venerdì 29 novembre 2024

Chi ri-lascia continuamente la propria “firma”.


Già! Chi

Sul luogo del delitto, la “scientifica” viene sempre chiamata per… trovare “indizi” d’ogni tipo, che l’assassino lascia pressoché sempre “indietro”. La cosiddetta “pistola fumante”. Ciò che non esiste; c’è. Proprio così (qua, così). Dove tutto lascia le “impronte”. Le f-orme. La “firma”. Perché? Dirai, perché è normale. No? Infatti, a “te” basta sapere questo e… “notte”. Sì, la “fisica”, la “chimica”, la “quantistica”, etc. etc. etc. E il Dna: non dimenticarti mai del… Dna. Non sia mai. Se perdi anche “solo” un capello, son guai. Se lo trovano sul luogo del misfatto, ti arrestano. E meno male che sei innocente sino a prova contraria, che deve essere dimostrata. Ecco che basta anche quell’infinitesimo capello, magari pure logoro, secco, malato. Bah! Che sfiga. Qualcosa che ci vede benissimo. Eh? Come a dire, (qua, così) non si scappa. Peccato che se qualcuno mette un tuo capello proprio “lì” dove non dovrebbe esserci, … sei fregato ugualmente. Perché “la legge non ammette ignoranza”, anche se si basa proprio sulla tua “ignoranza”, quella sostanziale. Ciò che “serve” continuamente l’oro, ma “niente”. Va là che sei il servomeccanismo perfetto: quello che non lo sa af-fatto di esserlo, sopravvivendo come se niente fosse e amen. La frattalità espansa, questa s-conosciuta. Qualcosa che opera, funziona, c’è, ma, x “te” (qua, così) è sempre buio pesto = sei “fermo” alle impronte digitali, al marchio (registrato) genetico, alias, al medesimo parametro del codice fiscale. “Favorisca i documenti, prego”. Trovi? Perché non li ri-chiedi a l’oro, all-ora? Perché non puoi. Anzi, non ti sovviene nemmeno. Eh, il “diritto”… o dritto = furbo di tre cotte. L’oro (qua, così) x “te”. Wow. Che onore. Che maledizione.
Il progettista è chi redige un progetto, spesso di carattere architettonico o tecnico progettuale, attraverso un processo o attività di progettazione: si tratta di una figura professionale che, con un proprio bagaglio culturale ed una congrua esperienza, pensa e concepisce prima ciò che verrà costruito dopo
Chi o cosa, pensa e concepisce prima ciò che verrà costruito dopo… (espandi il concetto, please).
Nell'ambito tecnico-edilizio, i professionisti competenti in progettazione sono: l'ingegnere, l'architetto, l'agronomo, il geologo, il geometra e il perito industriale; nel campo della progettazione sociale i professionisti sono l'antropologo, l'economista, il sociologo e l'agronomo…
Nel campo della progettazione sociale… (ma pensa che tipologia di “lavoro”).
Non esiste una sola progettazione, ma tanti tipi di progettazioni quanti sono i campi del sapere umano: difatti per progettazione si intende anche la professione propria di chi applica una o più metodologie di presentazione di proposte progettuali come ad esempio quelle del Quadro logico, dei Work Packages, delle Theories of change…
Tanti tipi di progettazioni quanti sono i campi del sapere umano… (alias, i vari “sapere” sono il… sapere, nonché la progettazione unica, ov-vero, quella da cui dipendono i… tanti tipi di progettazioni).
Il concetto di progettista non è limitato al solo libero professionista abilitato a norma di legge. Esistono infatti settori in cui la progettazione svolge un ruolo cardine, ma è affidata a soggetti la cui capacità professionale non è soggetta a norma
Soggetti la cui capacità professionale non è soggetta a norma… (hey, che sventola).
Con il termine “firma d'artista” intendiamo una sorta di griffe, ovvero un marchio ineccepibile, che attesta l'autenticità e il grande valore culturale ed economico di un quadro. La firma d'artista rappresenta un elemento essenziale…

Il “quadro della situazione” (qua, così) o AntiSistema by l’oro, che “firma” riporta?

Come mai “se qualcosa può andare storto, sicuramente lo farà”? Murphy docet.
Ecco la l’oro “firma” = tutto ciò che continua a succederti ma “niente”, sei “te” del resto.

  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2024
Bollettino numero 3840
prospettivavita@gmail.com


giovedì 28 novembre 2024

Tutto lascia “impronte”.


