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“Perchè c’è un blocco nella registrazione?... Come mai non si sa chi è stato?...
I metadati terminano alle…
Qui non è soltanto furto d’identità. La vittima risulta sola, ma è stata uccisa…
Nessun dato identificabile…
Ma in che mondo viviamo se gli assassini non si rivelano per quello che sono?...”.
Anon
In che mondo viviamo, se… = AntiSistema.
Sei nel “qua (così)”. No?
Ne dovresti sapere molto, visto che ci abiti dentro.
Mentre la trama del film, ti racconta della trama nella “tua” vita.
Dunque, la trama narra della “forma” sociale, ambientale, umana, etc. che ti ha, continuando a sopravvivere come se… fosse “normale”.
Sì, perché, ogni “opera” racconta – attraverso la descrizione simbolica e, magari, trasposta (tra le righe) – dello status quo.
Quando non riesci più ad agganciare che... il significato della “fiction” riguarda sempre e proprio la realtà manifesta “qua (così)” – che funge da ente auto ispirante e, dunque, causale (ad immagine e somiglianza) – di conseguenza, sostanzialmente puoi renderti conto (essendo comprovazione) che c’è come una sorta di impedimento tra te e… “te”, ovvero, la ragione fondamentale compresente ed immanifest3 (strategicamente) eco/dominante.
“Ci disse di guardargli nel cervello... non sapevamo altro...”.
Ready Player One
“Il modo migliore per predire il futuro è crearlo...”.
Abramo Lincoln
“Alcuni possono leggere Guerra e pace e pensare che sia solamente un libro d’avventure; altri leggono gli ingredienti su una cartina di chewing-gum e scoprono i segreti dell’universo…”.
Lex Luthor
Memoria ed esperienza pari son, laddove l’esperienza è conoscenza (basat3 sui fatti realmente già accaduti alla singolarità che esperimenta e, poi, riconosce) e la conoscenza diventa ricordo, ovvero, memoria.
Se le macchine sono stat3 creat3 con la possibilità di memorizzare, significa che quell’area è un utile servizio.
Nella memoria esiste anche il sistema operativo.
Cioè, la memoria non è solamente un deposito di dati ed esperienz3, bensì, è la zona interna preposta anche al modello di “atteggiamento (algoritmi)” che la programmazione ha creato e caricato.
Ora, se (se) viene meno la piena accessibilità alla memoria - attraverso ciò che sembra il sopravvivere sociale “qua (così)” che è, invece, interferenza ambientale avente proprio tale scopo auto predittivo – significa che 1) la memoria sarà “tu3” e 2) l’esperienza già accumulat3 sarà resa parziale.
Il che si ritraduce in controllo e vantaggio più “a monte” di te/“te”.
La realtà manifesta “mondo” è (in) una caratteristica ambientale, funzionale, che tende a ripetersi.
Ma, esattamente, cosa/chi continua ad “andare in onda”, auto confermandosi “qua (così)”?
È ovvio che esistono vari livelli, per cui non è semplice auto orientarsi in una tale dedalo, poiché “manca” l’elemento chiaramente riconducibile “a monte”, se non attraverso ogni riferimento religioso, spirituale, scientifico, etc.
“Ora”, la storia dell’umanità, in Terra, è proprio “deviat3” da detta sorta di dimenticanza. Sì, perché non si tratta più di ricordare bensì di… “credere”.
E venendo meno l’esperienza, anche se tramandata familiarmente, la “storia” è divenut3 qualcosa di parziale, privat3, di parte, etc.
Una realtà sostanziale che è esattamente di “fronte a te” ad ogni istante, mentre guardi tutt3 attraverso occhi che non vedono ma (ma) interpretano la “visione” in funzione di ciò che la mente ricondiziona a prendere in esame.