette dalla logica che lui considerava la "gabbia" in cui gli uomini hanno rinchiuso la loro intelligenza. Spesso diceva: "Se non uscite dalla gabbia, dal campo magnetico chiuso che vi circonda, non potete né vedere, né capire la verità". […] Le cose erano a questo punto quando nella rivista "Scienza e vita" usci un articolo sulla verniciatura elettrostatica che sconvolse le mie convinzioni. I tecnici che avevano ideato questo tipo di verniciatura molto efficiente, non riuscivano tuttavia a rendersi conto di come avvenisse in pratica perché dall’imbuto polarizzato rotante ad alta velocità, la vernice veniva polverizzata per forza centrifuga e ne usciva come una fitta nebbia formata da minutissime goccioline elettrizzate, che impediva di vedere il modo in cui si depositavano sull’oggetto elettrizzato con una polarità contraria. Per riuscire a vedere al di là della nebbia avevano escogitato un sistema molto ingegnoso: calcolando il rapporto tra velocità di rotazione dell’imbuto e le dimensioni delle goccioline di vernice, avevano trovato la frequenza con cui far pulsare delle lampade stroboscopiche in modo da far passare la luce oltre la nebbia e cinematografare il processo in corso. Il risultato era sbalorditivo: l’oggetto da verniciare, che guarda caso era una grossa palla metallizzata, veniva ricoperto dalla vernice non cominciando dalla parte anteriore come sarebbe stato logico aspettarsi, ma da quella posteriore. Anzi, entro la nube di vernice antistante la facciata della palla si formava come un vuoto, come un cono d’ombra privo di vernice che si spostava intorno alla palla rimpicciolendosi man mano che la rotante nube di goccioline si avvolgeva intorno ad essa depositandosi con moto spiraliforme.   Era la dimostrazione lampante che Gigi aveva ragione e che si poteva spiegare il giorno e la notte tenendo fermi sia il Sole che la Terra e facendo muovere a spirale solo la luce.
Fonte: un documento trovato in rete del quale non so chi sia il “proprietario”.

È difficile districarsi tra i due poli opposti della verità, perché entrambi sono veri. Dipende solo da “dove” li osserviamo. Per quanto riguarda la legge d’attrazione non è forse la stessa cosa? Il movimento è determinato a causa di una differenza vibrazionale tra il “dove siamo” e il nostro obiettivo; tra l’adesso ed il target al quale i nostri desideri ambiscono e che la nostra parte più eterna è subito diventata non appena abbiamo “strofinato la lampada magica”. Pertanto se ci poniamo in un’ottica di immaturità spirituale (quale è la nostra), dobbiamo percorrere un certo cammino per raggiungere e coronare il nostro “sogno”, mentre da un punto di vista superiore ogni nostro desiderio è un ordine direttamente fruibile (molto similmente al concetto di magia tradizionale). Nel primo caso abbiamo l’illusione del movimento, nel secondo caso tutto è immobile perché inizio e arrivo coincidono. Il tutto si traduce in una differenza di frequenza/vibrazione tra un punto e l’altro, un po’ come viene descritto dal movimento ad “onda” di un bruco. Descrivendo per immagine il meccanismo si comprende meglio come la vita sia una vibrazione di spinta evolutiva; procede solo in avanti/alto e, sintanto ci si mantiene nel reame del tempo, la nostra osservazione sarà relativa allo spazio intercorso tra i differenti istanti della vita, generando l’illusione del movimento. Non giudichiamo nessuno per favore, perché la storia, pur ammorbata dall’antisistema, fa da specchio e racconta di come l’eresia di un tempo è divenuta la verità di un altro tempo…

