I tedeschi non hanno fiducia nei loro politici. Appena il 17% crede a deputati e ministri, a qualunque partito appartengano, secondo il sondaggio della Management.com, allargato a 27 diverse categorie professionali.
Un risultato che spiega come l'astensione vada crescendo di elezione in elezione anche nel paese di Angela Merkel. Solo i venditori di auto usate ottengono un voto altrettanto scadente. Per fare un paragone, in un diverso sondaggio, i politici italiani raggiunsero appena l'8%.
Ai suoi tempi, Gerhard Schröder dovette subire l'onta di una commissione sulle sue bugie elettorali e fu subito soprannominato «Pinocchio». Forse solo i tedeschi possono pretendere che i candidati dicano la verità prima del voto, ma il troppo è troppo: Gerhard aveva promesso una cosa, immediatamente dopo la vittoria fece l'esatto contrario. Una truffa? La commissione assolse il Cancelliere: si era sbagliato nei calcoli. Ma gli elettori non lo perdonarono. Come non perdonano i liberali del ministro degli esteri, Guido Westerwelle. Aveva promesso generosi sconti fiscali e di investire nell'istruzione. Non ha realizzato nulla: colpa della crisi, si è giustificato. Ma un politico, ritengono in Germania, dovrebbe conoscere la situazione. Se si votasse domenica, l'Fdp, i liberali che governano la Germania assieme ai democristiani della Merkel, rischierebbero di non superare nemmeno lo sbarramento del 5%.
C'è una speranza, secondo il sondaggio: la fiducia aumenta tra i cittadini giovanissimi, tra i 14 e i 19 anni, i quali sono il doppio più ottimisti degli adulti, ma forse perché non si interessano alla politica. E comunque anche la loro non è certo una quota rassicurante.
Tra le categorie che riscuotono invece la fiducia dei cittadini, troviamo al primo posto quanti si occupano della salute (medici, infermieri e farmacisti), che giungono al 50%. I banchieri, come era da prevedere, vengono bocciati: solo il 9% dei tedeschi si fida di loro, contro il 13,7% degli svizzeri e il 17,7% degli austriaci. Anche pastori protestanti e preti cattolici, dopo i recenti casi di pedofilia, ottengono voti pessimi: ha fiducia in loro il 16% dei tedeschi. Ma appena il 10% degli austriaci.
I tedeschi stimano con quote sempre inferiori alla sufficienza i pompieri, i poliziotti e, in misura minore, gli avvocati. E in verità neanche i giornalisti se la passano bene. Appena un terzo dei tedeschi ritiene degni di fiducia i miei colleghi. In genere li considerano manipolabili dai politici e dalle grandi società.
Fonte: Yahoo
Questa notizia è molto rilevante in termini di consapevolezza e non solo. Per dimensione e per target, ossia quella popolazione tedesca che è "seguita" alle generazioni dell’orrore, del sonno del Nazismo. Quando un intero popolo rinunciò ad essere se stesso, seguendo a ruota l’ideologia fortissima di Hitler & Co.
Le generazioni tedesche, riunite dopo il crollo del muro di Berlino del 1989, costituiscono un esempio di raro rinnovamento individuale e globale. Il popolo tedesco è “cresciuto”, è maturato tantissimo dopo l’esperienza de conflitto mondiale. Hanno saputo unire la loro pragmaticità naturale ad un nuovo senso di appartenenza relativo alla Terra, la loro alta “carica nazionale” al richiamo di un mondo aperto e condiviso. Ricordo che la Germania ospita un numero molto elevato di extracomunitari, di cui la comunità Turca è forse l’apice più evidente.
La notizia di apertura di articolo, “poggia” su questa solida struttura sociale; ossia se la popolazione è rispecchiata in quello che è sviscerato più sopra, allora significa veramente che “qualcosa sta cambiando”.
L’Italia può lanciare le idee, essere sempre presente nell’innovazione ad ogni livello. Può contribuire alla crescita globale in questa maniera, ma poi si ferma inesorabilmente lì. Perché? Perché gli italiani sono troppo individuali, nella loro diversità geografica e grado di comune intesa.