Perché? Perché è la Verità a “parlare”, alias, a lasciare il di-segno, la f-orma.
Legno tagliato e messo in bella mostra, di-mostra una “impronta” auto identificativa del tutto simile a quella di un, ben più modesto, pneumatico. Sì, la verosomiglianza c’è. Anche il polpastrello umano parla chiaro. Ma, al solito (qua, così) è tutto “molto bello”. Sì, all’occhio che guarda ma non vede. All’insegna del “bello”. Molto spesso, “impossibile”. Eppure, la perfezione non è di questa terra. No? Allora, perché così tanta “modestia” in giogo. SPS lo ha dimostrato in ogni modo, soprattutto nella sostanza. Eh! Ma “chi te lo dice che è così!”. Già. Chi, se non… la Verità. Eh! “Adesso la verità parla con te!”. Già. “Parla” con chiunque, contemporaneamente. Persino, con qualsiasi cosa o “cosa”. La Verità è “indossabile”. E se non te ne vuoi “Fare…” niente, bè… ti attraversa proprio. Anche se sei “trasparente”, ne sei sempre sede. Che ce buoi fa’! Dolente o nolente. Anche se non ti accorgi. Pensa! Anzi, immagina, che non ti sbagli mai. 90 è la paura. Vero? Eppure, hai sempre paura (qua, così). Allora, come la metti? Come la metti, la metti… sei sempre im-piegato (a 90). È una gradazione particolare, diversa da quella alcolica. Cos’è, allora, tutta questa verosomiglianza che “c’è in giro”? Il solito “caso”? Come mai, tutto si “assomiglia”? Ah! “Dio”. Come no. Anzi, “Dio” è sempre la Verità, che non disdegna alcunché per “auto informarti”, continuamente, non importa dove, come, quando sei messo. Comunque sia, è! E va sempre bene, anche quando va “bene”. Per cosa? Per il processo auto informativo (della) Verità = memoria I-Ambientale, Log di Macchina, fantasma della macchina o nella macchina, Olandese Volante, etc. etc. etc.

Salagadula dà
Megicabula fa
ma la formula inver che val di più
è Bibbidi-bobbidi-bu…

Ecco! La “formula inver che val di più” è, per l’ap-punto, la memoria I-Ambientale o Verità. La tri-unità o SO del “genio frattale espanso” è tale. Funziona. Chi l’ha costruito? Bah! Su questa “mancanza” l’intero processo si ferma (qua, così), dove sei “te” e basta. Alias, proprio ciò che hanno deciso l’oro. Nell’AntiSistema stai e resti: “te” (ne) stai, resti ed avanzi. Alla faccia del potenziale contemporaneo che “niente”:

nel linguaggio filosofico di impronta aristotelico-scolastica, indica il momento precedente la piena e completa manifestazione o realizzazione…

Quello contemporaneo è ciò che la Legge del Minimo “nega” = controlla, rivela.

Ergo, sei nell’AntiSistema, nel “momento (in leva, wireless)” di è già successo che, continua a succedere “ad immagine e somiglianza”. “Tutto” (qua, così). Comemetterci 3 fili (artifizio) “dentro” e, ops, “far pagare la corrente” a tutti coloro che si trasformano improvvisamente in “clienti”. Bella! Altro che “la maga” Circe. La Verità!

“La verità mi fa male, lo sai…”.
Cantava la Caselli. Brava!

Ti fa male se hai “la coscienza sporca”. La Verità non è la “verità”, nemmeno la verità. E come la ri-conosci? Se ti fa male, non è la Verità. Semplice ed efficace.
Alla buonora. Che “Dj” c’è alla consolle? Di certo, non ri-suona per SPS.

“Questa è la mia chiesa…”.


 
 

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2024
Bollettino numero 3839
prospettivavita@gmail.com


mercoledì 27 novembre 2024

Schema di massima.


In “Diavoli”, si parla del “Diavolo”. 

Ci giocano con questo “nome”. È l’ambiente della “finanza”. Uhm. Diciamo così. La Verità “parla” attraverso anche ciò. Ergo, non è un qualsiasi pretesto scenografico o di “coscienza (da botteghino)”. È la Verità che… Mentre, a chi di dovere fa di certo “piacere”. Perché no. Ci sta. È l’ego. No? Una “celebrazione del potere”, tutto fra virgolette non visto che di “potere” si tratta; di certo, non del potere! Lad-dove, il “potere” non porta nemmeno le ciabatte, al… potere. Qualcosa che è “come guardarsi allo specchio” ma non riconoscersi. Come Bisio, in Asini. Ricordi? Te credo: era la fotografia di un altro (e coi capelli, persino). “Che cosa sono diventato?”. Già. Sei passato (dal potenziale) Te a “te” (qua, così). Niente da dire, proprio una “bella” trasformazione. Persino, senza esserne conscio. Wow. L’oro sono maestri in questo. Perché fartelo capire? Molto meglio auto operarti attraverso “te” in tale “ambiente ad hoc” = l’AntiSistema che per l’appunto, non esiste; c’è. Vera opera d’arte, opera prima, opera di certo non pia (nonostante tutto ciò che può albergare in tali entità “decisive, come il goal della vittoria”). In “Diavoli” si rivela la Verità. Quale? L’unica. Quella che non esiste; c’è. Quella che narra del “momento” di è già successo. L’incipit. Il “Big Bang”, qualsiasi “cosa sia”, è. Un progetto! Che altro. Altro che “la natura”. La “cre-azione”. Qualcuno. Mediante, qualcosa. Quando devi “lavorare la terra”, che fai? Ti munisci di “piccone e badile”. Ci sei? L’I-Ambiente, ov-vero. Legge, strumento, memoria. La macchina per la terra-in-formazione, potenzialmente (qua, xxx). Anche (xxx, xxx). Non solo qua. 

Dai. Basta anche per oggi.


  

Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2024
Bollettino numero 3838
prospettivavita@gmail.com