Io penso che i tempi della storia umana in cui si credeva che la Terra fosse immobile, siano solo l’apice di quella enorme opera di progressiva cancellazione della anticha conoscenza e saggezza, la quale sosteneva ben altro discorso proprio perché maggiormente a contatto con l’essenza delle “cose”. Tale caduta, della società dell’uomo, nell’ignoranza tramite il discredito di un sapere lontano è opera dell’Antisistema. Si è sempre operato in questo modo nel tempo. Come il sostenere moderno che tutti gli antichi fossero dei bambini ingenui, colorando l’intera mitologia, le metafore, gli insegnamenti del passato più remoto, come delle semplici visioni di esseri che non avevano di meglio da fare…

Secondo me il movimento esiste o non esiste a seconda di come ci “poniamo” noi, anche in virtù di quanto scoperto dalla  meccanica quantistica, ossia che la luce è sia una particella che un’onda: il suo status dipende solo dall’osservatore. Chiediamoci allora “cosa vogliamo vedere?”.

martedì 17 novembre 2009

L'Antisistema descritto da Vadim Zeland.


 

È inutile combattere, tutto è in ordine perfetto...


Grazie all’avvento di internet le informazioni circolano alla velocità della luce; forse sin troppe ed anche questo è voluto. Tuttavia la conseguenza più evidente, tra quelle positive per l’essere umano, è quella della veicolazione veloce delle particelle informative praticamente in tutto il globo terracqueo. La segnalazione giunta ieri via e-mail da parte di Macrolibrarsi mi ha aperto un nuovo spazio nel cuore; non conoscevo Vadim Zeland e, penso che in pochi lo conoscessero prima di ieri. Leggendo qualcosa su di lui tramite la “rete” sono rimasto colpito dalla sua tematica inerente i pendoli. “Accidenti” ma descrive esattamente il mio concetto di Antisistema che affiora sempre più spesso nel presente blog; ecco un esempio:



 

Chiamiamole “forme pensiero” o come ci pare, ma ritengo inutile perdersi in inutili giochi di parole che, comunque, sottintendono allo stesso principio. Il pendolo più grande ed evidente ( per chi ha occhi per “sentire” ) è l’Antisistema, ossia quella forma di energia che si è impossessata del mondo intero tramite la nostra capacità divina di “scrivere” il futuro.


 


In questa piccola sezione del capitolo sui pendoli, è racchiusa una grande denuncia fatta al mondo intero. Per questo motivo Krishnamurti sciolse l’ordine della “Stella d’Oriente”:
 

Nel 1929, infine, in occasione di un raduno della Stella tenutosi in Olanda, al quale presenziavano più di 3000 fedeli, Krishnamurti sciolse l'Ordine dopo aver declamato che "La verità è una terra senza sentieri" e che non la si potrà mai ottenere attraverso nessuna organizzazione, chiesa, maestro o guru.   
In seguito chiuse ogni suo rapporto con la Società Teosofica e, anche se volle restituire tutte le donazioni ricevute dagli adepti (si parla di ingenti somme di denaro e di diverse ville e terreni), non gli fu difficile trovare il denaro (grazie ai finanziamenti di alcuni benefattori ed alle vendite dei suoi primi libri) per iniziare la sua nuova attività divulgatrice: aveva infatti ormai maturato la Verità ed era pronto per diffonderla. Sempre in occasione del discorso per lo scioglimento dell'Ordine, aveva detto: "Il mio unico scopo è rendere l'uomo assolutamente, incondizionatamente libero"
Fonte: http://web.tiscali.it/krishnamurti/

Sulla nave scuola Terra, però, tutto scorre secondo il piano divino, quindi nel rispetto del libero arbitrio, l’uomo viene lasciato “libero” di evolvere la propria spiritualità, e di divenire un uomo spirituale, secondo i propri tempi e secondo il proprio cammino. La nascita del pendolo chiamato Antisistema ha senso solo se inquadrata in questa prospettiva; nella paura di guardarsi dentro, l’umanità ha preferito guardare all’esterno e, per questo, portando fuori i “mostri” che tiene nascosto dentro. Mostri da comprendere e trasmutare nell’energia della luce pura del cuore. Tutto ciò che adesso tiene in scacco l’uomo è nato dalla paura dell’uomo stesso. E il compito di questa energia oscura è di ricordare o far risvegliare all’uomo il concetto esistenziale della spiritualità. Il mostro è fuori per vederlo meglio. L’Antisistema è ovviamente propenso a sopravvivere come ogni forma vivente presente nel cosmo. Quello che pensa è “Io devo continuare a vivere”, in realtà non è nemmeno cosciente della sua funzione all’interno del piano divino; semplicemente esso ha spazio per un determinato motivo… permettere l’evoluzione spirituale umana.