Il tratto comune è che la fiducia nelle persone e nelle amministrazioni pubbliche è pari a percentuali risibili.
Ciò che sembra bloccare “scioglie”. Ciò che sembra favorire “coagula”.
E tutto insieme “insegna”.
“Dobbiamo presentare al nostro animo il corso dell’evoluzione dell’umanità da un punto di vista ben preciso. Già altre volte l’abbiamo fatto: ma oggi cercheremo di farlo anche da un altro punto di vista.
Se in ogni pietra, in ogni pianta, in ogni animale l’uomo avesse veduto lo spirituale, mai egli sarebbe caduto nell’errore e perciò nel male; bensì, se su di lui avessero influito solo gli spiriti del progresso, l’uomo sarebbe stato preservato da tutte le illusioni a cui sempre dovrà soggiacere se si fonderà soltanto sulla testimonianza del mondo dei sensi.
Infatti che cosa sarebbe successo se l’uomo fosse esclusivamente caduto nel male, nell’errore? In tal caso l’uomo a poco a poco sarebbe diventato, per così dire, una cosa sola col suo errore; e gli sarebbe stato impossibile di progredire; perché con ogni errore, con ogni menzogna, con ogni illusione, noi ostacoliamo la via del progresso”.
Fonte: Rudolf Steiner
Le “modalità” cambiano di pari passo all’evoluzione, al tempo, alla spinta collettiva. È sufficiente notare questa dinamica riflessa praticamente in ogni “cosa” umana. In ogni artefatto dell’uomo è immediatamente evidente; un esempio lo sviluppo dei personal computer, dei cellulari, dei videogiochi, delle attività lavorative, etc. Tutto scorre…
Domanda 22 - Quali sono oggi i principali assoggettamenti di un discepolo mantenuti dalla Gerarchia? Gli stessi di un tempo? Per esempio, insensibilità alle impressioni, inerzia, paura, materialismo, ecc.?
Anche qui, la Gerarchia non è unanime. Dal punto di vista del Lyricus, di cui conosco meglio la prospettiva, attualmente ci sono tre assoggettamenti principali nei discepoli di oggi:
1. Agiscono in un CoD (Cave of Disconnection=Antro di Scollegamento) che mina lo spirito di collaborazione e di condivisione richiesto per ravvivare e rivitalizzare gli insegnamenti. La metafora dell’antro è, a tal proposito, pertinente perché un discepolo tende naturalmente a mantenere gli insegnamenti esoterici come esoterici. Questo si applica non solo al Sentiero di Saggezza della Loggia Bianca, ma anche ai campi collegati della genetica, della fisica delle particelle, della teoria del suono e della luce, della cosmologia, della nuova psicologia, e così via. I discepoli hanno bisogno di educarsi in tutte queste aree perché sono tutte tra loro collegate a ciò che chiama l’umanità.
2. Gli insegnamenti del Sentiero Sacro non sono né rigidi né completi. I discepoli devono conservare la loro flessibilità e disponibilità non solo per sviluppare gli insegnamenti contemporanei in nuovi territori di espressione, ma anche nel cercare come gli insegnamenti possano essere sintetizzati o ibridati con i nuovi insegnamenti che stanno emergendo. I discepoli tendono a restare bloccati nei paradigmi tradizionali e a proteggere il loro interesse intellettuale per amor dell’ego e per l’abitudine alla comodità.
3. E’ difficile rendere l’esoterico essoterico a meno che non sia chiaramente mostrato dalla natura etica che il discepolo manifesta nella sua vita. In altre parole, la coerenza di giuste relazioni e la volontà per il bene si esprime fedelmente nella corrente della vita dell’individuo. Ciò necessita che una persona abbia un approccio di comunicazione eccezionalmente disciplinato, e uso il termine ‘comunicazione’ nel suo significato più ampio.
Fonte: Wingmakers