"L'amore può nascere solo quando la mente non è presente"
"Tu sei il mondo!...Ciascuno cambi se stesso per cambiare il mondo"
Jiddu Krishnamurti

Quando la consapevolezza di “essere” raggiunge un livello di massa critica dentro di noi, la visione spirituale inizia a marchiare con le proprie tracce anche la manifestazione fisica dell’illusione di ciò che ci sta intorno. E il mondo inizia a cambiare

“La vita dell’uomo non è un collaudo del suo spirito, ma una vera e propria nascita spirituale”
Fonte: cerchiofirenze77.org
 

 

Se leggendo queste frasi di denuncia si prova un senso di paura e/o angoscia e si vorrebbe “guardare altrove”, vuole dire che, per dirla nel linguaggio dei fratelli Wachowski “the Matrix has you/ Matrix ha te”, ossia si è perfettamente attanagliati dalle trame dell’Antisistema. Si procede con le luci spente nella notte più buia della nostra anima. Quello che le emozioni ci “dicono” parla di noi ed esse ci segnalano “dove siamo” in questo momento ( proviamo angoscia? Allora siamo nell’angoscia, viviamo nell’angoscia; però non è molto importante sapere come si è adesso, ma sapere dove si è! In questa maniera possiamo correggere la “rotta” perché “la speranza è sempre l’ultima a morire”, ossia c’è sempre una soluzione, una via, un pentimento costruttivo… e dopo la notte viene sempre l'alba ).

Chiediamoci cosa è energeticamente una banca! Cosa rappresenta. E con questo non voglio criminalizzare nessuno, semplicemente solo portare la prospettiva in una visione d’insieme d’equilibrio. Chi lavora in banca ci sta bene, si è ritagliato il proprio spazio nelle maglie del “pendolo”, guadagna bene e “guarda altrove”… ma è solo temporanea questa caratteristica.
Durante l’ultima crisi economica, nella quale il mondo bancario è praticamente fallito, costoro avranno iniziato a chiedersi “ma cosa sta succedendo?”; le persona sono molto intelligenti e già lo sapevano da sempre, solo che la legge della giungla diceva loro “ma che bella giornata che è oggi, non trovi?” e l’inconscio programmato faceva il resto. Queste anime coraggiose, per le responsabilità che si sono prese, devono essere scosse al fine di risvegliare la loro porzione individuale incarnata. Il loro compito serve per portare alla luce lo “scandalo” gonfiandolo in maniera tanto evidente da risultare stomachevole persino a chi lo ha creato: ecco lo scoppio della bolla del debito. Tutto è in ordine perfetto ed ogni “cosa” viene riportata nel proprio giusto contesto.
Aumentando la consapevolezza dovremmo dire tutti quanti grazie a queste anime coraggiose e persino grazie al pendolo delle Banche ed a quello dell’Antisistema, perché senza di loro non riusciremmo a risvegliarci… perchè se non esistesse l'inferno non potrebbe esistere nessun paradiso.

Nulla è per caso…

"Dopo aver abbandonato il college, (i fratelli
Wachowski) entrarono entrambi nel settore della carpenteria, e cominciarono a sviluppare le loro idee per la Trilogia di Matrix. Prima di entrare nel mondo dello spettacolo, gestirono un'impresa di carpenteria a Chicago mentre creavano fumetti nel tempo libero".
Fonte: Wikipedia



* Le immagini sono tratte da "Transurfing - Lo spazio delle varianti" di Vadim Zeland.